1° Maggio 2015 contro il Jobs Act e il neoliberismo
di Roberta Fantozzi -
Il governo Renzi continua con le sue menzogne. Dice che grazie al Jobs Act l’occupazione è aumentata. E’ falso: c’è solo il passaggio da vecchi a nuovi contratti, con il contributo di 8.000 euro l’anno dato alle imprese per ogni contratto a “tutele crescenti”. Ma le “tutele crescenti” sono un’altra falsità, perché Renzi è andato oltre Berlusconi e Monti, cancellando l’articolo 18, aumentando ancora la precarietà, introducendo la possibilità di demansionare le lavoratrici e lavoratori. Il lavoro che piace a Renzi è quello senza diritti: come ad Expo dove 18.500 persone lavoreranno gratis, perché il loro lavoro è camuffato da “volontariato”.
Il governo Renzi continua con le sue menzogne. Dice che è finito il tempo dei tagli e che anzi c’è un “tesoretto” di 1 miliardo e mezzo. E’ falso. I tagli alla sanità, all’assistenza, a regioni e comuni, non sono finiti. A quelli decisi nel 2014 si sommeranno almeno altri 10 miliardi di nuovi tagli, un altro attacco ai servizi e ai diritti dei cittadini. E quelli previsti negli anni futuri, per rispettare il Fiscal Compact, sono molto maggiori.
Il governo Renzi continua con le sue menzogne. Dice che la sua riforma costruirà la “buona scuola”. E’ falso. La scuola pubblica vedrà diminuire ancora le risorse a disposizione, nonostante sia tra le meno finanziate d’Europa. Le scuole saranno in competizione tra loro per accaparrarsi finanziamenti da imprese e privati, i docenti saranno in competizione tra loro per farsi assumere da dirigenti in cui si concentrerà ogni potere: uomini soli al comando, come piace a Renzi. La scuola di Renzi è la scuola che enfatizzerà le disuguaglianze di classe e territorio, fatta di gerarchie e competizione, impresa e mercato.
Il governo Renzi continua con le sue menzogne. Dice che bisogna bombardare i barconi degli scafisti,per fermare le morti nel Mediterraneo. Un atto di guerra come l’ha giustamente definito il Papa, che produrrebbe nuove inaccettabili stragi, mentre invece servono i corridoi umanitari, e serve porre fine alle politiche neocoloniali e di guerra che impoveriscono e devastano la sponda sud del Mediterraneo.
Il governo Renzi continua con le sue menzogne e apre la strada al razzismo di Salvini mettendo le persone una contro l’altra, lavoratori pubblici contro privati, disoccupati e precari contro lavoratori “stabili”, nativi contro migranti. Una guerra tra poveri che viene scatenata dicendo che non ci sono risorse, che la “coperta è troppo corta” e quindi che è giusto che “gli altri” restino con i “piedi di fuori”.
E’ FALSO. LE RISORSE CI SONO E SONO TANTE: BASTA TOGLIERLE A RICCHI E SPECULATORI.
Il 10% della popolazione italiana possiede metà della ricchezza totale: si faccia una tassa sulle grandi ricchezze.
La BCE presta i soldi alle banche private allo 0,05% di interesse mentre lo stato italiano paga il 4%: la BCE presti direttamente i soldi agli stati – come propone il governo Greco - e l’Italia risparmierebbe più di 70 miliardi di interessi l’anno. Con queste risorse si possono creare milioni di posti di lavoro, migliorare il welfare e la scuola, abolire la riforma Fornero sulle pensioni, istituire il reddito minimo.
E’ necessario costruire l’alternativa a Renzi, alla distruzione dei diritti sociali e della Costituzione. Per questo lavoriamo per unire tutte le forze di sinistra in Italia, a partire dall’altra Europa con Tsipras. Come siamo impegnati a sostenere il governo greco nella sua lotta contro il neoliberismo in Europa, con il Partito della Sinistra Europea ed il Gue, di cui insieme a Rifondazione Comunista fanno parte Syriza, Linke, Front de Gauche, Izquierda Unida, Podemos.
Connettiamo le lotte, uniamo la sinistra!