domenica 3 dicembre 2017

CI HA LASCIATI ANDREA MARGAGLIOTTA , COMUNISTA .




Avevo ricordato Andrea,insieme agli altri compagni con i quali negli anni 1985/86/87 costruimmo a Partinico come comunisti la Lega dei disoccupati, proprio giorno 14 novembre scrivendo il post “A PARTINICO IL MOVIMENTO STELLE COME IL VECCHIO PCI”?Lontano dal pensare che ci avrebbe lasciati cosi’ repentinamente ,anche se mi era nota la sua malattia il cui livello di gravità di recente mi veniva confermato con comprensibile preoccupazione da suo figlio Giuseppe col quale ci si vedeva spesso in ragione del suo lavoro nell’ATO rifiuti.Una malattia che ormai da tempo gli aveva impedito di ritornare al suo lavoro di dipendente comunale,sempre disponibile con tutti quando si trattava di trovare un’adeguata sistemazione ai nostri cari defunti nella loro ultima dimora .E soffriva,confessandomelo,come seppur con l’impegno di altri dipendenti non riusciva ad assicurare al nostro Cimitero,di cui era il responsabile,quella dignità e decoro che si deve ad un luogo sacro.Confesso che avendolo conosciuto in mille battaglie e per decenni quale compagno che anche fisicamente con la sua prestanza,il suo sorriso e la sua indiscutibile serietà ti infondeva sicurezza ,non ebbi MAI il coraggio di vederlo impedito nei suoi movimenti su di una sedia a rotelle, privato del suo dinamismo,della sicurezza con la quale aveva sempre saputo affrontare le situazioni piu’difficili e in momenti gravi quando ci si scontrava con forze e poteri che hanno permeato la nostra società locale dei suoi effetti piu’ deleteri e devastanti. Andrea per tanti compagni , soprattutto per quelli che fummo piu’ esposti in ragione del nostro ruolo, rappresento’ SEMPRE un porto sicuro, una certezza, un punto solido di sostegno e riferimento.Nel 1985 il nostro Partito apri’ un forte scontro con i dirigenti della locale Camera del Lavoro.Le ragioni risiedevano nella scelta della linea da seguire a sostegno di un fenomeno certamente non nuovo a Partinico come quello della presenza di migliaia di disoccupati senza alcuna prospettiva di lavoro e di speranza.La maggioranza del gruppo dirigente del Partito a Partinico non ebbe dubbi : bisognava che i disoccupati,diversamente da come fu negli anni ’50 e ‘60 ( lo sciopero alla rovescia del 2 febbraio del 1956 sostenuto dal PCI passo’ alla storia del nostro Paese ma resto’ “episodio”) trovassero questa volta nel Partito il punto forte di riferimento,una guida,per una lotta organizzata e nel tempo che andasse, nella metodologia, oltre il ruolo del sindacalismo tradizionale.I disoccupati di Partinico ,e per diverse ragioni, guardavano con diffidenza al sindacato tradizionale ritenendo ,pero’, di dare fiducia ai comunisti che in quegli anni ci eravamo sempre battuti in Consiglio comunale e non solo,per il diritto alla casa e per la moralizzazione dei cantieri di lavoro ,uno strumento congegnato e storicamente da sempre utilizzato dai Partiti del governo locale quale deterrente nei confronti non solo del ribellismo delle classi emarginate ma soprattutto per sconfiggere la capacità di attrazione che esercitavano i Comunisti ,subordinandoli alla logica dell’accondiscenza . Dentro i cantieri oltre al clientelismo piu’ smaccato,svettava il ruolo della malapolitica e della mafia. Andrea ,insieme a Peppe Cusumano, Gino Tafarella,Toti Costanzo, Marco La Fata,Vincenzo Fedele,Toto' Inghilleri,Angelo Ficano ed altri compagni costrui’ e guido’ la LEGA DEI DISOCCUPATI ,un organismo nato dalla condivisione e dalla adesione (oltre 600 iscritti),con una sede in via Roma e dove si sperimento’ come una massa politicamente informe di sottoproletario potesse acquisire quella disciplina e quella coscienza di cui avevano bisogno le classi subalterne da trasformare in capacità d’azione e strategia al punto da diventare un esempio per il Partito sul piano regionale.Nel febbraio del 1986 con Luigi Colajanni segretario regionale del Partito organizzammo un manifestazione a Partinico perché l’esperienza si potesse trasferire in altri territori del palermitano.Purtroppo quel modello fu presto abbandonato per la ragione che prevalse dentro il Partito Comunista quella nostra componente che quel sindacato guidava e che non tollerava come alla sua “sinistra” potesse convivere quella esperienza di sindacalismo di base che , a suo dire,era prerogativa dei gruppi politici extraparlamentari che avevano anche operato a Partinico all’inizio degli anni ‘80 con la guida di Simone Giacopelli . Una bella pagina di storia politica locale, quella della Lega, di cui Andrea fu uno dei piu’ importanti protagonisti e che estese la sua attività nell’organizzare i disoccupati non solo per fare ricoprire i posti nella Scuola ma da occupare nella forestazione del nostro territorio .Per questa ragione presentammo come Lega e come PCI alla Regione siciliana ,attraverso il compagno deputato regionale Pietro Ammavuta responsabile regionale per l’’agricoltura , un Progetto organico di forestazione dell’area degli invasi Jato e Nocella oltre che della collina Cesaro’ .Fu quella una straordinaria stagione di lotta politica che rese solido un gruppo dirigente e consolido’ a Partinico la presenza comunista anche sul piano elettorale.In un mio lavoro che ho dedicato al compagno Cola Geraci ho scritto che se il Partito Comunista italiano di Gramsci e Berlinguer non avesse avuto tra le sue fila tanti uomini come Cola Geraci ,popolani, popolari ,carichi di quell’entusiasmo e passione sfrenata per la giustizia, gli ultimi,contro l’arroganza e la prepotenza,non sarebbe stato mai il grande Partito che ha fatto la migliore storia del nostro Paese e fu per decenni baluardo sicuro per la nostra Democrazia. E oggi ,con mestizia ma anche con orgoglio possiamo annoverare fra quei compagni costruttori del Partito a Partinico anche Andrea Margagliotta.( Nella foto di Partinico live , Andrea)
Toti Costanzo

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