Avevamo anche litigato,seppur in
maniera affettuosa,in ragione della nostra lunga e sincera amicizia.Lui
sosteneva che bisognava dare ai giovani amministratori la possibilità di
governare manifestando fiducia e assegnando tempo.Io ribadivo che si,che è
anche giusto,ma bisogna sapere a chi si affida il governo della città perché
non basta essere anagraficamente giovani ma puliti dentro,onesti nei sentimenti,dalla vita limpida e leggibile sicuramente capaci di anteporre le necessità
collettive a quelle personali o di gruppo.Lo mettevo davanti ad un serie di
fatti incontestabili di cui si era macchiato questo gruppo di "giovani" amministratori che avevano nel 2008 messo le mani sulla città.Ma lui
continuava a restare fiducioso fino a quando messo di fronte all’evidenza dei fatti che
dirò,non ebbe a capitolare.
Essendo coetanei,insieme avevamo
vissuto la storia della nascita del cosiddetto “burdillicchio”.Una delle più significative vicende in cui la “politica”, la politica della vecchia DC,ebbe a manifestare tutta la sua arroganza,il dispregio delle leggi,la
sicumera di poterla fare franca in quanto a “loro”
tutto poteva e doveva essere consentito.La collocazione nel giro di una notte
di un grande manufatto in legno collocato
al centro di una piazza intitolata al “Progresso” ( e poi ai Martiri di via Fano) e delimitata da due
scuole ,il Ten. La Fata
a nord e l’Archimede a sud, la diceva lunga sul contesto che abbiamo
vissuto quelli che come noi si affacciavano in quegli anni e alla vita prima
sociale e successivamente a quella politica.Ma anche la vita dei nostri genitori che
ebbero a vivere da ragazzini dentro la
bufera della Prima guerra mondiale e ,da
adulti, anche della Seconda che ebbe a
sconvolgere le loro vite.Proprio quell’anno, era il '56, iniziavamo a frequentare il
Ginnasio mentre la nostra città,allora come ora,soffriva di una gravissima
crisi economica.Il 2 di febbraio per
questa ragione aveva avuto luogo alla trazzera vecchia lo “sciopero alla rovescia” organizzato da
Danilo con il sostegno della Camera del Lavoro di Turiddu Termine e soprattutto
del PCI,con una disoccupazione di oltre 6000 lavoratori e con una Chiesa che
sosteneva materialmente i più poveri(un pò come fa ancora ad oggi ) attraverso le sue mense ed un PCI che spingeva
i disoccupati alla lotta e alla disubbidienza contro un governo sordo ai
lamenti dei poveri ed ultimi della nostra città.Ma il manufatto fu collocato e
noi ragazzi lo battezzammo subito“burdillicchio” perché nel giro di poco
fu “assaltato” da noi studenti .Li’
si vendeva di tutto:pane e panelle, ascaretti e sciallotte con granita,
aranciata “sanpillirino” (cosi’ soleva
chiamare la bevanda il gestore),birra.Appare evidente che chi aveva avuto quella
intuizione ( i bar della città si contavano in meno delle dita di una mano)
anticipava i tempi di un certo sviluppo legato all’incipiente fenomeno del consumismo manifestando, cosi’,una notevole
capacità ed acume imprenditoriale. Ovviamente a distanza di oltre mezzo secolo
il manufatto é ancora li’ (passato, ovviamente, da una mano all’altra) si è
allargato,potenziato, affinato mentre ai tempi di Giordano si stava per definire
l’opera inglobando il legno dentro una struttura in muratura.Ovviamente a
quel sindaco,che Lo Biundo servi’ per ben cinque anni e che lo ha ricambiato risostenendolo nella ultima vicenda elettorale , gli fu impedito per le solite rotture dei
comunisti che ebbero a dire:“Ci voli ‘u
venti ‘nchiesa ma no p’astutari i cannili !”
Adesso Lo Biundo,per non essere
da meno dei vecchi governanti degli anni ’50 di cui ha ereditato incultura,arroganza e spregiudicata immoralità,pensa di riportare indietro l’orologio
della storia e ci riprova con il burdillicchio n. 2.Per cui non mi è stato
difficile convincere il mio amico che
avevo ragione nel definire affaristi costoro che trattano direttamente come,ad esempio,é accaduto con la vendita dei beni cosidetti dismessi.Dunque il manufatto viene collocato sul suolo di una
“piazza” o, se preferite su di una “via”.Ovviamente il mio amico,messo davanti
a questa ultima evidente perla amministrativa del Resuscitato,ebbe a
chiedermi:“Ma secondo te, perché?”Gli
risposi che la sua ingenuità era commovente.Anche i bambini hanno capito che Lo
Biundo pur raggiungere lo scopo della sua rielezione sarebbe stato disposto a
tutto.E soprattutto facendo leva sul bisogno di lavoro di tanti giovani che in
una situazione di crisi sono alla disperata ricerca di una qualsiasi soluzione.
Quel che non è moralmente consentito a chi governa una città non è soltanto il “condizionamento” nei confronti di chi
si trova in uno stato di necessità per cui diventa facile preda e vittima del
“Potere”,quanto la proposizione di soluzioni anche illegali.Io, Sindaco,ti
concedo la Piazza
o la Via ,ti nomino
nel Nucleo di Valutazione,ti concedo il suolo su cui costruire manufatti
stabili in legno davanti l’esercizio commerciale o di gestire i parcheggi a
condizione che ti candidi nelle mie Liste e mi porti i voti.UN VOLGARE PROCESSO
DI SCAMBIO che umilia tanti padri di famiglia costretti a fare per i loro figli
quel che mai avrebbero neppure pensato
di fare.Comprendiamo bene che chi ha necessità è disposto a tutto ma chi ha
necessità non deve diventare vittima due volte.La prima perché condizionato a servire
e la seconda perché messo di fronte a soluzioni
non consentite .Si deve rivoltare contro chi ha il dovere di fare rispettare la LEGALITA ’ ma che non intende farlo.I Comunisti a Partinico ci sono sopratutto per questo .Almeno fino a quando ce ne sarà anche
uno solo.Ma i Comunisti comprendono bene come ci sia una disoccupazione ,soprattutto
giovanile, che si taglia a fette per cui anche coloro che hanno voglia di
lavorare,che dispongono di una professionalità ed una esperienza devono essere aiutati
. Ma con soluzioni all’interno dei processi di legalità per evitare d’essere costretti
anche a subire l’umiliazione di inchinarsi ai voleri di affaristi che hanno
scambiato il nostro Comune come una agenzia privata di COLLOCAMENTO ELETTORALE .
ORA NOI COMPREDIAMO TUTTO CIO’ e
se c’è un modo qualsiasi,SENZA FARE VIOLENZA ALLE LEGGI,di trovare una
soluzione che non può essere certamente quella che si prospetta ,noi non saremo
che d’accordo.Ma a firmare “le carte”
deve essere L Biundo (il quale,siatene certi,NON NE FIRMERA’ NEPPURE UNA
) e NON il funzionario o l’Assessore di
turno che si potrebbero prestare .Ovviamente noi ,questo,non lo consentiremo.
P.S.Ieri sera si è conclusa la
lunga giornata dedicata all’approvazione del Bilancio di Previsione (sic! )
2013 e su cui ci ritorneremo .E cosa ha fatto votare tra le altre cose ai suoi
,il Redivivo?Una delibera che farà
assumere sul groppone del nostro Comune un ingegnere,un assistente sociale,un esperto programmatore e
,udite, udite ,un avvocato che peseranno come un macigno sulle casse comunali .FIGURE CHE NON SERVONO DI CERTO AD UN COMUNE CHE HA GIA' UN ESERCITO DI DIPENDENTI.Un ulteriore,insopportabile costo alla faccia dei cittadini contribuenti
spolpati dalle esose tasse imposte da Lo Biundo & soci .Lazzaro aveva anche
tentato di fare assumere il suo addetto stampa ed altri appendicoli vari ma gli è
andata male. Ovviamente ci riproverà. Intanto Buone Feste, cari concittadini. Ci
risentiremo presto.
Toti Costanzo
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