Dunque ci siamo. Dobbiamo prepararci al peggio perché giovedì prossimo di cursa di cursa, Lo Biundo e la sua cricca daranno vita al più grave e grande processo speculativo sui suoli che abbia visto la storia della nostra città. L'affaire Policentro rispetto a questo, come avrebbe detto Totò, altro non sono se non "quisquiglie, pinzellacchere". Dunque porteranno in Consiglio una variante al PRG di Partinico che ha quale finalità:
1) trasformare un'area di proprietà della Bertolino estesa 163 mila metri quadri in contrada Bosco-Falconeria ( cioè il doppio dell'area che ospita la distilleria di Viale dei Platani) da agricola ad industriale per realizzarvi NON UNA NUOVA DISTILLERIA ma un NUOVO colosso industriale che nulla ha a che fare con la distillazione e che per funzionare ha bisogno di una enorme quantità d'acqua (60 litri al secondo) da prelevare dall'invaso Poma. Niente distillazione ma molto probabilmente bruciare rifiuti;
2) trasformare l'area su cui insiste l'attuale distilleria in edificabile. Pensate, una grande colata di cemento su circa 8o mila metri quadrati quando, però, l'industriale riterrà di smantellare perché la distillazione non è più creatrice di enormi profitti così come è stata in questi ultimi decenni. Per cui manutengoli del potere, accattoni alla ricerca della lira, pennivendoli al servizio dei soliti potenti che tuonavano contro i comunisti che "sono contro la delocalizzazione" non hanno più alibi perché LA BERTOLINO NON DELOCALIZZA ALCUNCHE' ANZI PIU' CHE RIDURRE IL POTENZIALE INDUSTRIALE, RADDOPPIA.
Perché se putacaso il governo regionale dovesse realizzare in Sicilia i temuti 6 termovalorizzatori (come pare sia orientato il trasformista Crocetta) per bruciare rifiuti, appare del tutto evidente che se un Comune dispone di già di un'area destinata a industria insalubre di 1a classe (D1.1), un progetto e risorse economiche per iniziare a costruire uno di quegli impianti sarà sicuramente nella nostra città. Sempre che lo consentiranno i cittadini.
Vi riproponiamo un post del 2013 di Sala Rossa e lo riproponiamo insieme ad un Comunicato stampa di Rifondazione Comunista di Partinico per quanti avessero voglia di verità e conoscenza. E soprattutto per la sua attualità
SULLA DELOCALIZZAZIONE DELLA DISTILLERIA, FORSE, CADE LA MASCHERA (Post di Sala Rossa - Venerdì 10 maggio 2013)
SULLA DELOCALIZZAZIONE DELLA DISTILLERIA , FORSE, CADE LA MASCHERA!
Dunque eravamo stati facili profeti.Avevamo fin da subito intuito come la rapida conversione della Bertolino alla delocalizzazione dell’impianto di viale dei Platani potesse nascondere quel che soltanto ,fino ad oggi, possiamo ipotizzare . E qualcosa si comprese circa un anno fa quando Lo Biundo e soci , SICURAMENTE in collaborazione con l’industriale ,ebbe ad organizzare un incontro all’interno dell’atrio del palazzo dei Carmelitani per spiegarci che la delocalizzazione era cosa fatta (era stata firmata una convenzione tra i due ) che come sempre i comunisti e gli ambientalisti si mettevano di traverso solo perché non erano stati capaci di fare quel che loro poterono (sic!) ,che come sempre rappresentavano una palla al piede nei processi di sviluppo economico della città ,che la lavorazione delle biomasse significava ricchezza a costo zero anche perché si poteva produrre energia a tinchité senza tralasciare la distillazione che ,bene o male, ancora qualche utile lo assicura.Ci cascarono in tanti mentre i pennivendoli prezzolati a servizio del padrone di turno ,come al solito,ci vennero addosso con contumelie e disgusto per questi residuati comunisti conservatori che non vogliono il riformismo (sic!) e simili amenità.Ci sbeffeggiarono cercando ,cosi’, di tentare di neutralizzare i nostri dubbi pubblicamente esplicitati ma paradossalmente confortati da un giovane ingegnere veneto che “portato” ,ovviamente, dall’industriale e messo a disposizione del Sindaco in quell'incontro ai carmelitani doveva convincerci della bontà dell’operazione “impianto a biomasse” .L’ingegnere non essendo un siciliano e messo di fronte alla domanda di un consigliere di opposizione “Se l’impianto poteva anche trasformare i rifiuti “ ,EBBE A RISPONDERE con onestà che “Si, con un piccolo accorgimento tecnico questo é possibile”.E i dubbi nascevano da un preciso quanto lapalissiano interrogativo: la Bertolino non si è mai voluta smuovere da viale dei Platani .Non lo fece neppure quando nel 1997 fu approvato il PRG e si indicò in un’area lungo l’asse Partinico-Alcamo la possibilità di traslocare li’ la distilleria essendo questa una industria insalubre di prima classe. E dire che l’operazione fu concordata proprio tra l’industriale e l’amministrazione comunale ! E allora, ci siamo chiesti :perché dovrebbe farlo ora?Per accontentare l’orgoglio di un ragazzotto e soci che sono messi nelle mani il governo della città manifestando con chiarezza come i loro intendimenti e quelli dei soci siano soltanto legati alla salvaguardia degli interessi di potentati economici e politici verso cui servilmente SEMPRE si sono inchinati ? E non s’inchinarono prima a Salvatore Cintola da sempre "amico" della Bertolino ,poi ad Antinoro e Saverio Romano, passando per Iemi ,la Bertolino ed ora per Crocetta e Lumia? Dunque- dicevamo- cosa effettivamente ci sarebbe sotto la fumosa delocalizzazione se non UN CHIARO INTERESSE PER L’INDUSTRIALE ? E quali gli strumenti per solidificare profitti? Conoscevamo bene le capacità strategiche e gli interessi diffusi della industriale partinicese per poterci cadere anche noi. Infatti ritornavano alla nostra memoria i fatti dell’84. Il tentativo all'epoca , di fronte alla forte azione dei Comunisti (ai quali ,DOPO, si aggregarono con determinazione e passioni democristiani “anomali” come Nino Amato dirigente della CISL o come Gaspare Orlando ed Enzo Tamburello ), di opporsi a tutto l’entourage democristiano che allora governava la città, e costruire un forte movimento di contrasto. Ritornò alla memoria il tentativo della industriale di far passare ,ANCHE IN QUEL CONTESTO , come la distillazione fosse un processo eco-compatibile. Infatti qualcuno “di sinistra” le consigliò di costruire, addirittura ,un impianto di depurazione (una grande vasca) con l’utilizzo di piante acquatiche che avrebbero “digerito” e ,dunque, depurato in maniera “naturale” i reflui della lavorazione .Questi, però, una volta immessi nella vasca ,e per l’altissima temperatura ,“uccisero” le piante facendo precipitare nel ridicolo quel tentativo maldestro.Né poté , intervenendo in maniera ossessiva nei confronti dei vertici regionali del nostro Partito , il PCI, impedire a parte dei Comunisti di Partinico di proseguire la battaglia a difesa dell’acqua, del mare dell’aria fino alla sua prima chiusura .
Oggi ci risiamo ?La protagonista è sempre lei,l’industriale forte e determinate di sempre , disposta a lottare con forza per affermare i diritti dell’impresa che è quella di realizzare profitti?Sembra proprio di si . E sul suo cammino non trova più democristiani,socialisti e repubblicani-socialdemocratici della cosiddetta prima repubblica ma “una politica debole ed accondiscendente”, una generazione di amministratori che avrebbero dovuto comprendere la lezione e la storia dell’84 e decenni seguenti, ma che, al contrario, ha deciso di accondiscendere anche se in questa occasione non c’è stata ancora alcuna inaugurazione in pompa magna come fu in quella stagione con Segretari locali della DC, Presidenti di Provincia o Arcivescovi spregiudicati a benedire . Questi nostri giovanotti sono in perfetta buona fede? E’ ancora tutto da dimostrare .Dunque le lancette dell’orologio della storia sembra siano ritornate indietro ,in forma diversa, di quasi 40 anni . Si tenta di riproporre il modello di una economia verde che non produce danni ma ricchezza per tutti (sic!) e si trova un tizio esponente di un gruppo palermitano che ha dato vita al Movimento Più che si è prodigato per la elezione di Crocetta mettendosi al servizio dello stesso e poi di Lumia ed ora, ovviamente dell’accondiscendete Lo Biundo e soci . Per fare che?
PER CERCARE DI CAPIRE DI PIU’ PUBBLICHIAMO UN COMUNICATO INVIATO IERI ALLA STAMPA E ALLE TIVVU’ LOCALI E A FIRMA DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA Circolo “Peppino Impastato” .E come da decenni ormai ,ieri 9 maggio anniversario della sua uccisione ,a Peppino abbiamo testimoniato ancora una volta la nostra fedeltà politica con l’impegno di combattere il malaffare ovunque questo si annidi e soprattutto nelle pubbliche amministrazioni. Peppino non “politico” come l’ha voluto scrivere questa Amministrazione comunale su di una tardiva targa collocata sulla via a lui dedicata ,MA COMUNISTA E RIVOLUZIONARIO ASSASSINATO DALLA MAFIA .
COMUNICATO STAMPA
Finalmente cade la maschera del riformista Lo Biundo .Infatti di recente nel nostro Comune sono stati organizzati degli incontri sulla problematica dello smaltimento di rifiuti .A presiedere oltre che il sindaco Lo Biundo anche il portavoce di un movimento politico palermitano dal nome “Movimento Più” e sostenitore elettorale del Presidente Crocetta . Questo Movimento nelle sue finalità persegue anche un chiaro obiettivo : quello di occuparsi dei rifiuti siciliani attraverso l’introduzione nell’isola del cosiddetto “Sistema Peccioli” cioè un sistema adottato da un piccolo Comune della Toscana e che per la sua funzionalità si fonda su alcuni elementi di cui diremo .Fin qui’ niente di scandaloso Il fatto è che il cosiddetto “Sistema Peccioli” è con forti argomentazioni avversato non solo da Associazioni come Legambiente e WWF ma da una miriade di Comitati locali oltre che dello stesso UDC del Comune di Peccioli che vogliono , al contrario ,la soluzione dei rifiuti zero attraverso la raccolta differenziata porta a porta che produce lavoro, recupera ricchezza ed ha effetti positivi sulla salute e sull’ambiente .Questi Comitati si sono coalizzati per impedire non solo l’allargamento della discarica di Peccioli ma soprattutto l’utilizzo dei cosidetti dissociatori molecolari.Infatti il Sistema propagandato in questi giorni a Partinico dal portavoce di Movmento Più e da Lo Biundo si fonda su tre elementi .
Il primo: la necessità di una enorme discarica di rifiuti;
Il secondo : l’interramento controllato degli stessi per il recupero energetico di biogas;
Il terzo : la presenza di UN DISSOCIATORE MOLECOLARE per la lavorazione dei RIFIUTI INDUSTRIALI ED IL TRATTAMENTO DEL PERCOLATO .
Ora appare del tutto evidente che non esiste alcuna possibilità , e per ragioni diverse, che nel nostro territorio possa insediarsi una discarica enorme come quella di Piccioli. Infatti l’interesse del “Movimento Più “e di LoBiundo non è certamente la costruzione di una discarica, come qualcuno pensa e teme, in quanto QUESTA DISCARICA ESISTE GIA’ ED E’ A BELLOLAMPO, cioè a due passi da Partinico.E la discarica di Bellolampo OSPITA RIFIUTI in abbondanza e soprattutto PRODUCE PERCOLATO cioè la materia prima da utilizzare e trasformare industrialmente .Per cui l'interesse potrebbe essere lA COSTRUZIONE DI UN DISSOCIATORE MOLECOLARE che secondo una esemplificazione dei tecnici altro non è se non UN INCENERITORE COMPRENSIVO DI UN PROCESSO DI GASSIFICAZIONE DELLA PARTE ORGANICA MA CHE IMMETTE IN ATMOSFERA DIOSSINA ,MERCURIO E FURANI
Dunque quel che temevamo con la cosiddetta delocalizzazione della distilleria potrebbe apparire sempre più chiaro . Infatti dichiara il riformista Lo Biundo alla stampa : “Come Sindaco di Partinico da un anno collaboro con il Movimento Più per promuovere questo modello riformista partecipato ..” mentre aggiungono quelli del Movimento Più che “ NEL FRATTEMPO E’STATA INDIVIDUATA UN’AREA CHE POTREBBE ESSERE IDONEA ALLA REALIZZAZIONE DEL “MODELLO PECCIOLI” IN SICILIA LIMITROFA ALLA NUOVA ZONA INDUSTRIALE “ E qual'é l'area industiale di Partinico se non quella lungo l'asse viario Partinico-Alcamo ? E quale sarebbe , allora, quella limitrofa alla zona industriale di Partiico individuata da Lo Biundo e dal Movimento Più ? La risposta la lasciamo a Lo Biundo e ai suoi soci .
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO “Peppino Impastato “ di Partinco
Partinico 9 maggio 2013
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