
Dunque in Piazza Duomo, a dire di quei cittadini vi è la SOLA, tangibile presenza della positività di questo Sindaco che sarebbe, poi, quel malandato gazebo che ripara gli anziani dalla pioggia e dal vento di questi giorni, piazzato lì in tempi assai lontani e dimenticato come dimenticata è la nostra città in tutte le sue pieghe ed articolazioni: le strade, le periferie, gli immobili comunali, le piazze occupate abusivamente dagli amici del Sindaco, il verde, gli impianti sportivi e così via. E’ uno di quei cinque gazebo (gli altri sono ancora in dotazione a quella Associazione piazzata ai margini del pallone tensostatico?) che nel 1999, da Assessore all’agricoltura, feci acquistare al Comune convinto che dovessero servire (come servirono seppur per un brevissimo tempo relativo a quanto durò il mio ruolo di amministratore) sopratutto nel periodo estivo da collocare nelle piazze di tutti i Comuni costieri con lo scopo di pubblicizzare i prodotti della nostra terra attraverso i produttori locali. Una iniziativa in collaborazione con la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) che partì dalla piazza di Terrasini con un successo straordinario di partecipazione. Dicevamo, allora, attraverso manifesti e brochure, che quelli erano i prodotti che provenivano “Dalla nostra Terra”.
Oggi, come nuovi lanzichenecchi costoro hanno azzerato anche l’assessorato, appunto quello all’agricoltura, che al contrario dovrebbe essere il cuore pulsante della nostra economia. Almeno quella meno sporca e meno illegale di altre. E a sostegno concreto della nostra economia agricola avevamo messo in piedi, in quella stagione politica, un Ufficio Tecnico per l’Agricoltura con due giovani geometri (uno dei due lo recuperai da un ufficio entro il quale si occupava di … fotocopiare documenti!), due giovani tecnici agrari (uno dei quali veniva utilizzato quale….custode di Villa Falcone!) ai quali affidai, sotto la direzione dell’agronomo Antonio Tinnirello, il compito di recuperare le mappe del territorio, ricostruire la fisionomia delle imprese agricole nella quantià e nella qualità, la specificità delle colture, la canalizzazione delle acque. Un lavoro che, purtroppo durò poco (a novembre la sfiducia costruita caparbiamente e cinicamente dai DS e dal PPI contro Gigia Cannizzo) ma che riuscì ad entusiasmare quei giovani che, in quel modo e seppur per un tempo assai breve, avevano recuperato la loro professionalità ed anche la loro dignità. Mi chiedo: cosa fanno oggi? Come viene utilizzato il loro sapere?
A quegli anziani piazzati, questa mattina, sotto il gazebo di piazza Duomo non potei che sorridere soltanto mentre intanto, era arrivato insieme a Piero Caleca, anche Alberto Lo Iacono e Gaspare Di Pasquale. Ci aspettavano le tivvù locali per la conferenza-stampa sulla TARSU del nostro Comune.
Toti Costanzo
Oggi, come nuovi lanzichenecchi costoro hanno azzerato anche l’assessorato, appunto quello all’agricoltura, che al contrario dovrebbe essere il cuore pulsante della nostra economia. Almeno quella meno sporca e meno illegale di altre. E a sostegno concreto della nostra economia agricola avevamo messo in piedi, in quella stagione politica, un Ufficio Tecnico per l’Agricoltura con due giovani geometri (uno dei due lo recuperai da un ufficio entro il quale si occupava di … fotocopiare documenti!), due giovani tecnici agrari (uno dei quali veniva utilizzato quale….custode di Villa Falcone!) ai quali affidai, sotto la direzione dell’agronomo Antonio Tinnirello, il compito di recuperare le mappe del territorio, ricostruire la fisionomia delle imprese agricole nella quantià e nella qualità, la specificità delle colture, la canalizzazione delle acque. Un lavoro che, purtroppo durò poco (a novembre la sfiducia costruita caparbiamente e cinicamente dai DS e dal PPI contro Gigia Cannizzo) ma che riuscì ad entusiasmare quei giovani che, in quel modo e seppur per un tempo assai breve, avevano recuperato la loro professionalità ed anche la loro dignità. Mi chiedo: cosa fanno oggi? Come viene utilizzato il loro sapere?
A quegli anziani piazzati, questa mattina, sotto il gazebo di piazza Duomo non potei che sorridere soltanto mentre intanto, era arrivato insieme a Piero Caleca, anche Alberto Lo Iacono e Gaspare Di Pasquale. Ci aspettavano le tivvù locali per la conferenza-stampa sulla TARSU del nostro Comune.
Toti Costanzo
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