giovedì 15 aprile 2010

SALVO LO BIUNDO INTESO "IL FURBILLO"



Ho volutamente atteso alcuni giorni con la speranza che , sulla questione che dirò, da parte della “politica” cittadina si esplicitassero giudizi o anche considerazione. Niente di tutto questo per cui reputo opportuno esprimere la mia modestissima opinione su di una recente delibera della Giunta e ,soprattutto, sulle successive dichiarazioni del Sindaco rilasciate alle emittenti locali sulla questione. Dunque la Giunta Lo Biundo approva una delibera con la quale ,a quanto è dato sapere,si rivolge alla Provincia di Palermo il cui Presidente Avanti è anche Presidente dell’ATO idrico ,per verificare se esistano le condizioni di rescissione del contratto con l’APS cioè la società alla quale Lo Biundo ,appena insediatosi, trasferiva armi e bagagli -cioè l’acqua e gli impianti dei partinicesi - ma teneva sul groppone del Bilancio comunale quasi tutti i dipendenti dell’acquedotto mentre l’APS procedeva a nuove assunzioni di partinicesi parenti anche di ex sindaci . Anche Lo Biundo ha armeggiato con la Società? Questo non è ancora chiaro e dunque mi reputo esente ,per ora, da qualsiasi giudizio. Quando avrò altri elementi conoscitivi sulla faccenda ne parlerò come è sempre stato mio costume.Dunque la mossa di Lo Biundo (il quale sa bene come stanno le cose ma ,soprattutto, lo sa l’Assessore Giovanni Pantaleo che é stato costretto a seguire più da vicino la vicenda APS) è questa: io comunico all’opinione pubblica che sono incazzato con la Società e siccome da un momento all’altro arriva l’ennesima mazzata per quel che riguarda le somme da pagare alla stessa per un servizio che nulla ha di più di quello gestito direttamente dal Comune e siccome, tra le altre cose,le perdite non vengono sistemate, l’agibilità delle strade sottoposte a lavori non vengono ripristinate , le buche non coperte , i contatori non collocati e , dunque, i cittadini hanno motivo di lamentarsi allora ,come si suole, dire “pigghiu ‘u corpu avanti” ,”mpupo” una delibera con la quale faccio finta di assumere le difese degli elettori già abbastanza incavolati per quel che riguarda il servizio dei rifiuti solidi urbani e i costi dell’ultima tariffa , vado in televisione a rilasciare dichiarazioni spontanee e cosi’ spero di potermi salvare dalle ire di chi ,soprattutto,ha avuto la sventura di eleggermi.Si tratta di una forma di furbizia tutta partinicota convinto com’è che la città sia costituita da una massa di imbecilli che non pensano e che soprattutto non parlano. Ora tutto questo operare di Lo Biundo potrebbe avere una sua credibilità solo se non ci fosse un elemento che come , nei films polizieschi, fa scoprire in maniera facile facile l’assassino e quindi, di fatto, la scoperta del reo cioé Lo Biundo stesso.E qual’è questo elemento? Semplice: è ciò che è stato deliberato nella seduta del Consiglio comunale del 18 novembre 2009 ,alla fine della quale l’organo di rappresentanza invitava all’unanimità il Sindaco ( che si dichiarava assolutamente d’accordo) ad operare per la rescissione del contratto con la Società di gestione del servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti perché il disservizio era assai palese, la raccolta differenziata mai decollata, le disfunzioni a tinchité .Vi ricordate? I Consiglieri Giovia,Piero Di Trapani e Diego Campione presentavano il documento poi votato da tutti , citavano lo Statuto della Società che era indiscutibilmente lo strumento che metteva questa ,e per le sue palesi inadempienze con “le spalle al muro” a causa delle tantisime violazioni del contratto e , dunque, Lo Biundo se voleva veramente fare gli interessi dei suoi concittadini , ed ora essere credibile nel contrastare l'APS, avrebbe dovuto IMMEDIATAMENTE IL GIORNO DOPO RESCINDERE IL CONTRATTO con la Società Servizi Comunali Integrati . E invece Lo Biundo non ne fece alcunché, violò il patto contratto col Consiglio e continuò come se nulla fosse. Perché? Qualcuno sostiene che il giovane Sindaco ora anche in possesso di una laurea, aspetta che si concretizzi la riforma dell'ATO rifiuti, che si costituisca una nuova società di gestione sul piano provinciale per trasferirsi in questa nuova società quale nuovo dipendente. La cosa é umanamente assai comprensibile tuttavia un Sindaco con "la schiena dritta" ,cioé uno che ha messo in discussione l'attuale Società frutto di accordi politici tra partiti del centro destra ,non lo assumerebbe nessuno in quanto poco accondiscendente ai voleri dei potentucoli regionali e dunque assai pericoloso per la legalità . E, allora ,la domanda è questa: ma se Lo Biundo ha già violato un impegno che DIPENDEVA SOLTANTO DA LUI ONORARE ,come può avere credito quando sui problemi dell’acqua le decisioni dipendono dagli altri e nella fattispecie dalla Provincia di Palermo? Infatti Avanti ha fatto spallucce come a dire: sciocchezze. Dunque l'operazione delibera per chiedere "lumi" alla Provincia altro non sarebbe se non un tentativo maldestro che nel settore della comunicazione si potrebbe definire “ tentata operazione immagine prematuramente abortita” .E cosi' Salvo Lo Biundo in maniera “furbilla” come soleva ripetere un mio caro amico medico a proposito delle furbate di Giordano,pensa di avere gabbato lo santo. Cosa ci sarebbe ancora da commentare ?
Toti Costanzo

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