PUBBLICHIAMO UN VIDEO A CURA DEL CIRCOLO DI RIFONDAZIONE "PEPPINO IMPASTATO DI PARTINICO " E DEI GIOVANI COMUNISTI
giovedì 31 ottobre 2013
mercoledì 30 ottobre 2013
A PARTINICO E' RINATO, DA ANNI ,UN VECCHIO SPORT DISONESTO E MISERABILE
C’è uno sport disonesto e miserabile cui è dedito da oltre cinque anni
il sindaco di Partinico con l’accompagnamento di una banda di voraci predatori
che come diciamo dalle nostre parti “vannu
circannu scecchi pi’ livaricci ‘i
crapisti”. In una parola da alcuni anni si è solidamente insediata nel
nostro Comune una vera e propria banda di ricattatori che usa il governo della
città per punire gli onesti e gli scomodi , far avanzare gli amici e i
compiacenti, arricchire fannulloni e speculatori,costruire carriere di
circonvicini , avviare alla illegalità
schiere di soggetti che questa nostra società ha prodotto in tale abbondanza da
far impallidire la cosidetta vecchia,prima
Repubblica . A condizione,però,
che costoro si sottomettano ai voleri di tali masnadieri .Chi come me ha
lunga memoria ,ricorda bene i guasti che hanno provocato sulle coscienze e sul
tessuto economico e sociale della nostra città pezzi della vecchia dicci’
spalleggiati e contornati ,per decenni, da esperti saltimbanchi spregiudicati
che costruivano Partiti e con la stessa disinvoltura li disfacevano , pseudo
riformisti attaccati più ai soldi e agli
affari di famiglia che ai valori .Una vera banda di predatori dediti anche al
furto politico , alla corruzione, al ricatto , ai condizionamenti. Ho visto schiere di
famiglie di tradizione comunista che si prostravano per una promessa, per un
posto alle Poste, nei cantieri di lavoro , bidelli nelle scuole e trasformarsi ,in
tal modo, in galoppini elettorali pur di sbarcare il lunario e mantenere le
famiglie:Ma barattando la propria coscienza .Ho visto giovani che il giorno
prima manifestavano accanto a noi per le ingiustizie e la privazione dei
diritti e il giorno dopo scomparire per ricomparire candidati nelle liste della
D.C, del PRI-PSDI,nel PSI ,nel PLI. La contropartita? Un posto al Comune ,alla Provincia,
alla Regione, in una qualsiasi ente pubblico o privato . Ho visto soffrire galantuomini
come il professore Salvatore Bonni’,lontano mille miglia dalla nostra visione
della società ma uniti nell’affermare e sostenere i principi della decenza e
della dignità dell’uomo,per un Partito il suo MSI che come il nostro PCI veniva ogni giorno di più dissanguato da tali
bande di predatori senza scrupoli ,ingordi e spesso anche falliti che ,però,
tenevano nelle mani delle bandiere di cui si erano appropriati per costruire
fortune, gestire ricchezze, fare soprusi ,violentare coscienze .Ho visto la
vergogna di un potere politico che ha avuto la spudoratezza di distruggere gli
stucchi del Serpotta presenti nell’ex Oratorio di Piazza Garibaldi,umiliare
cancellandole, strade acciottolate e cassaru
abbalatatu, abbattere palazzi storici,usare le strutture pubbliche per
consentire l’incremento dei processi della sofisticazione del vino che fece
grande e ricca la mafia di Partinico e le sue appendici politiche , cementificare pezzi sempre più
consistenti di “giardini”che
producevano gli agrumi più odorosi della nostra Valle.Ho visto costruire in una
pubblica piazze non solo gli attuali locali che ospitano le Poste ,ma strutture
in legno divenute nel tempo veri e propri stabili manufatti per la vendita di intrugli vari a dimostrazione di
come il Potere ,se vuole, consente ai privati di appropriarsi della
qualunque e da li’ iniziare processi affaristici . Ho visto
piangere compagni che chiedevano il nostro silenzio, che facessimo violenza a
noi stessi e alle ragioni politiche che ci sostenevano “perché
solo col vostro silenzio, compagni, mio
figlio/a/nuora/nipote potrà avere QUEL posto
di lavoro”. E assai spesso e per tali ragioni abbiamo taciuto . Il lavoro
prima di tutto, anche se lavoro sporco ,lavoro spesso costruito facendo
violenza alle leggi dello Stato e abdicando alla propria dignità di uomini . E
quando la vergogna era fin troppo evidente per cui tacere non era possibile ci
scagliavano contro coloro che attendevano il favore illegale . Ci dicevano: “ Miserabili Comunisti, per colpa vostra non
ho potuto realizzare il mio progetto. “ E il progetto era sempre qualcosa
che violentava leggi e coscienze.Non è stato cosi’ , di recente, per la ex Policentro
spacciata per lavoro ed occupazione ? E quando abbiamo sollevato la vergogna
delle strisce blu non ci misero contro qualcuno di quei giovani bisognosi di lavoro che attraverso
un’ennesima vergogna perpetrata da altri speculatori ed affaristi avevano la
speranza anche di un lavoro precario? E non sarà cosi’ per l’occupazione
,ancora una volta e dopo decenni, di un nuovo pezzo di piazza pubblica in
dispregio di leggi e regolamenti?E la vicenda della nomina ILLEGALE del Comandante della Polizia Municipale ? E
la vendita PILOTATA di pezzi di beni
pubblici a privati speculatori? Ed è possibile che un cittadino che ha
costruito abusivamente in area sottoposta a vincolo archeologico non ottiene la
sanatoria mentre altri possono costruire senza problema
alcuno?E gli interessati che hanno avuto favori ,o li attendono , non ci
diranno che siamo sempre i soliti miserabili comunisti cà nun si fannu mai i cazzi riddi ?
Tutta questa VERGOGNA SI STA RIPROPONENDO ALLA STESSA IDENTICA MANIERA COME SE NON
FOSSERO PASSATI DECENNI DURANTE I QUALI ERAVAMO CONVINTI CHE A PARTINICO,
ALMENO SU QUESTO, SI ERA DEFINITIVAMENTE VOLTATO
PAGINA. .Non con Lo Biundo, erede di quella stagione di vergogne ,però, perché si continua ad usare violenza,
prepotenza,illegalità .Perché ogni posto di lavoro costruito sull’abuso, ogni
favore in dispregio delle Leggi deve
essere ricambiato .Come ? In tanti modi ma nel più classico dei modi :ritrovando i
favoriti o i loro prestanome tutti nelle sue liste . Tanto per fare qualche esempio : :in una lista ne troviamo al numero l e al 19;
in un’altra ai nn. 13,14,20,29;in altra ancora al n. 28;e poi in altra al n. 9,11,26
.
QUESTO SI CHIAMA REATO DI VOTO DI SCAMBIO. MA QUESTA VOLTA TUTTO NON
SARA’ COME PRIMA
Toti Costanzo
venerdì 25 ottobre 2013
LETTERA APERTA AL CARO COMPAGNO SAL -SOTTOTITOLO: LA PARABOLA DEL FIGLIOL PRODIGO 'A' PARTINICOTA
La raccolta delle olive è una
tradizione che si rinnova nei secoli e
ti riconcilia con il sole, la natura,la madre terra. Ti dice del lavoro dei
contadini,lavoro duro e spesso ingrato perché quando le avversità si abbattono
sul prodotto,come è accaduto quest’anno, è una tragedia per una famiglia che di
quello vive. Ma durante la raccolta i dilettanti possono correre il rischio di
finire al pronto soccorso per una impertinente
foglia che ti è andata dentro l’occhio. Una settimana di prognosi, gocce e
goccine e si ringrazia il creatore se la cosa finisce li’. Dunque ti si
proibisce l’uso del computer e ti si costringe
ad una obbligatoria inattività con la gioia dei nostri innumerevoli (tanti
nemici ,tanto onore!) detrattori che assai probabilmente dicono : “Minchia, finalmente a chiddu ca stà rarré a scrivania ci finiu a
schifiu.”.Fai gli scongiuri, ti tocchi abbondantemente e ripetutamente e
,alla faccia di trombe , trombette e trombettieri vari a pagamento o a titolo
gratuito, riprendi con più voglia di prima.Ma sei , comunque, costretto ad una settimana
di inattività mentre tu ti trovi davanti
ad una sconvolgente notizia . Una notizia che attendevi da troppo tempo nel senso che eri
sicuri che si sarebbe presentata . Mi scrive un caro amico appena ne è venuto a
conoscenza: “Ti ricordi? E’ stato come
quando entrò nell’UDC perché lui entra ed esce con assoluta disinvoltura.Tanto
che gli costa?Ed io nell’UDC , allora, c’ero ,dunque, parlo on convinzione di causa! ” . Non comprendo immediatamente il
senso del messaggio ma poi certamente si . Ma ,appresa la notizia, vorresti subito scrivere la lettera aperta al
“Caro compagno Sal”. Aspetto qualche
giorno ed oggi la posso finalmente “varari”.
“Caro compagno Sal, mentre le
lacrime sgorgavano copiose per una impertinente foglia, sicuramente teleguidata
e al servizio dei tuoi tanti lecchin-zuini-sciaquin che girano nella nostra città anche con
permesso di soggiorno e che aveva stimolato una forte lacrimazione, “la notizia” mi provocò una forte,ulteriore emissione come
quando secondo la ben nota teoria di Ivan Petrovic Pavlov scopritore del
riflesso condizionato, al cane gli si mette davanti il cibo per cui aumenta
notevolmente la sua salivazione . E furono talmente tante le lacrime versate ,al
punto che i miei furono costretti a collocarmi sotto il mento un’apposita
bacinella che si riempiva come quando le acque degli otto cannola fuoriescono copiose
dall’antica sorgente “d’u lagu” anche
se oggi ridotta ai minimi termini dai
saccheggiatori e saccunara vari ,una vera e propria orda barbarica che si è susseguita quasi senza alcuna soluzione di
continuità dal dopoguerra ai nostri giorni e di cui tu ,è noto , sei rimasto il più felice esemplare oltre che attivo ed efficace erede .L’orda, inalberando
uno scudo con croce al grido di “Dio è
con noi”, fece terra bruciata di dignità,democrazia, diritti,monti,fiumi,laghi,
colline,giardini. Dunque ,caro compagno , credimi perché le mie sono state lacrime di dolore
ma anche di gioia che hanno messo in
moto un complesso fenomeno secretomotore .Quelle lacrime ,se richiesto, le
avrei anche bevute in tuo onore che da buon figlio prodigo,o del figlio perso e
ritrovato, finalmente ritornavi alla “casa”, alla nostra comune casa cioè quella dei galantuomini
Pertini ,Matteotti,Riccardo Lombardi, Matteo Provenzano, Nanà Lo Bianco,Turiddu Termine,Cola Geraci con la storia dei quali tu, con tutto rispetto c'entri come i cavoli a merenda .Ma tutto questo ormai non c'entra più perché ora tu sei con noi .Hai vagato, hai sofferto, cercavi la luce e luce fu Ma come nella Parabola ,in questo tuo girovagare ,fosti ridotto alla
fame e per sopravvivere costretto a fare
il mandriano di porci fino a quando non hai
deciso di ritornare al padre. E la tua strada fu irta di non poche difficoltà.
Incontrasti Ciccio Nico (finito all’Ucciardone ) ma lo lasciasti quasi subito.Il tuo
senso smisurato di coltivatore diretto del culto della legalità ti faceva da guida e dunque non potevi
che prostrarti ai piedi del nostro Totò ,prematuramente scomparso ma sempre con
un piede dentro ed uno fuori per ,poi, transitare ricevendo affetto ed
anche altro ,verso l’euro-scambio Antonello 1° ;indi con Totò Regina Coeli e Sciaverio de Roma ,poscia
con Antonello 2° inteso cinicotivvù ,con Beppe “Legalità and
coffee break” e, finalmente, con Saro Trombetta campione olimpionico di
saltabanchismo ed espressione della più alta e raffinata concentrazione di trasformistico
uso del Potere mai visto fin dai tempi dei romani .Un
personaggio che hai subito venerato perché trovavi in lui di tanto bello quel
che da sempre avevi cercato : potere,potere in tutte le salse, a tinchité, a
go-go, a m…..cutulata. Oggi ritorni al padre .Mi dicono ,ma non ci credo ,che ritorni da Peppone , Mike 1 e
Mike 2,acqua Azzurra acqua Chiara.E ci ritorni con i vari Totoneddi, Mummineddi,
Mimmuzzi,Vituzzi, Pippineddi, Vincenzini,Narduzzi .Che colpo magistrale se cosi' é ! No non ci credo, non posso .Prima ti sei
rimesso nella mani la città ed ora avrai, tutti dicono sicuramente, il domino del novello Partito Democristiano di Partinico . E quelli di prima, quelli di sempre? Chi li conosce bene dice :"Tranquilli ,si metteranno d’accordo quanto prima,pacificheranno, equilibreranno e spartiranno facendo esattamente come farà Saro Trombetta all’ARS :un bel rimpastino,
una bella vicesindacatura ( meglio se al femminile ) , una candidatura a
sindaca alla scadenza del secondo mandato e tutto va a posto .Non fu quasi cosi’
con Gigia nel 1997? E la storia, forse,
non si ripete anche se con alcune ovvie varianti ? " Fra poco tutti insieme appassionatamente perché , finalmente ,tu ritorni alla casa del
padre.
Dunque, non appena
appresi la buona novella ,chiesi ai miei
di procurare un vitello,un agnello , qualcosa da sacrificare. Niente. Mi venne insperatamente
incontro un mio carissimo amico che mi procurò un povero coniglio selvatico
abbattuto giorni prima in una battuta di caccia, ma già “scorciato”
.Meglio di niente. Ci radunammo insieme a ‘Ntrea un giorno quà e uno là, Wind garden, Jhonny uno e Jhonny due, Peppino Barby,
Vituzzu ex Poli, Filippinofaremo, Gianvi, Totò 331, Jakalby, donna Ely,donna Peppa (assenti giustificati Gioachin,Gero,don Peppe Casa Santa ,Silvia rimembri ancor, Roby, Pierre corsia.) in
un ampio salone messo a disposizione da un’anima pia dando cosi’ inizio al rito
.Ci inginocchiammo “Padre –dcesti assunte le sembianze del figliol prodigo - ho
peccato contro Dio e contro te ,non merito d’essere chiamato figlio .Trattami
come uno dei tuoi servi “ Ma il padre lo interrompe e ordina ai suoi servi
di preparare una grande festa per l’occasione ,uccidendo allo scopo “il vitello grasso” Il primogenito Mike
non capisce perché al fratello dovrebbe essere
riservato un simile trattamento e
ricorda al genitore che lui gli aveva sempre obbedito ma non aveva ricevuto ,sopratutto negli ultimi tempi, nemmeno un capretto per
fare festa con gli amici .Ma il padre rispose .” figlio tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo, ma bisognava far festa e rallegrarsi
perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita ,era perduto ed è
stato ritrovato”.
Mi svegliai .Il buio , fuori,
ancora era fitto. Mi rigirai ma non presi sonno. Avevo sognato? Era tutto vero?
No, non posso crederci .Poi diradato il buio sorge l’alba e la notizia mi arrivò con assoluta certezza. Pensai a quando ,studente del Liceo, si andava insieme
a Mommo Giuliana, Nanni, Nardo D’Orio, Santino Calagna, Paolo Finazzo ,
Salvatore Cintola ed altri studenti-atleti a Palermo allo stadio delle Palme per gareggiare con i colori del nostro “Giuseppe Garibaldi” di Partinico .Ad accompagnarci, il professore Mimi’ Cannizzo e il bidello don Michelino . La
manifestazione sportiva si protraeva fino al tardo pomeriggio. Don Michelino
,durante la pausa, aveva il compito d’accompagnarci in una panelleria e li’
consumare un pasto frugale. A mezza pancia ce ne lamentavamo con il professore il quale
trasferiva la responsabilità su don Michelino che lui definiva tirchio ed appellava
cosi’: “Miché ,ogni vergogna ti onora! “.
Si ,è proprio vero, ogni vergogna li onora.
Toti Costanzo
mercoledì 9 ottobre 2013
LINDA VANCHERI ,ASSESSORA REGIONALE DI TROMBETTA HA MENTITO SPUDORATAMENTE AL CONSIGLIO COMUNALE E ALLA CITTA' MENTRE I BECCAMORTI DELLA POLI, QUELLI VERI, RECITANO IL DE PROFUNDIS
Niente ,la profondità e
l’efficacia dei nostri detti popolari non ha eguali nel mondo. Tu dici: “Nuddu si pigghia ca nun s’assimigghia”.
E comprendi subito il profondo significato di questa espressione popolare .Cioè?Vai
subito ,col pensiero, alla sceneggiata dell'altro ieri durante lo svolgimento del
consiglio comunale “aperto” con all’ordine del giorno la questione delle
ZFU .Un consiglio comunale che come nei film tradizionali
si svolge in due tempi . Nel primo parla perfino Wind All Inclusive Smart .E
tutti col cuore sospeso: che dirà mai dopo cinque anni di sospettosi silenzi?
E
soprattutto ora che ha cambiato anche look? Dirà che ascoltando
gli interventi dei giovani comunisti ha finalmente compreso il vero significato
di “preparazione ,formazione, cultura, eloquio, stile, serietà, impegno,disinteresse,appartenenza,idealità " tutte cose impossibili da imparare alla corte del Riconfermato?” No, dice “ dei
dentini avvelenati che vanno lasciati a
casa” .Oddio , questa dei dentini avvelenati mancava proprio al carnet del
cerchio del Riconfermato quale completamento dell’ampio bagaglio culturale di
cui alcuni tra costoro sono dotati .Nell’intervallo tra il primo e il
secondo tempo ,come quando ragazzi e
durante la pausa nella sala cinematografica passava per nostro diletto il
venditore di calia e semenza ,si lancia in dichiarazioni avventate al porgitore
,perfino “Visto che siamo a Natale faccio
gli auguri di Pasqua “.E ti chiedi: ma come ,è ancora li’ in consiglio? Ma
per fare cosa? Per fare numero? Si ,per fare numero. Numero sempre al servizio
di Lo Biundo che si presenta al solito : prima assai dimesso ,quasi lacrimante ,e
poi sempre più ringalluzzito ed arrogante .Infatti, telefonicamente rassicurato che nel
secondo tempo ci sarà l’arrivo seppur con ampio ma giustificato ritardo dell’assessora
regionale alle Attività produttive portatrice di buone nuove ,Linda Calogera Vancheri
di S. Cataldo provincia di CL, intervenne ripetutamente PER CONTINUARE A
MENTIRE sulla vicenda “Zone” cosi’ come
è abituato a fare per tutte le altre cose e a polemizzare con gli oppositori
non graditi ,meglio se comunisti.E l’assessora non lo ha certamente deluso.Fedelissima
di Trombetta (fu collaboratrice a Gela di Saro) e dipendente della Confindustria di Lo Bello ,Montante (e Lumia) HA
ANCHE LEI MENTITO SPUDORATAMENTE AL CONSIGLIO COMUNALE SOSTENENDO CHE A
SBAGLIARE L’ITER DELLA PRATICA ZFU DI PARTINICO NON ERA STATA LA GIUNTA LO BIUNDO ( vi
rendete conto a quale livello di vergogna siamo arrivati in Sicilia con
costoro?) MA LA
MACCHINA BUROCRATICA DEL PRECEDENTE GOVERNO REGIONALE DI
RAFFAELE LOMBARDO . Facciamo finta di crederle ,ma chi aveva nelle mani la macchina regionale precedente che si occupava della
vicenda e, dunque,avrebbe sbagliato? Udite,
udite: l’ex assessore regionale alle Attività Produttive al servizio di don
Raffaele di cui la “ Procura di Catania ha chiesto la condanna a 10
anni imputato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio”(Huffigton
Post del 18 settembre 2013), un
tal Marco Venturi .
E Linda Vancheri che ruolo aveva nel precedente governo di don
Raffaele ? “ Linda Vancheri ha affiancato l’ex assessore
alle attività produttive, Marco Venturi, durante il governo Lombardo.” (tratto da SiciliaInformazioni del 25 novembre 2012)
Capite,allora, cu’ ccu nni iuncemu?
Ovviamente per avere la verità basta leggere il Dossier scrupolosamente
preparato dal gruppo consiliare “Cambiamo Partinico” e che anche Sala Rossa ha pubblicato a lato ”.
Per mettere fine a questa pietosa quanto penosa vicenda : se non fosse
stato per la determinazione dei compagni consiglieri sostenuti dai giovani del
Movi 5 Stelle di Partinico e del loro Gruppo parlamentare all’ARS che aveva
da subito incontrato la
Vancheri ( ma va anche dato atto dell’impegno sulla vicenda di
altri gruppi di opposizione consiliare) IL CONSIGLIO COMUNALE NON SAREBBE STATO
MAI CONVOCATO
,LA VANCHERI NON
SAREBBE STATA COINVOLTA NELL’AGGIUSTARE IL TUTTO E IL NOSTRO COMUNE SAREBBE
RIMASTO ESCLUSO.
E per arrivare a questo risultato la Linda
Calogera Vancheri di S. Cataldo provincia di CL e a due passi
da Gela ,per rimediare alle min…ate amministrative ormai a rotazione continua
del Riconfermato , ha dovuto sconvolgere il “mondo”
per tentare di recuperare il tutto .Cosa di cui siamo lieti e ci compiaciamo ,alla
faccia dei BECCHINI QUELLI VERI
(chiamateli ,a vostro piacimento :becchini, necrofori o beccamorti che è poi la stessa cosa).E costoro la Poli l’hanno prima fatta morire ed ora hanno anche il dovere perché di loro esclusiva competenza ,di seppellirla .Perché se la POLI
non si farà non sarà ,certo, per la nostra volontà che conta assai poco ma sicuramente per la loro manifesta
inettitudine ed ingordigia. Costoro avevano nelle mani TUTTA l’area di
contrada Margi, un progetto ILLEGALE approvato da un precedente quanto compiacente Consiglio
comunale e voluto dall’Assessorato regionale gestito da Venturi,oltre che tanti soci
che a questo credevano. CARI BECCHINI PER VOCAZIONE OLTRE CHE PER NOTO MESTIERE
,DOVETE AVERE LA DIGNITA ’
DI DIRE LE RAGIONI, QUELLE VERE, CHE
AD OGGI NON VI HANNO CONSENTITO DI REALIZZARE L’OPERA TANTO SBANDIERATA E TANTO
PROPAGANDATA SU CUI ALCUNI DI VOI HANNO COSTRUITO LE LORO FORTUNE !Dunque nuddu si pigghia ca’ nun si assimigghia: Lo
Biundo e la sua corte insieme a Vancheri ,Venturi e Trombetta , Mimmuzzu e
Vituzzu con una nuova tromba di accompagnamento,don Peppino Barby anche lui ora inteso “Mister Izza”,
purtroppo per noi, sono tutti la stessa cosa .
P.S. Caro Gianlivio ritenendoti persona civile e dialogante reputo giusto
ricordarti se ce ne fosse bisogno e diversamente
da quanto hai dichiarato nell’ultimo Consiglio comunale ,che i giovani compagni
consiglieri comunali e che tu conosci molto bene e che svettano in
Consiglio per impegno e serietà ,sono
eredi di una cultura politica che è ANCHE
E SOPRATUTTO CULTURA DI GOVERNO .Ti ricordo che i Comunisti di Partinico , e loro ne sono degni eredi ,governarono ( e ne puoi essere certo che
ritorneranno a governare) questa città nel 1991,nel 1999,nel 2005 .Esiste una
lunga e articolata documentazione sul loro ruolo nel proporre e costruire . Se vuoi, puoi anche approfondire ..Ovviamente la cultura di governo nulla ha a
che spartire con la gestione del potere per fini personali o di clan. Quella
, come tu ben sai, è ben altra cosa.
Toti Costanzo
lunedì 7 ottobre 2013
Mentre e' in corso un consiglio comunale aperto, “riparatore” della
vicenda delle famose Zone Franche Urbane e convocato per la
determinazione e del gruppo consiliare "Cambiamo Partinico"
-che
ha redatto e diffuso un ampio e particolareggiato Dossier sulla
vicenda -e di altri
gruppi di opposizione ,riportiamo un post tratto dal
blog "partinicoweb.wordpress.com"
di "In Movimento"
sulla ingloriosa fine della Policentro dell'ing.
Lino Iemi ,amico del
ministro Lupi e dell'ex senatore
Dell'Utri, e spacciata per oltre
un decennio prima da Giuseppe Giordano e poi da Lo Biundo,
quale
prospettiva di sviluppo per il nostro territorio e fonte
di lavoro
per tanti disoccupati .
Attorno e questo bluff il sindaco
riconfermato ha costruito
ben due campagne elettorali con ampio
successo e gradimento
anche dei vari suoi supporter e
lecchini a vario titolo. E' ,molto
probabilmente, la fine di una grande
illusione di cui e' stata vittima
la nostra popolazione .
Il progetto Policentro è morto
Leggiamo dal sito del Gruppo Policentro.
Le società ”La Policentro”, “Sviluppi e Partecipazioni Immobiliari” e “Policentro Engineering & Service” sono state poste in stato di liquidazione in data 30 maggio 2013. Al liquidatore è stato conferito un mandato a tempo definito per esplorare, in regime di esercizio provvisorio dell’impresa sociale, la possibilità di perseguire soluzioni della crisi di impresa nella prospettiva di assicurare la continuità aziendale, con tutti i poteri occorrenti al riguardo. Si precisa che, nel rispetto delle leggi in materia, le società daranno comunque corso in questa fase a tutte le attività in cui sono impegnate, senza alcuna sospensione o interruzione dei relativi servizi”. Il Gruppo Policentro è una struttura polifunzionale, organizzata attraverso cinque società di servizi. Tra queste La Policentro S.p.A, la Policentro Engineering & Service e la Sviluppi e partecipazioni immobiliari S.p.A., rivestono sicuramente un ruolo molto importante.
La Policentro S.p.A. è la società leader del Gruppo Policentro. Nella “La Policentro S.p.A.” si concentrano, infatti, “le competenze e le attività a valore aggiunto di ricerca, direzione, coordinamento e controllo di tutte le funzioni del Gruppo”. Nelle operazioni in cui partecipa, o che promuove direttamente, La Policentro S.p.A. assume il ruolo del promotore, ossia della società operativa che, una volta individuata una location e un’area disponibile, concepisce il centro sin dalla fase della sua ideazione, e cura il montaggio dell’operazione accompagnandone lo sviluppo in tutti i suoi aspetti tecnici, organizzativi e finanziari. Dall’analisi di fattibilità sino al completamento dell’opera ed alla sua “messa a regime” La Policentro S.p.A. gestisce e coordina tutte le funzioni.
La Policentro Engineering si propone sul mercato come interlocutore unico dell’investitore immobiliare, garantendo l’esecuzione completa dell’opera nel rispetto dei tempi e dei costi programmati. Le varie fasi della progettazione che accompagnano l’operazione, dal livello urbanistico/autorizzativo all’apertura del cantiere e all’esecuzione dell’opera, sono gestite attraverso un’unica “cabina di regia” che ne coordina i processi e controlla settimanalmente il rispetto degli obiettivi programmati.
Il Gruppo Policentro seleziona ogni anno un certo numero di operazioni su cui sceglie di investire direttamente e lo fa attraverso Sviluppi e Partecipazioni Immobiliari, la società dedicata alla cura di tutti gli aspetti finanziari delle operazioni direttamente o indirettamente promosse dal Gruppo.
Sviluppi e Partecipazioni Immobiliari è dotata di una propria struttura autonoma di corporate finance, dedicata all’analisi delle opportunità e alla predisposizione di tutta la documentazione di carattere economico-finanziario necessaria allo sviluppo dell’operazione. Dall’organizzazione del progetto finanziario in fase di promozione, alla presentazione agli investitori e al sistema bancario, alla strutturazione della copertura finanziaria, fino alla liquidazione dell’investimento sul mercato immobiliare.
Sviluppi e Partecipazioni Immobiliari gestisce, attraverso 12 società di scopo, tra le quali la Policentro Daunia, un importante portafoglio di asset immobiliari.
La Policentro Engineering si propone sul mercato come interlocutore unico dell’investitore immobiliare, garantendo l’esecuzione completa dell’opera nel rispetto dei tempi e dei costi programmati. Le varie fasi della progettazione che accompagnano l’operazione, dal livello urbanistico/autorizzativo all’apertura del cantiere e all’esecuzione dell’opera, sono gestite attraverso un’unica “cabina di regia” che ne coordina i processi e controlla settimanalmente il rispetto degli obiettivi programmati.
Il Gruppo Policentro seleziona ogni anno un certo numero di operazioni su cui sceglie di investire direttamente e lo fa attraverso Sviluppi e Partecipazioni Immobiliari, la società dedicata alla cura di tutti gli aspetti finanziari delle operazioni direttamente o indirettamente promosse dal Gruppo.
Sviluppi e Partecipazioni Immobiliari è dotata di una propria struttura autonoma di corporate finance, dedicata all’analisi delle opportunità e alla predisposizione di tutta la documentazione di carattere economico-finanziario necessaria allo sviluppo dell’operazione. Dall’organizzazione del progetto finanziario in fase di promozione, alla presentazione agli investitori e al sistema bancario, alla strutturazione della copertura finanziaria, fino alla liquidazione dell’investimento sul mercato immobiliare.
Sviluppi e Partecipazioni Immobiliari gestisce, attraverso 12 società di scopo, tra le quali la Policentro Daunia, un importante portafoglio di asset immobiliari.
La Policentro Daunia, creata per la costruzione e la gestione del grande insediamento di contrada Margi, ha un capitale sociale di 14.500.000,00 di euro, dei quali soltanto 9.997.827,00 sono stati sottoscritti e versati.
Le quote sono così suddivise:
- 5.500.000 azioni ordinarie pari a nominali euro 5.500.000,00 alla Medea s.r.l. (55,02%);
- 630.350 azioni ordinarie pari a nominali euro 630.350,00 alla Dedalo Consulting s.r.l. in liquidazione (6,30%);
- 3.523.002 azioni ordinarie pari a nominali euro 3.523.002,00 alla Sviluppi e Partecipazioni Immobiliari S.p.A. in liquidazione (35,23%);
- 138,205 azioni ordinarie pari a nominali euro 138,205,00 a Baracco Luca (1,39%);
- 1.100 azioni ordinarie pari a nominali euro 1.100,00 al Consorzio Parthenia (0,01%);
- 205.170 azioni ordinarie pari a nominali euro 205.170,00 a Poma Salvatore Pietro (2,05%).
- 5.500.000 azioni ordinarie pari a nominali euro 5.500.000,00 alla Medea s.r.l. (55,02%);
- 630.350 azioni ordinarie pari a nominali euro 630.350,00 alla Dedalo Consulting s.r.l. in liquidazione (6,30%);
- 3.523.002 azioni ordinarie pari a nominali euro 3.523.002,00 alla Sviluppi e Partecipazioni Immobiliari S.p.A. in liquidazione (35,23%);
- 138,205 azioni ordinarie pari a nominali euro 138,205,00 a Baracco Luca (1,39%);
- 1.100 azioni ordinarie pari a nominali euro 1.100,00 al Consorzio Parthenia (0,01%);
- 205.170 azioni ordinarie pari a nominali euro 205.170,00 a Poma Salvatore Pietro (2,05%).
Questo significa che:
a) il 41,23% del capitale sociale della Policentro Daunia è di proprietà di società poste in liquidazione (Dedalo Consulting s.r.l. e Sviluppi e Partecipazioni Immobiliari S.p.A.);
b) del capitale sociale ammontante ad euro 14.500.000,00, ben 4.502.173,00 devono ancora essere sottoscritti (da chi?) e versati (da chi?);
c) in liquidazione sono le società che rappresentano il cuore finanziario ed operativo del Gruppo Policentro (La Policentro S.p.A, la Sviluppi e partecipazioni immobiliari S.p.A., e la Policentro Engineering & Service).
a) il 41,23% del capitale sociale della Policentro Daunia è di proprietà di società poste in liquidazione (Dedalo Consulting s.r.l. e Sviluppi e Partecipazioni Immobiliari S.p.A.);
b) del capitale sociale ammontante ad euro 14.500.000,00, ben 4.502.173,00 devono ancora essere sottoscritti (da chi?) e versati (da chi?);
c) in liquidazione sono le società che rappresentano il cuore finanziario ed operativo del Gruppo Policentro (La Policentro S.p.A, la Sviluppi e partecipazioni immobiliari S.p.A., e la Policentro Engineering & Service).
Il costo preventivato per l’opera è di circa 70 milioni di euro. Poiché le Banche sono disposte (sarebbe da dimostrare) a finanziare solo il 50% dell’investimento (circa 35milioni di euro), mentre il restante 50% non si trova (e tutti i privati coinvolti cosa investono?), il 31 maggio 2013, mentre le sue società venivano poste in liquidazione, l’amministratore del Gruppo Policentro, Ing. Lino Iemi, lanciava pubblicamente, la geniale idea dell’azionariato popolare. Questa dichiarazione, rilasciata durante un incontro in pompa magna svoltosi presso la camera di commercio di Palermo, alla presenza del Sindaco di Partinico, durante la campagna elettorale per le amministrative del 2013, ha dell’incredibile.
Si riporta testualmente: “chi ha i risparmi, chi ha la possibilità da mille euro in avanti, da un milione di euro in avanti, non c’è limite in questo, che credano in questo progetto, li facciamo entrare direttamente nell’azionariato, con la trasparenza che occorre in queste cose, sicuri che mettano i soldi non in una palude ma in una costruzione virtuosa, la quale è palpabile e visibile, che nella peggiore delle ipotesi anche durante la crisi renderà più del doppio rispetto alla resa di un istituto bancario, ma essenzialmente per dimostrare al mondo che c’è un atto di solidarietà e di ribellione da parte della popolazione dicendo, se le strutture istituzionali e bancarie non sono in grado di funzionare, allora noi facciamo il fai date, ci arrangiamo da soli perchè non vogliamo rinunciare allo sviluppo e non vogliamo continuare ad impoverirci”.
Cari Partinicesi, almeno per una volta, dimostriamo al mondo con un “atto di solidarietà e di ribellione che se le strutture istituzionali e bancarie non sono in grado di funzionare, allora noi facciamo il fai da te, ci arrangiamo da soli perchè non vogliamo rinunciare allo sviluppo e non vogliamo continuare ad impoverirci”.
Portiamo devotamente all’ingegnere Iemi i nostri risparmi, chi mille chi un milione di euro, non c’è problema, non c’è limite, ed investiamoli in questa trasparente e virtuosa operazione avallata negli anni da amministratori servili ed interessati, “che nella peggiore delle ipotesi ci renderanno il doppio rispetto alla resa di un istituto bancario”.
Illustre ingegnere, se fosse vivo e presente Antonio de Curtis (in arte Totò) siamo sicuri che, sentendo le sue parole, si sarebbe a Lei rivolto con una delle sue ormai famose frasi intervallate da geniali pause: “ingegnere..(pausa)….ma mi faccia il piacere!!!!”, accompagnando le parole con un leggero ma convinto gesto della mano, dall’interno verso l’esterno, come per dire, ma vada a……
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