Mentre un povero mentecatto carico
di non estinguibile bile tuonava contro i comunisti che andrebbero “sterminati” (il poveraccio sconosce la
storia della nostra città,del nostro Paese e del mondo nel senso di non sapere che
i comunisti sono presenti ovunque oggi piu’ di ieri e meno di domani di cui ,addirittura,
qualcuno ancora sia annida in quel Partito
che lo ospita provvisoriamente in attesa di altra sua utile transumanza) ‘Ntrea
,compunto e davanti al catafalco delle solite tre fontanelle cimiteriali ,ci
ricordava dal “microfono è solo tuo e suo,cioè di loby” che lui ha sempre
un assessore di riferimento nella persona di Sciaboletta 2 che come Giufà pigghia di ccà e pigghia di ddà nel senso di fare l’en plein di deleghe assessoriali,il quale assessore viene collaborato senza soluzione di continuità anche da Toto’chiamerai 313,1 e Antony Viridariolus.Cosi’ lo sciagurato abballavirticchio consumo’ il tragico,ultimo atto di una
sceneggiata che lo vede protagonista da quando imbarcatosi da clandestino e proveniente dalla profonda Uganda,approdò
sulla spiaggia di S. Cataldo amorevolmente accolto da una comunità di cui è nota il grande senso dell’ospitalità e della
pietas che dopo turbolenti vicissitudini che lo videro al servizio di un vetraio da 10 mila euro,lo inseri’ negli organici comunali con la qualifica di servo
sciocco e ruffiano a vita al seguito di un bulletto di periferia.Intanto
mentre da noi si consumava questa ennesima tragicommedia,protagonista di un
atto unico il ben conosciuto alle cronache,il già citato abballavirticchio,il Parlamento nazionale
approvava una legge sui reati di inquinamento ambientale che se fosse stata licenziata
agli inizi degli anni ’90 avrebbe cambiato,sicuramente,la storia della nostra
città. Nel senso che ci avrebbe evitato la vergogna che a distanza di qualche
decennio un provetto saltatore di banchi si dovesse sentire in obbligo, nella speranza
di raccattare qualche voto in piu’ da investire quanto prima- prima di lui ci
provarono con ottimi risultati alcuni demo e un amico ormai non piu’ con noi- di
inviare una squadra di operai pagati dalla collettività per ripulire il
davanzale della distilleria piu’ grande dell’Europa.Uno degli atti piu’ alti di
servilismo che mai ebbe a conoscere la nostra città che di servi ed accattoni nella
sua lunga storia ne ha conosciuti tanti.Neppure i vecchi dicci',cui pare ispiri quotidianamente la sua azione ,ebbero l’ardire di arrivare a tanto!
Per cui mentre ‘Ntrea versava
lacrime a mai finire sulla spalla del porgitore di microfono,Toto’ prelevava,Antony
posava,don Peppino Barby in fuga,l’avvocato cancellato dal radar,la ragazzina
sporpata delle ultime residue deleghe,Armando sempre a caccia di topi (ed ora con il caldo anche di zecche e zanzare
tigri ),Fili inaugurava porgendo tutte e due le guance,i ragionieri generali s’interscambiavano
i ruoli a seconda dei tempi, dei modi ed anche delle circostanze dettate dai
revisori e dalla Corte dei Conti ,Sciaboletta si sperticava in encomi solenni inchinandosi
a profusione davanti a quei quattro poveri,eroici,dipendenti ancora in servizio
permanente lungo le assolate e sempre piu’ impresentabili strade della città e
che avevano ripristinato il zampillo nei pressi del burdillicchio ,il segretario mio segretario tal Vincy de Pioppibus in fuga
inseguito,anche lui, da quei quattro comunistacci ancora in vita e duri a
morire che non gli fanno chiudere occhio avendo lui lasciato una scia infinita
di tracce di tanti “delitti” da
seguire come in un film giallo alla Montalbano.Ma siccome la storia continua il
resto ve lo racconteremo altre in altre
puntate.Nel caso ne avessimo ancora voglia .
P.S.: siamo arrivati al mese di maggio e dopo solenni impegni e sputati ‘nterra di Filippino Faremo che,addirittura,fece approvare una mozione dal Consiglio che il bilancio sarebbe
stato presentato entro marzo, di questo non si ha notizia.Intanto ancora una
volta loby si è disfatto del servizio idrico affidandolo alle solite società
pubbliche che operano come i privati con la speranza di trarne soddisfacenti vantaggi,si
prepara a gestire il business dei rifiuti,trasferito nell’uso a clientes ulteriori
beni comunali arricchiti da ricchi premi e cotillon provenienti da piccoli
carrozzoncelli locali in uso e consumo di trombe,trombette e
tromboni della politica mai scomparsi e sempre piu’ arzilli che mai ,prendere i
giusti contatti per la revisione del PRG e, udite,udite, si è fatto perfino assegnare
dall’associazione dei Comuni,l’ANCI,la delega all’ambiente.Come affidare il cacio a topo Gigio facendo
passare come un dilettante il super-spregiudicato don Vincenzino De Luca
aspirante governatore della Campania che prima dell’inizio della campagna
elettorale pare sia nottetempo venuto a Partinico per una serie di lezioni
accelerate con lo scopo di capire come si
fa.Intanto ballavirticchio tra una visita a Palermo in via Albanese 3 ed
una intervista al generoso porgitore di
microfono cova vendetta,tremenda vendetta contro i comunisti nelle vesti di Ofelia.E di Otello,lui,ha persino le sembianze.
Sala Rossa
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