Ricordare Danilo Dolci e la sua straordinaria esperienza –lo ha fatto ,sabato 19 l’Accademia della Cultura “Teatro Lucia Giani’ “ con un convegno di mattina ed una teatralizzazione la sera del processo all’articolo 4 a cura del Gruppo teatrale dell’ordine degli Avvocati agrigentini- nel 60° anniversario dello sciopero alla rovescia.E non è stato soltanto rievocare un irripetibile momento di lotta per il lavoro patrimonio della storia civile di questa nostra città e che ebbe quali protagonisti non solo tanti disoccupati ma Danilo Dolci,la Camera del Lavoro di Turiddu Termine e il PCI di Partinico, ma sottolineare l'attualità dell'azione politica di Danilo e come a distanza di tanti anni ,e dopo lotte e sacrifici di dirigenti politici e sindacali, le condizioni di vita dei lavoratori a Partinico non sono cambiate. Oggi come allora sono migliaia i disoccupati (6000 nel 1956 anno dello sciopero della trazzera vecchia), centinaia le famiglie sotto la soglia della povertà che trovano solidarietà nelle associazioni caritatevoli e nella mensa organizzata dall'Arcipretura ,una crisi economica di grandi proporzioni che colpisce soprattutto il settore produttivo della città .Con l’aggravante della scomparsa di quei Partiti ,come il PCI, che rappresentarono la struttura portante della democrazia del nostro Paese e la difesa ad oltranza del lavoro ,come di quel tipo di organizzazioni sindacali nate alla fine dalla guerra e strutturate all’interno di una società diversa da quella attuale con un bracciantato agricolo ormai scomparso ,una agricoltura intensiva a sostegno sostanzialmente del mercato locale e un’edilizia che sopravviveva con i cantieri di lavoro. Partito Comunista e Camera del Lavoro non a caso sostenitori di quella iniziativa che Danilo aveva mutuato da un ‘avvenimento accaduto in Inghilterra all’Università di Oxford quando il professore Ruskin (lo racconta lo scrittore Oscar Wilde) porto’ i suoi studenti ad uscire dalla “contemplazione improduttiva ” e a seguirlo in una impresa manuale ,quella di sistemare una strada dissestata. Ma a Partinico accadeva quel che era già avvenuto nel 1893 in Sicilia , a Caltavuturo, quando i contadini poveri andarono a lavorare sulle terre lasciate incolte ed abbandonate dai ricchi feudatari .Ed anche a Caltavuturo ,come alla trazzera vecchia di Partinico ,intervenne la forza pubblica con una reazione spietata a difesa dei ricchi possidenti, parassiti e profittatori : cariche violenze,arresti.Alla trazzera vecchia quella fredda mattina del 2 febbraio del 1956 veniva arrestato Danilo,il comunista Turiddu Termine segretario della Camera del lavoro e i dirigenti del PCI di Partinico Ignazio Speciale,Ciccio Abbate e il giovanissimo Tanino Ferrante. E insieme a loro denunciati Ania, Autovino,Toia,Guzzardo,Barretta, Gallo,Arminio ,Stabile,Avvenire, Loria,Puleo e Mazzurco .Tutti braccianti e tutti disoccupati.Ma lo sciopero alla rovescia non fu un avvenimento frutto di improvvisazione (Danilo non improvviso’ mai ma costrui’ attraverso processi di lunga riflessione e consultazione dal basso) MA CONCORDATO CON LA SEGRETERIA NAZIONALE DEL PCI che aveva mandato in Sicilia un prestigioso dirigente come Lucio Lombardo Radice che del Partito era autorevole membro ed amico di Danilo.E non perché Danilo fosse un comunista ma perché il PCI sapeva che senza Danilo e senza i dirigenti politici e l’organizzazione sindacale,quell’avvenimento passato alla storia come il Processo all’articolo 4 della Costituzione,non avrebbe potuto avere luogo.Si trattava di costruire una forte azione di contrasto alla mancanza di una politica governativa del lavoro per il Sud perché del lavoro si occupasse oltre la stampa nazionale anche il Parlamento. E cosi’ accadde.A difendere gli arrestati oltre a Piero Calamandrei,gli avvocati siciliani Nino Varvaro,Franco Taormina e Antonino Sorgi .
Dunque al Giani’ sabato abbiamo vissuto una mattinata intensa con autorevoli interventi come quelli dei professori universitari Cammalleri (applauditissimo)e Gallo ,il Presidente dell’ordine degli avvocati di Agrigento Graziano,di un ex sindaco comunista del Comune di Palma di Montechiaro dove ebbe luogo un importante convegno con Danilo sulle condizioni di salute di quelle popolazioni che mancavano degli elementi fondamentali come fognature ed acqua , coordinati da un’eccellente e sobrio giornalista come Enrico Calagna, con l’introduzione di Giuseppe Di Trapani che oltre ad essere il Presidente dell’Accademia ed organizzatore dell’evento va ricordato come il sindaco che fece acquistare dal Comune di Partinico la scuola di Mirto perché non finisse nelle mani dei creditori del Centro studi.Una targa veniva consegnata dal prof. Enzo Di Paola alle docenti della scuola di Mirto,Anna Maggio e Mariella Imperiale,per avere insieme a lui in un video ricostruito lo sciopero con attori gli alunni della stessa . Ad intervenire anche i sindacalisti Gagliano della CGIL e Galati della CISL,il Presidente del Consiglio comunale, Aiello, il Sindaco Lo Biundo e il Presidente del GAL,Puccio.
Toti Costanzo
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