Mentre ieri le tivvù locali davano la notizia che l'Assessorato regionale al Territorio aveva bloccato la delibera di Consiglio comunale che nel luglio 2007 approvava il Piano di lottizzazione per realizzare la Policentro in contrada Margi, con tutto quel che oggi significa questa Società e di cui altri hanno scritto con dovizia di particolari, arrivava al nostro Circolo una e-mail a firma dei compagni Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Bergamo, e di Claudio Sala, segretario del Circolo di Valcalapio nella stessa provincia (la nota la potete leggere integralmente sul sito PRC di Partinico). Una fortuita coincidenza con quel che accadeva dalle nostre parti, protagonista appunto la Policentro, e quel che accadeva in un Comune del bergamasco avendo quale protagonista sempre la stessa società. Ne trascriviamo alcuni passaggi ritenendoli assai utili. Scrivono i compagni:
“Lo abbiamo sempre detto ma adesso é inconfutabile [...] che quella del mega centro commerciale di Quintano (nel Comune di Castel Calepio n.d.r.) é una colossale opera di SPECULAZIONE che nulla ha a che vedere con gli interessi del nostro territorio”.
Ed ancora: ”[...] il progetto della Zerbini B&G, guarda un pò, é passato in altre mani. E che mani. Da notizie stampa apprendiamo che il progetto sta per ESSERE REALIZZATO DALLA POLICENTRO s.p.a una potentissima società che di recente ha annunciato investimenti nell'ordine di 600 milioni di euro per realizzare entro il 2013 cinque nuovi grandi centri commerciali in diverse parti 'Italia: Castel Calepio (BG), PARTINICO (Pa), Afragola (Na), Parma, Imola. Presidente della Policentro é l'ing. Iemi, immobiliarista, con il pallino dello shoppy center. Oltre alla passione per gli affari, Iemi si fregia di partecipare in qualità di vicepresidente a “Costruiamo il futuro” una fondazione fondata e presieduta dall'on. Maurizio Lupi (PdL) che raggruppa imprenditori, professionisti, amministratori DI AREA BERLUSCONIANA (Compagnia delle Opere, PdL) dediti alla realizzazione di principi di sussidiarietà (leggi privatizzazioni e interessi vari). Chi avrà la curiosità e la pazienza di andare a vedere alcuni siti on line potrà appurare tutta una serie di prese di posizione o articoli di giornali CHE SOLLEVANO NON POCHI INTERROGATIVI A DIR POCO “inquietanti” INTORNO ALL'INTRICATO SISTEMA FINANZIARIO E ALLA COMMISTIONE DI INTERESSI DEL GRUPPO POLICENTRO”.
Ed ancora: ”[...] il progetto della Zerbini B&G, guarda un pò, é passato in altre mani. E che mani. Da notizie stampa apprendiamo che il progetto sta per ESSERE REALIZZATO DALLA POLICENTRO s.p.a una potentissima società che di recente ha annunciato investimenti nell'ordine di 600 milioni di euro per realizzare entro il 2013 cinque nuovi grandi centri commerciali in diverse parti 'Italia: Castel Calepio (BG), PARTINICO (Pa), Afragola (Na), Parma, Imola. Presidente della Policentro é l'ing. Iemi, immobiliarista, con il pallino dello shoppy center. Oltre alla passione per gli affari, Iemi si fregia di partecipare in qualità di vicepresidente a “Costruiamo il futuro” una fondazione fondata e presieduta dall'on. Maurizio Lupi (PdL) che raggruppa imprenditori, professionisti, amministratori DI AREA BERLUSCONIANA (Compagnia delle Opere, PdL) dediti alla realizzazione di principi di sussidiarietà (leggi privatizzazioni e interessi vari). Chi avrà la curiosità e la pazienza di andare a vedere alcuni siti on line potrà appurare tutta una serie di prese di posizione o articoli di giornali CHE SOLLEVANO NON POCHI INTERROGATIVI A DIR POCO “inquietanti” INTORNO ALL'INTRICATO SISTEMA FINANZIARIO E ALLA COMMISTIONE DI INTERESSI DEL GRUPPO POLICENTRO”.
Il documento dei due compagni affronta, poi, una serie di altre questioni di carattere politico e di collegamento con interessi degli amministratori di quel Comune dove la Policentro si é insediata sostituendosi nella gestione a coloro che originariamente avevano ottenuto il rilascio di concessione. Dunque finalmente all'ingegnere Lino Iemi cade la maschera: non un soggetto, come ha sempre dichiarato in tante interviste e sopratutto a Tele Jato, lontano “dalla politica”, quasi disgustato da questa in quanto imprenditore ma, proprio perché imprenditore con la qualifica di “immobiliarista” (cioé uno che compre i terreni, costruisce e vende), ORGANICO AL SISTEMA DI POTERE DI AMBIENTI COLLEGATI AL BELUSCONISMO. E allora trova, finalmente e a distanza di oltre dieci anni, legittima spiegazione e conferma quel che non é stato mai smentito da alcuno e riportato dal giornale L'Ora e cioé che Iemi, dietro cui pare allora ci fossero Berlusconi e Dell'Utri, viene a Partinico in quanto trova un Sindaco, Giordano eletto in Forza Italia, che deve garantire l'affare del centro commerciale partendo dall'anomalo acquisto di tutta l'area D2 di contrada Margi. Quell'area, una zona territoriale D2, già concessa dal Consiglio comunale nel 1999 al Cosar, un consorzio di artigiani, é DESTINATA DAL PIANO REGOLATORE GENERALE DI PARTINICO NON AD ATTIVITA' COMMERCIALI E MENO CHE MAI A CENTRI COMMERCIALI DEL TIPO PROPOSTO DALLA POLICENTRO ma “[...] ad accogliere impianti industriali ed artigianali innocui, nonché centri per il commercio ai sensi del D.M. 5/9/1994”. E cosa dice il D.M. 5/9/1994?Che in quell'area si possono realizzare centri commerciali del tipo Policentro, piccoli o grandi che siano, con o senza i 120 negozi da dare in affitto o in vendita che possono togliere spazio al commercio cittadino integrandoli con parchi per il divertimento come si vuol far credere da parte di rappresentanti del PD di Partinico? Assolutamente NO.
Dice che gli impianti artigianali ed industriali innocui POSSONO COMMERCIALIZZARE SOLTANTO IL PRODOTTO DELLA LORO ATTIVITA' INDUSTRIALE ED ARTIGIANALE. E NON ALTRO. Ecco perché tutte le procedure che hanno portato nel luglio 2007 all'approvazione del Piano di lottizzazione della Policentro sono illegittime. Per questo motivo e non per quelle tirate fuori dal cappello a cilindro DA MANOVRATORI NON TANTO OCCULTI con l'ausilio di un Regione siciliana fonte sempre più palese di squallide, interessate operazioni pseudo politiche.
Adesso, finalmente, é a tutti chiara la ragione per cui il Sindaco Giordano impedì all'ufficio urbanistico del nostro Comune di rispondere alla richiesta, LEGITTIMA, del Consorzio “Artigiani Partinicesi” che chiedeva d'avere parte dell'area D2 dei Margi DI CUI AVEVA INDISCUTIBILE DIRITTO. Così come é ancora più chiaro perché l'ufficio urbanistico, e per esso l'ex Sindaco Motisi, non intese MAI rispondere neppure alla nostra nota ufficiale con la quale contestavamo, con inappuntabili considerazioni giuridiche, le procedure adottate dal Comune per non concedere l'area a quel Consorzio. Tutti sapevano che il Consorzio “Artigiani partinicesi" aveva ragione e DIRITTO ALL'AREA ma nessuno volle intervenire PERCHE' QUESTO AVREBBE IMPEDITO CHE LA POLICENTRO POTESSE, POI, OTTENERE L'APPROVAZIONE (come nel luglio 2007 ottenne) del Piano di lottizzazione e l'affare miliardario saltare. Perché sia chiaro: TUTTI, TRANNE NOI E PER SERIE E LIMPIDE RAGIONI, AVEVANO INTERESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DELLA POLICENTRO.
Chi lo voleva approvare e chi HA SEMPRE FATTO FINTA DI OSTEGGIARLO .
Dice che gli impianti artigianali ed industriali innocui POSSONO COMMERCIALIZZARE SOLTANTO IL PRODOTTO DELLA LORO ATTIVITA' INDUSTRIALE ED ARTIGIANALE. E NON ALTRO. Ecco perché tutte le procedure che hanno portato nel luglio 2007 all'approvazione del Piano di lottizzazione della Policentro sono illegittime. Per questo motivo e non per quelle tirate fuori dal cappello a cilindro DA MANOVRATORI NON TANTO OCCULTI con l'ausilio di un Regione siciliana fonte sempre più palese di squallide, interessate operazioni pseudo politiche.
Adesso, finalmente, é a tutti chiara la ragione per cui il Sindaco Giordano impedì all'ufficio urbanistico del nostro Comune di rispondere alla richiesta, LEGITTIMA, del Consorzio “Artigiani Partinicesi” che chiedeva d'avere parte dell'area D2 dei Margi DI CUI AVEVA INDISCUTIBILE DIRITTO. Così come é ancora più chiaro perché l'ufficio urbanistico, e per esso l'ex Sindaco Motisi, non intese MAI rispondere neppure alla nostra nota ufficiale con la quale contestavamo, con inappuntabili considerazioni giuridiche, le procedure adottate dal Comune per non concedere l'area a quel Consorzio. Tutti sapevano che il Consorzio “Artigiani partinicesi" aveva ragione e DIRITTO ALL'AREA ma nessuno volle intervenire PERCHE' QUESTO AVREBBE IMPEDITO CHE LA POLICENTRO POTESSE, POI, OTTENERE L'APPROVAZIONE (come nel luglio 2007 ottenne) del Piano di lottizzazione e l'affare miliardario saltare. Perché sia chiaro: TUTTI, TRANNE NOI E PER SERIE E LIMPIDE RAGIONI, AVEVANO INTERESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DELLA POLICENTRO.
Chi lo voleva approvare e chi HA SEMPRE FATTO FINTA DI OSTEGGIARLO .
Toti Costanzo
Nessun commento:
Posta un commento