lunedì 21 marzo 2016

DANILO DOLCI,I COMUNISTI E LO SCIOPERO DELLA TRAZZERA VECCHIA

foto di Rifondazione Comunista Partinico.
Ricordare Danilo Dolci e la sua straordinaria esperienza –lo ha fatto ,sabato 19 l’Accademia della Cultura “Teatro Lucia Giani’ “ con un convegno di mattina ed una teatralizzazione la sera del processo all’articolo 4 a cura del Gruppo teatrale dell’ordine degli Avvocati agrigentini- nel 60° anniversario dello sciopero alla rovescia.E non è stato soltanto rievocare un irripetibile momento di lotta per il lavoro patrimonio della storia civile di questa nostra città e che ebbe quali protagonisti non solo tanti disoccupati ma Danilo Dolci,la Camera del Lavoro di Turiddu Termine e il PCI di Partinico, ma sottolineare l'attualità dell'azione politica di Danilo e come a distanza di tanti anni ,e dopo lotte e sacrifici di dirigenti politici e sindacali, le condizioni di vita dei lavoratori a Partinico non sono cambiate. Oggi come allora sono migliaia i disoccupati (6000 nel 1956 anno dello sciopero della trazzera vecchia), centinaia le famiglie sotto la soglia della povertà che trovano solidarietà nelle associazioni caritatevoli e nella mensa organizzata dall'Arcipretura ,una crisi economica di grandi proporzioni che colpisce soprattutto il settore produttivo della città .Con l’aggravante della scomparsa di quei Partiti ,come il PCI, che rappresentarono la struttura portante della democrazia del nostro Paese e la difesa ad oltranza del lavoro ,come di quel tipo di organizzazioni sindacali nate alla fine dalla guerra e strutturate all’interno di una società diversa da quella attuale con un bracciantato agricolo ormai scomparso ,una agricoltura intensiva a sostegno sostanzialmente del mercato locale e un’edilizia che sopravviveva con i cantieri di lavoro. Partito Comunista e Camera del Lavoro non a caso sostenitori di quella iniziativa che Danilo aveva mutuato da un ‘avvenimento accaduto in Inghilterra all’Università di Oxford quando il professore Ruskin (lo racconta lo scrittore Oscar Wilde) porto’ i suoi studenti ad uscire dalla “contemplazione improduttiva ” e a seguirlo in una impresa manuale ,quella di sistemare una strada dissestata. Ma a Partinico accadeva quel che era già avvenuto nel 1893 in Sicilia , a Caltavuturo, quando i contadini poveri andarono a lavorare sulle terre lasciate incolte ed abbandonate dai ricchi feudatari .Ed anche a Caltavuturo ,come alla trazzera vecchia di Partinico ,intervenne la forza pubblica con una reazione spietata a difesa dei ricchi possidenti, parassiti e profittatori : cariche violenze,arresti.Alla trazzera vecchia quella fredda mattina del 2 febbraio del 1956 veniva arrestato Danilo,il comunista Turiddu Termine segretario della Camera del lavoro e i dirigenti del PCI di Partinico Ignazio Speciale,Ciccio Abbate e il giovanissimo Tanino Ferrante. E insieme a loro denunciati Ania, Autovino,Toia,Guzzardo,Barretta, Gallo,Arminio ,Stabile,Avvenire, Loria,Puleo e Mazzurco .Tutti braccianti e tutti disoccupati.Ma lo sciopero alla rovescia non fu un avvenimento frutto di improvvisazione (Danilo non improvviso’ mai ma costrui’ attraverso processi di lunga riflessione e consultazione dal basso) MA CONCORDATO CON LA SEGRETERIA NAZIONALE DEL PCI che aveva mandato in Sicilia un prestigioso dirigente come Lucio Lombardo Radice che del Partito era autorevole membro ed amico di Danilo.E non perché Danilo fosse un comunista ma perché il PCI sapeva che senza Danilo e senza i dirigenti politici e l’organizzazione sindacale,quell’avvenimento passato alla storia come il Processo all’articolo 4 della Costituzione,non avrebbe potuto avere luogo.Si trattava di costruire una forte azione di contrasto alla mancanza di una politica governativa del lavoro per il Sud perché del lavoro si occupasse oltre la stampa nazionale anche il Parlamento. E cosi’ accadde.A difendere gli arrestati oltre a Piero Calamandrei,gli avvocati siciliani Nino Varvaro,Franco Taormina e Antonino Sorgi . 

Dunque al Giani’ sabato abbiamo vissuto una mattinata intensa con autorevoli interventi come quelli dei professori universitari Cammalleri (applauditissimo)e Gallo ,il Presidente dell’ordine degli avvocati di Agrigento Graziano,di un ex sindaco comunista del Comune di Palma di Montechiaro dove ebbe luogo un importante convegno con Danilo sulle condizioni di salute di quelle popolazioni che mancavano degli elementi fondamentali come fognature ed acqua , coordinati da un’eccellente e sobrio giornalista come Enrico Calagna, con l’introduzione di Giuseppe Di Trapani che oltre ad essere il Presidente dell’Accademia ed organizzatore dell’evento va ricordato come il sindaco che fece acquistare dal Comune di Partinico la scuola di Mirto perché non finisse nelle mani dei creditori del Centro studi.Una targa veniva consegnata dal prof. Enzo Di Paola alle docenti della scuola di Mirto,Anna Maggio e Mariella Imperiale,per avere insieme a lui in un video ricostruito lo sciopero con attori gli alunni della stessa . Ad intervenire anche i sindacalisti Gagliano della CGIL e Galati della CISL,il Presidente del Consiglio comunale, Aiello, il Sindaco Lo Biundo e il Presidente del GAL,Puccio.
Toti Costanzo

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Rifondazione Comunista Partinico

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martedì 8 marzo 2016

GLI ALLEGRI BUONTEMPONI


Risultati immagini per GLI ALLEGRI IMBROGLIONI STANLIO ED OLLIOCon questo post ,e con l'ausilio di immagini ,spieghiamo come si tenta da parte del Comandante della PM di Partinico(ovviamente rappresentando il pensiero dell'Amministrazione Lo Biundo ) di dare una giustificazione alla richiesta di pagamento per l'uso di un parcheggio del Comune aperto di recente al pubblico.Cio' seppur ad appena 20 metri da questo ne esista uno anch'esso con ticket e gestito da privati.Quest'ultimo si estende davanti tutta l'area antistante l'Ospedale di Partinico ed é in funzione da parecchi anni . 
I FATTI IN BREVE :l'11 settembre 2012 veniva consegnato alla proprietà del Comune di Partinico un parcheggio (foto n.1)realizzato da privati tra la SS186 e la via denominata Castronovo che collega l'Ospedale con la parte a nord della città dopo aver superato la via Mattarella .Questo parcheggio é stato realizzato in minima parte su di un'area destinata a "P" (parcheggio ) dal PRG che aveva recepito il Piano di lottizzazione n. 6 (il PL6) e tutto il restante su area destinata a Verde Attrezzato(VA) in dotazione al complesso edilizio denominato Villaggio Luna.Nella foto n. 2,ripresa dall'interno del nuovo parcheggio,si evidenzia non solo l'area mantenuta libera per ignote ragioni e su cui il parcheggio doveva essere TUTTO costruito ma ,sul lato sinistro, é visibile la via Castronovo e in fondo a nord il complesso edilizio realizzato dall'ing. Cannone e previsto dal PL6 .La via Castronovo é ancor meglio rappresentata nella foto n. 3 (notare come lungo tutta la via siano stati apposti su PALI DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA,cosa assolutamente vietata dal CdS,cartelli di divieto di sosta) e questa dall'Ospedale scende a nord per quasi 300 metri,converge a destra passando davanti il supermercato ospitato dal complesso edilizio citato e costeggiando  il lato sud della scuola media Privitera si trasforma a doppia corsia(foto n. 4).Infine passando davanti il lato est della scuola media, si immette in via Principe Umberto.
Ora accade che dopo oltre TRE ANNI ( il 4.12.2015) E PER RAGIONI MAI SPiEGATE seppur in presenza di proteste da parte del Partito della Rifondazione Comunista e del Gruppo consiliare "Cambiamo Partinico",il parcheggio viene aperto al pubblico,segnati gli stalli con strisce blue e, dunque,con richiesta del pagamento di un ticket. 
In una intervista di ieri del giornale QLNEWS al Comandante della Polizia Municipale di Partinico,con una argomentazione quantomeno ardita, il funzionario sostiene :1) “Il Codice della strada rispettato e controlli quasi quotidiani in zona";2)"Il parcheggio ha seguito punto per punto tutto l’iter amministrativo necessario per essere aperto e reso fruibile.Le procedure hanno assolutamente tenuto conto delle normative di settore in modo rigido";3) "Gli stalli gratuiti ci sono e si trovano nella adiacente via Elisabetta Castronovo  dove si puo’ parcheggiare senza pagare il ticket.Il CdS quindi è pienamente rispettato “

Appare del tutto evidente che siamo davanti a discutibili dichiarazioni se consideriamo che :1) Non esiste che un iter amministrativo per l'apertura di un parcheggio consegnato al Comune nel 2012, possa durare  TRE ANNI;
2)il Codice della Strada (art.7 comma 8)  E' STATO LETTERALMENTE VIOLATO .Come si evince dalla foto n. 3 TUTTA LA VIA CASTRONOVO dall'Ospedale fino alla scuola media Privitera(300 metri circa) é vietata al parcheggio per le palesi tabelle di divieto di sosta ;
3)Che sulla via di Piano che passa davanti il supermercato NON ESISTE ALCUN PARCHEGGIO semmai (foto n. 4) sono stati tracciati 20 stalli che SOSTANZIALMENTE  sono al servizio e del supermercato e della scuola media Privitera non certo dei cittadini(anziani,bambini, donne) che per andare in Ospedale dovrebbero prima trovare il posto vuoto e poi percorrere oltre 300 metri per accedere alla struttura sanitaria.Il Comandante dovrebbe spiegare le ragioni per cui gli stalli gratuiti NON SONO STATI TRACCIATI TUTTI LUNGO LA VIA CASTRONOVO e SOPRATUTTO NELLA PARTE DELLA VIA CHE CONVERGE CON LA SS186 NEI PRESSI DELL'OSPEDALE.
E c'é anche di piu':la Circolare del Ministero delle Infrastrutture prot.n.1712 del 30.3.2012 ,che sarà certamente sfuggita al Comandante,in maniera chiara ed inequivocabile dice che i Comuni hanno l'obbligo di mettere a disposizione parcheggi gratuiti quando “NELLE IMMEDIATE VICINANZE”  ne esistano a pagamento (nel caso nostro quello privato contiguo all’Ospedale) invalidando eventuali sanzioni emesse dai Vigili Urbani .Dunque il PARCHEGGIO NUOVO VA MESSO GRATUITAMENTE A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI proprio perché NELLE IMMEDIATE VICINANZE  vicinanze ne funziona uno a pagamento.
La verità é che -ed é a tutti noto- con queste operazioni s'intende favorire la sosta a pagamento,cosa comprensibile per quanti vi lavorano ma che deve anche contemperare il rispetto delle leggi dello Stato e gli interessi sopratutto dei cittadini.E noi obbligheremo il Comune a rispettare le leggi dello Stato.
Toti Costanzo  



Il nuovo parcheggio costruito su parte di area destinata in parte a parcheggio e in parte a Verde Attrezzato in dotazione al Villaggio Luna                                                                                                                                                              



                                     L'area su cui doveva sorgere il nuovo parcheggio.A sinistra via Castronovo.
                                         In fondo il complesso realizzato dall'ing. Cannone sul Piano di lottizzazione n. 6



Via Castronovo con i divieti di sosta.



                                                                                  La via di piano davanti il                           supermercato definita
                                                                       "parcheggio".Si tratta di strada                        pubblica su cui sono
                                                                              stati tracciati 20 stalli                  sostanzialmente al servizio del
                                                           supermercato e della scuola media
                         Privitera

giovedì 3 marzo 2016

IL PROFESSORE VITO SCAGLIONE,UOMO DI FEDE, DI SCUOLA,DI CULTURA


Risultati immagini per Vito Scaglione
Oggi daremo l’ultimo saluto a Vito Scaglione .Il professore,fratello del noto banchiere internazionale Dominick, ha dedicato tutta la sua vita alla scuola e alle opere di carità lasciando in città una forte impronta quale educatore di tante generazioni. Nella scuola fu sempre collaboratore dei dirigenti scolastici che si avvalsero della sua dedizione, esperienza,passione per governare un mondo complesso nel quale si concretizzano i processi educativi e dove confluiscono migliaia di ragazzi quale rappresentazione di tutti i ceti e gli strati della società partinicese .Persona gentile ma molto determinata quando si trattava di difendere “la sua scuola”,fu sempre disponibile soprattutto con i ragazzi appartenenti a famiglie umili e in stato di bisogno. Il professore aveva,infatti,conosciuto le difficoltà della vita(ne scrive in una sua recente pubblicazione) in quanto orfano del padre tant’è che insieme al fratello Domenico fu anche ospite del collegio di S. Martino delle Scale a Monreale che sosteneva bambini di famiglie in difficoltà 
Fece parte,nell’immediato dopoguerra,di quel gruppo di giovani- Ciccio Oliveri, Vito Cartosio, Ciccio Guarisco,Vito Monreale inteso Barone e Ciccino Russo - che diedero vita alla DC di Partinico.Un Partito costruito in quegli anni dalla passione politica espressione di quel cattolicesimo sturziano che governo’ la nostra città soprattutto nei decenni 50/60 ma che venne sostituito,già alla fine degli anni ’60, dalla nuova generazione democristiana degli,Avellone,Blanda,Chimenti,Giuliana.Fu anche responsabile del Centro di lettura che per alcuni anni opero’ negli attuali locali(l’ex Oratorio) di Piazza Garibaldi all’ultimo piano in un ampio salone che allora ospitava anche la Biblioteca comunale e anche della quale il professore ne era animatore .Quando con il maestro Nino Cinquemani,quali rappresentanti del Centro di cultura UNLA organismo culturale con una forte caratterizzazione di sinistra,proponemmo al professore Scaglione di ospitare una nostra iniziativa pubblica che era di presentare e discutere il libro di don Milani “Lettera ad una professoressa” (una pubblicazione invisa soprattutto agli ambienti politici della DC e messo all’indice dalla pubblicistica governativa e dagli ambienti piu’ retrivi del mondo cattolico e soprattutto dai sostenitori della scuola “tradizionale”)non ebbe alcun tentennamento né si preoccupo’ di eventuali ritorsioni da parte di chi gli aveva affidato quell’importante incarico. L’iniziativa raccolse,in una sala strapiena,insegnanti e giovani aprendo cosi’ la stagione della presenza autorevole all’interno della scuola partinicese di insegnanti progressisti e della sinistra locale che ebbero un importante ruolo nella formazione di nuove generazioni di studenti e di contrasto con la “vecchia” scuola .
Vito Scaglione fu anche amministratore dell’Ospedale di Partinico ,il vecchio Ospedale di Largo Casa Santa, quando a guidare la struttura sanitaria era un Comitato di Gestione che veniva nominato dal Consiglio comunale. In questo ruolo e quale rappresentante della DC, la struttura ospedaliera fu resa piu’ efficiente ed adeguata alle nuove necessità della città che cresceva nei bisogni e del suo territorio. Coltivo’ anche la passione per lo scrivere. Fu,infatti, per tanti anni corrispondente locale del Giornale di Sicilia e con l’ausilio di Gino Geraci pubblico’ ,di recente la straordinaria storia ( ma che è anche la storia della sua famiglia)del fratello Domenico verso il quale ebbe sempre a nutrire una vera venerazione. Mi fece l’onore ,alcuni anni or sono,di donarmi questo suo manoscritto, poi rielaborato e pubblicato ,che conservo caramente .Con la scomparsa del professore Vito Scaglione se ne va un altro pezzo della storia politico-culturale di una Partinico che conobbe miseria e splendore ma costruita giorno dopo giorno da tanti come lui che l’amarono e la difesero per la sua storia,le tradizioni,il suo popolo .
Toti Costanzo