Aveva ragione da vendere l’avvocato Giacomo Palazzolo, già Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ATO Rifiuti PA1. Palazzolo in una intervista rilasciata ad una emittente locale qualche settimana prima delle sue dimissioni, ad una domanda dell’intervistatore che gli chiedeva le ragioni per cui il Sindaco di Partinico si accaniva contro la sua permanenza alla guida della Società Servizi Comunali Integrati, ne spiegava ampiamente le ragioni.
Diceva, l’avvocato, che una delle principali cause della crisi gestionale risiedeva nella limitazione delle risorse che i Comuni avevano l’obbligo di erogare - e tra questi citava proprio quello di Partinico - oltre, ovviamente, il ruolo negativo della Regione siciliana che non realizzava le strutture essenziali di supporto quali isole ecologiche, centri di raccolta e soprattutto i termovalorizzatori. Ed è in quel contesto, però, che Palazzolo pronunciava una frase apparsa, allora, sibillina a quanti non sono avvezzi al cosiddetto “politichese”. Disse, l’avvocato, che non intendeva fare l’agnello sacrificale, che avrebbe reagito con forza nei confronti di una manovra di “potere” pilotata sempre più palesemente da Lo Biundo nel senso degli obiettivi fin troppo chiari e cioè il classico “levaticci tu ma mi ci mettu eu” ed infine pronunciando la frase: “Che senso ha togliere dalla guida della Società dei servizi un AVVOCATO PER SOSTITUIRLO CON UN ALTRO?”. Cioè, sosteneva Palazzolo, che i problemi della Società non risiedevano di certo nella sostituzione dell’organo di gestione, ma erano ben altri. Coloro che furono capaci di leggere, come si suole dire, tra le righe capirono subito le ragioni per cui Lo Biundo mentre se da un alto faceva mancare le risorse alla Società dei Servizi Integrati dall'altro aumentava i maniera vergognosa la tassa sui rifiuti fino al 54% confermandola anche per il 2010. Lo Biundo, appare ora assai chiaro, guardava già al dopo Palazzolo cioé all'esautorazione dell'avvocato per sostituirlo con altri soggetti malleabili, disponibili, di fiducia. E ciò con lo scopo evidente di operare nuove strategie clientelari che, come é risaputo ha necessità di risorse economiche come l’aria che si respira. Dunque oggi è chiaro che al nuovo CdA della Società, questa volta, non mancheranno le risorse da parte del Comune di Partinico e di alcuni altri Sindaci che in questa vicenda hanno fatto da spalleggiatori di Lo Biundo e il ruolo dei quali la nostra antica cultura contadina non può che definirli se non come: solo e semplici “strascinaquacina”. L’avvocato Palazzolo aveva ben chiaro, dunque, che si era già costituito un gruppo di potere attorno a Lo Biundo non certo per trasformare radicalmente la Società dei Servizi nel senso di liquidarla e sostituirla con un Consorzio di Comuni e dunque con una gestione DIRETTA come sarebbe stato giusto e come aveva anche indicato il Consiglio comunale di Partinico, ALL’UNANIMITA’, nella seduta del 19 novembre 2009 (e così come ha nuovamente ricordato il 9 c.m. a Tele Jato il consigliere Diego Campione), ma per gestire quel che sarà possibile e fino a quando sarà possibile e cioè fino alla esecutività della nuova legge regionale che vuole un solo ATO per la provincia di Palermo così come per le altre. Ammesso che questa legga avrà applicazione cosa della quale personalmente dubito. E “potere” significa: nomina di esperti e consulenti, nuove assunzioni ( picchì unne giustu ca mancianu autri patri di famigghia? dichiarazione sconsiderata, provocatoria, volgare ma non pubblica di uno degli strascinaquacina felloni quando qualcuno gli ha contestato l'operazione), sostituzione di dipendenti (nuova qualifica, nuovo stipendio, carriera) con altri di fiducia che possano garantire il controllo della macchina, appalti, affari, voti. Un pò come la Policentro sulla quale ritorneremo. Mettersi nelle mani uno strumento che, nel loro pensiero, deve risolvere problemi di carriera e dunque personali e non certo della collettività per cui sono stati eletti. Non ci sono altre spiegazioni per capire le ragioni della sostituzione del vecchio CdA con uno nuovo dentro il quale ciascuna nomina nasce da precise logiche di spartizione cui tutti i Sindaci (tranne quelli di Terrasini, Cinisi e Carini per ragioni che devono, però, ancora SERIAMENTE spiegare) hanno voluto sottostare. L’Avvocato Antonio Geraci, nuovo Presidente della Società è incompatibile con il ruolo di Giudice onorario, così come sostiene il consigliere Pino Giovia? Era al servizio del Comune di Partinico nel senso che aveva ricevuto da Lo Biundo incarichi professionali al fine di rivalersi nei confronti della Società di Servizi Integrati guidata da Palazzolo mentre ora diviene, addirittura, il Presidente del CdA? Gianfranco Puccio, come sostiene Maniaci é andato a "piangere" da Avanti per esere nominato alla faccia di Mimmo Consiglio? E Marano non é stato indicato ai Sindaci strascinaquacina (caro Piero e caro Diego vedete come costoro continuano a prendere ordini da Palermo?) al servizio del PdL di Micciché? Sono tutti giusti rilievi. Ma di una cosa siamo certi e cioè che queste nomine lasceranno le cose come stanno, non miglioreranno il servizio, avremo ancora le strade e le periferie invase, la tassa che pagheranno i cittadini sarà sempre più odiosa. E ciò indipendentemente dalla volontà dei nuovi amministratori, così come lo fu per l’avvocato Palazzolo. Ed allora noi che abbiamo criticato l’avvocato Giacomo Palazzolo - non certo la persona che resta per noi stimabilissima e alla quale OGGI manifestiamo disinteressata solidarietà - ma il ruolo che ha ricoperto, a lui ci rivolgiamo per dirgli: ”DICA, DENUNCI COME A FARLO FUORI SIA STATA QUELLA STESSA “politica” CHE LO AVEVA VOLUTO. Dica quali siano le reali ragioni. Denunci, dunque, IL SISTEMA cioè le logiche che sottendono alle nomine, dica chi lo ostacolava e perché durante la sua gestione e perché un avvocato al posto di un altro, un Puccio al posto di Lombardo o un Marano al posto della signora Liparoto. E soprattutto si difenda dall’accusa d’essere stato inefficiente ed incapace e denunci, al contrario e come anche noi pensiamo, i limiti di un struttura operativa che sottostà a logiche che non sono sempre compatibili con l’efficienza, l’efficacia e l’economicità. Spieghi le ragioni per cui anche questi amministratori non potranno fare meglio di lei. Dica a tutti qual’è stato il ruolo dei sindaci strascinaquacina. NE VA NON SOLO DELLA SUA DIGNITA’ DI PROFESSIONISTA O L’AMORE PER LA VERITA', MA PER SOSTENERE LE RAGIONI CULTURALI E POLITICHE DI CHI IN QUESTA SOCIETA’ IL CAMBIAMENTO NON LO VUOLE SOLO A PAROLE SPESSO IPOCRITE E, A VOLTE, ANCORA PIU’ VUOTE. Come quelle che abbiamo udite proprio dalla bocca dei suoi detrattori - e tra questi il Sindaco di Partinico - prima e dopo le sue dimissioni così come fece Antonio dopo avere pugnalato a morte Cesare.
Toti Costanzo
Diceva, l’avvocato, che una delle principali cause della crisi gestionale risiedeva nella limitazione delle risorse che i Comuni avevano l’obbligo di erogare - e tra questi citava proprio quello di Partinico - oltre, ovviamente, il ruolo negativo della Regione siciliana che non realizzava le strutture essenziali di supporto quali isole ecologiche, centri di raccolta e soprattutto i termovalorizzatori. Ed è in quel contesto, però, che Palazzolo pronunciava una frase apparsa, allora, sibillina a quanti non sono avvezzi al cosiddetto “politichese”. Disse, l’avvocato, che non intendeva fare l’agnello sacrificale, che avrebbe reagito con forza nei confronti di una manovra di “potere” pilotata sempre più palesemente da Lo Biundo nel senso degli obiettivi fin troppo chiari e cioè il classico “levaticci tu ma mi ci mettu eu” ed infine pronunciando la frase: “Che senso ha togliere dalla guida della Società dei servizi un AVVOCATO PER SOSTITUIRLO CON UN ALTRO?”. Cioè, sosteneva Palazzolo, che i problemi della Società non risiedevano di certo nella sostituzione dell’organo di gestione, ma erano ben altri. Coloro che furono capaci di leggere, come si suole dire, tra le righe capirono subito le ragioni per cui Lo Biundo mentre se da un alto faceva mancare le risorse alla Società dei Servizi Integrati dall'altro aumentava i maniera vergognosa la tassa sui rifiuti fino al 54% confermandola anche per il 2010. Lo Biundo, appare ora assai chiaro, guardava già al dopo Palazzolo cioé all'esautorazione dell'avvocato per sostituirlo con altri soggetti malleabili, disponibili, di fiducia. E ciò con lo scopo evidente di operare nuove strategie clientelari che, come é risaputo ha necessità di risorse economiche come l’aria che si respira. Dunque oggi è chiaro che al nuovo CdA della Società, questa volta, non mancheranno le risorse da parte del Comune di Partinico e di alcuni altri Sindaci che in questa vicenda hanno fatto da spalleggiatori di Lo Biundo e il ruolo dei quali la nostra antica cultura contadina non può che definirli se non come: solo e semplici “strascinaquacina”. L’avvocato Palazzolo aveva ben chiaro, dunque, che si era già costituito un gruppo di potere attorno a Lo Biundo non certo per trasformare radicalmente la Società dei Servizi nel senso di liquidarla e sostituirla con un Consorzio di Comuni e dunque con una gestione DIRETTA come sarebbe stato giusto e come aveva anche indicato il Consiglio comunale di Partinico, ALL’UNANIMITA’, nella seduta del 19 novembre 2009 (e così come ha nuovamente ricordato il 9 c.m. a Tele Jato il consigliere Diego Campione), ma per gestire quel che sarà possibile e fino a quando sarà possibile e cioè fino alla esecutività della nuova legge regionale che vuole un solo ATO per la provincia di Palermo così come per le altre. Ammesso che questa legga avrà applicazione cosa della quale personalmente dubito. E “potere” significa: nomina di esperti e consulenti, nuove assunzioni ( picchì unne giustu ca mancianu autri patri di famigghia? dichiarazione sconsiderata, provocatoria, volgare ma non pubblica di uno degli strascinaquacina felloni quando qualcuno gli ha contestato l'operazione), sostituzione di dipendenti (nuova qualifica, nuovo stipendio, carriera) con altri di fiducia che possano garantire il controllo della macchina, appalti, affari, voti. Un pò come la Policentro sulla quale ritorneremo. Mettersi nelle mani uno strumento che, nel loro pensiero, deve risolvere problemi di carriera e dunque personali e non certo della collettività per cui sono stati eletti. Non ci sono altre spiegazioni per capire le ragioni della sostituzione del vecchio CdA con uno nuovo dentro il quale ciascuna nomina nasce da precise logiche di spartizione cui tutti i Sindaci (tranne quelli di Terrasini, Cinisi e Carini per ragioni che devono, però, ancora SERIAMENTE spiegare) hanno voluto sottostare. L’Avvocato Antonio Geraci, nuovo Presidente della Società è incompatibile con il ruolo di Giudice onorario, così come sostiene il consigliere Pino Giovia? Era al servizio del Comune di Partinico nel senso che aveva ricevuto da Lo Biundo incarichi professionali al fine di rivalersi nei confronti della Società di Servizi Integrati guidata da Palazzolo mentre ora diviene, addirittura, il Presidente del CdA? Gianfranco Puccio, come sostiene Maniaci é andato a "piangere" da Avanti per esere nominato alla faccia di Mimmo Consiglio? E Marano non é stato indicato ai Sindaci strascinaquacina (caro Piero e caro Diego vedete come costoro continuano a prendere ordini da Palermo?) al servizio del PdL di Micciché? Sono tutti giusti rilievi. Ma di una cosa siamo certi e cioè che queste nomine lasceranno le cose come stanno, non miglioreranno il servizio, avremo ancora le strade e le periferie invase, la tassa che pagheranno i cittadini sarà sempre più odiosa. E ciò indipendentemente dalla volontà dei nuovi amministratori, così come lo fu per l’avvocato Palazzolo. Ed allora noi che abbiamo criticato l’avvocato Giacomo Palazzolo - non certo la persona che resta per noi stimabilissima e alla quale OGGI manifestiamo disinteressata solidarietà - ma il ruolo che ha ricoperto, a lui ci rivolgiamo per dirgli: ”DICA, DENUNCI COME A FARLO FUORI SIA STATA QUELLA STESSA “politica” CHE LO AVEVA VOLUTO. Dica quali siano le reali ragioni. Denunci, dunque, IL SISTEMA cioè le logiche che sottendono alle nomine, dica chi lo ostacolava e perché durante la sua gestione e perché un avvocato al posto di un altro, un Puccio al posto di Lombardo o un Marano al posto della signora Liparoto. E soprattutto si difenda dall’accusa d’essere stato inefficiente ed incapace e denunci, al contrario e come anche noi pensiamo, i limiti di un struttura operativa che sottostà a logiche che non sono sempre compatibili con l’efficienza, l’efficacia e l’economicità. Spieghi le ragioni per cui anche questi amministratori non potranno fare meglio di lei. Dica a tutti qual’è stato il ruolo dei sindaci strascinaquacina. NE VA NON SOLO DELLA SUA DIGNITA’ DI PROFESSIONISTA O L’AMORE PER LA VERITA', MA PER SOSTENERE LE RAGIONI CULTURALI E POLITICHE DI CHI IN QUESTA SOCIETA’ IL CAMBIAMENTO NON LO VUOLE SOLO A PAROLE SPESSO IPOCRITE E, A VOLTE, ANCORA PIU’ VUOTE. Come quelle che abbiamo udite proprio dalla bocca dei suoi detrattori - e tra questi il Sindaco di Partinico - prima e dopo le sue dimissioni così come fece Antonio dopo avere pugnalato a morte Cesare.
Toti Costanzo
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