Attraverso le vie cittadine invase dai rifiuti accumulati ed ammonticchiati ormai persino davanti le abitazioni. Incrocio via Taranto con via Benevento dove da circa un anno è stato collocato uno dei semafori mai entrato in funzione frutto degli sprechi di Giuseppe Giordano. Sosto davanti alla “incompiuta” di via Montelepre, che testimonia le scempio di cui furono capaci alcuni gruppi politici ormai ben individuati classificati e marchiati dalla storia locale e che dominarono la città durante la cosiddetta “prima Repubblica”. Non posso che provare sconforto misto a rabbia. Dico a me stesso : ”Ma anche la tua generazione non ha sulla sua coscienza colpevoli responsabilità? Perché, potendolo, non ha saputo riscattare la nostra terra dalla sua subordinazione, dalla qualunquistica accettazione di tutto quello che veniva propinato dal “Potere” ad ogni livello? Con l’aggravante d’avere allevato anche una nuova generazione di “mostri“ che oggi governa ma che da quella prima repubblica ha mutuato il peggio perché continua in quel processo di demolizione di tutto quel che ancora resta in piedi di dignità, di sensibilità, di decoro, di civiltà, di beni. E’ ineluttabile il declino, il degrado, l’impoverimento culturale della nostra terra?”
Dico no, ma mi assolvo. Assolvo la mia parte politica che in questi decenni “ci ha provato” quando ne ha avuto la possibilità, (in due brevissimi periodi) ma essendo sostanzialmente sempre stata forza all'opposizione. Mi preoccupo d’essere entrato in un intimo ragionamento moralistico e desisto. Dico a me stesso: ”Piuttosto che continuare ad interrogarti, arrovellarti, macerarti tronca qualunque intima conversazione con la coscienza e cerca di andare avanti immergendoti nei problemi, anche quelli minimi, che oggi sono davanti a te. Come, ad esempio, quella dei rifiuti che invadono le strade della città, del semaforo che non funziona, della “incompiuta” che non si recupera rimasta quale simbolo di spreco e di insensibilità”. Dico ancora che ai problemi bisogna dare risposte risolutive perché, questo, è un dovere non solo di chi “governa”. E bisogna proporre. E se non ti ascoltano? Pazienza. Davanti alla storia sarai assolto perché senza alcuna colpa. Tuttavia penso che “governare” significhi assumersi le responsabilità di quel che non è stato fatto e di quel che ancora resta da fare. E invece il Sindaco di Partinico, questo nostro giovane di belle quanto vane speranze, davanti a quel che sta accadendo, che fa? Piagnucola davanti le telecamere, si giustifica assegnando “a quelli di prima di me” le responsabilità dello sfascio e dei debiti. E tu dici: lui, ai tempi di Giordano, ha dimenticato che gli teneva il sacco? E non fu Giordano, e anche la parte politica di Lo Biundo, che costruirono “il mostro” mangiasoldi della Società comunale servizi integrati? E Lo Biundo non è lo stesso che oggi “si sparti” con quelli dentro e fuori la maggioranza i “posticini” per disoccupati alimentati dalla risorse pubbliche del progetto Perseo o dei quattro soldi dei nuovi cantieri di lavoro? E con l’ausilio degli altri 11 nanetti che amministrano da Balestrate ad Isola delle Femmine, non ha fatto nominare l'avvocato numero due al posto dell'avvocato numero uno prima quale Presidente del CdA ed ora liquidatore della stessa fallimentare Società servizi che continua a mal funzionare anche non ha più una lira mentre i rifiuti sono arrivati fin sopra i tetti delle case?
Dunque, partiamo dal semaforo di via Benevento. Da un anno collocato ma non attivo. Perché? PERCHE' NON SONO STATI CAPACI D’IMPORRE ALL’ENEL DI COLLOCARE UN CONTATORE PER L’ALIMENTAZIONE DELL’IMPIANTO. Se tu questo lo racconti ai tuoi parenti di Rho o di Pavia ti ridono in faccia, increduli, pensando che sei il solito comunista. E ti dicono: “Ma se tu fossi al posto di Lo Biundo cosa avresti fatto?” Risposta: “Avrei fatto quel che feci da Sindaco (ero vice ma fungevo da Sindaco in quanto Gino Geraci si era recato in America) nell’estate del 1992 quando i quartieri bassi della città non ricevevano una sola goccia d’acqua, saliva la protesta e, dunque, bisognava fare quel che poi ebbi a fare: utilizzare il terzo serbatoio dell’acqua già costruito dalla precedente Amministrazione alle “spalle” du’ Castiddazzu MA CHE NON ENTRAVA IN ATTIVITA’, SEPPUR COLMO D’ACQUA, PERCHE’ MANCAVA UN CONTATORE CHE L’ENEL NON COLLOCAVA, SEPPUR DA TEMPO SOLLECITATO. Mi consultai con il dipendente Giacomino Vitale, che dell’acquedotto del Comune conosceva tutto, il quale sotto la mia responsabilità collegò L’IMPIANTO ELETTRICO DEL SERBATOIO A QUELLA DELLA PUBBLICA RETE, VIOLANDO LA LEGGE, MA DANDO L’ACQUA AI QUARTIERI ASSETATI". Ovviamente non accadde nulla. Sindaco Salvo Lo Biundo ed Assessore Caterina Panzavecchia, cosa aspettate?
E per l’incompiuta di Via Montelepre? L’Assessore Parrino, o Russo, si rechino a Corleone e si facciano spiegare da Iannazzo come ha operato, in una situazione analoga, e cioè trasformando una incompiuta in asilo per i bambini della città.
E per i rifiuti? La Società Servizi comunali integrati è in liquidazione e dunque non deve svolgere più alcuna attività. I 12 Sindaci, diventati finalmente “uomini” da nani che sono, si riuniscano e seduta stante, approvino uno Statuto di un Consorzio volontario (la legislazione lo consente) facendolo approvare anche dai Consigli comunali convocati congiuntamente. Si articoli il Consorzio in sub Aree (ad esempio Capaci-Carini.-Isola-Torretta; Terrasini e Cinisi; Balestrate-Trappeto-Partinico-Borgetto; Montelepre-Giardinello), recuperino uomini e mezzi (gli ex dipendenti dei Comuni transitati alla Società S.C.I. e gli interinali) da distribuire secondo le necessità territoriali delle AREE e amministrino con le risorse proprie, cioè con i soldi che paghiamo profumatamente quale tassa per i rifiuti. Non solo risparmieremo ma avremo sicuramente un servizio più efficiente perché più RAVVICINATO alle necessità dei singoli Comuni. I debiti della Società in liquidazione? Se li accolli la Regione come, d'altronde, se li dovrà accollare e alla quale dire CONTESTUALMENTE, anche NO ALLA RIFORMA che vuole costruire un SOLO CARROZZONE PROVINCIALE CHE SARA’ SICURAMENTE NELLE MANI DELLE IMPRESE MAFIOSE SE VORRA' FUNZIONARE.
Dice, molto spesso Pino Maniaci al Sindaco di Partinico: “Ce le hai le palle? Allora mettili sul tavolo, perché SE NON ORA, QUANDO?"
Dice, molto spesso Pino Maniaci al Sindaco di Partinico: “Ce le hai le palle? Allora mettili sul tavolo, perché SE NON ORA, QUANDO?"
Toti Costanzo
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