venerdì 22 giugno 2018

S. CATALDO: LA BAIA DELLA LEGALITA


Questa mattina a S. Cataldo ha avuto luogo la manifestazione “Io sono Ambiente” promossa all’Associazione di Francesco Loria “Baia della Legalita’ “.Ennesima iniziativa ,come sempre encomiabile, perché ancora una volta i volontari con tnta generosita' hanno pulito tutto l’arenile da quel che aveva riportato il mare in termini di rifiuti di vario tipo.Un’opera egregia che si ascrive ,insieme alle altre che hanno visto su questo tema l’impegno di alcune generazioni negli ultimi trent’anni, a quanti hanno amore per l’ambiente in cui viviamo,per la salvaguardia,dell’aria, dell’acqua del mare.
Proprio in questi giorni avevo ricevuto da Nunzino Quatrosi un suo pezzo giornalistico pubblicato sul quotidiano” Il Mediterraneo”(FOTO N. 1) in vita in quegli anni. L’articolo porta la data del 21 agosto del 1999. Sindaco Gigia Cannizzo, il sottoscritto assessore all’ambiente.Qualche mese prima ,per la precisione il 19 marzo,avevamo come Giunta incaricato l’avvocato Armando Sorrentino per chiedere il risarcimento dei danni ambientali alla titolare della distilleria in quanto condannata con sentenza definitiva per inquinamento.Danni quantificati in oltre 2 milioni di euro e mai pagati fino ad oggi per i ricorsi dell'imprenditrice .
Dunque, Quatrosi, il 21 dà la notizia che il 18 agosto 1999 con delibera n. 289 la Giunta comunale (Gigia Cannizzo,Toti Costanzo,Franco Fermo,Francesca Tranchina, Marco La Fata) aveva approvato il progetto esecutivo dal titolo ”DISINQUINAMENTO TORRENTE PUDDASTRI E FOCE FIUME NOCELLA”.Un’opera del costo complessivo di 4 miliardi e 500 milioni delle vecchie lire richiesti al Ministero dell’Ambiente e congegnata dalla precedente Giunta Cannizzo in carica nel 1997 che aveva nominato di già i progettisti.
Come fini’ quel Progetto? Quali opere furono realizzate? Quanti finanziamenti furono erogati? Il sindaco Cannizzo,sfiduciata l’8 novembre di quell’anno, lascio’ al successivo Giuseppe Giordano la problematica. Una cosa risulta certa in tutta questa vicenda ( a parte alcune opere che sarebbero state realizzate ma non certo risolutive di alcunche’) : che il Ministero con un mandato di pagamento, il n.5 del 10 aprile 2000, erogo’ al Comune la somma di 900 milioni quale ”anticipazione pari al 20% delle risorse destinate per l’intervento….” Ovviamente furono pagati progettisti e altri professionisti che collaborarono
NELLE FOTO: l'articolo di Nunzio Quatrosi e gli interventi di questa mattina di ripulitura della baia di S. Cataldo

sabato 16 giugno 2018

COMITATO INVASO POMA



UNA RAPPRESENTANZA DEL COMITATO INVASO POMA HA INCONTRATO ,IERI 15 GIUGNO 2018,NELL’ATRIO DEL PALAZZO DEI CARMELITANI ALCUNI NOSTRI AGRICOLTORI INTERESSATI 
AD AVERE UN SERVIZIO DI EROGAZIONE DLL’ACQUA DELL’INVASO DA PARTE DEL CONSORZIO DI BONIFICA CHE HA ANCHE UNA SEDE PERIFERICA NEL COMUNE DI PARTINICO. IL PORTAVOCE DEL COMITATO, ANTONIO LO BAIDO, DOPO UN’AMPIA INFORMATIVA DURANTE IL CORRENTE ANNO SUI LAVORI E SUL RUOLO DEL COMITATO CHE SI E’ COSTITUITO LO SCORSO ANNO NEL MESE DI LUGLIO , HA INTESO SOTTOLINEARE COME SOLTANTO IN PRESENZA DI UN CONSISTENTE SOSTEGNO DEI COLTIVATORI SARA’ POSSIBILE AVERE LA NECESSARIA FORZA PER ARRIVARE IN TEMPI NON CERTAMENTE LUNGHI ALLA SOLUZIONE DEI GRAVISSIMI PROBLEMI QUALI LA RIGOROSA, COSTANTE,RAZIONALE EROGAZIONE DELL’ACQUA, GLI INTERVENTI DI RISANAMENTO SULLA RETE DI DISTRIBUZIONE,SUL RUOLO DELL’AMAP CHE, DI FATTO,SI E’ IMPOSSESSATA DI TUTTE LE RISIORSE DELL’INVASO ESTROMETTENDO DALLA GESTIONE E DAI CONTROLLI PERFINO IL CONSORZIO. AI PRESENTICHE NE HANNO FATTO RICHIESTA E’ STATO FORNITO IL DOCUMENTO APPROVATO IL 14 MARZO SCORSO CON LE PROPOSTE DEL COMITATO A BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE. IL PORTAVOCE LO BAIDO HA ALTRESI ‘INFORMATO I PRESENTI CHE SARA’ CONVOCATA UN’ASSEMBLEA DI COLTIVATORI ANCHE PRESSO IL COMUNE DI TRAPPETO ,COMUNE INSIEME A QUELLO DI BALESTRATE PARTICOLARMENTE INTERESSATI ALL’ACQUA E ALLA SUA NECESSITA’.ANTONIO LO BAIDO, ANCHE IN RAGIONE DELLA PRESENZA DI UNA DELEGAZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI PARTINICO ALL’INCONTRO CHE NE AVEVA ACCOLTO L’INVITO PUBBLICO , HA INTESO RIBADIRE L’ASSOLUTA AUTONOMIA DEL COMITATO DA GRUPPI O PARTITI POLITICI E HA INVITATO QUANTI ALTRI RAPPRESENTANTI DELLA POLITICA DI PARTINICO NE VOLESSERO FARE PARTE, A PARTECIPARE A SOSTEGNO DELL’AZIONE DEL COMITATO INVASO POMA .





















giovedì 14 giugno 2018

L'INVASO POMA: …..ED ORA FACCIAMONE UN PARCO

La costituzione del Comitato Invaso Poma (è la continuazione di quel dello stesso che fu realizzato nel 2014 a Trappeto con la Presidenza dell’ex sindaco ,Pino Vitale) rappresenta l’attenzione che viene ciclicamente posta all’invaso e alle sue risorse idriche da parte di soggetti,sopratutto rappresentativi del mondo del lavoro collegato alla nostra agricoltura e alle sue attività colaterali .Ma il Poma non è soltanto il contenitore che invasa l’acqua da far arrivare alle citta’ ,soprattutto quella di Palermo ,ma uno straordinario habitat all’interno del quale nel tempo sono cresciute attività economiche,del turismo rurale,dello sport :bagli,b&b,piste di motocross,di go-kart,sport equestri,sci nautico,area attrezzata per le soste di quanti vogliono vivere una giornata all’area aperta.Senza dimenticare che nel 1994 l'area è stata individuata dalla Regione siciliana come Oasi di protezione e rifugio della fauna con decreto assessoriale con lo scopo di favorire e promuovere la conservazione, la protezione, il rifugio, la sosta e l'irradiamento naturale della fauna selvatica.
Fu nel 1999 con la Giunta Cannizzo e il sottoscritto suo assessore che decidemmo insieme all’ing.Enzo Bonomo,non solo di ipotizzare ma di progettare la realizzazione di un PARCO che valorizzasse le peculiarita’ dell’invaso e del territorio circostante. Ovviamente,all’epoca,quell’area non presentava se non alcune delle sopracitate attività(la pista di go-kart e l’attività di sci nautico) per cui pensammo cosa aggiungere partendo da un’idea che risaliva agli inizi degli anni ’70 con la sindacatura di Angelo Geraci il quale aveva ipotizzato una pista automobilistica del tipo Pergusa e un campo di canottaggio.Il progetto della pista fu ovviamente e fortemente avversato dal gruppo consiliare del PCI ,di cui ero componente, e dal Gruppo studi e ricerche per motivi squisitamente ambientali mentre sostenuta l’idea del campo di canottaggio insieme alla vela e al surf che divenne,poi,il punto fondante del progetto.Nacque,cosi’, l’ipotesi progettuale di un PARCO all’interno del quale valorizzare l’insieme dei beni esistenti quali l’Oasi ,la necropoli sicana,i capannoni ormai in disuso dell’ex Corin(una fabbrica di trasformazione soprattutto del pomodoro),la Torre Azzalora di proprieta’ della famiglia Bonura per farne un Museo dedicato a Danilo Dolci e le sue battaglie per la costruzione della diga ,l'utilizzo delle costruzioni rurali lungo il rettilineo per S. Cipirello e di proprieta’ della Provincia di Palermo con lo scopo di ospitare campi lavoro di giovani studenti del nostro Paese e dell'Europa .A realizzare il progetto redatto gratuitamente,l’arch. Emanuele Ascone Modica che fu consegnato alla Giunta comunale e dopo l’inserimento nel Piano triennale delle Opere Pubbliche,trasferito alla competenza della Provincia.
Il Progetto fu presentato al pubblico nella sede di via Ferrara del Partito della Rifondazione comunista alla presenza dell’on. Francesco Forgione allora deputato all’ARS del PRC ma mai finanziato sebbene diversi interessamenti oltre che ad occuparsene la prestigiosa rivista “AMBIENTE DUEMILA”. Si puo' ancora osare?
Pubblichiamo le piu' rappresentative immagini .