Dopo il solenne annuncio in
Consiglio comunale(“denuncio,denuncio per tutelare la mia dignità”) che scosse
dalle fondamento il democratico consesso- “
cosi’ percossa attonita la terra al nunzio sta muta pensando all’ultima ora
dell’uom fatale”( Manzoni ne il 5 maggio 1821 in onore di Napoleone)-Sala Rossa
fu costretta all’inattività.Alla notizia ferale una febbre da cavallo
l’assali’,un tremito irresistibile scosse le sue vecchie membra mentre
l’intestino sconvolto dall’annuncio,ebbe irrefrenabili,continui travasi e
conseguenti traslochi in luoghi opportuni che in poco tempo ne debilito' la fibra.Sala,dunque,già
compromessa da una “litrata” di bile
fuoriuscita all’annuncio della riconferma,a giugno 2013,di Loby a riguidare la
città che di recente e dopo una mostra internazionale di significative foto ha
assunto il nome di “Cityvoltaico”e dopo avere dovuto,nel tempo,sostenere perfino
le cinque aggressioni della plurimiliardaria signora del mare color del vino
risoltesi,però,in una serie di sonore pernacchie il cui suono risuona ancora ad
oggi nelle auguste sale di quel che fu il Tribunale locale (e anche del
palermitano),fu costretta,obtorto collo,alla forzata inattività.Chiamato lo
speziale al suo capezzale da vicini di casa amorevoli,caritatevoli e
misericordiosi,il responso fu tranciante:niente più fantasie da trascrivere su
quell’infame contenitore ,e per giunta comunista,ma
contrizione,silenzio,meditazione,preghiera con necessaria ed opportuna
trasferta e collocazione dentro un monastero perché possa
meditare,meditare,meditare e… ravvedersi.E cosi’fu.Mentre Sala ,dunque,saliva a
capo chino il sentiero che la portò nella grotta là dove visse e mori’ da sola Rosalia e
cioè lontana dal mondo,Loby osannato e trionfante s’imbarcava su di un volo di
linea a Punta Rais per raggiungere l’antica Onoguria,intrattenendo ed
inebriando con la sua estesa cultura i cittadini di Vraca che,a quanto è dato
sapere sia le vie che le abitazioni si illuminano ancora tramite lunghi e
resistenti moccoli imbevuti nell’olio.Fu facile per Loby e con la preziosa
collaborazione di Fili Faremo,Jhonny Due (ora promosso a Uno perché Uno ha
cambiato identità ) e Gianli,convincerli che per avere modernità e luce bisogna ,tramite gemellaggio, rivolgersi a lui e alla sua “City”
che in materia ha raggiunto un vero primato :basta fare un giro per verificare
de visu come i tetti,ma anche sottotetti,pensiline,suoli e sottosuoli,delle
abitazioni della City siano diventate una miniera che invece di produrre sale o
carbone,s’illuminano d’immenso.Un vero e proprio trionfo che ha fatto
dimenticare il fallimento della Poli,la fumosa delocalizzazione buona per gli
allocchi ma anche per i marpioni fiutanti sempre la direzione del vento e, in ultimo, la sonora “coffa” delle Zone Franco Urbane ad opera di don
Sarino Trombetta con l’ausilio della signora Linda,quella della canzone dei
Pooh.Ritornato a Punta fu accolto con applausi,olé ed hippy,hippy urrà a scena
aperta da una foltissima delegazione composta da Ntrea che sventolava una
bandierina di carta della nazionale italiana che gli era rimasta quale ricordo della disfatta,Wind che esibiva a mo’ di trofeo l’ultima
generazione di Smartphone-Apple,don Peppino Barby convinto di avere licenziato
un Piano Traffico di tal Tornante(trattasi di "pacco") che a City ha trovato,da vent’anni,dda’ cosa e quasetti ri sita,e che materializza chiaramente quel concetto che il compagno Cola soleva
rappresentare efficacemente e cioè che cà
si t’appuzzi ‘a na minna un la lassari p’i curtu ( e lui è dal 1994 che è
appuzzatu),il Segretario mio segretario costretto a fare buon viso e cattivo
gioco (cosa non si fa per potere campare!),Toto’chiama Saro 3131,Narduzzu 3000
al mese alla nostra faccia,Peppe in altissima uniforme frutto di trafila e
tanto sudore e sacrifici, le solite tre pie donne,una schiera di avvocati liberi professionisti che
gridavano in coro “Loby,sei tutti noi!”.E
fu accolto come la città accoglie la nostra Patrona quando ritorna in città
dopo una lunga sosta invernale nel venerando Santuario:alborata e scampanio dei
sacri bronzi,spari di mortaretti,giro della banda musicale per le vie della
città,rinfresco nelle sale restaurate del Palazzo Ram,concorso di voci nuove in
Piazza Duomo e,infine,conclusione in via Mattarella con giochi d’artificio
della premiata ditta dei Castelli romani.Davvero un trionfo al punto che
esaltato e gasato parti’ subito a tremila con lo scopo di concludere diversi
affari:1) telefonare ad Antony Ballarò perché gli assicuri una onorevole
collocazione nella lista per l’elezione al Parlamento nazionale o,in
subordine,un posto alle prossime regionali ritenendosi ormai maturo per un
ulteriore salto della quaglia.E che si sappia :lui ,fin da piccolo,ha
manifestato una indiscutibile ed eccellente propensione per il salto in alto,in
lungo e soprattutto il salto di banchi;2) si è convinto che se il nuovo Partito Democristiano di Cityvoltaico ha ottenuto quasi il 38 per cento dei
voti questi sono di sua esclusiva proprietà per cui chi non è con me (quelli
del PD “storico” ed altri avventizi )
peste li colga e anche se qualcuno gli rinfaccia che alle europee il suo “cavallo” (che poi era il cavallo di Antony Ballarò) a Cityvoltaico ebbe niente e per di più sonoramente trombato;3)che
i finanziamenti per il restauro dell’antico ponte che porta al Santuario lo si
deve a lui che l’aveva inserito nel programma elettorale( ebbe la
sfacciataggine di dichiarare cosi’ al microfono del porgitore di corte !)
mentre lo sanno anche i gatti che è opera voluta dall’Arci e da Toto’ chianu ra Casa Santa.Ed infine è
ormai fermamente convinto d’essere un pavone (è una specie molto simile al gallo cedrone) che sarà
anche bello da vedere quando gira la ruota ma che non è capace di volare e si
muove terra-terra.Ma che diciamo terra-terra!Striscia e niente più.
SALA ROSSA
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