giovedì 14 giugno 2018

L'INVASO POMA: …..ED ORA FACCIAMONE UN PARCO

La costituzione del Comitato Invaso Poma (è la continuazione di quel dello stesso che fu realizzato nel 2014 a Trappeto con la Presidenza dell’ex sindaco ,Pino Vitale) rappresenta l’attenzione che viene ciclicamente posta all’invaso e alle sue risorse idriche da parte di soggetti,sopratutto rappresentativi del mondo del lavoro collegato alla nostra agricoltura e alle sue attività colaterali .Ma il Poma non è soltanto il contenitore che invasa l’acqua da far arrivare alle citta’ ,soprattutto quella di Palermo ,ma uno straordinario habitat all’interno del quale nel tempo sono cresciute attività economiche,del turismo rurale,dello sport :bagli,b&b,piste di motocross,di go-kart,sport equestri,sci nautico,area attrezzata per le soste di quanti vogliono vivere una giornata all’area aperta.Senza dimenticare che nel 1994 l'area è stata individuata dalla Regione siciliana come Oasi di protezione e rifugio della fauna con decreto assessoriale con lo scopo di favorire e promuovere la conservazione, la protezione, il rifugio, la sosta e l'irradiamento naturale della fauna selvatica.
Fu nel 1999 con la Giunta Cannizzo e il sottoscritto suo assessore che decidemmo insieme all’ing.Enzo Bonomo,non solo di ipotizzare ma di progettare la realizzazione di un PARCO che valorizzasse le peculiarita’ dell’invaso e del territorio circostante. Ovviamente,all’epoca,quell’area non presentava se non alcune delle sopracitate attività(la pista di go-kart e l’attività di sci nautico) per cui pensammo cosa aggiungere partendo da un’idea che risaliva agli inizi degli anni ’70 con la sindacatura di Angelo Geraci il quale aveva ipotizzato una pista automobilistica del tipo Pergusa e un campo di canottaggio.Il progetto della pista fu ovviamente e fortemente avversato dal gruppo consiliare del PCI ,di cui ero componente, e dal Gruppo studi e ricerche per motivi squisitamente ambientali mentre sostenuta l’idea del campo di canottaggio insieme alla vela e al surf che divenne,poi,il punto fondante del progetto.Nacque,cosi’, l’ipotesi progettuale di un PARCO all’interno del quale valorizzare l’insieme dei beni esistenti quali l’Oasi ,la necropoli sicana,i capannoni ormai in disuso dell’ex Corin(una fabbrica di trasformazione soprattutto del pomodoro),la Torre Azzalora di proprieta’ della famiglia Bonura per farne un Museo dedicato a Danilo Dolci e le sue battaglie per la costruzione della diga ,l'utilizzo delle costruzioni rurali lungo il rettilineo per S. Cipirello e di proprieta’ della Provincia di Palermo con lo scopo di ospitare campi lavoro di giovani studenti del nostro Paese e dell'Europa .A realizzare il progetto redatto gratuitamente,l’arch. Emanuele Ascone Modica che fu consegnato alla Giunta comunale e dopo l’inserimento nel Piano triennale delle Opere Pubbliche,trasferito alla competenza della Provincia.
Il Progetto fu presentato al pubblico nella sede di via Ferrara del Partito della Rifondazione comunista alla presenza dell’on. Francesco Forgione allora deputato all’ARS del PRC ma mai finanziato sebbene diversi interessamenti oltre che ad occuparsene la prestigiosa rivista “AMBIENTE DUEMILA”. Si puo' ancora osare?
Pubblichiamo le piu' rappresentative immagini .

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