venerdì 29 dicembre 2017

DANILO DOLCI E IL DIGIUNO DEL '62.ACQUISIRE AL PATRIMONIO COMUNALE L'IMMOBILE DI VIA IANNELLO.

Domani 30 dicembre sono venti anni che Danilo non è piu’ con noi anche se la sua memoria e la luogo simbolo di una memorabile battaglia che Danilo condusse usando lo strumento di pressione (la pressione dal basso) del digiuno e ottenendo quale risultato i finanziamenti dalla Cassa Depositi e prestiti per la realizzazione dell’invaso Poma nato per lo sviluppo dell’agricoltura anche se divenuto, nei fatti, un mezzo per far realizzare profitti all’AMAP con la vendita dell’acqua del potabilizzatore e alle città costiere e soprattutto a quella di Palermo .Intervengo con questa nota per ricordare come fu il 30 dicembre del 2012 che alla presenza dell’allora sindaco Lo Biundo il quale volle partecipare alla cerimonia, proponemmo come Partito della Rifondazione Comunista, l’acquisizione al patrimonio pubblico del modesto immobile di via Iannello perche’,restaurato, divenisse insieme ad altri ,uno dei simboli dell’opera di Danilo.Nei giorni successivi fu inviata al sindaco una nota ufficiale che,pero’, non ebbe mai alcuna risposta .Durante la commemorazione del 17° anniversario della morte di Danilo Dolci da noi organizzata, abbiamo presentato una mozione consiliare per impegnare l’amministrazione comunale ad avviare l’iter per la dichiarazione di interesse culturale dell’immobile di via Iannello, oggi in stato di assoluto degrado. A firmare la mozione i consiglieri Gianluca Ricupati e Valentina Speciale del gruppo consiliare Cambiamo Partinico e il Presidente del Consiglio Aiello Filippo,ovviamente respinta dalla maggioranza dei consiglieri del seindaco. Da allora il silenzio piu’ triste è calato sulla richiesta. Ovviamente non desisteremo fino a quando quell’immobile non diventerà quel che abbiamo chiesto che sia ormai da cinque lunghi anni.
Toti Costanzo

mercoledì 27 dicembre 2017

GLI AUGURI


- A quanti si sono impegnati ,e continuano a farlo, per restituire dignità ad una città umiliata dal disprezzo nei suoi confronti dall’arroganza,dal malaffare , dalla malapolitica;
- A una Chiesa , attraverso la sua Arcipretura,mai come oggi vicina agli ultimi, ai sofferenti, ai poveri e che insieme alla pietà verso gli altri coltiva e promuove il Bello;

- A quelle forze politiche organizzate che in questi anni di degrado e superbia hanno saputo mantenere alto il significato di "Bene comune" e di "Politica" ;

- Agli uomini e donne che hanno alimentato, e continuano a farlo, la vita di Associazioni e Movimenti avendo saputo resistere alle sirene di un potere corrotto e corruttore scegliendo ,in maniera alternativa e a viso aperto, di impedire il declino della vita civile, sociale, culturale ed economica della città;
- A noi che non abbiamo mai voluto perdere la fede e la speranza CHE UN NUOVO MONDO E’ POSSIBILE

Toti Costanzo

mercoledì 13 dicembre 2017

ANCHE DAL PROFONDO POZZO DOVE E’ PRECIPITATA PARTINICO, S’INTRAVEDE UNA LUCE


Una necessaria,breve premessa .Appartengo a quella umanità che considera la “Politica” la piu’ alta forma di partecipazione alla vita pubblica e alla costruzione di un società nel suo avanzamento civile e democratico per cui non mi sono mai associato a quanti della “Politica” manifestano disprezzo con dichiarazioni di natura qualunquistica del tipo: ”sono tutti gli stessi ,non c’è differenza tra destra ,sinistra e centro ,io non voto o se voto voto scheda bianca o al piu’ per il mio amico o parente “.E altre analoghe considerazioni.Io so che esiste una differenza sostanziale tra le forze politiche organizzate nei Partiti ,aggregazioni di uomini e donne che perseguono obiettivi di avanzamento della società ,indispensabili per la crescita (oppure per l’affossamento ) di una comunità piccola o grande che sia.So che Renzi non potra’ mai essere Enrico Berlinguer,che Berlusconi non sarà mai un Adriano Olivetti e che Grillo, al piu’, potra’ avvicinarsi all’ambiguita’ politica di un Roberto Benigni .So,pero’, che a Partinico come altrove esiste una vasta area di cittadini che pensano,leggono, coltivano interessi positivi,sono liberi da condizionamenti e liberi di esprimersi ed operare .Cosi’ come penso che il “civismo” quando non è stato usato in maniera strumentale per coprire vergogne “è una visione della vita sociale e politica che si propone di unire gli abitanti di una collettività intorno valori positivi della vita associata” e che rappresenta un forma organizzata e utile alla democrazia quando non ha ,pero’, la presunzione di porsi come alternativa al ruolo dei Partiti ma al contrario manifestandosi quale elemento di integrazione ,sollecitazione, stimolo a costruire partecipazione e ad essere anche protagonista. Scrivo questo perché alcuni ultimi significativi avvenimenti che sono accaduti nella nostra città mi spingono a pensare,diversamente da altri.E so anche che a Partinico non tutto è perduto,che è possibile una riabilitazione della “Politica”,di una ripresa sociale, economica e culturale.E lo scrivo in aperto dissenso con quanti reputano Partinico una città ormai definitivamente irrecuperabile, persa, da non vivere e da cui andare lontani. No, non condivido e spiego il perché. Che significa, ad esempio che un Consiglio comunale - che per tanti anni è stato espressione di una maggioranza di consiglieri assuefatti ai voleri di pochi che hanno coltivato soltanto i loro interessi in palese conflitto con i principi dell’onesta’,legalità,trasparenza ,disinteresse-,per l’impegno di un gruppo consiliare costituito da altri giovani di sinistra e comunisti (si, la “Politica” dei Partiti) in una citta’ che ha dato perfino voti al Partito di Salvini,abbiano ovviamente insieme ad altri consiglieri ribaltato un provvedimento cosi’ grave indecoroso come era stato l’affidamento ai privati per 30 anni perfino del nostro Cimitero? E questo dopo avere privato la città della gestione dei servizi essenziali come acqua,illuminazione rifiuti avendo perfino affidato ad iniziative poco chiare la gestione delle cosidette strisce blu. E cosa significa che i commercianti del centro storico con le loro risorse ed impegno abbiano in questi giorni rianimato la parte piu’ prestigiosa ed antica della nostra città precipitata nel piu’ profondo degrado ed abbandono?E che dire che mentre i beni comunali venivano colpevolmente abbandonati,seppur in presenza di alcune centinaia di dipendenti comunali(i quali,sia ben chiaro,non hanno alcuna responsabilità perché questa attiene e agli amministratori in primis e poi ai dirigenti comunali che hanno l’obbligo di guidare )come è capitato alla nostra storica villa Margherita ,alcuni giovani appartenenti al Movimento 5 stelle(si, la “Politica” dei Partiti) abbiano voluto provocatoriamente dimostrare che basta poco per restituire dignità e decoro ad un luogo che ci appartiene per affetto, storia, identità? E non avevano fatto cosi’ i Comunisti alcuni anni or sono e per la piazzetta dedicata ai morti di Nassirya e per quel bene confiscato alla mafia nei pressi di Torre Albachiara ora recuperato e divenuto un luogo di incontri estivi dove s’intrecciano forme piu’articolate di attivita’ culturali? E che peso e significato culturale ha la nascita e l’attività dell’ “Accademia della cultura-Teatro Lucia Giani’ “con i suoi progetti che qualificano quel pezzo di città che non intende morire sotto i colpi dell’indifferenza e del disinteresse? E i nostri giovani pittori, musicisti ,atleti ?E quelli che scrivono e presentano al pubblico in luoghi unici come lo puo’ essere un caffe’ letterario nato dalla sensibilità di chi non solo per professione coltiva il bello?E di alcune scuole della città e della loro nota e proficua attivita’ educativa e culturale ?E di una Arcipretura espressione di una Chiesa intelligente e mai cosi’ attenta, sensibile e libera da condizionamenti ideologici che guarda e sostiene concretamente gli ultimi e promuove anche il “bello”?Si, è vero,a Partinico da ormai lunghi anni abbiamo toccato il fondo del pozzo .Ma anche dal pozzo piu’ profondo si riesce sempre ad intravedere una luce. 
Nelle fote: i 5 stelle puliscono villa Margherita,Rifondazione davanti il bene confiscato in contrada Albachiara,il "cartellone" del Giani', la scala del santuario della Madonna del Ponte.

giovedì 7 dicembre 2017

ANDREA MARGAGLIOTTA SAREBBE CONTENTO: IL CIMITERO DI PARTINICO NON SARA' PIU' PRIVATIZZATO


Andrea Margagliotta ,che li’ è stato accompagnato la scorsa Domenica, sarebbe stato contento: il “suo” Cimitero ritornerà nella gestione del Comune perché sottratta dalle mani dei privati cui sarebbe dovuto finire per trent’anni. Una maggioranza consiliare “anomala” , quella di questa mattian,ha accolto la proposta del gruppo consiliare Cambiamo Partinico” (Ricupati,Speciale e Billeci) eliminandolo dal Piano triennale delle opere pubbliche e restituendogli quella dignità di luogo sacro che gli era stata rubata quando la precedente amministrazione comunale ,insieme ad una sua maggioranza, aveva deciso di affidarlo, montetizzandolo, ai privati. A votare a sostegno della proposta, anche i consiglieri comunali dell’ex maggioranza Andrea Prussiano e Filippo Aiello(si é astenuta la consigliera Ponzini) il cui voto è stato determinante per impedire una delle piu’ grandi vergogne che aveva subito la nostra città in tanti anni di malgoverno. D’altronde la battaglia contro la privatizzazione non poteva non partire dal Gruppo consiliare con consiglieri di Rifondazione Comunista, il Partito che si era battuto per denunciare lo stato di abbandono e degrado in cui veniva lasciato il Cimitero, senza risorse e senza sufficiente personale.E lo si fece nel 2012 pubblicando un intero dossier in cui si evidenziava ,anche attraverso immagini fotografiche ,la situazione interna ed esterna al Cimitero.Ma la battaglia era anche continuata nel 2013 e prima delle elezioni per il rinnovo del Consiglio quando fu organizzato proprio davanti l’ingresso del lato Cimitero nuovo, un presidio con tabelloni che ne rappresentavano la grave situazione anche quella esterna con una strada dissestata spesso impraticabile . Una ferita, dunque, quella che é stata sanata questa mattina da consiglieri sensibili ed attenti a restituire dignità alla città. Penso che sia stato l'omaggio piu' bello che si poteva dedicare alla memoria di un compagno che in quel Cimitero spese buona parte della sua vita lavorativa .
Chi volesse conoscere i contenuti del Dossier pubblicato dal Partito della Rifondazione Comunista sul Cimitero , puo’ trovarlo cliccando salarossa.blogspot.it
Toti Costanzo

domenica 3 dicembre 2017

CI HA LASCIATI ANDREA MARGAGLIOTTA , COMUNISTA .




Avevo ricordato Andrea,insieme agli altri compagni con i quali negli anni 1985/86/87 costruimmo a Partinico come comunisti la Lega dei disoccupati, proprio giorno 14 novembre scrivendo il post “A PARTINICO IL MOVIMENTO STELLE COME IL VECCHIO PCI”?Lontano dal pensare che ci avrebbe lasciati cosi’ repentinamente ,anche se mi era nota la sua malattia il cui livello di gravità di recente mi veniva confermato con comprensibile preoccupazione da suo figlio Giuseppe col quale ci si vedeva spesso in ragione del suo lavoro nell’ATO rifiuti.Una malattia che ormai da tempo gli aveva impedito di ritornare al suo lavoro di dipendente comunale,sempre disponibile con tutti quando si trattava di trovare un’adeguata sistemazione ai nostri cari defunti nella loro ultima dimora .E soffriva,confessandomelo,come seppur con l’impegno di altri dipendenti non riusciva ad assicurare al nostro Cimitero,di cui era il responsabile,quella dignità e decoro che si deve ad un luogo sacro.Confesso che avendolo conosciuto in mille battaglie e per decenni quale compagno che anche fisicamente con la sua prestanza,il suo sorriso e la sua indiscutibile serietà ti infondeva sicurezza ,non ebbi MAI il coraggio di vederlo impedito nei suoi movimenti su di una sedia a rotelle, privato del suo dinamismo,della sicurezza con la quale aveva sempre saputo affrontare le situazioni piu’difficili e in momenti gravi quando ci si scontrava con forze e poteri che hanno permeato la nostra società locale dei suoi effetti piu’ deleteri e devastanti. Andrea per tanti compagni , soprattutto per quelli che fummo piu’ esposti in ragione del nostro ruolo, rappresento’ SEMPRE un porto sicuro, una certezza, un punto solido di sostegno e riferimento.Nel 1985 il nostro Partito apri’ un forte scontro con i dirigenti della locale Camera del Lavoro.Le ragioni risiedevano nella scelta della linea da seguire a sostegno di un fenomeno certamente non nuovo a Partinico come quello della presenza di migliaia di disoccupati senza alcuna prospettiva di lavoro e di speranza.La maggioranza del gruppo dirigente del Partito a Partinico non ebbe dubbi : bisognava che i disoccupati,diversamente da come fu negli anni ’50 e ‘60 ( lo sciopero alla rovescia del 2 febbraio del 1956 sostenuto dal PCI passo’ alla storia del nostro Paese ma resto’ “episodio”) trovassero questa volta nel Partito il punto forte di riferimento,una guida,per una lotta organizzata e nel tempo che andasse, nella metodologia, oltre il ruolo del sindacalismo tradizionale.I disoccupati di Partinico ,e per diverse ragioni, guardavano con diffidenza al sindacato tradizionale ritenendo ,pero’, di dare fiducia ai comunisti che in quegli anni ci eravamo sempre battuti in Consiglio comunale e non solo,per il diritto alla casa e per la moralizzazione dei cantieri di lavoro ,uno strumento congegnato e storicamente da sempre utilizzato dai Partiti del governo locale quale deterrente nei confronti non solo del ribellismo delle classi emarginate ma soprattutto per sconfiggere la capacità di attrazione che esercitavano i Comunisti ,subordinandoli alla logica dell’accondiscenza . Dentro i cantieri oltre al clientelismo piu’ smaccato,svettava il ruolo della malapolitica e della mafia. Andrea ,insieme a Peppe Cusumano, Gino Tafarella,Toti Costanzo, Marco La Fata,Vincenzo Fedele,Toto' Inghilleri,Angelo Ficano ed altri compagni costrui’ e guido’ la LEGA DEI DISOCCUPATI ,un organismo nato dalla condivisione e dalla adesione (oltre 600 iscritti),con una sede in via Roma e dove si sperimento’ come una massa politicamente informe di sottoproletario potesse acquisire quella disciplina e quella coscienza di cui avevano bisogno le classi subalterne da trasformare in capacità d’azione e strategia al punto da diventare un esempio per il Partito sul piano regionale.Nel febbraio del 1986 con Luigi Colajanni segretario regionale del Partito organizzammo un manifestazione a Partinico perché l’esperienza si potesse trasferire in altri territori del palermitano.Purtroppo quel modello fu presto abbandonato per la ragione che prevalse dentro il Partito Comunista quella nostra componente che quel sindacato guidava e che non tollerava come alla sua “sinistra” potesse convivere quella esperienza di sindacalismo di base che , a suo dire,era prerogativa dei gruppi politici extraparlamentari che avevano anche operato a Partinico all’inizio degli anni ‘80 con la guida di Simone Giacopelli . Una bella pagina di storia politica locale, quella della Lega, di cui Andrea fu uno dei piu’ importanti protagonisti e che estese la sua attività nell’organizzare i disoccupati non solo per fare ricoprire i posti nella Scuola ma da occupare nella forestazione del nostro territorio .Per questa ragione presentammo come Lega e come PCI alla Regione siciliana ,attraverso il compagno deputato regionale Pietro Ammavuta responsabile regionale per l’’agricoltura , un Progetto organico di forestazione dell’area degli invasi Jato e Nocella oltre che della collina Cesaro’ .Fu quella una straordinaria stagione di lotta politica che rese solido un gruppo dirigente e consolido’ a Partinico la presenza comunista anche sul piano elettorale.In un mio lavoro che ho dedicato al compagno Cola Geraci ho scritto che se il Partito Comunista italiano di Gramsci e Berlinguer non avesse avuto tra le sue fila tanti uomini come Cola Geraci ,popolani, popolari ,carichi di quell’entusiasmo e passione sfrenata per la giustizia, gli ultimi,contro l’arroganza e la prepotenza,non sarebbe stato mai il grande Partito che ha fatto la migliore storia del nostro Paese e fu per decenni baluardo sicuro per la nostra Democrazia. E oggi ,con mestizia ma anche con orgoglio possiamo annoverare fra quei compagni costruttori del Partito a Partinico anche Andrea Margagliotta.( Nella foto di Partinico live , Andrea)
Toti Costanzo