Per caso ,ieri mattina davanti un’Agenzia bancaria cittadina , mi incontro con un giovane più o meno della generazione dei Salvo Lo Biundo e di tanti altri consiglieri comunali attualmente in carica nel nostro Comune . Questo giovane si distinse negli anni novanta per una manifesta ed anche ostentata carica moralistico-rivoluzionaria che per certi versi metteva quotidianamente in crisi noi “vecchi arnesi di sinistra ” espressione della politica della prima repubblica.
E , nella fattispecie ,metteva in crisi noi comunisti che sempre a loro dire, nel passato , eravamo stati assai compromissori col “potere” e tantissime volte tentennanti di fronte a scelte di cui nessuno,però, dava specifica identificazione. Per cui ,chi come me il quale aveva creduto di spendere buona parte della sua vita per una giusta causa ,si vedeva messo davanti ad un epocale fallimento al punto da raggiungere un alto livello di crisi esistenziale fino a non avere più il coraggio ,la mattina, di guardarsi allo specchio e mettere il naso fuori dall’uscio . Questo ancor giovane ,sebbene oggi assai fisicamente appesantito ,ex militante di un Partito che del PCI per certi versi doveva essere erede , fu tra i costruttori oltre che animatore di una gruppo giovanile politico che egemonizzò positivamente per alcuni anni la vita della nostra città: incontri, dibattiti, discussioni, volantini, giornalini .Ovviamente aveva già sostenuto le prime amministrazioni di Gigia Cannizzo dove il suo Partito era ampiamente e SOSTANZIOSAMENTE rappresentato operando sempre , però, su questo un condizionamento ideologico che si esplicitava anche in forme di autoesaltazione con venature autoritarie oltre che di esplicito anticomunismo mai conosciuto fino ad allora e la cui prima vittima fu , successivamente, lo stesso Sindaco Cannizzo . Ci sentivamo ,di fronte a cotanto ardore e passione ,degli “omuncoli” che avevano speso la loro modesta esistenza razzolando nel cortile di una sinistra comunista parolaia,inefficace ed inefficiente mentre loro ,che comunisti non lo erano mai stati ( e lo dichiaravano con orgoglio manifesto), si immergevano quotidianamente in un bagno purificatore che li rendeva immuni da tentazioni piccolo-borghese,da volgari assuefazioni al carrierismo istituzionale , lontani ,dunque, dalle debolezze insite nella stessa natura dell’uomo. Si sa ,però, che la “carne è debole” ed il tempo che cancella tutto ,non possa mai invano . O quasi. .Era in quegli anni , dunque, a Partinico nata una stella cioè una nuova classe di “rivoluzionari” in ferma permanente al punto che il Partito ,al quale il mio giovane mattiniero interlocutore militava ,lo promosse e lo inviò fuori dalla Sicilia per fare un’esperienza politica di altissimo livello prima come assistente di un autorevole rappresentante istituzionale di calibro e spessore nazionale e poi, ritornando in città, al seguito di una altro esponente di quel Partito seppure in istituzioni più localistiche ma sempre di prestigio.Non durò molto. Poi si perse ,come si suole dire “per strada” cosi’ come si sfaldò quel gruppo di appartenenza e lui fu costretto , presumo anche per serissime ragioni familiari, a rientrare nei ranghi di una vita più piccolo-borghese e comunque adattata ed in sintonia con la situazione economica ma soprattutto sociale e culturale della nostra città. Ritornò ,seppur in maniera provvisoria ed insieme ad alcune appendici di quell’originario gruppo, per bacchettare a sangue l’ultima giunta di Gigia Cannizzo rea di avere costruito un esecutivo con la presenza dei comunisti di Rifondazione .E si batterono con successo , nel 1999, per la sfiducia a Gigia: documenti di fuoco e soprattutto sconvolgenti analisi del ruolo nefasto di un’amministrazione con la nostra presenza .Cosi’ operando non potevano che incontrare , forse inconsapevolmente per loro ,pezzi assai interessati di quella “politica” fatta di spregiudicatezza ,di compromissioni con pezzi del mondo economico inquinato dalla presenza della mafia , di arroganza del potere , di cinismo . Poi si acquietò durante gli anni del "giordanismo" fino a quando non rispuntò nella stagione politico-amministrativa della giunta di Motisi . Era,intanto, transitato altrove ma bastò poco perché ritornasse all’antico mai sopito furore . Scatenò la tempesta e come fini’ quella vicenda è alla conoscenza di tanti.Ieri mattina, dunque, gli chiedo a bruciapelo:”Ma come fini? Voi giovani di sinistra com’é che siete oggi assenti dalla politica attiva?”Mi aspettavo un farfugliare, una difficoltà , un tentativo giustificazionista corroborato da analisi. Niente di tutto questo. Con assoluta lucidità e fermezza mi rispose con un largo sorriso :” Caro professore ,primum vivere deinde philosophare “.Che tradotto terra-terra significa come il nutrimento del corpo viene prima di quello della mente . Non pensavo che il vecchio Aristotele avesse ancora tanti convinti seguaci sopratutto nel mondo giovanile .Restai di stucco ma trovai subito la chiave illuminante per capire i suoi attuali coetanei che governano la nostra città . Si caro Lo Biundo e soci, avete ragione voi :prima la pancia e poi ,se dovesse ancora restare qualcosa, anche il cuore!
Toti Costanzo
Toti Costanzo
1 commento:
Discarica abusiva, un arresto a Partinico
PARTINICO. Una discarica abusiva è stata sequestrata e un uomo arrestato a Partinico, in provincia di Palermo.
I carabinieri di Grisì e Camporeale hanno sorpreso partinicese Giovanni La Corte, di 64 anni disoccupato, con l'accusa di avere trasformato un terreno in un sito per la raccolta di rifiuti speciali senza alcuna autorizzazione.
L'uomo è stato sorpreso a scavare due grosse buche per sotterrarvi parte dei cumuli di rifiuti speciali di vario genere tra cui eternit, carcasse di veicoli, batterie per auto, pneumatici ed altro, raccolti su un terreno di sua proprietà in contrada Lavatore.
P.S. = Ma Giovanni evidentemente non sapeva che quei rifiuti l'Ato era in dovere di smaltirli..........
Di chi la colpa della sua ignoranza?
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