La telefonata lo aveva
letteralmente disorientato.Il contenuto della stessa provocò su di lui un tale
sconvolgimento paragonabile soltanto all’effetto di uno shock cardiogeno quando investe una persona.Pensava ad uno scherzo.Vuoi vedere che si tratta dei soliti comunistelli i
quali oltre a renderci la vita difficile dentro la sala consiliare o con il
loro odioso e petulante face book,con comunicati ed interviste ora lo fanno anche
per telefono? Ma no,la voce era proprio quella di Antonello che tu puoi imitare
in tutto-fumosità,prepotenza,arroganza,presunzione,supponenza- tranne che per
i suoni che emette la sua inconfondibile voce e soprattutto il suo inimitabile
dialetto palermitano delle parti di Ballarò.No ,era proprio lui,tale e quale il
protagonista del film del ’51 con Walter Chiari e Isa Barzizza “ Era lui…si’,si’!”
Gianli pensò che la notizia era
talmente ...ma talmente .che andava portata come si suol dire postu ‘ncasa. Gli disse al telefono”arrivo”
e si fiondo’,catapultandosi in un baleno,dentro la Sala degli Specchi in quel
momento invasa come al solito da saltimbanchi,richiedenti,proponenti,riceventi,estensori,porgitori,questuanti,affaristi,acquirenti,venditori
di fumo,imbonitori da strapazzo,ripropositori di veline a pagamento.Addirittura
Toto’ chiama Saro 31.31 stava effettuando
un prelievo a Peppe disteso su di un divano che aveva rischiato un collasso
appena saputo della presentazione,nell’ultimo minuto utile,di una domanda di
incarico tendente a togliergli lo scopo di tutta la sua vita:il comando,che
come è a tutti noto, è megghiu di f….”.
‘Ntrea,che non manca mai,si teneva la testa tra le mani
perché inutilmente chiedeva da settimane a don
Diego de la Vega
ora inteso El Zorro per la velocità
con la quale elimina pure le frasche dai più piccoli androni,di togliere la
vergogna dei rifiuti accumulati a due passi dai 108 alloggi.I suoi vicini di casa,che
lo avevano da anni gratificato ad abundantiam di consensi elettorali,da troppo tempo disperati un recente pomeriggio avevano addirittura tentato di salallu
(dal verbo “salare” attività diffusa nei paesi costieri quando si lavoravano le
sarde salate messe dentro ‘u baraloccu per poi
commercializzarle ma che i ragazzi avevano trasformato in un crudele rituale:abbassamento forzato di pantaloni e con sabbia mischiata all'acqua strofinare le intime parti ) ritenendolo
responsabile del tutto..
Gianli chiese ascolto ed ascolto
ebbe.Disse trattenendo il fiato e balbettando per l’emozione :
”Amici compagni,camerati,conoscenti,richiedenti,etc.etc.
vicini e lontani,ascoltate”.E racconta del contenuto della telefonata di Craco
che a sua volta aveva ricevuto una telefonata da Matteo il bulletto che fa il Premier (irriverente definizione di un tal giornalista Alessandro Robecchi).E
Matteo cosi’,sostanzialmente,ebbe a comunicare:scelgo Toto’ Loby da
Partinico perché da una indagine commissionata su tutto il territorio
nazionale,rappresenta il prototipo del vero nuovo amministratore del nuovo Partito Democristiano.Egli,infatti,ha tutti i requisiti richiesti che si
elencano in ordine:avere cambiato non meno di sette gruppi politici o Partiti
di destra,di centro e anche di sinistra;manifestato forte propensione al tradimento
meglio se nei confronti dei“compari di
tazza”;mentito sempre perché
soltanto mentendo si può politicamente sopravvivere umiliando la verità che è materia
per gonzi;avere una concezione padronale del Comune cedendo a galoppini beni
di pubblica proprietà;gratificato con incarichi a pagamento e allegre concessioni edilizie gli zuini
tienisacco e porta voti;possedere una notevole capacità di far falsare
carte,documenti,graduatorie;saper costruire in
pochi anni e dal niente,una posizione economica trasformandosi,di volta in
volta,in impresario energetico,della ristorazione ed affini.E infine essere
capace di tutto questo ed anche di piu’.Per tale ragione lo inviava in Bulgaria
insieme a non più di due collaboratori per un gemellaggio con la città di Vraca
(nome di chiara ed evidente origine siciliana perché “vraca” dalle nostre parti significa una sula latata di un paru di
causi ) e cioè,e con tutto rispetto, sinonimo
di popolazione che non possiede neppure un paio di pantaloni” tanto è sbracata
nel senso di afflitta.E più un popolo è afflitto (la nostra Partinico,ovviamente,ne
viene esclusa!) e più è soggetto a speculazione e si possono fare affari.Dunque in Bulgaria si possono
fare affari cosi’ per come è stato in Tunisia dove,è vero,che alla popolazione pu’
pitittu ci suranu puri ‘i renti ma dove con i buoni uffici di Mimmuzzu,che si
sa girare, si possono fare affari d’oro.Si tratta di terre vergini che appena
arriva uno come Totò i popolani gli si inginocchiano cosi’ come fecero i poveri indigeni
alla presenza dei vetrini colorati portati in dono dal nostro Cristoforo in
quei ricchi lidi nel lontano 1492 e che ,letteralmente, spoglio' di tutto .Dunque dovevano partire soltanto in
tre.Gianli presentò immantinente la sua candidatura considerato che nel
precedente viaggio,seppur ne avesse diritto e caratteristiche,era stato escluso
mentre Jhonny 2 che mai nulla gli aveva chiesto,lo guardò con tenerezza ma
senza profferir parola.Toto’ capi’ e con un leggerissimo abbassamento del capo gli
disse di si.Don Peppino Barby protesto’ ma inutilmente;Pinuzzu ebbe a dire che
data la sua ultratrentennale esperienza nella sanità locale poteva essere di
utilità per quella popolazione;l’assessore Sciaboletta
Due che voleva imbarcarsi ad ogni costo non appena ebbe a comprendere come
il 5% della popolazione bulgara fosse di etnia Rom,declino’ l’eventuale invito.Non
sia mai che uno cresciuto con i valori di Dio,Patria e Razza si possa mescolare
con quei quattro straccioni.Toto’ chiese tempo e chiese soprattutto se il primo
incontro,ovviamente riservato,potesse averlo con Sofia.Gianli,che è sicuramente
più allittratu gli spiego’ che Sofia
non era una signora ma la capitale di quel Paese.Totò incasso’ con la solita
faccia di bronzo ma ebbe ad insistere:”E’
allora possibile incontrare l’attrice-regista bulgara,quella Michelle Bonev amica
della Pascale e dell’ex Cavaliere
Baconchi?”.Anche questa volta la risposta fu un no deciso ma con l’apertura
di uno spiraglio nel senso che Gianli gli diede ad intendere che,comunque,li’
sul posto cocchi cosa ci putia puru nesciri.Partirono
accompagnati all'aeroporto da una schiera infinita di lecca-lecca.
All’aeroporto si registrarono,destinazione
Vraca,Totoscki Vassiliev Lobylundov,Ivan Petrov Provenzanoscki e Ivan Anastas
Desimonieschki .Parti’ ,in incognita,anche un quarto di cui non si seppe mai il
nome e neppure il cognome e che, comunque, non riveleremo neppure sotto "salatura".
Sala Rossa
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