Devo dire che non c'é giorno che non rimango fortemente meravigliato della disinvoltura con la quale il sindaco Lo Biundo fa affermazioni pubbliche e dunque rilevabili da ciascun ascoltatore per cui affermazioni , se si vuole, assolutamente contestabili ,Ed io non ho capito se Lo Biundo crede realmente in quel che dice -e allora sono molto preoccupato delle sue condizioni ovviamente non quelle fisiche che godono di apparente, ottima salute- oppure come quei furbastri i quali lanciano un pugno di crusca in aria e poi chi é capace la raccolga. Perché scrivo questo? Perché oggi in una intervista a Tele Jato ebbe a dire,grosso modo, che lui non dialogava con coloro che non propongono ma si limitano soltanto a criticare l'operato dell'Amministrazione comunale .E aggiungeva testualmente “ che i quattro non propongono niente” e quindi con costoro non intende dialogare .I quattro sarebbero i consiglieri comunali Piero Di Trapani, Pino Giovia, Vito Giuliano e Diego Campione che, insieme a Italiano (allora perché quattro e non cinque?)sono quelli che svolgono , di fatto, una forte, argomentata, decisa opposizione in consiglio comunale. E questo é certamente rilevabile . I consiglieri citati ,servendosi degli strumenti che mette loro a disposizione la legislatura in materia di enti locali (interrogazioni, interpellanze,mozioni , ordini del giorno e quant'altro ) incalzano quotidianamente Lo Biundo ed i suoi Assessori ai quali non risparmiano feroci e giustificate critiche verso cui appare sempre più insufficiente e debole la risposta. Chi assiste ai lavori del Consiglio lo può testimoniare per cui, molto spesso, i consiglieri di maggioranza sono costretti a capitolare non riuscendo a trovare valide contrapposizioni . Dice Pino Maniaci in alcuni servizi a loro riferentesi che si tratta di persone d'esperienza ( ca' cura longa), che si documentano, che non improvvisano .Cosi', ad esempio , é stato nel Consiglio del 19 dicembre quando dopo avere discusso e concordato il contenuto di un importante documento sui problemi della privatizzazione dell'acqua ,CONDIVIDENDOLO, per una banale ragione legata ad un giudizio del consigliere Campione ,espresso in direzione di alcuni membri della maggioranza non adusi a partecipare attivamente ai dibattiti d'aula, hanno abbandonato i lavori alla stregua di quei deputati del Parlamento nazionale appartenenti al gruppo del PdL , i quali lasciarono l'aula non appena iniziò a parlare l'onorevole Di Pietro che , a loro dire ,aveva offeso il Presidente del Consiglio ferito il giorno prima da un gesto irresponsabile di un giovane sottoposto a cura psichiatriche .Sarà a causa della mia età, sarà perché ho vissuto una forte e lunga esperienza consiliare ,sopratutto durante la prima repubblica ,ma non ricordo di avere MAI abbandonato i lavori del Consiglio per gli improperi, le nefandezze verbali che spesso colpivano il gruppo del PCI. Altro che “muti e sordi”! Allora le parole erano veramente pietre. Ma restavamo li' a fronteggiare l 'avversario, rintuzzare le contumelie , scontraci con la violenza delle parole costringendo molto spesso l'avversario ad indietreggiare. E non erano avversari di poco conto!Ma c'é di più. Mai una volta é accaduto che ,trovato l'accordo con la maggioranza che governava la città, per ripicca, abbiamo sconfessato quel che avevamo deciso prima. I patti si rispettano , E invece la maggioranza di Lo Biundo ,nel consiglio successivo, bocciava quanto aveva prima concordato.Dalle nostre parti tali comportamenti hanno soltanto una qualificazione che ,tuttavia in questa occasione, voglio risparmiare a me stesso e ai lettori. Ora io capisco l'inesperienza di tanti consiglieri, capisco come anche le parole possono certamente ferire .Ma mai abbandonare il fronte del confronto e meno che mai quello dello scontro.La verità é che siamo di fronte ad un gruppo ,come spesso ripeto, di improvvisatori, che si fanno cogliere con le mani nel sacco, sprovvisti di una cultura di governo ,una cultura che non intesero neppure apprendere quando sono stati consiglieri comunali in quanto dediti al contrabbando delle idee, alla ricerca a volte anche plateale “dell'osso” si donsaveriana memoria, ,al baratto,” all'io voglio perch'é mi tocca ”, al “tu mi dai una cosa a me ed io ti do una cosa a te”. Quella stagione , se lo devono mettere nella testa, deve finire .E deve finire perché si deve anche concludere il tempo di affidare a CHIUNQUE lo strumento delle decisioni, dell'essere dentro la macchina che governa sopratutto chi lo fa “per conto terzi” , del governo della “parte” a volta anche della “particina” . Si governa PER IL TUTTO cioé per l'intera città , per TUTTI i cittadini. E' oggi che si costruisce il futuro , che si preparano gli strumenti al servizio delle nuove generazioni senza trascurare il presente . E' oggi che si deve avere soddisfazione delle cose che si pensano e che si fanno , delle cose e delle risposte che si devono dare .SI,SI DEVONO DARE . HIC ED NUNC.
Toti Costanzo










