Ieri all’Astoria di Palermo in
una sala strapiena di un arcipelago di compagni della sinistra cosidetta alternativa
e ampiamente diffusa in Sicilia si è data vita alla speranza di una Sicilia
liberata dalla malapolitica e dalla mafia . Presenti insieme a gruppi
,movimenti, sindacalisti la segreteria
regionale di Rifondazione ,del PCI,Possibile,di Rinnovamente Sociaista . E’ la
risposta “dal basso” all’immobilismo dei Partiti della sinistra siciliana, soprattutto Sinistra
Italiana e Art. 1 ,alle porte di una grande battaglia elettorale che dovrebbe
liberare la Sicilia non solo dal crocettismo (mistificazione, antimafiosità da
cabaret,dissipazione delle risorse, clientele, fazioni, grumi di potere) ma dal
ritorno di quella destra che abbiamo già conosciuto alla guida di tanti Comuni e
della stessa nostra Regione.Ovviamente una Sinistra alternativa al renzismo siciliano
in tutte le sue declinazioni piu’ o meno mascherate. Un compito difficile se
consideriamo come soprattutto a Palermo l’Orlandismo che ha riconquistato la
città ,col suo progetto della lista dei sindaci abbia spaccato una parte della
Sinistra e frenato un processo di aggregazione che non puo’ e non deve piu’
attendere .Ricomporre quella Sinistra che si battè non solo per Rita Borsellino
ma nelle ultime lezioni anche per la Marano che ha dovuto sostituire
precipitosamente Claudio Fava indicato a guidare la coalizione siciliana contro
Crocetta, Musumeci,Cancelleri del Movi 5 stelle,è il compito di chi ieri era presente
all’Astoria. Ottavio Navarra giovane editore e già deputato nazionale e
regionale dei Democratici di Sinistra ha messo a disposizione del progetto il
suo impegno pronto a fare un passo indietro nel caso di una raggiunta unità con
altri Partiti e movimenti della sinistra siciliana come SI , ART.1 e la
componente palermitana di Rifondazione.Si respirava entusiasmo ed impegno ieri
anche perché questa sinistra non piu’ giovanissima ma ancora piena di impegno
ed interesse rappresenta la parte piu’ generosa e disinteressata del nostro
popolo che abbiamo il dovere di sostenere nelle forme e nei modi in cui questo
sarà possibile.
Toti Costanzo
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