giovedì 28 novembre 2013
venerdì 22 novembre 2013
IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO .OVVEROSSIA: COME IN QUATTRO E QUATTR'OTTO TI IMPUPO UNA NUOVA ASSESSORA
Vi sentite di ascoltare una storiella pirandelliana frutto di fantasia ma sicuramente vera? Dunque recita uno dei tanti nostri detti carichi di saggezza e lungimiranza contadina che "u' lupu perdi 'u pilu ma non u' viziu" .Ovviamente nella nostra storiella il pelo altro non é se non una metaforica rappresentazione della dignità. Si', proprio dignità,per quanti ne dispongano e che fa rima con libertà vo cercando che si' cara. Dunque, andiamo al dunque. Si racconta di un personaggio che chiameremo ,per comodità ,il Nostro e il cui nome non pronunceremo mai neppure sotto tortura.Il Nostro nel 2008 dopo avere prima tergiversato e poi saltato da una lista all'altra,approdò sul carro del vincitore che ,sempre per comodità, chiameremo il Pollo Pinocchio ovverossia PoPi .La definizione di Pollo gli fu attribuita per unanime convincimento ed acclamazione familiare mentre quella del Pinocchio fu la felice intuizione di un personaggio che per un quinquennio allietò la triste vita della nostra comunità e che rimase negli annali della storia locale .Una storia felicemente tratteggiata in pose assai diverse da uno dei più illustri ed efficaci vignettisti che la Partinico migliore abbia potuto partorire ed oggi ,inspiegabilmente a riposo nel senso che guarda con distacco quel che accade dalle nostre parti, quando le vicende locali avrebbero bisogno della sua preziosa,sintetica e caricaturale chiave di lettura .Ordunque il Nostro che all'epoca rivestiva un incarico nell'ambito della politica extra comunale ,per i servigi resi a PoPi ebbe quale riconoscimento l'assegnazione di un assessorato.Non potendolo ricoprire per ovvi problemi di incompatibilità fece tra sé e sé questo semplice ragionamento:" Trovo una giovane signora, possibilmente avvocato, possibilmente di buona e conosciuta famiglia e da PoPi le faccio affidare l'incarico. Ovviamente si tratta di incarico per modo di dire perché a dirigere la baracca proponendo sagre di pani cà meusa, purpu maiulinu e di pani cù sardi salati, sarò sempre io". Ma accadde come si suole dire che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi per cui la giovane signora, possibilmente avvocato e di buona e conosciuta famiglia ritenne di operare "a prescindere dalla tutela" ,al punto che ebbe anche la sfrontatezza di invitare nell'occasione dei lavori di una Commissione consiliare ,perfino gli odiosi ed odiati comunisti. PoPi ,appena ne ebbe notizia, fu assalito da un conato d'ira al punto di decidere di darsi alla macchia e girovagare tra le contrade di Baddacera e dà Cammuca gridando come un viteddu orfanu .Ma per fortuna non fu lasciato solo perché ebbe l'amorevole assistenza di 'Ntrea ,Tandem, Jhonny 1 e Jhonny 2 ,mentre il Nostro per non farsi riconoscere da PoPi che lo inseguiva gridando vendetta ,si mimetizzò al punto da togliersi perfino quel baffo che lo faceva tanto Adolfo o .se vogliamo. il più a noi vicino Giorgio Almi che lo aveva opportunisticamente ammaliato. Ovviamente ,dopo il perdono, si pose il problema della sostituzione.Il Nostro aguzzò l'ingegno e avendo in famiglia un germano assai noto sia nella prima che nella seconda repubblica ,persona capace ed attiva e che sapeva far di conti, lo convinse ad accettare l'incarico . Il germano, in verità, non era molto convinto . Conosceva bene PoPi per averlo visto all'opera mentre tra una tragedia e l'altra,ordiva le sue vendette coltivando ed accrescendo i suoi traffici energetici e policentrici senza disdegnare percacci sotto forma di inviti sbronzanti e di allegre compagnie .Ma il germano si rivelò per quello che era: autonomo, decisionista,efficace, riluttante ai condizionamenti. In una parola un leader .E PoPi ,abituato ai signorsi' dei tanti lecchini che lo circondavano( e oggi ancor di più lo circondano) ,ritenne che a quella NON collaborazione bisognava porre fine . E cosi' fu nel senso che licenziò il germano . Il Nostro umiliato deriso e sopratutto ridicolizzato, gridò vendetta. Incontrò, chiese aiuto e sostegno, propose strategie,tentò alleanze per il futuro che avrebbe dovuto far cadere il tiranno e lui, vincitore, sostituirlo . E il momento arrivò. Preparò ben 5 legioni che ,però, si dimostrarono ben presto una specie di super armata brancaleone e con queste si lanciò nella battaglia .Ma gli fini' come al console Varo quando affrontò i barbari e fu annientato .A questo punto voi vi chiederete: " E che fece,allora, il Nostro? Si ritirò nei suoi appartamenti?Si fece ospitare dai monaci del santuario di Romitello? Si cosparse il capo di cenere chiedendo perdono per tutte le sue nnumerevole minchiate ?" Si, si cosparse il capo di cenere ma per andare a Canossa ,cioé da PoPi, chiedendo perdono e mettendosi ancora una volta a disposizione . E il Riesumato rivinse e non solo lo perdonò ma come per la prima volta gli concesse l'agognato assessorato di cui il Nostro aveva bisogno come l'aria che respira, come l'acqua per dissetarsi, il calore per sentirsi vivo , ancora potente, ancora baldanzoso non convincendosi che c'é un tempo per tutte le cose per cui ,ormai ,non é più tempo .Ma anche questa volta dovette delegare e delegò.E come l'assassino che ritorna sul luogo del delitto anche questa volta trovò una giovane , gradevole ,presentabile signora .Discreta, seriamente impegnata ,convinta di potere essere utile alla sua e nostra comunità.Ma il Nostro scalpitava, mordeva il freno ,non poteva più aspettare .Avrebbe dovuto trovare subito una sostituzione ,un prestanome.E più che UN prestanome,oggi, ne trovò UNA non solo per il nome ma anche per il cognome. Trattasi di inerme ed incolpevole giovinetta sottratta agli studi e ai giochi tipici dell'età, immessa in un gioco più grande di lei.E che dio gliela mandi buona. Il Nostro ,che in una eventuale catalogazione potrebbe essere presentato "come soggetto sofferente e in grave ed acuta crisi di astinenza di Potere " é in attesa di tornare all'opera avendo agognato il momento in cui ridarà vita alle sagre di pani e panelli, muffuletta, cassateddi ed ora che siamo vicini alle feste natalizie anche quella ri cucciddata. La storia non finisce qui' ma noi assumiamo solenne impegno di raccontarvi anche la seconda ,e perché no, terza puntata .Comu all'opra ri pupi
Toti Costanzo
martedì 19 novembre 2013
GIANNI DI TRAPANI ,UOMO POLITICO ,DI SCUOLA E DI FEDE CI HA LASCIATI E CON LUI SE NE VA UN PEZZO DI STORIA DELLA NOSTRA CITTA'
Giovanni Di Trapani, Gianni per tanti di noi, aveva qualche anno in più e non solo per questa ragione non abbiamo vissuto insieme
l’esperienza culturale della FUCI di Partinico ma perché lasciò ben presto la
nostra città per frequentare l’Università di Piacenza una della più
qualificate nelle scienze agrarie sul
piano nazionale dove consegui’ la laurea in Agronomia. Capitammo insieme, ma non ricordo in quale particolare occasione ,dopo che avevo appena conseguito la maturità nel Liceo “G.Garibaldi “ della nostra città
e non avevo chiaro in quale facoltà iscrivermi . Non manifestavo grande propensione
per le materie cosiddette scientifiche anche se mi affascinava la vita in tutte
le sue articolazioni ,specie quella che animava il mare, i grandi laghi ,le
distese immense delle foreste ,la nostra terra .Durante
gli studi avevo acquisito una buona capacità nello scrivere, una propensione
alla creatività ,una certa capacità a rappresentare tant’è che ,ancora al Ginnasio, fui coinvolto nella redazione di un giornalino scolastico ,“La Zanzara ”,che ebbe
breve vita .Ad animarlo colleghi più avanti negli anni quali Vito Cossentino,
Benito Console ed altri.Fu facile a Gianni convincermi di scegliere Scienze
Agrarie ed iscrivermi alla facoltà di Palermo . Laddove oggi si distende la
città Universitaria , all’epoca esisteva soltanto il nostro Istituto con
annessa azienda agricola dove si sperimentava e si studiava duro. Un Istituto immerso nel Parco d'Orleans che ci impegnava dalla mattina alla sera , seriamente ,e con obbligo alla
frequenza pomeridiana dedicata ai laboratori e dunque alla ricerca . Fu all’inizio
del 1963 ,e dopo le grandi
manifestazioni popolari ed il digiuno di Danilo del settembre del ’92 ,che iniziava
a prendere seria consistenza il
progetto per realizzare la Diga
sullo Jato e di conseguenza la
Cassa per il Mezzogiorno con i suoi funzionari incominciava con
gli espropri dei terreni che ,costruito la sbarramento,sarebbero rimasti sott’acqua
e per sempre. Si trattava,a detta degli esperti ma soprattutto a detta di
Gianni che era stato nominato tecnico del Consorzio degli espropriandi ,dei
migliori terreni le cosidette “zotte” ,molto fertili i cui vigneti producevano
un’uva e un vino d’eccellenza .Il
Consorzio promosso dalla Coldiretti ,la potente organizzazione contadina nelle
mani della D.C. ,aveva il compito certamente d‘impedire che quelle terre
fossero sottratte ai piccoli proprietari per quattro soldi ma soprattutto
costituiva una massa di manovra contro Danilo e i Partiti della sinistra locale
che lo sostenevano insieme alla Camera del Lavoro di Turiddu Termine, che
quella diga avevano da sempre osteggiato . Perché la diga non significava
soltanto lavoro ma sindacalizzazione operaia ,diritti e salari certi e non per
pochi anni e, quindi, la nascita, assai probabile , di una “classe operaia ”
,quella degli edili, che avrebbe sicuramente irrobustito elettoralmente il
Partito Comunista di Partinico .E con la diga anche l’acqua e con l’acqua la
“rivoluzione” verde cioè la profonda
trasformazione delle campagne con la articolazioni colturali ,l’incremento del
commercio e la nascita di una nuova stagione dello sviluppo e di un nuovo ceto
sociale che avrebbe potuto chiudere definitivamente con quella del lavoro
condizionato,limitato, precario . Il lavoro dei cosidetti cantieri regionali
,unica valvola di sicurezza sociale cui faceva ricorso il governo regionale,
nella mani democristiane, per tacitare la gran massa dei disoccupati costretti
ad un lavoro precario ed umiliante ma linfa per ricattatori politici (un po’
quello che avviene oggi con la sindacatura LoBiundo) che vi affondavano
letteralmente a piene mani .Tuttavia il Consorzio degli espropriandi ,alla cui
Presidenza era stato chiamato Gaspare Centineo , veniva bollato da Danilo e dai
Partiti della sinistra come strumento di cui si serviva la mafia per impedire
la costruzione della Diga. Gianni mi propose una collaborazione avendo
approntato una struttura tecnica in via Cavour che assisteva i piccoli
proprietari espropriandi. Fu durante quella esperienza , seppur breve (avevo
già iniziato a insegnare educazione fisica proprio nella scuola media
“Privitera”, ‘a scola du’ Carminu )
che presi coscienza dell’esistenza di un mondo, quello contadino, complesso,
problematico ,conservatore,carico i bisogni ma elemento fondamentale per
l’economia del nostro territorio . Una grande massa ideologicamente ostile al “comunismo”
e che di li’ a poco ,con la sofisticazione e con la conseguente distillazione ,sarebbe
stata negativa protagonista del più grave fenomeno economico-sociale della
storia della città che l’avrebbe sconvolta fin dalle fondamenta ingrassando la
mafia locale e a quella parte della politica cittadina di governo che si
trasformava in elemento di corruzione e d’inquinamento grave delle coscienze.A questo processo non contribui’ Gianni Di
Trapani cosi’ come da sempre fu
distante dalla mafia e per la sua formazione
e per la sua nota intransigenza morale e coerenza anche se profondamente organico
a quella DC sagniachinara nota per
una concezione fondamentalista della politica intesa quale crociata permanente
nei confronti del “comunismo” che contrastava, ad esempio, con la laicità
manifesta di Pino Avellone che di quella DC fu espressione e parte
preponderante per tanti decenni successivi .E di quella DC Gianni Di Trapani fu
consigliere comunale , assessore e poi Sindaco. E la difesa dei coltivatori ,
di questo mondo che era anche il suo e dal quale proveniva e al quale era
profondamente legato e con il quale manteneva forti rapporti anche politici Gianni
la manifestò , da Sindaco, nell’occasione di una delle tante proteste che la
categoria portava avanti in quegli anni nel rivendicare diritti e sostegno .
Indimenticabile quando si mise alla testa dei coltivatori e li convinse che
sarebbe stato anche necessario bloccare la linea ferroviaria perché la voce dei partinicesi, la protesta
dei contadini del sud ,potesse arrivare là, dove non arrivava il ragionamento,
il convincimento ,la politica. Ricordo ,come
da comunisti ed avversari ,ci sconvolse l’idea che lui da Sindaco
democristiano ,potesse assumere contemporaneamente il ruolo di governo e di
lotta ,quest’ultimo da sempre prerogativa del nostro Partito .Gianni fu un
grande organizzatore ,dinamico e creativo .E queste sue doti più che nella
politica che aveva le sue regole ed anche i suoi impedimenti , li manifestò
nella scuola dove ,non condizionato da lacci e laccioli ,fu straordinario e
dilagante organizzatore. Fondò l’Istituto per l’agricoltura con annessa
azienda agricola per la sperimentazione in località Bosco Falconeria ,un
esempio concreto e moderno di scuola a reale sostegno della vocazione del
territorio . In questa sua scelta lo sostenemmo anche come comunisti in
Consiglio comunale convinti ,come lui ,che a Partinico non c’era necessità di
altre “fabbriche” : bastava quella “verde”
quella che disponeva di tutto e cioè la terra, la sua vocazione
soprattutto alla vitivinicultura , l’esperienza secolare dei nostri contadini. E
dell’agricoltura fu anche studioso pignolo ma competente . Non posso
dimenticare uno studio approfondito che ebbe a realizzare sulla nostra economia
agricola e che presentò anche al Consiglio comunale di Partinico perché
diventasse patrimonio di tutti e non solo di una sola parte politica , la sua,
che non sempre lo sostenne e lo valorizzò soprattutto come tecnico e studioso. E
fu tantissime altre cose . Fu uomo politico, di scuola, di fede .Fu anche il mio Preside in un anno in cui insegnai
in quella scuola. Mi disse :”Toti ,voglio che i miei e tuoi alunni possano avere
un’opportunità che non tutti ,nella loro vita futura, potranno avere”. E alle
Terme di Alcamo diramazione i ragazzi dell’Istituto ,per sua volontà
,imparavano a nuotare mentre all’esterno il termometro segnava anche 15 gradi .Una
cosa impensabile in una scuola partinicese largamente e diffusamente
bacchettona oltre che culturalmente arretrata e conservatrice
Caro Gianni Di Trapani leale
avversario politico, tenace difensore delle tue idee e dei tuoi progetti spesso
avveniristici ,ti porgo il saluto dei comunisti partinicesi .
Toti Costanzo
mercoledì 13 novembre 2013
MIA NONNA, SE L'AVESSE CONOSCIUTO, AVREBBE DETTO: Chi facci di ribusciatu! Ma comu nun ci cari a facci 'nterra..
Nel giro di un decennio ha superato tutti i record di saltatore di banchi . Ha perfino tolto il record che deteneva saldamente Saro Trombetta che di salti ne ha fatto tanti. Ora ,finalmente, insieme ai suoi innumerevoli quanto interessati scudieri cui si é aggiunto, di recente , un altro cameriere di livello (a proposito: uno dei suoi antichi scudieri, in particolare ,da persona per bene che era si é recentemente trasformato in un piccolo killer di periferia. D'altronde cu pratica 'u zoppu...) pensa come continuare a fottere il prossimo .D'altronde é' l'unico mestiere in cui si é esercitato da sempre .Un mestiere , dunque,che conosce assai bene.
Abbiamo ricevuto un montaggio, da un anonimo, che lo ritrae pensoso nel senso che sembra pensare quando tutti sanno che l'unica cosa che sa ben fare é allearsi con il rituffo della della cosidetta politica e degli affaristi locali ,e non solo ,per costruire imboscate, brigare, congegnare tragedie ,minacciare ,dare l'assalto ai Partiti che per lui altro non sono se non dei contenitori da riempire di vergogne servendosi anche di riciclati ,opportunisti e varia umanità pur di costruirsi un futuro . Ma si', sorridiamo anche se dobbiamo correggere il vignettista. Di lui tutto si può dire tranne che sia " un bambino distratto". Altro che bambino, altro che distrazione ! Iddu avi 'a cura longa comi 'i surci .Ebberu Vitu' ?
L'ULTIMA GAFFE DEL SINDACO LO BIUNDO. L'ALUNNO DISATTENTO PRENDE RIPETIZIONI DALL'ASSESSORE REGIONALE MARINO
Recita un comunicato odierno del Sindaco Lo Biundo: "Sui rifiuti le amministrazioni potranno procedere all'approvazione degli ARO (Ambiti di Raccolta Ottimale) anche senza la costituzione formale delle SRR. E questo l'esito dell'incontro di ieri tra l'assessore regionale all'Energia Nicolò Marino, l'Anci Sicilia e una rappresentanza dei sindaci siciliani." C'è voluta una lezione di riparazione, ma DOPO 6 MESI finalmente il Sindaco ha capito!!Peccato che, come si evince da questa circolare pubblica mandata a tutti i sindaci dell'isola,tutto ciò gli fosse stato comunicato già a MAGGIO DEL 2013.Il voto all'alunno Salvo Lo Biundo lo lasciamo dare a voi E comunque speriamo che adesso sappia almeno come mettere in pratica il concetto appreso!
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lunedì 11 novembre 2013
GLI ABUSI AMMINISTRATIVI DEL SINDACO DI PARTINICO. FIRMATO RIFONDAZIONE COMUNISTA? NO , FIRMATO DOTT. LEO RUSSO RAGIONIERE GENERALE DEL COMUNE
C'E' UNA NOTA DEL RAGIONIERE GENERALE DEL NOSTRO COMUNE DEL 24 OTTOBRE E INVIATA AL SINDACO, AL SEGRETARIO GENERALE ,AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ,AL PRESIDENTE DEI REVISORI DEI CONTI E ALLA CORTE DEI CONTI DI PALERMO CHE RAPPRESENTA UN VERO ATTO DI ACCUSA NEI CONFRONTI DEL SINDACO LO BIUNDO E DELLA ALLEGRA , SCONSIDERATA ,OPPORTUNISTICA,INTERESSATA, DISSENNATA ,FAMILISTICA GESTIONE DEL BILANCIO COMUNALE .STRANAMENTE IL DOCUMENTO NON HA AVUTO ALCUNA EVIDENZA POLITICA ANCHE SE IL CIRCOLO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA DI PARTINICO, APPENA NE E' VENUTO IN POSSESSO ,HA INVIATO UN COMUNICATO , CHE PUBBLICHIAMO , ALLA STAMPA CITTADINA .
L'INVITO A LEGGERE IL COMUNICATO NON SCATURISCE DA UNA NARCISISTICA NECESSITA' DI ESPOSIZIONE MEDIATICA DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE DI CUI PER NOSTRA FORTUNA NON SIAMO AFFETTI, MA DALLA NECESSITA' DI FAR COMPRENDERE A CHI HA ANCORA UN BRICIOLO DI DIGNITA' A QUALI PERSONAGGI E' STATA RIAFFIDATA LA VITA DELLA NOSTRA CITTA'.
In sintesi da quanto scrive il Ragioniere Generale emerge che il Sindaco :
-viola la legge sulla trasparenza che vuole il pagamento dei mandati secondo un ordine cronologico e non certo con discrezionalità che la legge non consente ;
-impone alla Ragioneria generale ,attraverso l'uso di inusuali ordinanze,di emettere mandati di pagamento PRIMA DELLA STESSA LORO SCADENZA (é il caso del mandato di 400 mila euro all'ATO PA1) ;
-ricorre alle anticipazioni di tesoreria col rischio di portare il Comune al dissesto economico;
- che nel nostro Comune si manifesta al 31 dicembre 2013 un saldo negativo di almeno 2 milioni di euro mettendo a rischio il pagamento degli stipendi e delle indennità per i dipendenti e per gli amministratori col relativo danno erariale.
Saremo curiosi di conoscere la risposta non certo quella del Sindaco che essendo un noto "falsario" racconterebbe una bugia ulteriore cui suole ricorrere, ma quella del Segretario comunale, del Presidente dei Revisori dei Conti ,dott. Lo Baido, mentre siamo certi che il Presidente del Consiglio comunale porterà alla discussione la nota citata. Alla Corte dei Conti , ma anche al Prefetto di Palermo anche noi ci faremo carico ,come Partito ,di chiedere un pronunciamento su tutta la vicenda .
Sala Rossa
L'INVITO A LEGGERE IL COMUNICATO NON SCATURISCE DA UNA NARCISISTICA NECESSITA' DI ESPOSIZIONE MEDIATICA DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE DI CUI PER NOSTRA FORTUNA NON SIAMO AFFETTI, MA DALLA NECESSITA' DI FAR COMPRENDERE A CHI HA ANCORA UN BRICIOLO DI DIGNITA' A QUALI PERSONAGGI E' STATA RIAFFIDATA LA VITA DELLA NOSTRA CITTA'.
In sintesi da quanto scrive il Ragioniere Generale emerge che il Sindaco :
-viola la legge sulla trasparenza che vuole il pagamento dei mandati secondo un ordine cronologico e non certo con discrezionalità che la legge non consente ;
-impone alla Ragioneria generale ,attraverso l'uso di inusuali ordinanze,di emettere mandati di pagamento PRIMA DELLA STESSA LORO SCADENZA (é il caso del mandato di 400 mila euro all'ATO PA1) ;
-ricorre alle anticipazioni di tesoreria col rischio di portare il Comune al dissesto economico;
- che nel nostro Comune si manifesta al 31 dicembre 2013 un saldo negativo di almeno 2 milioni di euro mettendo a rischio il pagamento degli stipendi e delle indennità per i dipendenti e per gli amministratori col relativo danno erariale.
Saremo curiosi di conoscere la risposta non certo quella del Sindaco che essendo un noto "falsario" racconterebbe una bugia ulteriore cui suole ricorrere, ma quella del Segretario comunale, del Presidente dei Revisori dei Conti ,dott. Lo Baido, mentre siamo certi che il Presidente del Consiglio comunale porterà alla discussione la nota citata. Alla Corte dei Conti , ma anche al Prefetto di Palermo anche noi ci faremo carico ,come Partito ,di chiedere un pronunciamento su tutta la vicenda .
Sala Rossa
COMUNICATO STAMPA
Sintetizziamo una nota ,senza aggiungere alcun nostro commento , che
il Ragioniere Generale del Comune di Partitico ha inviato in data 24 ottobre al
Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale e al Segretario Generale .
In sintesi il dott. Leo Russo
scrive:
- che il sindaco di Partitico nel procedere con
l’emissione di pagamento dei mandati per
le forniture e per le prestazioni piuttosto che utilizzare il giusto criterio
del seguire l’ordine cronologico ricorre al principio della deroga e dunque ad
una assoluta sua discrezionalità ;
-che “in ordine alla riscossione ( dei tributi -ndr) si fa presente che le stesse
no vengono attenzionate e realizzate per cui per far fronte al deficit di cassa
SI E’ DOVUTO RICORRERE A CONTINUE ANTICIPAZIONI DI TESORERIA “.Tale
anticipazione comporterà chiaramente uno squilibrio di cassa che dovrà essere regolarizzata ENTRO IL 31
DICEMBRE per non chiudere la cassa in
negativo e mettere il Comune NELLA
SITUAZIONE DI QUASI DISSESTO ;
-che le somme che si prevedono incassare al 31
dicembre rispetto alle necessità del
Comune danno UN SALDO NEGATIVO DI 2 MILIONI DI EURO col rischio di non potere procedere al pagamento degli stipendi ,delle indennità
e oneri previdenziali ed assistenziali
del personale dipendente e degli amministratori per i mesi di novembre e
dicembre e tredicesima e altre spese
obbligatorie quali luce, telefoni etc.;
-che “ nonostante l’Ente non abbia incassato un centesimo dalla stessa (
tassa sui rifiuti- ndr) sono state
comunque liquidate e mandatizzate,SU SUA ESPRESSA DISPOSIZIONE IN DEROGA,
all’ATO fatture per 2.998898,90 euro“
-che ,non trova alcuna
giustificazione “l’inusuale ordinanza
sindacale “ con la quale il Sindaco ha imposto all’ufficio di ragioneria l’emissione
anticipata di un mandato di pagamento del 10.9.2013 e di 400 mila euro all’ATO
PA 1 allo scopo di giustificare la situazione gravissima creata a Partitico dai
disservizi della Società . Ciò perché
viola l’art. 5 punto 1 del contratto tra Società servizi comunali integrati e
il Comune che dispone di 60 giorni per il pagamento della fattura ,che nella
fattispecie sarebbero scaduti l’11 novembre senza che la Società avesse da recriminare
ma perché, anche in assenza di mandato
di pagamento trattandosi di Società per
azioni, questa non possa INTERROMPERE IL SERVIZIO “ né
tanto meno che debba essere il Comune a ricorrere alla propria anticipazione di
tesoreria per fare fronte alle loro spese”.
-che per tutte queste ragioni
esposte il Ragionerie Generale del Comune cosi’ conclude la nota: “ Tutto quanto premesso, trattandosi di UN ORDINE INUSUALE che viene impartito a un dipendente non posso che procedere al pagamento del
mandato ma considerato che da questo NE
SCATURISCE UN DANNO ERARIALE questo
Ufficio è obbligato a trasmettere tutti gli atti alla competente sezione della
Corte dei Conti “
In ultimo ricordiamo il famoso slogan elettorale del riconfermato (purtroppo per noi) sindaco Lo Biundo, che come un'eco assordante ritorna alla mente ogni qualvolta ci fermiamo ad osservare le strade piene di rifiuti con conseguente proliferamento di topi, gli studenti senza buoni per i libri, la distilleria Bertolino che spadroneggia indisturbata, quartieri senza acqua, spazi verdi abbandonati, casse comunali sempre più vuote ma senza un minimo di servizi per i cittadini ecc ecc. Lo slogan era "continuità e stabilità per combattere la crisi". Qualcuno c'ha pure creduto.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE
COMUNISTA
CIRCOLO “Peppino Impastato”
DI PARTINICO 8 ott. 2013
lL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
lL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
Giacomo Minore Toti Costanzo
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