Mentre Michele Giuliano su QL NEWS dava la notizia della chiusura della sede del PD di Partinico ( annotavo ,diversamente da altri, come la chiusura di un luogo di democrazia è sempre una perdita per la società civile)nella sede di Rifondazione Comunista ,si celebrava il Congresso del Circolo,il momento piu' alto della vita politica di una comunità seppur piccola ma determinata e combattiva . A portare un saluto, i dirigenti della Camera del Lavoro di Partinico( Gagliano,Bono, Longo) , il Coordinatore di "Partinico città d'Europa", Mauro Nicolosi e alla fine dei lavori Chiara Gibilaro, Renzo Di Trapani e i consiglieri del gruppo "Partinico prospettiva comune".E poi i tanti compagni che discutevano ,ed anche dividevano,su due tesi contrapposte che saranno oggetto del Congresso nazionale. Dunque, mentre chiusi dentro "il Palazzo" alcuni strateghi da strapazzo molto probabilmente convincevano il neo assessore Giovanni De Simone a dimettersi per consentire al primo dei non eletti di una delle tante liste che hanno sostenuto il sindaco (bonu e boné accucchiamo ancora cocchi vuticeddu) ad occupare un posto per meno di 60 giorni , in un altro luogo della città si discuteva di problemi del Partito, dell’Europa, della nostra societa’. Con convinzione, con passione .Per cui un piccolo Partito ( il solo che dispone nella nostra città ,ininterrottamente da quasi 25 anni , di una sede con annessa ora anche una biblioteca intitolata al compagno Salvatore Barra )c’era vita, voglia di discutere e di partecipare.Un fatto sicuramente salutare per la nostra città che vive una delle crisi piu’ profonde della sua storia che la vede manipolata, saccheggiata, derisa,senza piu’ alcuna identità. Un fatto gravissimo mai accaduto nella sua travagliata vita dal dopoguerra ad oggi ,seppur Partinico abbia attraversato altre crisi ma mai una come questa che oltre che politica è sopratutto morale.Ci sarebbe da dire con Tommaso Staiti di Cudia delle Chiuse recentemente scomparso( era nobile oltre che un politico da sempre missino ) “La politica è diventata uno strumento di affermazione sociale per morti di fame spirituali ,che vengono ricoperti di soldi,ma restano morti di fame”.Era un giudizio feroce rivolto ad altri esponenti del suo stesso Partito contaminati dal potere corruttivo esattamente come accade oggi sopratutto al maggior Partito italiano.Ovviamente giudizio assolutamente condivisibile ,efficace, crudo.
Dunque a Partinico si discute di Politica e lo fanno gli eredi di quella tradizione del PCI che non si sono voluti arrendere,omologare al cosidetto ” nuovo” ,fingere di credere "all'andiamo avanti compagni", non guardando piu' indietro alla loro storia, alle radici ma arrampicandosi a qualunque costo,e costi quel che costi.E sono la nuova generazione di comunisti partinicesi che della politica hanno passione, forse spropositata ma sicuramente etica,che si sentono ancora eredi non solo della storia del PCI ma di quella tradizione che nel nostro territorio ha avuto anche quale punto di riferimento politico e culturale ,Peppino Impastato(cui il Circolo non a caso é intitolato), il suo rigore e la sua intransigenza. Un bel pomeriggio, dunque, di vera politica all’interno di uno strumento, il Partito, che ti appassiona, a volte ti divide ma sicuramente ti forma. E dentro il quale non si discute né di “posti”, né di prebende ,né di percacce e meno che mai di affari. Di Politica, punto e basta.A sostituire il giovane segretario,Peppe Gallo, eletto nel precedente Congresso, LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DEI COMUNISTI DI PARTINICO una giovane donna che si è formata dentro quel contenitore e che era già stata chiamata a rappresentare in Consiglio comunale non solo i comunisti ma i tanti cittadini onesti e soprattutto quel mondo giovanile che ha bisogno, oggi piu’ che mai, di punti di riferimento certi, solidi . Penso che la città migliore, anche quella che comunista non é ,possa contare su di loro perché riprenda il cammino della “dignità” cosi’ platealmente e volgarmente calpestata. Nella foto Peppe Gallo e la neo segretaria ,Valentina Speciale
Toti Costanzo
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