Appena si sente in giro odore di
elezioni ( dirette o indirette) piu’ o
meno vicine cui è interessato il
Rifugiato di S.Vito a mare(versione aggiornata del Rifugiato di collina,abbandonata
nottetempo e precipitosamente)si
ricomincia a parlare dell’area lungo la Partinico-Alcamo dove s’infransero i sogni ultradecennali e la carriera politica di
Giugio ,quelli economici di don Lino e soci piu’ o meno occulti ,locali e
forestieri e che un insieme di imbecilli (tra cui lo scrivente) avevano
ingenuamente nel lontano 1999 consegnato nelle mani di alcuni imprenditori
locali per costruire li’ la speranza dell’impresa artigiana che doveva
significare sviluppo e soprattutto lavoro cosi’ come nella vicina Alcamo che
nella contrada Sasi ha insediato, ad oggi, piu’ di 150 imprese artigiane o con queste collegate.La cosa sappiamo come fini’.Qualcuno suole ricordarci,beffeggiandoci,il detto che
fini’ “ come ‘dda cosa ra ‘zza Bittidda”.Dunque,caduta l’illusione,buggerati ciclicamente centinaia di padri di famiglia(
i bisognosi’,è noto,sono sempre speranzosi ed abboccano all’amo),rastrellati voti a tinchitè non solo per sé ma per i suoi padroni di turno,fanno
circolare ‘a babbu mortu le solite
voci che colpiscono ancora una volta al cuore centinaia di disperati alla
ricerca di un lavoro qualsiasi per sé o per i figli.Prede facile di sciacalli
allenati ad azzannare e portare casa per felicemente banchettare.Rigirano,dunque,le
voci del tipo:“ forse abbiamo trovato
nuovi acquirenti dell’area,forse acquistano i cinesi (i quali,intanto,si
sono saldamente piazzati dentro la città e nelle immediate periferie),forse arrivano i russi”.Si riaprono
le danze.Ovviamente,come al solito e fino ad ora si tratta di voci dal
sen uscite,di illusioni e pii desideri.Tuttavia noi che siamo stati additati
da un noto incontrollato ed
incontrollabile sciagurato quali responsabili del fallimento dell’affaire del secolo,abbiamo una chiara e seria proposta da fare ai nostri ipotetici
ma ancora esistenti interlocutori.Per
farci perdonare.Chi sono ?Adesso non ne
abbiamo piu’ la pur minima idea visto
come le società di affari si compongono e si scompongono,ma sappiamo che ci
sono,che aspirano,che pregano,che implorano perché questo accada.E noi li
possiamo ben capire ed anche giustificare. E dare loro una mano.
Dunque,circola voce sulla stampa
che un tal Tiziano Renzi piu’ noto come imprenditore che papà del bulletto di
Rignano sull’Arno,ex consigliere comunale dicci’,e ovviamente dirigente del PD
di quelle parti,fornito di pizzetto( pare che il pizzo sia una caratteristica distintiva
di tanti democristiani d’altri tempi ma
sicuramente vivaci d’intelletto ed attivi ) e tanta voglia di fare,si è messo
in un circuito che potrebbe fare alla
nostra bisogna .Tizi,dopo le note vicissitudini economiche che lo hanno
coinvolto si è costruita una nuova
identità professionale: ricercatore di aree su cui poter costruire centri
commerciali e outlet dell’abbigliamento. La sua sfera d’azione oggi si ferma a
quelle zone della Toscana ma se,ad esempio,il Rifugiato di S.Vito forte dei
suoi ammanigghiamenti con il PD di Craco,uno dei tanti suoi ciclici padri
putativi neppure tanto nobile ( nel senso dei
sentimenti nei suoi confronti),si mettesse in contatto con Tizi facendolo arrivare dalle nostre
parti,non sarebbe come ricominciare da li’ dove don Lino ci ha lasciati?Craco però,a
nostro modesto avviso,dovrebbe con l'autorevole supporto di Gianli:1)definitivamente abbandonare la sciagurata
idea di ricercare sindaci dei Comuni
della provincia di Palermo e convincerli a votare uno che non ha saputo
governare una città di poco piu’ di 31 mila partincesi ma che vorrebbe a capo della città metropolitana con una popolazione e dei problemi di oltre 1 milione di cittadini;2)rimettersi in contatto con l’ex assessore alle attività produttive
della Regione,Venturi (anche se attualmente impelagato in una vicenda di mafia
ed antimafia da bassifondi ),che si prodigo’ anche su sollecitazione di un
senatore noto al pubblico televisivo
locale quale cattedratico dell’antimafia
verbale ,perché le carte della Poli sponsorizzate da Rifugiato di ex collina ed ora di mare,ricevessero tutti i pareri favorevoli dalla Regione e varare l’affaire;3)convocare una Giunta urgente con la presenza indispensabile della Segretaria
Divano del Sindaco e dare incarico fiduciario(ai sensi dall’art. 37 del Regolamento
dell’Organizzazione degli Uffici e dei Servizi)al sig. Tiziano"pizzetto"Renzi con
l’obbligo per costui di trovare acquirenti dell’area di Margi che siano beduini, asiatici,europei,indo,extra etc.purché danarosi e disposti ad investire dalle nostre parti sapendo a priori che dato l’alto
tasso di frariciume che circola potrebbero,come don Lino,lasciarci le penne.Noi siamo fiduciosi. E voi?
ERRATA CORRIGE: la segretaria generale del
nostro Comune fa di cognome DIVONO e non come
erroneamente da noi scritto DIVANO.Ce
ne scusiamo vivamente con l’interessata.
Toti Costanzo
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