giovedì 24 settembre 2015

HO UN'IDEA:PER REALIZZARE LA POLI PERCHE' NON CHIAMARE TIZIANO "pizzetto" RENZI EX DICCI' E PAPA' DEL BULLETTO DI RIGNANO SULL'ARNO?


 
Appena si sente in giro odore di elezioni ( dirette o indirette)  piu’ o meno vicine  cui è interessato il Rifugiato di S.Vito a mare(versione aggiornata del Rifugiato di collina,abbandonata nottetempo e  precipitosamente)si ricomincia a parlare dell’area lungo la Partinico-Alcamo dove s’infransero i  sogni ultradecennali e la carriera politica di Giugio ,quelli economici di don Lino e soci piu’ o meno occulti ,locali e forestieri e che un insieme di imbecilli (tra cui lo scrivente) avevano ingenuamente nel lontano 1999 consegnato nelle mani di alcuni imprenditori locali per costruire li’ la speranza dell’impresa artigiana che doveva significare sviluppo e soprattutto lavoro cosi’ come nella vicina Alcamo che nella contrada Sasi ha insediato, ad oggi, piu’ di 150 imprese artigiane o con queste collegate.La cosa sappiamo come fini’.Qualcuno suole ricordarci,beffeggiandoci,il detto che fini’ “ come ‘dda cosa ra ‘zza Bittidda”.Dunque,caduta l’illusione,buggerati ciclicamente centinaia di padri di famiglia( i bisognosi’,è noto,sono sempre speranzosi ed abboccano all’amo),rastrellati voti a tinchitè non solo per  sé ma per i suoi padroni di turno,fanno circolare ‘a babbu mortu le solite voci che colpiscono ancora una volta al cuore centinaia di disperati alla ricerca di un lavoro qualsiasi per sé o per i figli.Prede facile di sciacalli allenati ad azzannare e portare casa per felicemente banchettare.Rigirano,dunque,le voci del tipo:“ forse abbiamo trovato nuovi acquirenti dell’area,forse acquistano i cinesi (i quali,intanto,si sono saldamente piazzati dentro la città e nelle immediate periferie),forse arrivano i russi”.Si riaprono le danze.Ovviamente,come al solito e fino ad ora si tratta di voci dal sen uscite,di illusioni e pii desideri.Tuttavia noi che siamo stati additati da un  noto incontrollato ed incontrollabile sciagurato quali responsabili del fallimento dell’affaire del secolo,abbiamo una chiara e seria proposta da fare ai nostri ipotetici ma ancora esistenti interlocutori.Per farci perdonare.Chi sono ?Adesso non  ne abbiamo piu’ la pur  minima idea visto come le società di affari si compongono e si scompongono,ma sappiamo che ci sono,che aspirano,che pregano,che implorano perché questo accada.E noi li possiamo ben capire ed anche giustificare. E dare loro una mano.
Dunque,circola voce sulla stampa che un tal Tiziano Renzi piu’ noto come imprenditore che papà del bulletto di Rignano sull’Arno,ex consigliere comunale dicci’,e ovviamente dirigente del PD di quelle parti,fornito di pizzetto( pare che il pizzo sia una caratteristica distintiva di tanti  democristiani d’altri tempi ma sicuramente vivaci d’intelletto ed attivi ) e tanta voglia di fare,si è messo in un  circuito che potrebbe fare alla nostra bisogna .Tizi,dopo le note vicissitudini economiche che lo hanno coinvolto  si è costruita una nuova identità professionale: ricercatore di aree su cui poter costruire centri commerciali e outlet dell’abbigliamento. La sua sfera d’azione oggi si ferma a quelle zone della Toscana ma se,ad esempio,il Rifugiato di S.Vito forte dei suoi ammanigghiamenti con il PD di Craco,uno dei tanti suoi ciclici padri putativi neppure tanto nobile ( nel senso dei sentimenti nei suoi confronti),si mettesse in contatto con Tizi facendolo arrivare dalle nostre parti,non sarebbe come ricominciare da li’ dove don Lino ci ha lasciati?Craco però,a nostro modesto avviso,dovrebbe con l'autorevole supporto di Gianli:1)definitivamente abbandonare la sciagurata idea di ricercare sindaci dei Comuni della provincia di Palermo e convincerli a votare uno che non ha saputo governare una città di poco piu’ di 31 mila partincesi ma che vorrebbe a capo della città metropolitana con una popolazione e dei problemi di oltre 1 milione di cittadini;2)rimettersi in contatto con l’ex assessore alle attività produttive della Regione,Venturi (anche se attualmente impelagato in una vicenda di mafia ed antimafia da bassifondi ),che si prodigo’ anche su sollecitazione di un senatore noto  al pubblico televisivo locale quale  cattedratico dell’antimafia verbale ,perché le carte della Poli sponsorizzate da Rifugiato di ex collina ed ora di mare,ricevessero tutti i pareri favorevoli dalla Regione e varare l’affaire;3)convocare una Giunta urgente con la presenza indispensabile della Segretaria Divano del Sindaco e dare incarico fiduciario(ai sensi  dall’art. 37 del Regolamento dell’Organizzazione degli Uffici e dei Servizi)al sig. Tiziano"pizzetto"Renzi con l’obbligo per costui di trovare acquirenti dell’area di Margi che siano beduini, asiatici,europei,indo,extra etc.purché danarosi e disposti ad investire  dalle nostre parti sapendo a priori che dato l’alto tasso di frariciume  che circola potrebbero,come don Lino,lasciarci le penne.Noi siamo fiduciosi. E voi?
ERRATA CORRIGE: la segretaria generale del nostro Comune fa di cognome DIVONO e non come erroneamente da noi scritto DIVANO.Ce ne scusiamo vivamente con l’interessata.
Toti Costanzo

lunedì 21 settembre 2015

PRESENTATO IERI ALL'ITCG "C.A. dalla CHIESA", IL REPORTAGE "BELLAMERICA" DI ENRICO M. CALAGNA

Risultati immagini per emigrazione partinicese
             EMIGRANTI
Ieri pomeriggio nell'aula magna dell'ITCG Dalla Chiesa, Enrico M. Calagna  su un'idea di Sergio Bonni' , ha presentato ad un pubblico numeroso ed attento un importante reportage -una vera bellissima inchiesta -che ha efficacemente scavato nel profondo della vita seppur di un piccolissimo nucleo di nostri emigrati in America per comprendere le ragioni del "sogno americano" che hanno rincorso anche tanti nostri parenti . E non solo il sogno di partinicesi ma sopratutto dei Comuni vicini .Le loro storie, sinteticamente da loro raccontate, ci dicono come la voglia di vivere una vita di dignità e benessere rompendo con miseria o indigenza é stata la molla , insieme a particolari situazioni esistenziali,a prevalere sui sentimenti che spesso ci legano alla nostra terra,alle famiglie, alle nostre radici che comunque resta nel profondo del loro cuore .Furono immensi i sacrifici e grandi le difficoltà per costruire oltre che una posizione economica anche una nuova identità, di quanti alla fine dell' '800 e lungo il secolo scorso scelsero l'America. E sono le stesse ragioni che oggi spingono migliaia di uomini, donne e bambini a lasciare l'Africa e ,sfidando la morte, approdare sulle nostre coste.Chi capisce la nostra emigrazione non puo' che accogliere quelli che oggi a noi si rivolgono per avere aiuto e sostegno .Abbiamo conosciuto uomini "dal di dentro", la loro umanità e forte fede religiosa (eccellente e "nuova" l'intervista a Mimi' Scaglione) , le loro storie ,le occasioni che hanno avuto ,le opportunità , il duro lavoro di un esercito di barbieri,muratori,sarti,contadini che diventarono imprenditori e successivamente i loro figli, affermati professionisti,uomini politici .Un lavoro culturale ben confezionato (testi,musica ,montaggio eccellenti) che conferma come esiste un pezzo di città che attraverso la Cultura non intende piegarsi ai nuovi razziatori che con il loro spirito distruttivo tendono ad annientare la storia di questa città .
Toti Costanzo
30 persone raggiunte