L’incontro ,nottetempo, ebbe
luogo nella cantina che era stata realizzata molto opportunamente sotto il
locale,lassù tra le montagne lontano da occhi ed orecchie indiscrete.Preso
possesso dell’immobile il Rifugi(at)o fece bonificare l’interno convinto che quei
quattro comunistacci residuali che lo
perseguitano avrebbero sicuramente piazzato delle ”cimici” in ogni dove per
carpire i suoi segreti, i suoi primi tormenti,le sue prime felicità .Dunque, ripulito il tutto,si poteva all’interno organizzare quell’importante summit
propedeutico alla giornata successiva.Furono ammessi,dopo una strettissima
selezione,alcuni noti e fidati collaboratori.Tra questi l’immancabile,l’inossidabile,l’effervescente, il semprepresente’Ntrea il quale,essendo un eclettico,oltre che di friiri e d’arruistiri s’intende pure di
campagna con annessi e connessi.Si,certo lui il Rifugi-ato rifiuti una
esperienza l’aveva avuto da ragazzo.Chi,dalle nostre parti non possiede un
pezzo di terra,acquisito o ereditato,e non ha avuto l’occasione per esercitarsi
nella piantumazione di zucchine,melanzane,cetrioli e peperoni?Certo,piantumare
un albero è altra cosa,ma avendo buoni fondamentali a noi trasmessi con i cromosomi
da generazione in generazione (sfido a non trovare nel nostro albero genealogico
un villico!)piazzare un alberello potrebbe sembrare cosa da ragazzini.Ma
cosi’,invece,non é.Tuttavia lo scenario che si ipotizzava il giorno dopo
avrebbe visto autorevoli presenze ragion per cui tutta la fase che lo vedeva un
piantumante andava ben studiata.Dunque,bisognava esercitarsi e fari fiura intanto davanti ad peso di
notevole portata come Antony Ballarò che,la mattina di domenica scorsa già
prima di imboccare l’autostrada per arrivare da noi,aveva fatto sosta da “Totuccio
bboni cosi ri manciari ", fece un pieno di pane e panelle.Poi con
la giuliva deputata Magda( non citiamo il cognome perché dalle
nostre parti dove forte fu la dominazione francese quel cognome richiama un
intimo assai intimo di donna in uso a quell’epoca )e il deputato per caso,tale Frank Ribò,che
quando alcuni coetanei gli dicono :” Ma tu
non sei stato dirigente della FGCI cioè la Federazione Giovanile Comunisti Italiani”,si vergogna e risponde:”No,sono cresciuto nella FIGC la Federazione Italiana Gioco Calcio ”.E il Ribò
sconosciuto ai più é molto apprezzato da Antony il cui motto è “Unni cc’è mannara cc’è ricotta!” e
soprattutto dalla SIAE (quella che se attivi il grammofono in casa tua per
quattro salti in famiglia si precipita e pretende l'obolo),è lo stesso che
firmo’un emendamento alla finanziaria del 2013 perché la società potesse lucrare
qualcosa come 100 milioni sulla pelle dei consumatori di DVD e altre simili
diavolerie giovanili .
Dunque bisognava esercitarsi per essere
pronto davanti le telecamere (soprattutto del porgitore di corte) per la
cerimonia del giorno dopo e per fare ‘u
ddiu ra fiura.“I presenti –disse
l’Avvocato tu me dai na cosa a mme’ io te
dò na cosa a tté, di recente rientro – insieme
a quanti vedranno domani le immagini fisse e
quelle in movimento, esclameranno entusiasti:Picciò,se fosse calvo in quella
posa e ‘cu ‘u setti chila ’nte manu,non
sarebbe la fotocopia du’ zzù Benitu"?Al pronunciare il nome della
buonanima,Ninick inteso Il Federal(e)reserve nel senso della sua new entree alla corte di Loby come strapuntino e che era stato invitato in ragione della
sua notevole esperienza campagnola,fece un passo avanti,scatto’sull’attenti intonando "Giovinezza" e gridando :”Camerati ,a noi!”mentre il braccio
destro si proiettava paurosamente nell’aria,in avanti a dita spiegate e a
palma in giu’.Mimi’ che di cose di campagna,anche lui s’intende per fattore smercio,avendo di recente sponsorizzato una squadretta,bbonu ci parsi di convocare un tecnico specialista in posizioni che
convinse Loby ad assumere quella plastica che poi sarebbe un misto tra il giocatore
di basket e quello di hockey su prato:gambe leggermente divaricate e piegate
sulle ginocchia ,busto proteso avanti e al posto del bastone ricurvo gli mise in mano ‘u zzappuni mentre ‘Ntrea,che possiede
tutta la collezione di dischi di Mario Merola faceva diffondere le note
commoventi e tragiche della canzone “’O
zappatore”.Copiose lacrime sgorgarono dagli occhi degli astanti ,lacrime
che invasero lo scantinato.Fu fatto salire il solito Aspanu che dopo avere sostituito tutte le lampade di accesso al luogo si
occupo’ anche della evacuazione.Il giorno dopo fu un successo strepitoso al
punto che il porgitore neppure disdegno’ di porgere ad Antony mentre Leuccio
tremila al mese alla faccia nostra,una volta perseguitato,sorrideva sornione.Perché anche questa era
stata fatta.
Sala Rossa
Nessun commento:
Posta un commento