Sono trascorsi quasi vent’anni. Conservo ancora però, quell’articolo del Giornale di Sicilia che mandò su tutte le furie l’area maggioritaria del PCI-PDS di Partinico di cui ero parte e che si apprestava a costruire nella città - notoriamente assai influente nel panorama della politica provinciale ed anche siciliana in ragione della capacità di eleggere deputati sia regionali che nazionali oltre che una schiera notevole di consiglieri ed Assessori alla Provincia di Palermo - una Giunta comunale con una parte della Democrazia Cristiana.
Un avvenimento “storico” nel senso che dalla fine della seconda guerra mondiale i comunisti a Partinico erano sempre stati oppositori dei governi locali chela DC costruiva sempre, o quasi, con alleati quali il PSI e soprattutto i Partiti a cui, di volta in volta, aderiva Salvatore Cintola. Fu, negli anni ’60, soltanto una parentesi quella che vide il PCI partinicese sostenere una giunta di tipo "milazziano” quando fu eletto Sindaco il signor Pietro Virga, suocero di Pino Lombardo, seppur per poco tempo e sopratutto con i voti di una parte della DC ma anche dell’MSI del prof. Salvatore Bonnì che in quella Giunta rivestì l’incarico di Assessore oltre che, ovviamente, del PCI. Dunque alla fine del 1991 a Partinico si dialoga per costruire una Giunta tra Comunisti ed un pezzo della DC, quella che faceva riferimento ad Elio Chimenti. Una DC che si era spaccata in due pezzi (gli avelloniani da un lato ed i seguaci del senatore Chimenti dall’altra) con Gino Geraci Sindaco, il sottoscritto vice e con il sostegno di Mimmo Briganò che divideva il PSI con Michele Lombardo eletto in una lista del Partito Liberale oltre che con il repubblicano Franco Cangemi. Ma l'ipotesi di realizzare quella Giunta si complicò quando il Giornale di Sicilia, cui facevo riferimento all’inizio del post, riportava una dichiarazione pesantissima di Mimmo Giannopolo (che è stato per tanti anni Sindaco di Caltavuturo e che ora riveste quello di vice) allora membro della segreteria provinciale del PCI-PDS che definiva “i compagni Toti Costanzo e Totò Inghilleri quali utili idioti della DC di Partinico“. Un giudizio irriverente oltre che politicamente errato di chi pensava si trattasse di un’operazione politica ingiustificata che la segreteria provinciale del Partito non avrebbe mai avallato. Ovviamente Giannopolo dovette, nei giorni successivi, modificare quella dichiarazione adducendo, quale giustificazione, “d’essere stato frainteso dal giornalista”. La verità è che partì da Partinico una “spedizione”, cioè una delegazione (Toti Costanzo, Totò Inghilleri, Andrea Margagliotta, Giuseppe Cusumano, Ninni Romano ed altri compagni) che intendeva chiedere spiegazioni di un tale giudizio irriguardoso nei confronti di compagni, tra cui il sottoscritto che era anche membro della Direzione provinciale del Partito. Una segreteria provinciale, quella d'allora, incapace di comprendere come la costruzione di quella giunta non aveva per noi comunisti lo scopo d’occupare poltrone alle quali, tra l’altro, avevamo volutamente rinunciato quando fu Sindaco Giuseppe Di Trapani, quanto quello di acuire lo scontro tra i due pezzi della DC la cui definitiva frammentazione poi, come noi ipotizzavamo, mise fine alla stessa esistenza della DC a Partinico e dunque la fine di un’epoca. La passione politica di quei tempi, ovviamente, raggiungeva livelli ora non più immaginabili tant’è che il Comitato Federale del Partito, convocato all’inizio di un pomeriggio si concluse alle soglie di un nuovo giorno, tenendo inchiodati e infine chiamati al voto, oltre un centinaio di compagni di tutta la provincia di Palermo che avrebbero dovuto pronunciarsi a sostegno o contro quell’operazione politica. La proposta di partecipazione alla Giunta ebbe nel Comitato Federale, seppur per pochi voti, la maggioranza e dunque a Partinico alla fine del 1991 nasceva la prima Giunta con la presenza dei comunisti.
Mi piace ricordare, a distanza di tanti anni, quell’avvenimento politico perché ad opporsi con determinazione, e ricorrendo a tutti gli espedienti anche quelli più volgarmente sofisticati, furono non solo Mimmo Giannopolo che fu poi anche deputato all’ARS, ma personaggi noti alcuni dei quali sono ancora in piena attività e ai diversi livelli della politica: da Zanna membro di Legambiente che non disdegnò, conclusa la sua breve esperienza di deputato all’ARS, di fare l’esperto dell’on.Granata di Alleanza nazionale quando questi ricoprì il ruolo di Assessore regionale ai Beni culturali, a Cracolici e Garraffa l’uno deputato all’ARS e l’altro senatore della Repubblica che teorizzavano, allora, come non era politicamente concepibile la “contaminazione” conla Democrazia Cristiana , Partito, questo, che DOVEVA restare alternativo ai comunisti. Come è finita la storia credo che sia a conoscenza di quanti seguono le vicende della politica di questi giorni, sia locale che siciliana. A restare comunisti NESSUNO DI QUESTI e, al contrario, oggi li troviamo per ragioni sicuramente non nobili integrati in un Partito, il PD, proprio con i democristiani di allora dei quali hanno acquisito tutto: logiche, strategie, linguaggio, azioni, capacità trasformistica e mistificatoria. E’ cronaca di questi giorni, infatti, come il PD di Cracolici, Lumia, Garraffa ed altri, incapace di resistere e soffrire all’opposizione, sia alla disperata ricerca di un ruolo di governo nella politica siciliana- ,costi quel che costi- sostenendo Lombardo il quale da buon democristiano gioca politicamente a tutto campo. Addomestica buona parte del PD, ricerca il rapporto con l’UDC, incontra a Roma Berlusconi, dialoga sempre con Micciché aprendo anche al PdL ufficiale come a dire: cari amici del PD, se ci state bene altrimenti, quello é l’uscio. A distanza di vent’anni, non c’è che dire, mi sono preso una bella soddisfazione. Io e Totò Inghilleri ed un pezzo allora maggioritario della sezione "Pio La Torre" di Partinico, protagonisti di un’operazione politica sicuramente storica, fummo definiti da costoro "UTILI IDIOTI DELLA DC" ma oggi, ma non credo di sbagliare, che per questi epigoni del trasformismo siciliano sia più giusta la definizione non solo di IDIOTI, ma soltanto INUTILI. Ovviamente idioti al servizio di Raffaele Lombardo, Gianfranco Micciché e soprattutto Marcello Dell’Utri… Che è quanto dire!
Un avvenimento “storico” nel senso che dalla fine della seconda guerra mondiale i comunisti a Partinico erano sempre stati oppositori dei governi locali che
Mi piace ricordare, a distanza di tanti anni, quell’avvenimento politico perché ad opporsi con determinazione, e ricorrendo a tutti gli espedienti anche quelli più volgarmente sofisticati, furono non solo Mimmo Giannopolo che fu poi anche deputato all’ARS, ma personaggi noti alcuni dei quali sono ancora in piena attività e ai diversi livelli della politica: da Zanna membro di Legambiente che non disdegnò, conclusa la sua breve esperienza di deputato all’ARS, di fare l’esperto dell’on.Granata di Alleanza nazionale quando questi ricoprì il ruolo di Assessore regionale ai Beni culturali, a Cracolici e Garraffa l’uno deputato all’ARS e l’altro senatore della Repubblica che teorizzavano, allora, come non era politicamente concepibile la “contaminazione” con
2 commenti:
Ora comprendo appieno quanto inconciliabili, incompatibili siano le posizioni del PD siciliano con quelli della Sinistra di Rifondazione!
Mi devo ricredere, grazie a questa riflessione ad alta voce di Toti Costanzo, su quanto prima ritenevo possibile, cioè l'unità di tutte le forze di sinistra in un unico partito.
Il partito, come il corpo, per vivere ha bisogno di una sola anima, di un solo spirito.
Due anime o due spiriti non possono convivere in un solo corpo, pena la distruzione di quest'ultimo!
Purtroppo questo - questa impossibile convivenza politica a sx - farà sì che continueranno a governare i peggiori fenomeni dell'opportunismo politico-mafioso!
Mi preme dialogare con Lorenzo da B. per chirire , se ce ne fosse necessità, come in me non ci sia stato mai un pregiudizio nei confronti dell'unità delle forze che si richiamano ai valori della sinistra.Perfino con quelle che si richiamano alla sinistra in maniera assai generica .Il fatto é- e a Lorenzo non sfuggirà , però- come l'unità " a qualsiasi costo" non credo che possa servire a qualcuno, specie al popolo siciliano.Sopratutto quando questa "unità" dovrebbe essere sostenuta o richiesta da uno pseudo Partito ,il PD, che in Sicilia tutto può chiedere tranne alla forze serie della sinistra di costruire insieme un'alternativa. Mi chiedo: ma poi, alternativa a chi? A Lombardo?A Micciché, a Dell'Utri? All'UDC du Cuffaro con i quali sono in contatto oltre che in combutta ?Io penso che l'uità di ALCUNE forze che si richiamano ai valori della Sinistra sia possibile in Sicilia . Per esempio: che ne pensa Lorenzo di un fronte politico da iniziare a costruire fin da oggi con quelle forze che NON condividono OGGI i processi trasformistici di quanti hanno in mano il PD sciliano e palermitano? E sopratutto un insieme di forze che non intendono andare al Governo con il primo che passa? Che ne pensa ,ad esempio, di costruire attorno ad un'alta personalità dalla storia politica e personale limpida( Claudio Fava o Leoluca Orlanodo ,ad esempio ) un progetto di ALTERNATIVA alle forze che attualmente sono tutte insieme appassinatamente al governo della nostra regione ?Discutiamone.Toti Costanzo
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