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PROLOGO FACETO.Panta imperverso’ per tre giorni di seguito sulle tivvu’ locali,social,giornali on line,carta stampata diversa per tipo,colore e qualità.Ovunque ebbe a trovare un microfono o un giornalista disposto ad ascoltarlo,lui si fiondo’ per esaltare il topolino partorito dopo anni di lunga e penosa malattia.Ci disse,lasciandoci col fiato sospeso,che a breve avrebbe dato una importante comunicazione alla città sempre in relazione al miglioramento del servizio di raccolta differenziata costretto ad avere inizio dal 1’ luglio,previo commissariamento e penale.Si teneva “chiuso” per fare una sorpresa ai cittadini.Gianli,invece,come si suole dire,“lo fotte’ in curva” nel senso che pubblico’ in anteprima alcune foto da cui si deduceva che il sito che si stava organizzando per potere conferire il secco,era quello di contrada Incastona.Non conosciamo la reazione del Panta alla vista delle immagini e alla rottura della sorpresa.
FATTI SERI.Trattandosi di contrada Incastona vi raccontiamo una storia.E la raccontiamo non per tutti ma solo per coloro che seppur in presenza da almeno otto anni di una vergogna di servizio,hanno continuato a pagare la tassa sui rifiuti (3,09 euro a mq.,la piu’ alta tra tutti i Comuni siciliani),per quelli che non sono zuini di questa amministrazione e dei suoi interessati collaterali,che con costoro non fanno affari,non vogliono da loro ricevere alcun favore,che non li blandiscono,allisciano o ipocritamente e in maniera interessata si sperticano oggi per esaltarne il ruolo,che non intendono applaudire chi avrebbe dovuto operare fin dal 2009 la raccolta differenziata e non l’ha fatto e soprattutto non intendono cantare “scurdamunni ‘o passato jamme a Napuli paisà”.Coloro che non intendono,dunque, dimenticare che fino a ieri hanno dovuto sopportare costi enormi per una vergogna di servizio non concesso,costruendo con i nostri soldi carriere politiche e facendo affari,che non si esaltano se finalmente e dopo sette anni di ritardo si inizia la raccolta differenziata,servizio dovuto almeno dal 2009,che non dimenticano come il nostro Comune,cioè tutti contribuenti, per colpa di costoro dovranno pagare anche 13 milioni di euro di debiti pregressi ad un carrozzone che dal 2011 mantiene anche un Commissario liquidatore ed uno per la gestione della Società da liquidare.Infatti dopo Terranova,ultimo in ordine di tempo,arriverebbe l’alcamese Noto,noto ai suoi concittadini per avere abbandonato il carro di Papania,Ferrara,Scala e trasferirsi prima su quello di don Raffaele Lombardo ed ora,su quello del piu’ folkloristico Crocetta. Non sappiamo quali siano le competenze in materia di questo Noto.Ovviamente,vigileremo.Se non altro perché lo dovremo pagare con i nostri soldi come abbiamo fatto con i precedenti .
DUNQUE LA STORIA.Siamo nel 2011 e precisamente il 31 ottobre.Nella giunta Lo Biundo sempre con l’onnipresente Pantaleo,anche Giacomino Russo (vice ),Vito D’Amico,Franco Motisi,Caterina Panzavecchia,Salvatore Governanti e Bartolo Parrino che ha la delega all’ambiente.Bartolo è consapevole che bisogna fare la raccolta differenziata cosi’ come non si puo’ organizzare un servizio cosi’complesso se non in presenza di un Centro Comunale di Raccolta(CCR) del differenziato.Per ragioni mai spiegate da quando Lo Biundo è sindaco,non si utilizza-tanto per fare un esempio- alcun terreno confiscato alla mafia del tipo di quello nei pressi della via Madonna del Ponte.Li’ ,o anche in altri siti di proprietà,avrebbe potuto sorgere una importante Centro capace di accogliere tonnellate di materiale.Bartolo per quel giorno organizzò un "riunione di servizio" anche con la presenza dell’arch.Tola responsabile degli impianti per l’ATO PA1,la signora Marisa Varvaro responsabile per quello del Comune,il dott. Antonio Tinnirello dipendente comunale .Era anche stato invitato il liquidatore che pero’ non si presentò .Il gruppo di lavoro discute e individua quale Centro Comunale di Raccolta un’area ”potenzialmente idonea di proprietà comunale collocata in contrada Incastona a valle del viale dei Platani, sotto la stazione della FS e in prossimità del vivaio Vitale”.Da una relazione dell’ingegnere Nunzio Lo Grande dell’1 dicembre 2011 risultano: a)due vasche in cemento armato sopra terra delle dimensioni ciascuna di mt 30 x 30;b) un locale custode con tre piccole stanze;c)un locale motori;d)una cabina di trasformazione di energia elettrica;f)un’area libera recintata e con accesso da un cancello in ferro.Aggiunge l’ingegnere Lo Grande che “l’impianto ( trattasi di un’opera realizzata dall’Ing. Prof. Nino Passannanti,finanziata da Fifi’Fiorino, all’epoca assessore regionale,che avrebbe dovuto trattare le acque del vicino depuratore comunale per essere immesse ,poi ,nella condotta dello Jato -n.d.r.) “non è utilizzato ed in programma,per quanto a mia conoscenza,non è previsto alcun utilizzo.Cio’premesso si ritiene possibile un qualunque utilizzo anche con finalità diverse che l’amministrazione comunale riterra’ opportuno”.
E l’amministrazione comunale in data 14 febbraio 2012 con delibera n. 36(foto) ed oggetto:ASSEGNAZIONE AREA AI SERVIZI COMUNALI INTEGRATI PER USO CENTRO DI RACCOLTA – dopo una lunga premessa in cui viene descritto il bene e rappresentate le ragioni ,delibera di :1) individuare quale area da assegnare alla Servizi Comunali Integrati RSU spa da utilizzare quale centro Comunale di Raccolta…”;2)Dare mandato ai Responsabili settore LL.PP.,Urbanistica,Ambiente,Verde ed Agricoltura ognuno per le proprie competenze di porre in essere tutti gli adempimenti gestionali necessari alla realizzazione del predetto centro di raccolta da parte della Servizi Comunali Integrati e dalla nascente aggregazione territoriale tra il Comune di Partinico e quello di Borgetto”.
PER CONCLUDERE:si doveva mettere in moto una macchina che non parti' mai (PERCHE'?)per cui il CCR non fu mai realizzato,la raccolta differenziata non fu mai iniziata per cui Pantaleo e Lo Biundo questo lo dovranno spiegare mentre di li' a poco, anche per le sue pesantissime denunce,l’assessore Parrino veniva licenziato in tronco.Lo Biundo,Pantaleo e il resto degli amministratori che si sono avvicendati al Comune,specie quelli con la delega al’Ambiente,devono spiegare le ragioni per cui non diedero seguito e ci ritornano ora a distanza di quasi cinque anni.Certo,si dice meglio tardi che mai.MA IL GRAVISSIMO DANNO PER L’AMBIENTE OFFESO,LE RISORSE DILAPIDATE,I SERVIZI NON REALIZZATI ,lo dobbiamo continuare a pagare noi e non questi inetti amministratori? Ovviamente la domanda la giriamo in ordine:al Capitano dei Carabinieri,a quello della Guardia di Finanza,al Vice Questore della Polizia di Stato.Restando, ovviamente, in attesa di eventuale risposta.
Toti Costanzo