Mentre Partinico sprofonda nei rifiuti anche se un tardivo seppur energico intervento tenta il ripristino delle condizioni minimi di vivibilita’ nella nostra citta’ ,l’invaso Poma nel quasi totale silenzio d tanti sta collassando per l’abbassamento preoccupante del livello delle acque.L'
immagine che pubblichiamo ,e curata da Claudio Burgio,ne é una chiara testimonianza .Un’estate torrida, quella che ci ha lasciato , che ha messo in ginocchio soprattutto la nostra agricoltura riducendo anche l’erogazione dell’acqua per la città di Palermo e per quelle della nostra costa . Una situazione ,dunque, gravissima che se non si ripristinano le riserve in tempi brevi,e comunque durante quest’autunno e il successivo inverno, la città e la sua economia paghera’ dei gravi cosi economici e sociali. In altre stagioni politiche un avvenimento come quello che stiamo vivendo ha provocato il sollevamento dei coltivatori guidati dalle organizzazioni di categoria che,di fatto,nella nostra città non esistono sostanzialmente piu’ e soprattutto il coinvolgimento delle amministrazioni comunali e della politica locale.Scomparsa la locale CIA, la storica e combattiva organizzazione di Toto’ Inghilleri,quasi inesistente la stessa ex potente Coldiretti che era capace di eleggere sindaci, consiglieri ed assessori soprattutto durante la cosidetta “prima repubblica”.Un gravissimo danno per la democrazia rappresentativa e per la difesa di una importante categoria come quella dei produttori agricoli anche se per fortuna la città dispone ancora di risorse democratiche e sindacali come la UIL e la Camera del Lavoro che del Comitato sono parte con Piero Caleca e Pino Gagliano,cosi’ come ne sono parte i sindaci di Trappeto,Santi Cosentino e il vice sindaco di Balestrate Giovanni Danna oltre che il Comune di Partinico rappresentato dal Presidente del Consiglio comunale,Filippo Aiello.Insieme a loro il rappresentante locale della Coldiretti, Matteo Lo Duca, il dott. Francesco Ferro dirigente della Condotta agraria,Claudio Burgio Presidente dell’Osservatorio “G. La Franca” e due ex amministratori della storica ex Cooperativa consorzio irriguo Jato( Lo Baido e Costanzo) che una gestione ,la ultima, ha portato alla sua irresponsabile liquidazione.Per cui in piena estate davanti all’immobilismo generale si è dato vita al COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DELL’INVASO POMA che, va detto,ha ripreso il lavoro gia’ iniziato dal precedente “Comitato per una sana gestione delle acque della diga Jato” costituito nel 2013 e presieduto dall’ex sindaco di Trappeto, Pino Vitale e con la presenza attiva dei consiglieri comunali di Cambiamo Partinico ,Speciale e Ricupati,alcuni produttori come l’ing. Settimo , il dott. Lo Grasso,il sig. La Franca e l’architetto Rosario Prainito .Quel Comitato trovo’ la disponibilità di una assessorato all’agricoltura attento alla problematica oltre che l’impegno del Consorzio di Bonifica e il sostegno delle parlamentari del Movimento 5 stelle, Palmeri e La Rocca. La crisi di uno dei tanti governi Crocetta ne rallento’ l’attività che aveva trovato il giusto coordinamento tra forze e soggetti tutti interessati alla soluzione soprattutto del problema del rifacimento delle condotte,il rapporto con i coltivatori,la distribuzione equa tra città e campagna. Adesso aspettiamo la nascita di un nuovo governo col quale il Comitato possa interloquire riprendendo da dove si era interrotto il circuito di buona politica iniziando con un Consiglio comunale congiunto ed aperto dei rappresentanti delle tre comunità e il dialogo con i nuovi vertici dell'assessorato.Toti Costanzo
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