Era sempre stato il suo sogno di
bambino:piazzarsi davanti ai fornelli e cucuniari
come soleva fare la mamma che della cucina siciliana era una vera esperta.Lui
,cresciuto in una abitazione con cucina alla francese come si soleva in tutte
le famiglie burgisi di Partinico almeno fino agli anni ‘70,andava in trance
davanti ad un pariddata di patate
fritte oppure in piena estate davanti ‘o
quararuni piazzato davanti la porta come si soleva ancora fino a pochi anni
or sono, dando cosi’ vita ad un secolare rito che fu la bollitura del pomodoro al
fine di preparare bottigliate di sarsa da
usare nel lungo inverno.Il gorgoglio di un qualsiasi bollito lo mandava in sollucchero
anche se zio Crispi si preoccupava per quel nipotino che restava ipnotizzato ed
estasiato davanti quel rituale antico quanto il mondo.Lui ,conclusa la fase
degli studi medi inferiori avrebbe voluto tanto frequentare una scuola
specialistica.Ma bisognava viaggiare trasferirsi giornalmente a Palermo e
scegliere tra la prestigiosa scuola di via Lincoln nelle vicinanze della sede
del Giornale di Sicilia o,quella piu’ recente,sorta a due passi dalla stazione
di S.Lorenzo.Ma era figlio unico,ancora piccolino e dunque prevalse l’eccesso
di affetto e di preoccupazione che i genitori mettono davanti ai figli e, ancor
più ,quando sono appunto unici.Si optò per il locale Geometra non perché manifestasse
particolare propensione per gli studi tecnici(in verità nemmeno per altri ) ma
in quanto un diploma rappresenta sempre quel pezzu di carta che può,all’occasione,aprire qualche porta.E
qualche porta l’apri’tramite le solite cooperative che proliferarono negli
anni ‘80 e ’90 a ccu' ne voli 'nnavi.Poi la storia e tutta una serie di situazioni (tra queste la
grande min…ata dei comunisti che lo vollero addirittura Presidente del
Consiglio comunale)lo trasformarono e
cosi’la sua vita cambio’.Ma la passione restava sempre latente come il fuoco che si
nasconde sotto la cenere.Lui , specie di sera, non poteva che essere in tutti
quei notturni luoghi dove forte,antico e penetrante era l’odore delle patate cu' l'ova a cucurummau ,dei pomodori secchi ripieni,della pasta cu’ ‘i sardi,’i
cacocciuli ammuddicati,i vrocculi ‘a pastetta ,i cavuliceddi cu’‘a sasizza.
Era più forte di lui.Non poteva farci niente.Si,c’erano le delibere da
preparare,i bilanci da far approvare,i petulanti famelici zuini da accontentare.C’era,cioè,l’impegno per la politica che, certo,gli apriva le porte ed
anche i forzieri mettendolo a contatto diretto con i diversi
toto’,antonelli,romano,cicci,saro,peppi per cui bisognava tenersi gli uni e
gli altri.Ma se avesse dovuto scegliere non avrebbe avuto dubbi.In questo suo
lento ma deciso itinerario lo sosteneva una schiera ampia ed articolata di
affettuosi quanto (dis)interessati sostenitori.Tanti,ma alcuni erano più fidati
degli altri nel senso che se gli dici di iccarisi
da’ muntagnu dù re pi’ iddu,‘u fannu!I loro nomi?Ti dico soltanto le iniziali di qualche cognome:Pru,Pan,Tran,DeS,DeL,Sol,Am,Prov e cosi via.Certo,qualcosa gli costa:qualche
licenza,qualche posto,qualche incarico,qualche percaccia.
Ma arrivo’ il
momento,la seconda occasione della sua vita,unica e irripetibile.Lassu’ sulle montagne si
liberava un posto,un posto in un rifugio sicuro,lontano dagli occhi indiscreti,ovattato.Un posto che lui ben conosceva essendo di quel luogo un abitué…..o forse
qualcosa di piu’.Dunque,non si poteva perder tempo e l’occasione,dopo ampia e
lunga consultazione con Pru,Pan,Tran,DeS,Del,Sol,Am,Prov ed altri fu presa al volo.Finalmente
poteva ritornare bambino,davanti ai fornelli,alle padellate di patate fritte,ai
pentoloni bollenti dove calari fettuccine,spaghetti
n.3,4e 5,maccarruna e caserecce.Ma bisognava
affinare l’arte.E chi poteva chiamare a suo sostegno per dargli una mano?Chiamo’‘Ntrea che aveva anche avuto una esperienza,en passant,in questo settore sebbene
in tempi ormai lontani,che gli fu di grande utilità.Ntrea disse categorico:”Per avere in cucina lo stesso successo che
hai manifestato“in politica” devi formarti.E non potendo frequentare una
scuola devi farti invitare in una delle trasmissioni televisive più prestigiose
che si occupano di cucina.L’invito non dovrebbe essere un problema.Per“La
prova del cuoco”ti potresti rivolgere direttamente ad Antony Ballarò specialista
in pane,panelle,cazzilli,purpu e stigghiola che ha buone conoscenza nel Consiglio
di amministrazione della RAI.Poi c’è la trasmissione a La7 con Benedetta
Parodi.Potresti telefonare direttamente al cognato Giorgio Gori da poco
diventato sindaco di Bergamo e dirgli che anche tu,come lui, prima fosti pure berlusconiano ed ora renziano di ferro.Sono certo che le porte si apriranno a mezza parola.Si può provare anche da Masterchef
o da Nigella Ktchen oppure a Chef per un
giorno o In cucina con Ale.Le possibilità sono tante. Scegli tu”.Sal lo
guardò diritto negli occhi.Commosso ed entusiasta si lancio’ per un affettuoso abbraccio di gratitudine.Disse:”Come farei senza di te,grande‘Ntriuzzu.E senza
di voi Jhonny, Sciaboletta,Roby,Toto’chiama Saro31-31,Gero,Wind e tutti gli altri?”
Si convenne che,intanto,in loco e
di riversu quagghiu si potevano frequentare le cucine di donna Ciccina Randy direttrice di un istituto apposito
sebbene scalamastratu e con le cosiddette pezze nel culo.Ma meglio di niente.Craco fu di parola:dopo tre giorni Toto’ il Rifugiato parti per Roma per incontrare
Antonella Clerici .Alla “Prova del cuoco” fu strepitoso .Non si era mai visto
un gallo cedrone manifestarsi quale cosi' formidabile manipolatore e trasformista.... di pietanze.
Sala Rossa