venerdì 10 dicembre 2010

CU' L'UNIONE 'NNI FUTTEMU PURU 'A CIAMMARITA!

I Consiglieri comunali di Trappeto che si oppongono al Sindaco Muscolino e alla sua maggioranza stanno conducendo una importantissima battaglia per impedire che una assai discutibile operazione - la stessa che con la riconosciuta arroganza ed anche violenza dei numeri è stata imposta al Consiglio comunale di Partinico - possa andare in porto. Si tratta dell'approvazione, da parte anche del Consiglio comunale di Trappeto, dello Statuto che dovrebbe vedere insieme in una Unione dei Comuni, Partinico e la cittadina marinara. Una città, la nostra, con la quale nessuno tra i comuni viciniori con noi ha voluto stipulare accordi (Montelepre si è costituita fin dalla fine del 2004 con Borgetto, e Giardinello con Carini mentre ancora ad oggi Balestate si è tirata, a nostro avviso, assai opportunamente fuori) in ragione dell’arroganze delle richieste del Sindaco di Partinico del tipo “noi siamo il Comune più grande, dunque, vogliamo contare di più”. 
E contare di più nella loro testa altro non significa se non un maggiore numero di rappresenti consiglieri partinicesi dentro il Consiglio dell’Unione come nella relativa Giunta. Poi c’è anche l’assegnazione della Presidenza e vice Presidenza del Consiglio dell’Unione, cariche che vengono regolarmente retribuite con indennità “ai sensi della legge 30/2000”. Lo slogan, dunque, è: ”bonu e boné angagghiamu cocchi gettoni o indennità" che aggiunti/e a quel che percepiscono questi Consiglieri quali rappresentanti nei Comuni di appartenenza (senza contare le sedute nelle Commissioni consiliari che si ripeteranno anche nell’Unione) “è sempri megghiu di nenti” .
Dunque l’Unione dei Comuni altro non è se non distribuire ulteriori vantaggi ai fedelissimi delle maggioranze che gestiscono attualmente i due Comuni e cioè assegnare i posti nel Consiglio dell’Unione o nella Giunta quale esca per i “pagnottisti” di carriera oppure allargare le alleanze, barattando,  ad altri soggetti che si sono manifestati interessati soltanto “all’ossa” nel senso cui esplicitamente alludeva “’u zzu Sciaveriu”. Lo slogan infatti è: “Ma tu chi mi runi si passu cu ttia?”cioè se ti consento di dare vita ad un altro piccolo carrozzone dal quale, tu Sindaco, ne ricavi vantaggi, io quale vantaggio ne avrò? Le ragioni, dunque, del perché Partinico Comune con oltre 32 mila abitanti, ha trovato l’accordo con Trappeto con poco più di 3 mila, sono tutte assai chiare. Certo, bisognerebbe anche spiegare a qualche sconsiderato partinicotu che l’Unione dei Comuni non consentirà al nostro “di putirisi finarmenti futtiri ‘a Ciammarita!”. Quando nel 1985, con un serio accordo tra Balestate, Partinico e Trappeto di modifica dei confini che avrebbe consentito a Partinico d’avere un accesso al mare (dal fiume Pinto al Nocella) ,a Trappeto si scatenò una specie di rivoluzione . A capeggiarla Orazio De Guilmi al quale successivamente si accodò il Sindaco d'allora, l'avvocato Vito Lo Grasso il quale, va detto , aveva già firmato l'accordo in un incontro alla colonia di Balestate con il Sindaco di quel Comune , Fifo D'Anna, quello di Partinico Giuseppe Di Tapani  e per il PCI, il sottoscritto insieme al tecnico comunale Giovanni Marabeti che aveva approntato le planimetrie con l'ipotesi di modifica.  Eppure da quella modificazione Trappeto ne avrebbe ricavato vantaggio nel senso che Partinico cedeva a Trappeto una importante fetta di territorio a monte della città marinara. Per intenderci a monte della SS113 e dal Borgo di Dio per qualche centinaio di ettari. Quale sarebbe oggi il vantaggio per Trappeto?

Ma Andiamo al “dunque” del nostro ragionamento. Quali sono gli obiettivi previsti dalla legislazione e che dovrebbero trovare concreta realizzazione, cioè vantaggio per i Comuni che costituisco una Unione? La legge prevede - e trova recepimento nello Statuto - una lunga serie di importanti servizi che si possono e noi diciamo SI DOVREBBERO attivare e gestire collegialmente. Tra questi “gestione dei servizi scolastici compresi i trasporti scolastici”, “funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente”, “gestione dello sportello unico per le attività produttive”, “gestione e manutenzione illuminazione pubblica”, gestione e distribuzione delle risorse idriche”, gestione integrata di rifiuti”, manutenzione straordinaria strade comunali”. Ora basta fare anche un superficiale verifica e si rileva come fino ai primi di settembre 2010 l’Unione dei Comuni di Borgetto e Montelepre ha licenziato 117 tra delibere e determinazioni. Tranne il servizio di cattura di randagi, cosa utile, NON C’E’ UNA SOLA DELIBERAZIONE - A MENO CHE NON CI SIANO SFUGGITI ALTRI ATTI IMPORTANTI - CHE ABBIA REALIZZATO UNO SOLO DEI SERVIZI PREVISTI DALLO STATUTO. Ci sono nomine di Assessori, di Responsabili di servizi (solo per i Responsabili sono stati impegnati circa 50 mila euro senza calcolare le indennità per i vertici istituzionali, i consiglieri dell’Unione, i rimborsi agli Enti cui alcuni di questi appartengono, il segretario comunale e altri burocrati, le trasferte, gli straordinari e così via) qualche manifestazione sportiva o partecipazione alla BIT di Milano, le mense di S.Giuseppe a Borgetto (cosa che tra l’altro storicamente quel Comune ha sempre egregiamente realizzato) MA NON C’E’ TRACCIA DI ALTRI SERVIZI. Proprio per tali ragioni l’Unione tra Monreale, Camporeale, S.Giuseppe Jato e S. Cipirello sta per liquefarsi. Dunque, domanda: ci spiegate quali possano essere le ragioni dello stare insieme in una Unione tranne quella di dividere, come avverrà per il 2011, 153 mila euro assegnati dalla Regione siciliana all’Unione proprio in questi giorni? 153 mila euro che serviranno solo per qualche sagra, mostra o corsa podistica, e poi mantenere un piccolo apparato burocratico, un piccolo carrozzone elettorale che potrà servire a qualche lo biundo o enzuccio emmepià che aspirerebbero ad un eventuale altro ruolo istituzionale? E allora ci viene in mente come negli anni ’70 si sia candidato alla Regione siciliana e nel Partito Liberale allora elettoralmente forte nella nostra città, un giovane e brillante avvocato ancora oggi assai noto e stimato. Ebbe un notevole successo seppur non eletto anche perché don Mimiddu, il genitore, come tutti i padri per sostenere il figlio si rivolgeva ai giovani che incontrava durante il suo quotidiano tour elettorale e a loro chiedeva: ”Dimmi ‘na cosa. Ma tu unni voi iri ‘a sti banchi banchi o ‘a sti regioni regioni?” nel senso che se voti ti “imposto” in una banca o alla regione siciliana, allora “posti” assai appetibili e di grande prestigio. Dunque dove volete andare, caro Salvo e caro Enzuccio utilizzando anche l’Unione con Trappeto, " a sti comuni comuni o a sti regioni regioni?"

Ci sarebbe da dire con Pino Manici: ”ma unné mugghi ca vi stati ‘a casa accussi’ faciti menu dannu?

Toti Costanzo

2 commenti:

Antonino Partinico ha detto...

A prescindere dal fatto che è molto riduttivo intendere l’unione dei comuni con solo Partinico e Trappeto. E’ riduttivo anche perché la somma a disposizione per il 2011 sarebbe di soli 153 mila euro che servirebbero ai futuri consiglieri (solo per il caffè), (considerate le innumerevoli volte che fanno avanti e ndrè dai bar ) e non rimarrebbe un solo centesimo per le attività che dovrebbe svolgere l’unione, ma il vero motivo è quello meglio specificato da Costanzo e cioè quello di chi cerca “ i scecchi morti pi livaricci i crapisti “ . Questa gente ormai si accontenta anche di qualche briciola. Ma voglio passare a qualche argomento più serio, considerata la fine dell’unione di Monreale ecc. e di tantissime altre realtà tutte fallimentari, è più logico che se questo carrozzone lo si vuole mettere in funzione non debba essere una unione dei comuni dove regna incontrastato il magna – magna ma, a mio modesto parere bisognerebbe fare IL CONSORZIO DEI COMUNI con una ottica completamente diversa che non sia quella dei gettoni di presenza ma quella delle iniziative secondo il regolamento del consorzio stesso. Non sto parlando della bibbia ma di cose reali che esistono già da un pezzo in Toscana, in Liguria e soprattutto in Umbria.
Su questo si deve puntare e non sulle logiche spartitorie di gettoni di presenza o di pezzi di Ciammarita. Comunque i Trappitara non sono d’accordo e stanno raccogliendo centinaia di firme per eventualmente indire un referendum popolare.

Toti ha detto...

Ovviamente non posso che essere d'accordo con Antonino sopratutto per quel che riguarda la scelta dello strumento per unire due o più Comuni e procedere alla gestione di alcuni servizi . Lo dice lo stesso Antonino quando fa riferimento alla costituzione dei Consorzi tra Comuni piuttosto che alle Unioni . I vantaggi sarebbero tanti.
Il primo : riceverebbero dalla Regione gli STESSI contributi che riceveno le Unioni. Il secondo: non si costituirebbero le pletoriche quanto farraginose,inefficaci e dilapidanti strumenti di gestione previsti per le Unioni quali il Presidente dell'Unione, il Consiglio e il suo Presidente,il Vice Presidente , la Giunta ,le Commissioni né sarebbe necessario che a presiedere siano i Sindaci i quali ferebbero bene ad occuparsi dei problemi già complicati dei loro Comuni. Nei Consorzi é tutto più semplice: i poteri vengono affidati ai Consigli congiunti dei Comuni Consorziati che nominano scegliendoli tra i consiglieri comunali ,l'Assemblea del Consorzio con un numero di membri in rappresentanza dei Comuni . Il numero é facoltativo: possono essere 7 come 10 o come più. Quest'Assemblea nomina un CdA( non più di tre membri) scelto tra soggetti ANCHE ESTERNI ma che abbiano un adeguato curriculum relativo a capacità ed esperienza gestionale . La macchina burocratica é la stessa che si occupa dei problemi dei Comuni. Il vantaggio sarebbe la snellezza amministrativa e l'efficacia degli interventi,i costi ridotti all'essenziale . Ovviamente, caro Antonino, se facciamo una tal proposta ai due Sindaci ,di Partinico e Trappeto,corriamo il rischio d'avere quale risposta una bella risata in faccia . E le ragioni , come tu puoi ben capire, sono quelle che ho espresso nel post che tu hai commentato.
Toti