sabato 25 febbraio 2017



















FU NEL 1977 ,E DUNQUE RICORRE IL 40° ANNIVERSARIO  ,che concludeva la sua pubblicazione IL GIORNALE DELLA VALLE JATO. Era nato l’anno precedente  per volontà anche di Salvo Scadurro corrispondente de L’ORA (io ero il direttore responsabile) ,come un tentativo in buona parte riuscito di dare alla città un giornale stampato in tipografia capace di raccogliere intorno a sé  quel mondo giovanile della diffusa sinistra locale che intendeva impegnarsi non solo nella denuncia del malaffare e della malapolitica ma soprattutto nel proporre soluzioni ai problemi della citta’ .E il giornale metteva  insieme  l’esperienza di tanti compagni ed amici alcuni dei quali si erano ritrovati  all’interno del PCI di Partinico (ero già dal 1970 consigliere comunale del gruppo comunista) con altri quali collaboratori del Centro di Cultura Popolare UNLA di cui responsabile fu il maestro Nino Cinquemani.Nasce,dunque,all’inizio del 1976 per denunciare con forza (e con un articolo di Masetto Aiello) l’ignobile abbattimento del Palazzo Scalia in Piazza Duomo. Quel palazzo che con il film Il giorno della civetta tratto da un romanzo di Sciascia ed interpretato da Claudia Cardinale e Franco Nero,era diventato simbolo di una Partinico vissuta e che continuava a vivere sotto il condizionamento di una politica affaristica e della mafia ma che di questi intendeva liberarsi definitivamente.E nasce come soggetto complementare di una informazione “alternativa” che iniziava proprio nel 1976 con la nascita di Radio Onda Libera cui avevamo dato vita insieme a Gino Svasso e a tutto un pezzo di mondo giovanile che si ritrovava  attorno alla politica, alla cultura, allo sport, alla musica. Decine di giovani (mi piace ricordare tra tantissimi,Dario Veca e il decano degli univesitari partinicesi straordinario conoscitore  della musica jazz, Toto’ Barra) ) animarono una stagione fatta di impegno e di passione politica, di speranza di cambiamento .Il giornale proprio quell’anno concludeva la sua breve stagione cosi’ come Radio Onda Libera di cui parte delle attrezzature furono cedute a Peppino Impastato perché potesse realizzare la sua radio, Radio Out, insieme a tanti compagni delle vicine Terrasini e Cinisi.Una radio ed una vita, quella di Peppino, che hanno fatto un pezzo di storia della nostra Sicilia .
 Insieme a Salvo Scadurro che ci ha lasciato giovanissimo,mi piace ricordare quali collaboratori :Nino Cinquemani, Masetto Aiello ,Tanino La Corte,Enzo Vitigni, Amedeo La Mattina,Pino Scaparra,Enzo Di Paola,Gino Scasso,Vito Badaglialacqua ,Pino Celestra,Nino Amato, Ninni Romano, Nardo D’Orio ed altri.

Nelle immagini alcuni numeri del giornale . 
Toti Costanzo

venerdì 24 febbraio 2017






ANCHE NOI PROSTRATI ED IN AMBASCIA COME L’ASSESSORE PROVENZANO per la dipartita dal PD di alcuni ex comunisti (comunisti a loro insaputa) e chiedendogli doverose scuse per essere ancora una volta importuni ,gli vorremmo ricordare cosi’ come si evince delle foto, che i resti della ripulitura di alcuni alberi della Villa comunale giacciono ancora li’ in attesa che una pietosa mano li tolga da quella umiliante condizione . 
NEL CONTEMPO cogliamo l’occasione, e prima di arrivare a quella che sarà una delle piu’ esaltanti, storiche inaugurazioni di opera pubblica mai vista in città negli ultimi due secoli per la resa pedonale di parte di Piazza Garibaldi , di esplicitare i nostri piu’ grati sentimenti di devozione nei confronti dell’assessore Panta,della Comandante dei Vigili Urbani,dell’ufficio Pianificazione e delle maestranze tutte, protesi verso la soluzione di questo gravoso problema che ha richiesto circa nove anni di ingegnoso impegno(tanti quanti gli anni di esercizio assessoriale) al fine di arrivare ad una soluzione equiparabile ,nella sua straordinarietà,alla recente scoperta dei nuovi sette pianeti in quel lontano centro dell’Universo.

lunedì 13 febbraio 2017

CHE DIRE?











Non abbiamo alcun commento da fare alle immagini di oggi .Vogliamo soltanto farle  parlare . Era il 20 dicembre 2016.La mancanza di protezione reale e seria del pallone tensostatico (una delle tantissime opere realizzate a Partinico dal sindaco Cannizzo in appena 7 anni di attività amministrativa e di cui a breve pubblicheremo un significativo elenco) dentro il quale ha sempre brulicato vita giovanile con la guida di chi ha vero amore per lo sport e non dallo sport farne anche un affare,si è ridotto come si vede dalle immagini sotto la forza del solito devastante vento che spira ciclicamente con forza dal sud del mondo .E’ ancora come lo vediamo da queste immagini e non risulta alcun intento risolutorio da parte di chi disamministra la città perché è interessato ad altro. Ci sono cittadini che,insieme a noi,intendono indignarsi ritenendo questa una ulteriore vergogna per la nostra città?

venerdì 3 febbraio 2017

IL LIBRO DI ENRICO SOMMA SULLA BERTOLINO







 Avrei partecipato con piacere alla presentazione del libro di Enrico Somma(al quale esprimiamo il cordoglio per la perdita della sorella Giovanna) che ha avuto luogo sabato scorso a Pazzo dei Carmelitani nell'ambito di una iniziativa del locale Movimento 5 stelle sulla ulteriore vicenda che interessa l'industriale Bertolino e lo storico connubio, ancora oggi piu' saldo che mai , tra affari e politica.Impegni familiari non me lo hanno consentito.ora, a parte qualche inesattezza o dimenticanza come ad esempio il non riferimento al ruolo del "Comitato Popolare per la lotta all'inquinamento idrico,atmosferico della costa S. Cataldo-Ciammarita e del Partinicese" pensato all'interno della scuola media Archimede ( di cui ero vice Preside) insieme a Nino Amato,Enzo Tamburello,Alberto Lo Iacono,Gino Scasso,Enzo Campo,Gaspare Orlando ed altri compagni del PCI e poi concretizzatosi il 2 agosto nell'assemblea al Pam-Pam della Ciammarita durante la battaglia dell'estate del 1984 contro il ruolo nefasto della distilleria,sarei intervenuto per dire alcune cose :1)che il libro di Enrico é un rigoroso e documentato atto di accusa che ha messo a nudo un intreccio di interessi trasformatosi in SISTEMA di potere e che vigeva nel nostro territorio; 2) che il centro del sistema ruotava attorno a economia d'assalto ,politica interessata,addomesticata e connivente , mafia, pezzi di magistratura con relativi interessi soggetti complementari.Dunque, un mix che aveva l'evidente scopo di proteggere la distilleria dalle interferenze di un pezzo di società partinicese che si era dato uno strumento di lotta popolare, il Comitato, e non certamente incline a compromessi, accomodamenti,sconce condivisioni, paura di ricatti, timori. Il 7 agosto del 1984 il segretario della Pretura di Partinico riceveva da Nino Amato, Toti Costanzo,Enzo Campo ed Enzo Tamburello un "fascicolo composto da n.48 pagine relativo alla raccolta delle firme" che rappresentavano la volontà di migliaia di cittadini di riappropriarsi dell'acqua, dell'aria, del mare mentre il precedente 2 agosto nell’assemblea del Pam-Pam veniva anche proiettato un documento filmato “clandestinamente” per denunciare il ruolo della distilleria a danno dell’ambiente e della salute.Il 5 settembre un Convegno con la scuola di Partinico dentro l’aula consiliare..Nelle foto :un volantino-denuncia del PCI di Partinico;un articolo del giornale L’ORA del 29 agosto 1984;il racconto della vicenda dell’estate del 1984;la costituzione del Comitato antinquinamento
Toti Costanzo