Avevo appena finito di leggere il Giornale di Sicilia di ieri che il compagno Giacomino mi invita a leggere quello di oggi e poi di approfondire una notizia di politica regionale riportata dal quotidiano on-line Live Sicilia, con protagonista “faccia di gomma” ovvero il segretario regionale del PD ,tal Giuseppe Lupo e cioé “l’uomo che non ride mai”. Di questo ,successivamente , dirò. Nella cronaca del GdS che si riferisce alla nostra città ,invece, non mi si sono affatto sorpreso nel leggere che il professore Casarrubea ,che di recente aveva accettato l’incarico di consulente di Lo Biundo “a costo sal” per occuparsi della costruzione di un archivio a Palazzo Ram utilizzando il suo materiale di ricerca , aveva rimesso il suo incarico e, a quanto pare, non senza polemica .
Conoscendo Pino non avevo dubbi sulla conclusione del suo, chiamiamolo cosi’, “mandato” Una persona seria , ovviamente, non può, mai e poi mai pensare di potere stare o ,meglio, collaborare con piunchi di tal fatta che hanno, modi ,tempi ed orizzonti che nulla hanno a che spartire con quel di cui ha realmente bisogno una società come la nostra specie sul piano culturale da cui, costoro, sono lontani anni siderali .Ovviamente nella testa non possono avere né archivi e neppure biblioteche,ma sempre un chiodo fisso : Poli con contorno, finanziamenti con annessi e connessi, ,incarichi ad amici e collaterali , piani regolatori per uno sviluppo sostenibile specie se in aree di amici, parenti ed affini TRASFORMATE IN EDIFICABILI .Ma quel che più mi ha divertito, nello sconcerto della notizia, è quanto dichiarato dal Sindaco, e riportato dal quotidiano, che pùo riassumersi cosi’: : “sono dispiaciuto , per il professore ma la colpa è degli assessori Parrino e Pantaleo cui avevo affidato questo incarico” . Come a dire : che colpa ne ho se impatto con due “cose inutili?” .E per affondare ancora di più il coltello dentro la ferita e perché non restasse dubbio alcuno sul suo splendido pensiero che cosi’ si è manifestato anche in altre occasioni ,concludeva dicendo che al “professore chiederò scusa”. Come? si diceva .Chiede, giustamente, scusa al professore e in contemporanea e di conseguenza non licenzia a calci nel sedere i due ? E allura ,o solitu semu, comu finiu, finiu?” . Chi conosce ormai in profondità il livello di serietà , competenza, interesse, di chi oggi si trova ad amministrare la città non può scandalizzarsi più di tanto se insieme alle scuse al professore ai due ,tuttavia, consentirà di continuere a svolgere ( per modo di dire) la loro attività istituzionale di cui nessuno , in verità,sente necessità alcuna . Come a dire : du peri 'nta na scarpa. Ma il quotidiano locale ci aveva ancora riservato un’altra sorpresa: un pezzo ,con annessa requiem aeternam ,dedicato alla dipartita della nostra prima palma centenaria dell’ex arena Lo Baido in attesa della triste,ineluttabile fine della contigua e ,pensiamo, di tutte le altre che fanno da contorno al bellissimo spazio se non si provvede, con cure da cavallo di cui queste piante hanno di bisogno ,e che resistono ancora seppur in stato di sostanziale,tragico, quasi abbandono. Ora noi ,sia chiaro, non intendiamo accollare- almeno fino ad oggi- responsabilità all’attuale assessore al verde che ricopre da poco quel ruolo e ,ci risulta, non disponendo di una sola lira ( ma , caro Sal, perché non rendi poi quel che prometti allor, perché di tanto inganni i figli tuoi?) e tuttavia in maniera per noi incomprensibile continua a sostenere un ruolo cosi’ delicato e pesante come quello di prendersi cura delle nostre ville e dei nostri giardini pubblici che Giordano prima, e da circa quattro anni Lo Biundo,hanno lasciato nel più deprimente abbandono al punto che per dare una sistemata decorosa al “Parco du’ Castiddazzu” (Gigia ricordi ancor? Che pensieri soavi,che speranze, che cori, o Gigia mia quando lo inaugurammo in quella bella , entusiasmante estate del ’99 che fece fremere di bile un misto di cose inutili insieme ad altri scagghiunuti collaterali che di li’ a poco si vendicavano “sfiduciandoci” ) il neo assessore ha dovuto ricorrere all’ausilio insperato del personale della Forestale .E se Motisi si permette di battere cassa comunale e chiedere un solo euro ,gli viene risposto picche. Dunque per l’assessore Motisi -per il quale manifestiamo tanta considerazione – sembra concreto l’impegno esplicitato sul quotidiano per intervenire radicalmente e tentare di salvare le palme restanti nelle aree di proprietà comunale .Giusto . Ma ci permettiamo suggerire all’assessore(l'avevamo fatto già di persona) di chiedere a Lo Biundo ( se lo chiediamo noi ,come sempre educatamente neppure ci risponde!) l’emissione di una ordinanza sindacale con la quale invitare o imporre ,nel caso di negligenza,ai privati che nei loro giardini coltivano le palme di intervenire pur essi al fine di operare un’azione collettiva e sinergica tra pubblico e privato che possa opporre una forte ,concreta resistenza all’azione distruttiva del punteruolo rosso. Aspettiamo una risposta ed un’azione concreta mentre vogliamo rassicuralo che quando ci occupiamo dei problemi della città ,di cui il verde sta a noi particolarmente a cuore ,non lo facciamo di certo “PER SPECULAZIONE POLITICA” cosi’ come pare abbia dichiarato, con nostro immenso dispiacere, l’assessore al Giornale di Sicilia .Infine occupiamoci ,en passant, di “faccia di gomma” oppure “l’uomo che non ride mai” ,ovverosia il segretario siciliano di un Partito, il PD, che è un contenitore politico (tolti ovviamente la stragrande maggioranza degli elettori e qualche dirigente periferico) talmente squalificato da rasentare lo squallore . Ci sono dentro tutti: dai condannati per reati da “arrobbadduzzi” ,al mistificatore parolaio antimafioso, dal trasformista di baddarò da’ carta vinci e a carta perdi , al barone “rosso” amico di Cuffaro che di rosso ha soltanto la vergogna che lo copre , dal politicuccio sempre trombato ma sempre insperatamente recuperato per blasone familiare ,al trombone in attesa d’essere posato e sostituito dal concittadino ragazzotto di belle speranze . Dunque per evitare di frantumarsi il PD indice un referendum attraverso il quale fare esprimere iscritti ed elettori( ovviamente potrebbero votare,perché no, anche quelli dell’UDC,FLI,API, APS e chi ne vuole ne abbia) per stabilire se bisogna continuare a sostenere don Arraffaele. Dice l’on. Lombardo: “se questi del PD fanno il referendum per stabilire se devono o non devono appoggiare il mio governo, io li poso”.Preocupazione di Lumia ,Cracolici e faccia di gomma? Ma quando mai .Sono talmente sicuri che continueranno insieme ed appassionatamente fino al 2013 con questo governo regionale che ad una domanda del giornalista al segretario Lupo, costui cosi’ risponde:” State tranquilli ,che con Lombardo troveremo la sintonia” . E a chi gli chiede che la signora Borsellino -presentata da Bersani ( ma quanto conta questo “segretario nazionale?”) quale candidata a Sindaco del PD a Palermo ma che nessuno vuole- si manifesta “amareggiata”, l’uomo che non ride mai e chela Borsellino appoggiò per farlo eleggere segretario regionale ,cosi’ risponde. “ Rita Borsellino amareggiata? A me non risulta”. Le è tutto chiaro , finalmente, onorevole Rita?O ha bisogno ancora d'altro per capire dove deve stare la sorella di Paolo Borsellino !
Conoscendo Pino non avevo dubbi sulla conclusione del suo, chiamiamolo cosi’, “mandato” Una persona seria , ovviamente, non può, mai e poi mai pensare di potere stare o ,meglio, collaborare con piunchi di tal fatta che hanno, modi ,tempi ed orizzonti che nulla hanno a che spartire con quel di cui ha realmente bisogno una società come la nostra specie sul piano culturale da cui, costoro, sono lontani anni siderali .Ovviamente nella testa non possono avere né archivi e neppure biblioteche,ma sempre un chiodo fisso : Poli con contorno, finanziamenti con annessi e connessi, ,incarichi ad amici e collaterali , piani regolatori per uno sviluppo sostenibile specie se in aree di amici, parenti ed affini TRASFORMATE IN EDIFICABILI .Ma quel che più mi ha divertito, nello sconcerto della notizia, è quanto dichiarato dal Sindaco, e riportato dal quotidiano, che pùo riassumersi cosi’: : “sono dispiaciuto , per il professore ma la colpa è degli assessori Parrino e Pantaleo cui avevo affidato questo incarico” . Come a dire : che colpa ne ho se impatto con due “cose inutili?” .E per affondare ancora di più il coltello dentro la ferita e perché non restasse dubbio alcuno sul suo splendido pensiero che cosi’ si è manifestato anche in altre occasioni ,concludeva dicendo che al “professore chiederò scusa”. Come? si diceva .Chiede, giustamente, scusa al professore e in contemporanea e di conseguenza non licenzia a calci nel sedere i due ? E allura ,o solitu semu, comu finiu, finiu?” . Chi conosce ormai in profondità il livello di serietà , competenza, interesse, di chi oggi si trova ad amministrare la città non può scandalizzarsi più di tanto se insieme alle scuse al professore ai due ,tuttavia, consentirà di continuere a svolgere ( per modo di dire) la loro attività istituzionale di cui nessuno , in verità,sente necessità alcuna . Come a dire : du peri 'nta na scarpa. Ma il quotidiano locale ci aveva ancora riservato un’altra sorpresa: un pezzo ,con annessa requiem aeternam ,dedicato alla dipartita della nostra prima palma centenaria dell’ex arena Lo Baido in attesa della triste,ineluttabile fine della contigua e ,pensiamo, di tutte le altre che fanno da contorno al bellissimo spazio se non si provvede, con cure da cavallo di cui queste piante hanno di bisogno ,e che resistono ancora seppur in stato di sostanziale,tragico, quasi abbandono. Ora noi ,sia chiaro, non intendiamo accollare- almeno fino ad oggi- responsabilità all’attuale assessore al verde che ricopre da poco quel ruolo e ,ci risulta, non disponendo di una sola lira ( ma , caro Sal, perché non rendi poi quel che prometti allor, perché di tanto inganni i figli tuoi?) e tuttavia in maniera per noi incomprensibile continua a sostenere un ruolo cosi’ delicato e pesante come quello di prendersi cura delle nostre ville e dei nostri giardini pubblici che Giordano prima, e da circa quattro anni Lo Biundo,hanno lasciato nel più deprimente abbandono al punto che per dare una sistemata decorosa al “Parco du’ Castiddazzu” (Gigia ricordi ancor? Che pensieri soavi,che speranze, che cori, o Gigia mia quando lo inaugurammo in quella bella , entusiasmante estate del ’99 che fece fremere di bile un misto di cose inutili insieme ad altri scagghiunuti collaterali che di li’ a poco si vendicavano “sfiduciandoci” ) il neo assessore ha dovuto ricorrere all’ausilio insperato del personale della Forestale .E se Motisi si permette di battere cassa comunale e chiedere un solo euro ,gli viene risposto picche. Dunque per l’assessore Motisi -per il quale manifestiamo tanta considerazione – sembra concreto l’impegno esplicitato sul quotidiano per intervenire radicalmente e tentare di salvare le palme restanti nelle aree di proprietà comunale .Giusto . Ma ci permettiamo suggerire all’assessore(l'avevamo fatto già di persona) di chiedere a Lo Biundo ( se lo chiediamo noi ,come sempre educatamente neppure ci risponde!) l’emissione di una ordinanza sindacale con la quale invitare o imporre ,nel caso di negligenza,ai privati che nei loro giardini coltivano le palme di intervenire pur essi al fine di operare un’azione collettiva e sinergica tra pubblico e privato che possa opporre una forte ,concreta resistenza all’azione distruttiva del punteruolo rosso. Aspettiamo una risposta ed un’azione concreta mentre vogliamo rassicuralo che quando ci occupiamo dei problemi della città ,di cui il verde sta a noi particolarmente a cuore ,non lo facciamo di certo “PER SPECULAZIONE POLITICA” cosi’ come pare abbia dichiarato, con nostro immenso dispiacere, l’assessore al Giornale di Sicilia .Infine occupiamoci ,en passant, di “faccia di gomma” oppure “l’uomo che non ride mai” ,ovverosia il segretario siciliano di un Partito, il PD, che è un contenitore politico (tolti ovviamente la stragrande maggioranza degli elettori e qualche dirigente periferico) talmente squalificato da rasentare lo squallore . Ci sono dentro tutti: dai condannati per reati da “arrobbadduzzi” ,al mistificatore parolaio antimafioso, dal trasformista di baddarò da’ carta vinci e a carta perdi , al barone “rosso” amico di Cuffaro che di rosso ha soltanto la vergogna che lo copre , dal politicuccio sempre trombato ma sempre insperatamente recuperato per blasone familiare ,al trombone in attesa d’essere posato e sostituito dal concittadino ragazzotto di belle speranze . Dunque per evitare di frantumarsi il PD indice un referendum attraverso il quale fare esprimere iscritti ed elettori( ovviamente potrebbero votare,perché no, anche quelli dell’UDC,FLI,API, APS e chi ne vuole ne abbia) per stabilire se bisogna continuare a sostenere don Arraffaele. Dice l’on. Lombardo: “se questi del PD fanno il referendum per stabilire se devono o non devono appoggiare il mio governo, io li poso”.Preocupazione di Lumia ,Cracolici e faccia di gomma? Ma quando mai .Sono talmente sicuri che continueranno insieme ed appassionatamente fino al 2013 con questo governo regionale che ad una domanda del giornalista al segretario Lupo, costui cosi’ risponde:” State tranquilli ,che con Lombardo troveremo la sintonia” . E a chi gli chiede che la signora Borsellino -presentata da Bersani ( ma quanto conta questo “segretario nazionale?”) quale candidata a Sindaco del PD a Palermo ma che nessuno vuole- si manifesta “amareggiata”, l’uomo che non ride mai e che
Toti Costanzo
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