mercoledì 28 settembre 2016

LE ULTIME DEL CAZZARO LO BIUNDO


L'immagine può contenere: 1 persona , spazio all'aperto



Lo chiamavamo il “cazzetto” . perché soleva sparare ,come si suole dire dalle nostre parti ,“cazzate” grandi quanto una casa .Veniva da Partanna (Trapani) ed eravamo al primo anno dell’ISEF di Palermo .Dunque il collega “cazzetto” era uno noto perché le sparava grosse .Aveva due ben chiare qualità. La prima: quando accadeva qualcosa di spiacevole durante le lezioni , alla richiesta dei docenti di sapere cosa fosse avvenuto , immediatamente alzava la mano per dichiarare che lui non c’entrava niente e che la colpa, semmai, era di altri. La seconda : interrogato durante un esame aveva una straordinaria capacità d’inventarsi la materia di sana pianta .Parlava, e piu’ parlava e piu’ sparava sciocchezze .I professori molto benevoli nei suoi confronti conoscendo i limiti ,lo lasciavano dire per poi accontentarlo con un voto evidentemente modesto di cui, pero’, lui gioiava .Poichè era anche un grande opportunista diceva:” Io me ne fotto del voto perché con questa che mi sono tolto me ne restano…” . E cosi’ concluse gli studi e anche lui divenne un docente.
Ora, mi ricordavo di questo episodio proprio l’altro ieri quando Lo Biundo durante il solito soliloquio davanti “al microfono è tuo, solo e soltanto tuo”,sparo’ nel giro di niente tre notevoli sciocchezze che vale la pena raccontare a quanti non hanno avuto la fortuna d’ascoltarlo. LA PRIMA .Disse che se i lavoratori del servizio rifiuti ,che non venivano pagati da mesi ,avevano incrociato le braccia mettendo in difficoltà la raccolta la responsabilità non era del Comune ma dell’”ATO rifiuti” e della società privata Temporary che gli “affitta lavoratori”. Specificò che questi lavoratori non sono dipendenti comunali ma dell’ATO e della Temporary e dunque devono essere pagati da questi due Enti .Per tale ragione a suo dire costoro lo sciopero lo dovevano fare contro le due società e non contro il Comune. Una teoria che le sciocchezze del cazzaro di Partanna appaiono davvero piccoli peccati veniali. Vediamo perché. Lo Biundo,nella vicenda,mente sapendo di mentire nel senso che l’ATO per pagare gli operai ed anche gli interinali della Temporary, ha bisogno che i Comuni aderenti (ovviamente in primis quello di Partinico che della società dell’ATO sono soggetti costitutivi) devono trasferire le somme dovute e necessarie a tali pagamenti .Se cosi’ non è, ovviamente, l’ATO in difficoltà economiche non puo’ pagare i dipendenti e questi scioperano. E non possono che scioperare contro il Comune che non paga e non contro l’ATO che ha soltanto il compito di gestire il servizio .In definitiva se il Comune non sgancia “’a sardella”, come soleva dire la buonanima e mai dimenticato don Ciccio Margagliotta, i lavoratori non la possono “siggiri”.Perché, allora,“il furbillo” mente? Perché ha fatto questo semplice ragionamento : se taccio e ammetto la VERITA’ tutti saranno contro di me .Io mento perché alla fine un pezzo di opinione pubblica, in buona fede e un altro in cattiva, mi crederà. Meglio che niente .
LA SECONDA. La storia dei due milioni di euro che la Bertolino dovrebbe pagare al Comune per essere stata condannata con sentenza definitiva per i danni ambientali arrecati alla nostra Comunità. Li deve, non li deve pagare? C’è stata o non c’è stata una recente sentenza a favore della Bertolino che si era appellata e di cui niente si sa? Vedremo. Ovviamente Lo Biundo al” microfono è tuo,solo e soltanto tuo ” poteva dire un cosa semplice : che ancora ad oggi sulla vicenda non c’è alcuna chiarezza e quando avrà notizie piu’ precise, come suo dovere, le comunicherà alla città. E invece approfitto’ si’ per dire che la vicenda ancora non aveva una chiave di lettura, ma che l’avvocato Armando Sorrentino che difende il Comune e nominato nel 1999 dalla Giunta Cannizzo “è amico di Toti Costanzo “ .Per cui –aggiunse- che lui dopo Giordano e Motisi ha ritenuto di continuare ad affidargli l’incarico “per continuita’ “(sic!). Qual’é la ragione addotta da Lo Biundo di far passare il concetto che Sorrentino ebbe l’incarico dalla Giunta “perché amico di Toti Costanzo” e non per motivi professionali? Io una idea l’ho ma la manifestero’ quando ne avro’ certezza.Una cosa è certa: chiunque, penso, conosca Sorrentino non potrebbe che essere onorato della sua amicizia. Sorrentino è uno dei piu’ noti penalisti siciliani e scelto da quella amministrazione ,non perché amico di Costanzo, ma per la RAGIONE CHE L’AVVOCATO ERA I PARTE CIVILE NEL PROCESSO PER L’UCCISIONE DI PIO LA TORRE. Una garanzia di altissima e seria professionalità oltre che di correttezza morale. Ad ogni buon conto il Sindaco Lo Biundo, che governa da oltre 8 anni ininterrottamente la nostra città, se avesse avuto dubbi sulla serietà ed impegno dell’avvocato , avendone il potere avrebbe potuto sostituirlo con altro legale di sua fiducia in qualunque momento . Non l’ha fatto e non certo per continuità o per fare “una cortesia” al suo amico (all’amico dell’avvocato) l’inviso ,e per giunta comunista, Costanzo.
INFINE LA TERZA ,quella col botto. Questa bisogna scriverla per la Storia della città Anche i bambini sanno che la Bertolino deve realizzare a Bosco una industria per bruciare. Noi riteniamo alla luce di tutti gli elementi di cui disponiamo , brucerà rifiuti. Ieri Lo Biundo ha superato se stesso come quei clown che nel circo equestre si sforzano sempre di piu’ di deliziare i bambini . Ha comunicato alla città (udite,udite) che mai e poi mai la Bertolino realizzerà industrie per bruciare rifiuti (non si capisce allora il perché in consiglio Comunale la sua maggioranza non ha voluto votare l’emendamento che escludeva questa possibilità!) ma ha saputo che “A RIDOSSO DI BALESTRATE E VICINO BOSCO, LA CONFINDUSTRIA VUOLE REALIZZARE UN IMPIANTO PER BRUCIARE RIFIUTI”. Se non l’avessimo sentito con le nostre orecchie avremmo pensato ad una balla sesquipedale. Dunque, secondo Lo Biundo la Confindustria che è La Confederazione generale dell'industria italiana cioè “la principale organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi italiani(una specie di associazione sindacale delle imprese n.d.r) “ ed è, dunque e soltanto l’associazione che tutela gli interessi delle imprese e quindi NON REALIZZA OPERE,sarebbe per presentare un progetto industriale per bruciare rifiuti a Partinico ? Per favore, c’è qualcuno che intende prendersene cura prima che sia troppo tardi? Ovviamente conoscendone l’indole e soprattutto la sua passione per gli affari indagheremo per capire cosa nasconde questo sasso da lui lanciato nello stagno in ebollizione della vita della città.
Toti Costanzo

domenica 25 settembre 2016

PANTALEO ,I SOLDI PER I LAVORATORI NO MA PER ALTRE INGIUSTIFICATE ASSUNZIONI,SI.LA STORIELLA DELLA SPAZZATRICE CHE COMPARE E SCOMPARE.



Vi ricordate la storia di quel sommergibile tedesco che durante la seconda guerra mondiale compariva,affondava le navi degli Alleati e poi s’immergeva senza che nessuno riuscisse a scovarlo? Ebbene , a proposito,vi raccontiamo una storiella.Al posto dei nazisti,Lo Biundo,Pantaleo e cricca;al posto degli Alleati noi inermi cittadini che paghiamo per l’abitazione 3,09 euro al metro quadro per un servizio di raccolta dei rifiuti semplicemente ridicolo ;al posto del sommergibile, una spazzatrice. 
Ma facciamo una breve premessa.Gli operai addetti al servizio rifiuti non percepiscono una lira da almeno 4 mesi per cui hanno giustamente ancora una volta incrociato le braccia.Tuttavia ci permettiamo ricordare loro due cose : 1)della “fistacchiuna con mangiarizzo a tinchite' "organizzata in un villino interessato per ridare nel 2013 il voto a Lo Biundo,Pantaleo e soci;2) quando gli abbiamo chiesto come Partito e Gruppo consiliare Cambiamo Partinico di sostenere la nostra lotta che tendeva alla RICOMUNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO-cioè lavoro sicuro – ne abbiamo ricevuto un assordante silenzio .Come si suole dire “coffa”.Ora accade che con la determinazione a firma del Responsabile del settore lavori pubblici del nostro Comune n.1023 del 12 agosto 2016(di cui riportiamo stralci) veniva approvato un "Capitolato Speciale di fornitura noli(sostanzialmente quasi tutti “a caldo” cioè con aggiunta di nuovo personale insieme ai 13 operai assunti “a freddo” ) automezzi per il servizio di raccolta e trasporto allo smaltimento di rifiuti solidi urbani " PER IL COSTO DI CIRCA MEZZO MILIONE DI EURO e per la durata di sei mesi i(ottobre 2016/marzo 2017).La ditta che si aggiudicherà la gara dovrà fornire ,insieme a tanti altri uomini e mezzi,una SPAZZATRICE CON RELATIVO AUTISTA "da impiegare nel centro urbano di Partinico". Ovviamente questa manovra elettorale avrà ,come abbiamo scritto, un notevole costo in piu’(di uomini e mezzi)che si aggiungerà a quel che dobbiamo pagare all’Ato PA1 per il servizio che questo dovrà continuare a dare anche al nostro Comune .E senza dimenticare i 13 milioni di euro di debiti verso la società servizi comunali integrati che gravano sul nostro groppone.Ma ritorniamo alla spazzatrice cioè al “sommergibile che compare e scompare”.Per giustificare questa discutibile gara di appalto NELLA PREMESSA della determinazione del Responsabile del Settore, si scrive:"Date atto che al Comune di Partinico sono stati assegnati (cioé restituiti dall’ATO alla nostra proprietà n.d.r.)alcuni gasoloni,due compattatori ED UNA SPAZZATRICE TUTTI IN STATO DI DISUSO...TUTTI IN STATO DI FERMO MEZZO PER DANNI E GUASTI NELLE PARTI MECCANICHE”.Dunque la spazzatrice di proprietà comunale non è funzionante tanto da giustificare l’affitto di un’altra con relativo dipendente che inizierà col 1° ottobre a gara aggiudicata .L’altro ieri mattina -ma l’abbiamo visto all’opera,ad esempio,nel giorno di celebrazione dell’ultimo consiglio comunale per onorare gli interessi della signora Bertolino-girava davanti il Muncipio una spazzatrice.Non poteva essere quella del Comune perché inutilizzabile; non poteva essere quella della nuova ditta perché ancora la gara non è stata espletata e la ditta che attualmente svolge il servizio integrativo a quello dell’ATO PA1 ha un contratto che scade al 30 settembre.E da quanto espresso sempre in premessa da parte del Responsabile del servizio questa ditta attualmente FORNISCE ancora SOLTANTO N. 3 COMPATTATORI e N.6 GASOLONI e ,dunque, non fornisce la spazzatrice.E ALLORA QUESTA SPAZZATRICE che compare e poi scompare come il sommergibile tedesco e che abbiamo visto all’opera, DI CHI E’? 
All’Assessore Pantaleo legittimo aspirante alla “continuità” per mantenere quel proficuo sodalizio mai interrotto con Lo Biundo e soci iniziato nel lontano 2000 con Giuseppe Giordano ,chiediamo: 
a)di chi è la spazzatrice che abbiamo visto all’opera e come è possibile che possa operare senza che si rilevino le responsabilità?
b) quando gli sono stati consegnati dall’ATO i mezzi di proprietà comunale e “tutti in stato di disuso per danni e guasti delle parti meccaniche?
c)c’è una PERIZIA TECNICA che ha valutato l’entità del danno e la possibilità per un eventuale recupero dei mezzi ed il relativo costo?
d)come giustifica,ritenendo discutibili le premesse alla determinazione ,lo svolgimento dell’asta per circa 500 mila euro ?
Intanto il nuovo Commissario del’ATO si è recentemente incontrato con alcuni amministratori dei Comuni vicini e con il liquidatore che non liquida mai,per discutere di come riorganizzare il servizio. In definitiva possiamo dire che a giorni avremo due SERVIZI PARALLELI: uno dell’ATO PA1 e uno affidato alla ditta che si aggiudicerà il servizio .
C’e’ qualche inquirente in zona che ritiene di volerne sapere di piu’ per confortare i cittadini paganti,i non paganti,i differenziati e gli indifferenziati?.
Toti Costanzo

venerdì 16 settembre 2016

MA CHE BELLA GIORNATA!LE VARIANTI ALLA BERTOLINO TRA AFFARISTI, MERCENARI , IMBECILLI E COLLUSI

L'immagine può contenere: 4 persone , sMS







Ammesso che ci volesse una ulteriore conferma, la maschera del Sindaco Lo Biundo, della sua Giunta e dei quattordici consiglieri comunali che ieri hanno votato la variante al fine di favorire l’industriale Bertolino, è finalmente caduta.E se ancora qualche cittadino in buona fede o qualche mascalzone in perfetta mala, è convinto che la distilleria Bertolino ,mossa a pietà per i partincesi,con questa operazione trasferirà più lontano dal centro abitato i suoi impianti, cioè “delocalizzerà” da Viale dei Platani a Bosco Falconeria su di un’area trasformata da costoro da “zona verde agricolo” ad “industriale”(D.1), ha certamente bisogno: o di un bel paternale ceffone per destarsi dal letargico sonno che (incolpevole!?) lo avvolge, o di una stizzosa timpulata per la meritoria malafede. Infatti, la Bertolino, nei centosessantatremila metri quadrati della nuova area di Bosco Falconeria realizzerà un nuovo impianto industriale che non avrà niente a che fare con le “vecchie” vinacce ma che certamente “qualcosa” - a dir loro - brucerà. Cosa? Noi diciamo che è assai probabile che potrebbe bruciare rifiuti, in caso contrario, come si suole dire dalle nostre parti, non abbiamo capito niente di come gira il mondo.Ma siccome la vita ci ha insegnato molto (soprattutto quando si tratta di Bertolino & politica ed affari) è assai probabile che l’amico Crocetta per farsi perdonare la fallita istituzione a Partinico della ZFU(zona franco urbana) cui tanto speravano Lo Biundo e la sua cricca per la loro rielezione ,potrebbe compensare Partinico scegliendola quale possibile Comune dove insediare uno dei sei termovalorizzatori che ha in mente di realizzare in Sicilia.D’altronde, se tu già hai: a)un’area bella e pronta (addirittura con appropriata destinazione d’uso dove poter immediatamente insediare industrie insalubri di prima classe - e cioè la destinanda area di Bosco Falconeria);2)un’amministrazione politicamente incline all’accattonaggio ;3)un bel pezzo” di consiglio comunale accondiscendente e “arrinatu”.Allora, quale sarebbe il problema? Nessuno .Se poi quella stessa area è anche servita da ampia e favorevole viabilità ed accessi,acqua a tinchité dall’invaso Poma, un letto di fiume dove poter scaricare i reflui, ed essendo la Regione alla ricerca di siti dove piazzare i sei termovalorizzatori che il quasi rimpianto vasa-vasa aveva deciso (poi fini’ a Regina Coeli e la cosa s’affumo’) di costruire in Sicilia,per i quali Lombardo ipotetico contiguo disse no ed egli (l’antimafioso da cabaret!) dice si, perché ricercare altrove? 
MA ANDIAMO AGLI INCONTESTABILI FATTI CHE RAPPRESENTANO LA CARTINA DI TORNASOLE PER METTERE A NUDO GIOVANNI E LE SUE BANDE NERE .
Ieri mattina consiglio comunale , rapidamente convocato da abbondio.Al microfono è tutto tuo ha dichiarato :”oggi è una giornata storica perché finalmente si delocalizza la distilleria(sic!) per cui abbiamo approvato questa variante e domani POI SI VEDRA’ “.Capite sostanzialmente cosa ha detto (stesso concetto ripetuto da Lo Biundo ritornato a spaziare a microfono é tuo) :oggi noi facciamo il favore alla Bertolino approvando le varianti e poi quelli che verranno dopo se la vedranno loro.Intanto la velocità della convocazione risponde ad una precisa necessità di Lo Biundo che é quella di far concludere un doppio affare .Il primo: 16 ettari da verde agricolo a industriale.Il secondo :8 ettari da area su cui attualmente insiste la distilleria (che continua a lavorare, fumare e puzzare circondata dall’affetto e dalla benevolenza di Lo Biundo,del Comandante della PM e degli Assessori all’Ambiente e alla Salute )in edificabile con presumibile insediamento di circa 4 mila abitanti.Un affare semplicemente colossale .Ovviamente la dismissione della distilleria accadrà quando la signora lo riterrà opportuno e comunque quando non ci sarà piu’ neppure un etto di vinacce da lavorare .Ovviamente tutto questo perché Lo Biundo non perda il nuovo treno che gli passa e che è di concedere le varianti alla Bertolino dopo i treni della Poli, le strisce,l’ATO Rifiuti,i noli a caldo e a freddo, le pompe di benzina ,l’APS,l’ AMAP etc.
Lo Biundo in Consiglio interviene per dire che mai e poi mai in quell’area di Bosco saranno insediati termovalorizzatori che bruciano rifiuti, che si tratta di dicerie dei soliti comunisti che creano allarmismi ,ed altre simili amenita’.Questa dichiarazione tocca il cuore del professore Michele Chimenti il quale , giustamente,manifesta il suo apprezzamento e si permette di fare una semplice e chiara proposta: considerato che il Sindaco la pensa come noi allora inseriamo nel corpo della delibera una clausola perché in quell’area non sarà possibile costruire industrie che possano utilizzare i rifiuti. Voi dite che Lo Biundo e i suoi 13 apostoli piu' uno di riserva hanno accolto con entusiasmo la proposta di Michele Chimenti?Ma quando mai .Sonoramente bocciata .A qualche piccolo manutengolo ,agli accattoni senza arte né parte, ai tanti sepolcri imbiancati sempre pronti ad esprimere critiche feroci ( se potessero ci avrebbero messo fuori legge)nei confronti dei comunisti , agli opportunisti , a quelli che non hanno il coraggio di difendere le loro idee fino in fondo, diciamo: fino a quando a Partinico ci sarà in giro un solo comunista,la Bertolino e i suoi nuovi sostenitori politici affaristi eredi di quelli che negli anni ’80 consentirono la nascita della distilleria piu’ grande e piu’ pericolosa del mondo per la salute dei cittadini ,NON GLI RENDEREMO LA VITA FACILE. 
PS: 1)ci informano che la signora Sicula segretaria del PD di Partinico (quale?)nota ricercatrice ed esperta in tecniche della mistificazione e di bufale della specie bubalus bubalis, sarebbe anche docente in una scuola del circondario.Ovviamente manifestiamo ,con l’occasione, ampia e totale solidarietà alle famiglie e soprattutto agli alunni;
Toti Costanzo

martedì 13 settembre 2016

TERMOVALORIZZATORI A PARTINICO? NEL 2013 I MANUTENGOLI DEL POTERE, GLI ACCATTONI E I PENNIVENDOLI CONTRO I COMUNISTI









Dunque ci siamo. Dobbiamo prepararci al peggio perché giovedì prossimo di cursa di cursa, Lo Biundo e la sua cricca daranno vita al più grave e grande processo speculativo sui suoli che abbia visto la storia della nostra città. L'affaire Policentro rispetto a questo, come avrebbe detto Totò, altro non sono se non "quisquiglie, pinzellacchere". Dunque porteranno in Consiglio una variante al PRG di Partinico che ha quale finalità:

1) trasformare un'area di proprietà della Bertolino estesa 163 mila metri quadri in contrada Bosco-Falconeria ( cioè il doppio dell'area che ospita la distilleria di Viale dei Platani) da agricola ad industriale per realizzarvi NON UNA NUOVA DISTILLERIA ma un NUOVO colosso industriale che nulla ha a che fare con la distillazione e che per funzionare ha bisogno di una enorme quantità d'acqua (60 litri al secondo) da prelevare dall'invaso Poma. Niente distillazione ma molto probabilmente bruciare rifiuti;
2) trasformare l'area su cui insiste l'attuale distilleria in edificabile. Pensate, una grande colata di cemento su circa 8o mila metri quadrati quando, però, l'industriale riterrà di smantellare perché la distillazione non è più creatrice di enormi profitti così come è stata in questi ultimi decenni. Per cui manutengoli del potere, accattoni alla ricerca della lira, pennivendoli al servizio dei soliti potenti che tuonavano contro i comunisti che "sono contro la delocalizzazione" non hanno più alibi perché LA BERTOLINO NON DELOCALIZZA ALCUNCHE' ANZI PIU' CHE RIDURRE IL POTENZIALE INDUSTRIALE, RADDOPPIA.
Perché se putacaso il governo regionale dovesse realizzare in Sicilia i temuti 6 termovalorizzatori (come pare sia orientato il trasformista Crocetta) per bruciare rifiuti, appare del tutto evidente che se un Comune dispone di già di un'area destinata a industria insalubre di 1a classe (D1.1), un progetto e risorse economiche per iniziare a costruire uno di quegli impianti sarà sicuramente nella nostra città. Sempre che lo consentiranno i cittadini. 
Vi riproponiamo un post del 2013 di Sala Rossa e lo riproponiamo insieme ad un Comunicato stampa di Rifondazione Comunista di Partinico per quanti avessero voglia di verità e conoscenza. E soprattutto per la sua attualità

SULLA DELOCALIZZAZIONE DELLA DISTILLERIA, FORSE, CADE LA MASCHERA (Post di Sala Rossa - Venerdì 10 maggio 2013)

SULLA DELOCALIZZAZIONE DELLA DISTILLERIA , FORSE, CADE LA MASCHERA!




Dunque eravamo stati facili profeti.Avevamo fin da subito intuito come  la rapida conversione della Bertolino alla delocalizzazione dell’impianto di viale dei Platani potesse nascondere quel che soltanto ,fino ad oggi, possiamo ipotizzare . E qualcosa si comprese circa un anno fa quando Lo Biundo  e soci , SICURAMENTE in collaborazione con l’industriale ,ebbe ad organizzare un incontro all’interno dell’atrio del palazzo dei Carmelitani per spiegarci che la delocalizzazione era cosa fatta (era stata firmata una convenzione tra i due ) che come sempre i comunisti e gli ambientalisti si mettevano di traverso solo perché non erano stati capaci di fare quel che loro poterono (sic!) ,che come sempre rappresentavano una palla al piede nei  processi di sviluppo economico della città ,che la lavorazione delle biomasse significava ricchezza a costo zero anche perché si poteva produrre energia a tinchité senza tralasciare la distillazione che ,bene o male, ancora qualche utile lo assicura.Ci cascarono in tanti mentre i pennivendoli prezzolati a servizio del padrone di turno ,come al solito,ci vennero addosso con contumelie e disgusto per questi residuati comunisti conservatori che non vogliono il riformismo (sic!) e simili amenità.Ci sbeffeggiarono cercando ,cosi’, di tentare di neutralizzare i nostri dubbi pubblicamente esplicitati ma paradossalmente confortati da un giovane ingegnere veneto che “portato” ,ovviamente, dall’industriale e messo a disposizione del Sindaco in quell'incontro ai carmelitani doveva convincerci della bontà dell’operazione “impianto a  biomasse”  .L’ingegnere  non essendo un siciliano  e messo di fronte alla domanda di un consigliere di opposizione “Se l’impianto poteva anche trasformare i rifiuti “ ,EBBE A RISPONDERE  con onestà che “Si, con un piccolo accorgimento tecnico questo é possibile”.E i dubbi nascevano da un preciso quanto lapalissiano  interrogativo: la Bertolino non si è mai voluta smuovere da viale dei Platani .Non lo fece neppure quando nel 1997 fu  approvato  il PRG e si indicò in un’area lungo l’asse Partinico-Alcamo la possibilità di traslocare li’ la distilleria essendo questa una industria insalubre di prima classe. E dire che l’operazione fu concordata proprio tra l’industriale e l’amministrazione comunale ! E allora, ci siamo chiesti :perché dovrebbe farlo ora?Per accontentare l’orgoglio di un ragazzotto e soci che sono messi nelle mani il governo della città manifestando con chiarezza come i loro intendimenti e quelli dei soci siano soltanto legati alla salvaguardia degli interessi di potentati economici e politici verso cui servilmente SEMPRE si sono inchinati ? E non s’inchinarono prima a Salvatore Cintola da sempre "amico" della Bertolino ,poi ad Antinoro e Saverio Romano, passando per Iemi ,la Bertolino ed ora per Crocetta e Lumia? Dunque- dicevamo- cosa effettivamente ci sarebbe sotto la fumosa delocalizzazione se non UN CHIARO INTERESSE PER L’INDUSTRIALE ? E quali gli strumenti per solidificare profitti?  Conoscevamo bene le capacità strategiche e gli interessi diffusi della industriale partinicese per poterci cadere anche noi. Infatti ritornavano alla nostra memoria i fatti dell’84. Il tentativo all'epoca , di fronte alla forte azione dei Comunisti (ai quali ,DOPO, si aggregarono con determinazione e passioni democristiani “anomali” come Nino Amato dirigente della CISL o come Gaspare Orlando ed Enzo Tamburello  ), di opporsi a tutto l’entourage democristiano che allora governava la città, e costruire un forte movimento di contrasto. Ritornò alla memoria il tentativo della industriale di far passare ,ANCHE IN QUEL CONTESTO , come la distillazione fosse un processo eco-compatibile. Infatti qualcuno “di sinistra” le consigliò di costruire, addirittura ,un impianto di depurazione (una grande vasca) con l’utilizzo di piante acquatiche che avrebbero “digerito” e ,dunque, depurato in maniera “naturale” i reflui della lavorazione .Questi, però, una volta immessi nella vasca ,e per l’altissima temperatura ,“uccisero” le piante facendo precipitare nel ridicolo quel tentativo maldestro.Né poté , intervenendo in maniera ossessiva nei confronti dei vertici regionali del nostro Partito , il PCI, impedire a parte dei Comunisti di Partinico di proseguire la battaglia a difesa dell’acqua, del mare dell’aria  fino alla sua prima chiusura .
Oggi ci risiamo ?La protagonista è sempre lei,l’industriale forte e determinate di sempre , disposta a lottare con forza per affermare i diritti dell’impresa che è quella di realizzare profitti?Sembra proprio di si .  E sul suo cammino non trova più democristiani,socialisti e repubblicani-socialdemocratici della cosiddetta prima repubblica ma “una politica debole ed accondiscendente”, una generazione di amministratori che avrebbero dovuto comprendere la lezione e la storia dell’84 e  decenni seguenti, ma che, al contrario, ha deciso di accondiscendere anche se in questa occasione non c’è stata ancora alcuna  inaugurazione in pompa magna come fu in quella stagione con Segretari locali della DC, Presidenti di Provincia o Arcivescovi spregiudicati a benedire . Questi nostri giovanotti sono in perfetta buona fede? E’ ancora tutto da dimostrare .Dunque le lancette dell’orologio della storia sembra siano ritornate indietro ,in forma diversa, di quasi 40 anni . Si tenta di riproporre il modello di una economia verde che non produce danni ma ricchezza per tutti (sic!) e si trova un tizio esponente di un gruppo palermitano che ha dato vita al Movimento Più  che si è prodigato per la elezione di Crocetta mettendosi al servizio dello stesso e poi di Lumia ed  ora, ovviamente dell’accondiscendete Lo Biundo e soci . Per fare che?
PER CERCARE DI CAPIRE DI PIU’ PUBBLICHIAMO UN COMUNICATO INVIATO IERI ALLA STAMPA E ALLE TIVVU’ LOCALI E A FIRMA DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA Circolo “Peppino Impastato” .E come da decenni ormai ,ieri 9 maggio anniversario della sua uccisione ,a Peppino abbiamo testimoniato ancora una volta la nostra fedeltà politica con l’impegno di combattere il malaffare ovunque questo si annidi e soprattutto nelle pubbliche amministrazioni. Peppino non “politico” come l’ha voluto scrivere  questa Amministrazione comunale su di una tardiva targa collocata sulla via a lui dedicata ,MA COMUNISTA E RIVOLUZIONARIO ASSASSINATO DALLA MAFIA . 



COMUNICATO STAMPA

Finalmente cade la maschera del riformista Lo Biundo .Infatti di recente nel nostro Comune sono stati organizzati degli incontri sulla problematica dello smaltimento di rifiuti .A presiedere oltre che il sindaco Lo Biundo anche il portavoce di un movimento politico palermitano dal nome “Movimento Più” e sostenitore elettorale del Presidente Crocetta . Questo Movimento nelle sue finalità persegue anche un chiaro obiettivo : quello di occuparsi dei rifiuti siciliani attraverso l’introduzione nell’isola del  cosiddetto “Sistema Peccioli” cioè un sistema adottato da un piccolo Comune della Toscana e che per la sua funzionalità si fonda su alcuni elementi di cui diremo  .Fin qui’ niente di scandaloso Il fatto è che il cosiddetto “Sistema Peccioli” è con forti argomentazioni avversato non solo da Associazioni come Legambiente e WWF ma da una miriade di Comitati locali oltre che dello stesso UDC del Comune di Peccioli che vogliono , al contrario ,la soluzione dei rifiuti zero attraverso la  raccolta differenziata porta a porta che produce  lavoro, recupera ricchezza ed ha effetti positivi sulla salute e sull’ambiente .Questi Comitati si sono coalizzati per impedire non solo l’allargamento della discarica di Peccioli ma soprattutto l’utilizzo dei cosidetti dissociatori molecolari.Infatti il Sistema propagandato in questi giorni a Partinico dal portavoce di Movmento Più e da Lo Biundo si fonda su tre elementi .  
Il primo: la necessità di una enorme discarica di rifiuti;
Il secondo :  l’interramento controllato degli stessi  per il recupero energetico di biogas;
Il terzo : la presenza di UN DISSOCIATORE MOLECOLARE  per la lavorazione dei RIFIUTI INDUSTRIALI ED IL TRATTAMENTO DEL PERCOLATO .
Ora appare del tutto evidente che non esiste alcuna possibilità , e per ragioni diverse, che nel nostro territorio possa insediarsi una discarica enorme come quella di Piccioli. Infatti l’interesse del “Movimento Più “e di LoBiundo non è certamente la costruzione di una discarica, come qualcuno pensa e teme, in quanto  QUESTA DISCARICA ESISTE GIA’  ED E’ A BELLOLAMPO, cioè a due passi da Partinico.E la discarica di Bellolampo OSPITA RIFIUTI in abbondanza e soprattutto  PRODUCE PERCOLATO cioè la materia prima da utilizzare e trasformare industrialmente .Per cui l'interesse potrebbe essere lA COSTRUZIONE DI UN DISSOCIATORE MOLECOLARE che secondo una esemplificazione dei tecnici altro non è se non UN INCENERITORE COMPRENSIVO DI UN PROCESSO DI GASSIFICAZIONE  DELLA PARTE ORGANICA MA CHE IMMETTE IN ATMOSFERA  DIOSSINA ,MERCURIO E FURANI 
Dunque quel che temevamo con la cosiddetta delocalizzazione della distilleria potrebbe apparire  sempre più chiaro . Infatti dichiara il riformista Lo Biundo alla stampa : “Come Sindaco di Partinico da un anno collaboro con il Movimento Più per promuovere questo modello riformista partecipato ..” mentre aggiungono quelli del Movimento Più che “ NEL FRATTEMPO E’STATA INDIVIDUATA UN’AREA CHE POTREBBE ESSERE IDONEA ALLA REALIZZAZIONE DEL “MODELLO PECCIOLI” IN SICILIA LIMITROFA ALLA NUOVA ZONA INDUSTRIALE “ E qual'é l'area industiale di Partinico se non quella lungo l'asse viario Partinico-Alcamo ? E quale sarebbe , allora, quella limitrofa alla zona industriale di Partiico individuata da Lo Biundo e dal Movimento Più ? La risposta la lasciamo a Lo Biundo e ai suoi soci .

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO  “Peppino Impastato “ di Partinco     

Partinico 9 maggio 2013