martedì 10 maggio 2016

IL PROF. MICHELE GALATI,LE SUE DIMISSIONI ,IL PD DI PARTINICO

foto di Rifondazione Comunista Partinico.

Abbiamo sostenuto, e lo ribadiamo, che non siamo interessati alle dinamiche e agli equilibri interni dei Partiti e meno che mai del PD, ricostruito sul vecchio modello della DC, dentro il quale si esprimono pubblicamente posizioni e sopratutto interessi in palese contrasto tra di loro. 
Posizioni politiche ed interessi assai divergenti, che hanno portato alle dimissioni del Presidente del Circolo di Partinico, il prof. Michele Galati, e che hanno coinvolto non solo il PD locale ma quello provinciale e regionale. 
Tutto questo non interessa al nostro Partito e, siamo certi, neppure all'opinione pubblica,gravata da altri pesantissimi problemi.È gravata soprattutto da una gestione disastrosa della vita politica,amministrativa,economica,sociale e culturale della nostra città. 
Tuttavia le vicende ultime,che hanno fatto il giro del nostro Paese, ci riguardano in quanto attengono al ruolo del sindaco di Partinico e, per questo,non possiamo esimerci dall'esprimere la nostra opinione. 
Si tratta di un sindaco, approdato nel PD dopo un lungo girovagare all’interno di vari Partiti e gruppi, di centro e di destra, che ancora alle elezioni comunali del 2013 esaltava il civismo contro il ruolo nefasto, a suo dire, dei Partiti. 
Tutto ciò rappresenta plasticamente il segno anticipatore di quanto è recentemente accaduto nella nostra città ed è la ineluttabile conseguenza di chi sceglie, a suo piacimento, una qualsiasi collocazione politica per assoggettarla alle sue mire, ai suoi interessi e a quelli della sua cerchia. Dal canto suo, il gruppo politico di turno che, di volta in volta, ha visto bussare alla sua porta il vagabondo, lo ha accolto non perché portatore di valori, ma esclusivamente in quanto sindaco portatore di voti. Siamo di fronte ad un uso cinico,spregiudicato e personalistico della politica. Niente di più. 
D’altronde i fatti che hanno coinvolto il Sindaco di Partinico sono chiari ed implacabili: condizionato, subordinato, ricattato come appare dalle dichiarazioni rilasciate agli inquirenti, ma soprattutto omertoso (avrebbe dovuto denunciare e non l’ha fatto), utilizzava il Comune quale ufficio di collocamento in nero, dunque con grave violazione della legge, e usava i servizi di Maniaci contro il nostro Partito ed i Consiglieri comunali del Gruppo “Cambiamo Partinico”,che lo inchiodavano e lo inchiodano alle sue gravissime responsabilità. 
Noi riteniamo che un sindaco che non denuncia le illegalità ed è condizionato, oltre che complice, non abbia il diritto di governare la nostra città. 
Infine, pur apprezzando il gesto politico delle dimissioni del prof. Galati, tuttavia avremmo preferito, come cittadini, che queste fossero scaturite dal ruolo del sindaco nella vicenda, per la disastrosa gestione della vita della nostra collettività e non certo per semplici, seppur comprensibili, ragioni di Partito.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA, 
Circolo “Peppino Impastato” di Partinico

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