Devo
fare una doverosa premessa.Sono profondamente convinto che ciascuno di noi
abbia il diritto di decidere di sé,di fare le scelte come meglio gli aggrada.Può
impegnarsi o disimpegnarsi,essere fedele e coerente oppure non
esserlo,mantenere i patti oppure disattenderli,abiurare alle scelte politiche o
religiose o restarvi fedele.Per cui se c’è,ad esempio,un consigliere comunale
eletto in una lista,in un contesto particolare e a sostegno di un progetto,se
lo ritiene utile perché a suo avviso ne sussistono le giuste ragioni,può operare
altre scelte.Se tutto ciò avviene con profonda convinzione e perfetta buona
fede,allora i cambiamenti sono moralmente accettabili e giustificati.Quel che,però,non
si può condividere né tanto meno giustificare è quando il cambiamento delle proprie
posizioni sia dettato da personali vantaggi economici o di carriera ,opportunismo,altri
interessi irriferibili come la corruzione in politica, il voto di scambio.Tutto
ciò,ovviamente,non può trovare alcuna giustificazione morale.Su questo argomento nel Consiglio
comunale della nostra città,ad esempio,(ma questo può anche accadere e accade all’interno
della macchina amministrativa) si potrebbero citare diversi casi.Uno in
particolare,però,ha colpito e sconcertato l’opinione pubblica,e che s’intende citare.
Nella
trascorsa consiliatura,e per ben cinque anni,si è visto un consigliere di
opposizione alla maggioranza di Lo Biundo - e a detta di più per ragioni mai
pubblicamente confessate-inveire,protestare,minacciare,farsi addirittura cacciare a forza dai lavori di quel consesso per l’eccesso di volgarità ed arroganza
manifestata nei confronti del sindaco.Lo stesso consigliere rieletto nel 2013 ,e sempre in una lista
che si opponeva a Lo Biundo,improvvisamente appare in una pubblica iniziativa
a fianco di colui che era stato oggetto di continue contumelie,irrisioni e
minacce.Seduti allo stesso tavolo in una pubblica iniziativa del Partito del
consigliere ,divenuto anche quello del Sindaco, e di cui abbiamo detto tanto
sulle ragioni di un tal salto “della quaglia” o se preferite “conversione”
non certo nel senso religioso ma di convergere verso gli stessi interessi.Tutti
e due insieme ,appassionatamente.
Tutto finito,dunque,dimenticato,archiviato,sepolto
sia gli epiteti che le minacce?Buon per loro picchi nuddu si piagghia ca' nun s'arrumigghia.Ora, noi che ne
abbiamo visto di tutti i colori ,non è che ci siamo tanto scandalizzati di questo rentreé in
quanto si tratta di personaggi della stessa “levatura”,con
gli stessi intendimenti ed obiettivi,stessi interessi e fini: considerare la “Politica” lo strumento di cui servirsi,di
volta in volta,contro qualcuno o
qualcosa o per qualcuno e per
qualcosa che non sono,di certo i cosiddetti “interessi
della collettività ”.Tuttavia la cosa non ha turbato più di tanto i nostri sonni e men che meno quelli dei
tanti cittadini che hanno avuto modo di “pesare”
Lo Biundo e la sua combriccola in questi anni di esercizio di tanta sporca amministrazione.E
sporca non solo in senso materiale.Al più si è abbassata ulteriormente la
soglia della decenza che con Lo Biundo e suoi innumerevoli,ciclici soci di
maggioranza è arrivata al fondo del barile.
E
mentre la città sprofonda c’è chi a questo impresentabile sindaco tende la
mano.Lo fa,certo,con un certo stile,pubblicamente,alla luce del sole e non
certo “rintra ‘i malaseni” e negli
alti rifugi lontano da occhi indiscreti,invitandolo attraverso la tivvù ad accogliere proposte che
a detta,ad esempio della consigliera Maria Grazia Motisi che insieme a Franco Di
Trapani ( eletti in liste dell’avvocato Bonni’) lasciano i loro gruppi di
appartenenza e ne costituiscono uno nuovo,”non
costano niente dal punto di vista economico ma darebbero decoro a Partinico”.E
noi siamo perfettamente ‘d’accordo con loro non solo perché hanno il diritto di
esplorare e percorrere altre vie politiche ma perché a Partinico ci sono
problemi che non costano niente ma che Lo Biundo non ha mai voluto,NON
POTUTO,risolvere.Costa tanto,ad esempio e come chiede da tempo Rifondazione,riattivare
la funzionalità e ridare decoro alla Galleria degli Artisti(mai nome fu scelto
in maniera più incauta!) in quanto ridotta come un pezzo della peggiore
periferia degradata della città?O come chiedono i due consiglieri ,ma ancor prima lo hanno chiesto Gianluca e Valentina con una interrogazione del 31 gennaio 2014 ,per attivare
gratuitamente la rete Wi-fi?E per restituire decoro alla Villa Margherita cosa necessita? E cosa
costa restituire dignità al “Parco del Castellaccio” un grande polmone verde da noi salvato dal degrado ed ora al degrado ritornato?Affidarlo,forse,a
qualche associazione “contigua” a lo
Biundo o ai suoi più vicini collaboratori per mettersi “a firriari” nell’occasione della prima campagna elettorale utile ?
Ora
io mi chiedo: perché lo Biundo pur essendo nella condizione di farlo avendo
nella mani il Governo della città e,dunque,ogni disponibilità oltre che economica
anche umana ,NON HA VOLUTO ?Perché non ha agito ? Forse perché glielo hanno
chiesto i “suoi nemici comunisti “?
Si trattava di richieste “distruttive”?
E perché i due consiglieri Motisi e Di Trapani intendono convincerci che se le stesse richieste le fanno loro, "se po ffà?”Suvvia,non credete che
siamo abbastanza adulti e vaccinati per comprendere che le cose non stanno
cosi’?I due consiglieri ,che tra l’altro hanno abbastanza esperienza
politico-amministrativa (sono stati entrambi assessori in Giunte di
Giordano) devono condividere con noi che
la scelta dell’autonomia dagli altri presuppone il raggiungimento di ALTRI
TRAGUARDI.Cosa assolutamente legittima ed assolutamente non contestabile.Basta
dirlo e tutto diventa più chiaro!
P.S. Un mio carissimo amico e fine
professionista mi ha chiesto di chiedere ai due consiglieri: “Ma davvero
pensate che Lo Biundo ,incapace di togliere perfino i rifiuti che penzolano in
ogni luogo e in ogni dove ,sia nella condizione di trasportarci in estate al mare della
Ciammarita con un qualsiasi,anche sgangherato,bus navetta?
Toti
Costanzo
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