Regione di elezione: Sicilia Nato il 28 giugno 1960 a Termini Imerese (Palermo) Residente a Palermo Professione: Consulente di impresa Presidente PD Assemblea regionale siciliana Elezione: 13 aprile 2008 Proclamazione: 25 aprile 2008 Convalida: 3 novembre 2009 Membro Gruppo PD Membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio) |
Non so se ho sentito e capito bene quel che diceva oggi dentro gli studi di Tele Jato e al microfono di Pino Maniaci , il senatore Giuseppe Lumia del PD . Su questo argomento,ovviamente, ci ritorno subito però, prima ,ho la necessità di dire alcune cose .Il senatore Lumia, rappresentante del PD, aveva convinto anche noi a scendere in campo e sostenerlo quando i suoi amici di Partito ,in questa legislatura ,non lo volevano più candidare perché, sostenevano, Lumia di legislature ne aveva totalizzato quattro.
La verità era altra e cioé che il posto di Lumia ,per logiche di cannibalismo politico, doveva andare ad altro più vicino alle posizioni di chi decide chi deve essere eletto nel Parlamento nazionale secondo le logiche correntizie che fanno del PD,per alcuni, un nuovo Partito craxiano o, a mio modestissimo parere, una nuova D.C. E il senatore ci aveva convinti a batterci ( seppur ,in verità, non ce lo avesse mai chiesto essendo noi militanti di un altro Partito) perché venisse riproposto ed eletto convinti davvero della sua determinazione ,e non solo a parole,a fare una lotta senza quartiere alla mafia in tutte le sue espressioni, articolazioni e ruoli. Il convincimento ci veniva dall’averlo ascoltato assai spesso a Tele Jato , ed anche nella qualità di Presidente della Commissione nazionale antimafia ,tuonare contro la mafia,contro i boss del calibro di Provenzano, dileggiare i Messina Denaro di Castelvetrano o i Salto di Borgetto, chiamare “fardazza” i Vitale di Partinico .Ci piaceva questo linguaggio aperto, chiaro, senza fronzoli, essenziale .Questo “chiamare con nome e cognome i mafiosi” ,come suole dire Pino Maniaci , questo suo argomentare asciutto ed assai convincente. Parole ,certo, ma cariche di significato .E Lumia ci aveva convinti talmente tanto che avevamo ,perfino, dimenticato come ad apertura della XV legislatura quando il Partito della Rifondazione Comunista entrò nel governo Prodi e chiese che alla presidenza della Commissione fosse eletto Francesco Forgione che di Tele Jato fu anche direttore responsabile ,il Partito di Lumia si oppose al punto da fare ritardare l’elezione del Presidente per alcuni mesi fino a quando dovette , alla fine, cedere. E Lumia che voleva continuare a ricoprire quel prestigioso ruolo ,alla fine, si accontentò di fare il vice di Forgione.Poi le vicende del governo Prodi fecero precipitare ed interrompere traumaticamente e preventivamente la legislatura, Rifondazione non entrò neppure nel Parlamento ma Lumia ,che non era stato più proposto come si diceva all’inizio ,finalmente ritornava per il rotto della cuffia ,sebbene non più alla Camera dei Deputati ma dentro il Senato occupando il posto in Sicilia già assegnato all'on. Marino che, poi ,veniva presentato ed eletto altrove . Meglio che niente. Ovviamentela Presidenza della Commissione passò agli uomini del centro destra eletti con Berlusconi che vinceva a man bassa quelle elezioni .Ma il senatore, comunque, di quella commissione restava membro con nostra grande soddisfazione che si assommava ancor più a quella della famiglia del dottore Enzo Provenzano che di Lumia e’ sempre stato un convinto sostenitore . Dunque quest’oggi Lumia ritorna a Tele Jato ed annuncia in diretta che ci sarà anche il 31 corrente mese per augurare , come fa da alcuni anni, che i mafiosi possano essere arrestati , le forze dell’ordine sostenute ,la lotta alla mafia condotta con maggiore e più efficace impegno e vigoria . E quella di oggi ,cosi’ come nello stile del senatore, è stata la riproposizione ovviamente quale versione riveduta e corretta, di quel che con scioltezza di linguaggio ed appropriazione debita esplicita da alcuni anni: lotta alla mafia senza quartiere, l’inasprimento delle pene ,il controllo sugli appalti che,dice, “deve essere rigoroso e chi non denuncia non può più lavorare nel settore perché i mafiosi devono sapere che se nei lavori vogliono mettere il ditino (testuale) sappiano che lo avranno tagliato (sic!) , che i figli devono prendere per le orecchie (testuale) i padri e non chiedere che per costoro si abbia a manifestare da parte dello Stato una qualsiasi forma di umanità “ . Poi cita S.Agostino nel senso della non rassegnazione ,dice che di questa crisi economica bisogna approfittare per accrescere la dimensione della legalità ,parla delle sue iniziative e proposte parlamentari contro la mafia non dimenticando, ovviamente, di ricordarci che lui prima era contro la Policentro ed ora non più .Continuiamo a non capire (oppure comprendiamo molto bene ) perché ad ogni intervista a Tele Jato Lumia si premura a dire che oggi lui è perché si realizzi il grande centro commerciale. Poi arriva,inaspettata, la domanda di Maniaci: “Senatore Lumia, parliamo del rapporto tra mafia e politica “.E qui’ viene fuori il meglio di Giuseppe Lumia .Dice: “é’ da tempo che io propongo che la politica debba creare consenso ,che le pene ai mafiosi siano inasprite, che bisogna combattere l’arroganza della politica che si fa casta, CHE NON SI DEBBANO CANDIDARE COLORO CHE SONO STATI RINVIATI A GIUDIZIO PER CUI COSTORO NON DEVONO FARE PIU’ PARTE DI ORGANISMI AMMINISTRATIVI REGIONALI O LOCALI “. Devo ammettere che dopo tali esplicite dichiarazioni, Pino Manici non si facesse sfuggire l’occasione per dire a Lumia quel che dice , giustamente e quotidianamente : “Ma senatore come la mettiamo con la sua strenue , immorale difesa ai limiti della vergogna di continuare a sostenere in Sicilia ,insieme a Cracolici e buona parte del PD , il governo di un rinviato a giudizio per voto di scambio con i mafiosi anche se ,va ricordato, come l’iniziale accusa dei magistrati a Lombardo fosse , come lo fu per Cuffaro, gravissima e cioè di contiguità con la mafia ? La domanda , con mio grande rammarico, non ci fu per cui il senatore poté continuare a disquisire sulla lotta alla mafia che si deve fare unitariamente, degli sporcaccioni usurai per i quali nessuna pietà ma carcere ed isolamento ,della vigliaccheria dei mafiosi , che non si deve fare visita a Salto ricoverato in ospedale perché la mafia va combattuta e non certo considerata neppure sotto il profilo umanitario. Tutto giusto ma grande la nostra legittima delusione .
La verità era altra e cioé che il posto di Lumia ,per logiche di cannibalismo politico, doveva andare ad altro più vicino alle posizioni di chi decide chi deve essere eletto nel Parlamento nazionale secondo le logiche correntizie che fanno del PD,per alcuni, un nuovo Partito craxiano o, a mio modestissimo parere, una nuova D.C. E il senatore ci aveva convinti a batterci ( seppur ,in verità, non ce lo avesse mai chiesto essendo noi militanti di un altro Partito) perché venisse riproposto ed eletto convinti davvero della sua determinazione ,e non solo a parole,a fare una lotta senza quartiere alla mafia in tutte le sue espressioni, articolazioni e ruoli. Il convincimento ci veniva dall’averlo ascoltato assai spesso a Tele Jato , ed anche nella qualità di Presidente della Commissione nazionale antimafia ,tuonare contro la mafia,contro i boss del calibro di Provenzano, dileggiare i Messina Denaro di Castelvetrano o i Salto di Borgetto, chiamare “fardazza” i Vitale di Partinico .Ci piaceva questo linguaggio aperto, chiaro, senza fronzoli, essenziale .Questo “chiamare con nome e cognome i mafiosi” ,come suole dire Pino Maniaci , questo suo argomentare asciutto ed assai convincente. Parole ,certo, ma cariche di significato .E Lumia ci aveva convinti talmente tanto che avevamo ,perfino, dimenticato come ad apertura della XV legislatura quando il Partito della Rifondazione Comunista entrò nel governo Prodi e chiese che alla presidenza della Commissione fosse eletto Francesco Forgione che di Tele Jato fu anche direttore responsabile ,il Partito di Lumia si oppose al punto da fare ritardare l’elezione del Presidente per alcuni mesi fino a quando dovette , alla fine, cedere. E Lumia che voleva continuare a ricoprire quel prestigioso ruolo ,alla fine, si accontentò di fare il vice di Forgione.Poi le vicende del governo Prodi fecero precipitare ed interrompere traumaticamente e preventivamente la legislatura, Rifondazione non entrò neppure nel Parlamento ma Lumia ,che non era stato più proposto come si diceva all’inizio ,finalmente ritornava per il rotto della cuffia ,sebbene non più alla Camera dei Deputati ma dentro il Senato occupando il posto in Sicilia già assegnato all'on. Marino che, poi ,veniva presentato ed eletto altrove . Meglio che niente. Ovviamente
Ma cosa avremmo detto ,oggi, se fossimo stati al posto di Pino Maniaci? Avremmo detto: "Ma, ci dica senatore Lumia, ma come si fa a parlare di lotta alla mafia quando voi governate con l'onorevole Raffaele Lombardo, rinviato a giudizio perché sostenuto dai voti dei mafiosi , eletto Presidente con i voti del centro destra ma che governa con voi che le elezioni le avete perse per cui ,per dignità e correttezza ,dovevate restare nel naturale ruolo di oppositori , la cui azione amministrativa non é poi tanto diversa da quella dei governi precedenti ,né tanto limpida perché si continua ad utilizzare le risorse della Regione per nominare consulenti ed esperti di area, che lascia marcire tutte le necessarie riforme (sanità, rifiuti,acqua, Consorzi di bonifica ) di cui la Sicilia ha estrema necessità? Ci dice senatore Lumia ,per favore, come si fa la lotta alla mafia quando si collabora con quelli che la mafia l'hanno DA SEMPRE SOSTENUTA IN SICILIA ?Se non altro con il loro accondiscendente silenzio?
Toti Costanzo
2 commenti:
MOTTO CLERICALE: "Fa' quello che ti dico io, non fare quello che faccio io"!
Penso che il senatore lumia avrebbe potuto fare anche una brillante carriera ecclesiastica se le strade del destino non lo avessero portato in politica!
Ma che vi aspettavate dal Senatore Lumia..... noto donnaiolo e trafficante.... fa quello che più conviene. A lui chiaramente...
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