Non appena prese la parola il comunistello dal
dente avvelenato-che seppur iscritto a
Lettere e ad ogni esame non colleziona meno di un 30 (e spesso perfino con
tanto di lode),ha bisogno di farsi scrivere gli interventi da “uno spettro si aggira per Partinico”- Totò
da poco Pizza Express diventò paonazzo,si agito’ sulla sedia divenuta assai
scomoda,sbuffo’ e adirato come non mai prese l’uscio e si lancio’ in una
indecorosa fuga catapultandosi su uno dei tanti divani presenti all’interno nella
Sala degli Specchi che tutto poteva pensare quando ospitò perfino Garibaldi, di
poter finire come la reggia di Ulisse e Penelope nelle mani di nuovi voraci Proci riveduti e corretti dalla storia.Non
ci fu verso di poterlo consolare né gli ambasciatori,visitatori a turno,lo
convinsero a ritornare in Consiglio e svolgere il suo ruolo anche se questo diviene
ogni giorno di più palesemente indecoroso.Ci provarono don Peppino Barby nelle vesti di
colomba e poi ’Ntrea,Wind,Jhonny 2,Gianli e Geronimo andati in delegazione con le lacrime
agli occhi.Ci provo’perfino don Leuccio felicemente riapprodato all’ovile dopo avere
avuto l’assicurazione che ogni mattina poteva continuare a vagare dentro il
Palazzo alla faccia dei 3000 euro mensili versati per lui dai contribuenti anche perché
nessuno si sarebbe più occupato dei suoi impresentabili sponsor politici e delle sue parentele ,nonché un paio di pie donne costernate
ed afflitte che,immediatamente,assunsero il ruolo di corifee coprendosi di neri
veli e lanciando prolungati lai lungo i corridoi e gli uffici attigui alla sala
del Consiglio.Niente da fare.Totò Pizza Connection fu irremovibile:”Io il comunistello dal dente avvelenato non
lo voglio più ascoltare!”.
Si apri’ la discussione.Il
comunistello sciorino’ cifre ,sparo’ una serie interminabile di minchiate stratosferiche
del tipo “Con il nostro progetto per la
raccolta e lo smaltimento dei rifiuti non solo nel giro di due anni faremo
risparmiare ai cittadini quasi la metà della tariffa che viene pagata oggi e in più mantenendo
il lavoro a tutti i dipendenti compresi quelli forniti da società di nuovi
negrieri che lucrano sul loro lavoro,ma possiamo finalmente avere la città in un accettabile
e dignitoso decoro “.
Don Peppino Barby chiese di intervenire
avendo,però,previdente com'é ,dato mandato agli uscieri di far collocare accanto a lui una lunga vetrata.Doveva
essere funzionale alla sua inutile arrampicata.Infatti vi scivolò mentre dai
banchi della stessa sua maggioranza pervennero,si presume al suo
indirizzo,strani,prolungati,innaturali suoni seppur lanciati in sordina.Don
Peppino fu costretto ,suo malgrado, a desistere mentre
faceva il suo ingresso furtivo " a tti viu
e un ti viu”Sciaboletta due mentre Filippino si destreggiava tra una new entry
nel nuovo Partito Democristiano,la presa di distanza dai
Gruppi di minoranza da parte di due “oppositori
costruttivi” finalmente liberi di contattare a piacimento e un tentativo di
dialogo del consigliere Gianfri con i sordi ma che é rimasto solo come la buonanima di
Gallico ,cioè solo e senza compagno.Ma Gianfri,seppur giovane tuttavia resta assolutamente convinto
che “megghiu sulu cà malu accumpagnatu”.Niente
da fare.La proposta dei comunistelli andava respinta senza discussione alcuna e
respinta fu il giorno successivo quando Totò ai Quattro Formaggi tuonò :”Ma vi rendete conto che se accettiamo la
proposta dei comunistelli si a va fare fottere il progetto che abbiamo in testa
e per cui stiamo lavorando da anni ? Vi rendete conto,invece,che se diamo il
servizio “all’esterno” cioè ai privati significa che c’è possibilità all' ATI (Associazione
con Tanti nostri Interessi ) di avere in mano
la gestione del business? E non lo pensate che sarebbe anche la fine del CCR(nostro Comitato
Centrale dei Rifiuti) ?E,successivamente
se ci scappa di mano questa fase,me lo dite in quali mani finira’ ‘a munnizza
della nostra città che oggi come non mai per noi non sarebbe più un problema,ma
una vera gratificante risorsa?”
Calo’ un silenzio di tomba.Un
singhiozzo prolungato,che cresceva in maniera esponenziale fino a diventare
assordante,pervenne dalla platea sensibile al richiamo e all’uopo convocata con
lo scopo di fare muro ed anche quadrato.Contemporaneamente ,come nel film con Jennifer Jones,“Bernadette”,quando la santa ebbe l’apparizione e si in ginocchio’ ai
piedi della Madonna,come un sol uomo si prostrarono invocando pietà e misericordia.Come
al solito,d’altronde,non avevano capito un cacchio per cui ancora una volta furono
costretti ad apprezzare la finezza dell’ingegno,l’acume e il fiuto di chi alla
stregua di un nobile cirneco si lanciava sulla preda e dopo averla
individuata,analizzata e sezionata, la azzannava con goduria e voracità
facendone dei rimasugli partecipe anche gli altri.Gli altri,purtroppo,restavano sicuramente e sostanzialmente delle persone per bene ma ineluttabilmente come quei piccoli incroci ,i cosidetti bastardini, senza alcun pedegree solo capaci di dare tanto affetto ed amore al padroncino di turno diventando ogni giorno di più umili , devoti, servili .
Sala Rossa
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