Quando
Mimmuzzu gli confidò che c’era la possibilità di un viaggio nella vicina Tunisi
a franco sbafo,sembrò letteralmente impazzito.Non riusciva piu’ a prendere
sonno.Aveva ancora davanti agli occhi le immagini furtivamente registrate un
decennio prima da Vincenzino un po’ qua e un po’ là ,vice di Giugio ed ora
anche suo seppur per interposta puella,in Eritrea dove l’ex si esibi’ vestito
da berbero in una suggestiva danza al chiaro della luna africana.Giugio quella
notte fu insuperabile,strepitoso.Seguiva il suono cupo ma nello stesso tempo suggestivo e ritmato dei
tamburi africani che rievocavano immagini viste i tanti film di Tarzan nella
foresta.E nel seguire il ritmo della danza con sinuose,muliebri movenze,tracciava
insieme agli altri beduini un ampio cerchio che si allargava o si restringeva a
seconda delle indicazioni date dal capo tribu’di cui,a quel che si racconta
ancora ad oggi,fu ospite gradito.Ma Totò Loby (abbreviativo di Lo By-undo)
cosi’ come ora lo chiamano in maniera confidenziale e affettuosa alcuni consiglieri anche di opposizione in
ragione dei tanti affari lobbistici che è riuscito a concretizzare nell’arco di questi
anni e di cui quanto prima sarà data ampia notizia con divizia di particolari assai interessanti ,aveva davanti agli occhi in
maniera quasi ossessiva le immagini di Giugio che si immergeva nelle calde
acque del Mar Rosso circondato da fanciulle del luogo che solevano prendere il
bagno ed il sole in maniera assolutamente disinibita.Una vista che,a detta di Giugio e
confermata da Vincenzino appositamente
interpellati facia veniri ‘a vista
all’orvu.
Dunque
bisognava organizzare il tutto mantenendo,però,la più rigorosa segretezza
possibile ed immaginabile.Ovviamente fin che si poteva,per evitare che ne
facesse ufficiale richiesta di partecipazione l’esercito di maggioranza dei questuanti
dediti al quotidiano vagabondaggio, dietro compenso,dentro il Palazzo e al loro
nullafacentismo quale elemento qualificativo e giustificativo del percorso dal
Palazzo di città al caffè letterario dell’angolo e viceversa che scandiva il
loro tempo quotidiano come il pendolo di Foucault.Ma la cosa trapelò e quando
Gianli e Roby ne ebbero certezza,in una pausa dei lavori della Giunta alla
presenza del segretario mio segretario cà essici o un essici è ‘a stessa cosa,prima
scomparvero e poi ricomparvero vestiti di tutto punto con completo composto da
Seroual,Djellaba,Shiashia e Babouche che ,per quanti non ne fossero a
conoscenza,trattasi del classico ,tradizionale abbigliamento tunisino composto
da pantaloni,veste,copricapo e scarpe di feltro.Una vera magnificenza.Grande la
meraviglia dei presenti mentre l’applauso delle signore della segreteria fu
spontaneo ed entusiasta come sempre.Ntrea,che per caso si trovava nei paraggi,convocò
immediatamente la
Commissione di cui è Presidente per mettere all’ordine del
giorno non le sue cicliche dimissioni ma questa volta una “Ricerca sui beduini e approfondimento di usi e tradizioni”;Toto’ inteso chiama Sarotrombetta 3131 mise a
disposizione la sua esperienza procurando i vaccini come se si trattasse di
safari nel Corno d’Africa;Jhonny Uno chiese l’eventuale esclusiva per sondaggi
geognostici da realizzarsi nei pressi del deserto,ovviamente senza alcun fine
di lucro,per dare solidaristicamente l’acqua
ai vicini villaggi;Pinuzzu tanti auguri
chiese se era possibile organizzare il trasferimento del quadro della Madonna
del Ponte per un pellegrinaggio da Bizerte ad El Alla mentre il Prestanome di potere
collocare una partita di pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici della
città di Thabraca. Ma la richiesta di Gianli e Roby non potè trovare udienza in
quanto i posti erano pochi e strettamente riservati agli “operatori economicii” (che
poi sono sempre quelli)per cui Gianli,quale risarcimento morale,ebbe l’impegno
che avrebbe indossato la fascia tricolore alla prima occasione utile mentre
Roby,e per la sua esperienza e per altri impegni precedenti, non ne fece una
questione rinunciando a migliore occasione.Ma se Gianli e Roby fossero stati portati a Tunisi o ad Hammamet, Loby e gli
operatori avrebbero fatto un figurone nel senso che nessuno avrebbe avuto alcun
dubbio,vedendoli da vicino,che tante nostre radici sono rimaste là dove i
Romani costruirono tanto e soprattutto distrussero ancor di più come la città
di Cartagine.Ma a proposito di Cartagine divenuta ,intanto ,un Parco archeologico
patrimonio dell’umanità.Aveva fatto richiesta di intrupparsi anche una nota
personalità locale che ebbe,anch’egli,cinque anni di esposizione mediatica e di ruolo
politico e in più conosciuto dalle cronache locali anche quale fine
professionista.Infatti proprio per uno studio approfondito sugli acciottolati e
basolati della città di Cartagine aveva chiesto un passaggio.Purtroppo ,per
questa occasione,non fu possibile accontentarlo.Il nome? Dagli amici più
intimi si fa chiamare SANDY YELLOW!.Chié? La caccia è aperta
Sala Rossa
2 commenti:
Se domandare è lecito... Totò Loby (complimenti ai consiglieri per il nome d'arte affibbiato) ha ricevuto in dono prima di partire qualche particolare offerta telefonica?
Sala Rossa ci illumini...
Mi scuso per il ritardo nel dare una risposta. Tuttavia debbo ammettere che non saprei rispondere alla domanda. Se il gentile lettore sa qualcosa di più, potrebbe aggiornarci? Grazie Sala Rossa
Posta un commento