sabato 7 maggio 2011

UN TROMBONE, DUE TROMBE E UNA TROMBETTA AL FLORIO PARK HOTEL DI CINISI

Questo post l'avrei voluto scrivere martedi' 3 aprile e cioé il giorno dopo che ha avuto luogo l'incontro dei dirigenti siciliani del PD  al Florio park hotel di Cinisi riuniti in “conclave”, data la serietà dei ragionamenti ,e con lo scopo di trovare una comune decisione per quel che riguarda la presenza di questo Partito all'interno di una coalizione che sostiene il quarto governo di Raffaele Lombardo. Un governo che la stragrande maggioranza del PD non vuole mollare mancu 'a cannati. A presiedere l'incontro tal on. Maurizio Migliavacca nato nel 1951 il quale, quasi sicuramente, sarà stato parente del più famoso Augusto nato a Parma nel 1838 e mortovi nel 19001 . E Parma é a un tiro di schioppo da Fiorenzuola D'Adda che ha dato i natali proprio a Maurizio. Ora bisogna sapere che Augusto ,il quale era cieco dalla nascita ,diventò un famosissimo violinista di strada nel senso che non volle mai tenere concerti se non nelle pubbliche piazze e fu colui che musicò la famosa Mazurka rimasta nella storia .
Ed Augusto per tali ragioni ,cioé per suonare, era aduso trasferirsi da un Comune all'altro come pare faccia Maurizio nella qualità di esercitatore della nobile quanto difficile professione di 'ncucchia viddichi di piddini turbolenti come lo sono anche i siciliani capeggiati dal fior fiore della politica “di sinistra” del calibro di Cracolici e Lumia da una parte e da Vladimiro ,Marcantonio ed Enzo dall'altra. Dunque vanno a Cinisi e discutono . Come sempre noi non perdiamo un notiziario di Tele Jato e li', proprio il martedi' 3,  abbiamo la possibilità d'ascoltare le interviste ad un trombone, due trombe ed una trombetta .Il primo di nome fa Massimo e di cognome Ferrara .Era ormai stato messo 'a casciuni dal giovane Giacomino e dunque destinato al pensionamento per fine servizio .Fu miracolosamente catapultato, per puro caso, da Alcamo al Palazzo Reale di Palermo e alla domanda dell'intervistatore ,sempre sulle decisioni di  permanenza nel governo Lombardo,rispose suppergiù cosi':” Ora ci sono le elezioni comunali anche in alcuni Comuni della Sicilia. Aspettiamo e vediamo come finisce”. Ma l'intervistatore lo incalza a proposito dei problemi giudiziari di Lombardo .Lui risponde esattamente cosi':” abbiamo fiducia nella magistratura. Prima dobbiamo vedere se c'é un rinvio a giudizio per Lombardo,poi dobbiamo vedere LE RAGIONI DI QUESTO RINVIO e infine se  C'E' UNA VICINANZA CON LA MAFIA OPPURE NO. E poi , allora, decidiamo”. Trasecolo.
Poi l'intervistatore passa alle due trombe che fanno di nome Giuseppe ed Enzo e di cognome Lumia e Bianco. Lumia che davanti i microfoni utilizza quella cadenza recitativa ,e quindi non naturale, per dare più pathos al discorso e renderlo più credibile visto che la sua credibilità dopo il sostegno senza se e senza ma al governo Lombardo si riduce ogni giorno di più ,dice: ” Dobbiamo scuotere la macchina burocratica, cancellare tutta quella ridda di enti come l'ASI ,l'IACP,tutti quelli nel campo dell'agricoltura e sostituirli con piccole realtà efficientissime (cosa ha voluto  dire?),modificare la legge sugli appalti per rompere le ossa alla mafia che controlla” . E il problema giudiziario rilancia l'intervistatore ? Risposta scandita con un ritmo suggestivo :Io sono per il rigore massimo. Chi sbaglia paga .Quando saremo di fronte alla decisione della Magistratura VALUTEREMO ED IO NON SARÒ SECONDO A NESSUNO!” Caspita, che tempra, che chiarezza, che schiena dritta.Capite? Lui al momento opportuno VALUTERA'. 
Poi é la volta di Enzo da Catania . Dice:” Sono soddisfatto. Sono state accolte tutte le richieste. A settembre faremo il Regolamento e il referendum per stabilire se dobbiamo restare nel governo oppure no. Intanto concluso il governo tecnico si RITORNA ALLE URNE “. Infine la trombetta democristiana. Di nome fa Nino e di cognome Papania sempre al servizio dei vari Parlamenti ed ora, pare, aspirante Sindaco di Alcamo visto che non sarà più ricandidato al Parlamento nazionale .Ottimo incontro- dice- Convocheremo un'assemblea alla fine di Giugno e poi a settembre faremo il referendum. Il centro sinistra deve fare un'alleanza col terzo polo. “ 
N.B. Vi giuro che le dichiarazioni sono state esattamente queste. Sarei grato se  qualcuno con le idee più chiare delle mie potesse spiegarmi  quel che hanno voluto dire i quattro perché le cose sono due: o mi sono rimbecillito ( e potrebbe anche essere data l'età ) oppure gli ex dicci' ed ex diesse vorrebbero continuare a prendere per i fondelli i siciliani chissà per quanto ancora  convinti che questa sceneggiata ignobile  potrà durare a lungo . 
Toti Costanzo 

2 commenti:

Antonino Partinico ha detto...

Secondo il mio modesto parere, non c’è niente da spiegare e niente da capire, le cose sono molto chiare, purtroppo, non siamo in presenza solo di trombe e trombette ma anche di qualche tamburino. Queste persone sono appassionatamente insieme in tutti i loro affari, anche di quelli poco puliti, vedi “Vitrano – Vladimiro - Arraffaele “ ecc.
Che dire di questo PD? Del connubio del vecchio, glorioso, vigoroso, fantastico PCI e di quella parte tanto combattuta quanto obsoleta DC. Certo se si potesse fare un passo indietro, vorrei proprio vedere le facce di quelle persone oneste, combattenti, altruiste, capaci di dare la propria vita per l’affermazione della loro idea a favore dei contadini, degli edili, dei disoccupati, delle casalinghe, dei proletari, dei sottoproletari e dei lavoratori tutti, come quei compagni che rispondono ai nomi di: T. termini – Cola Geraci – Pippino Fuoco – Mommo Matina – Pino Santoro – Pippino Barbera - Gioacchino Lo Medico – Palicchio La Tona – Ciccio Mazzola – Pippino Impastato – Bastiano Prizziola – Raffaele Incardona – Nino Ancona – Igino Di Martino – Ignazio Speciale – Ciccio Collica – Matteo Salvia – Sansone – Fifì Rubino e tanti altri, insieme a: Pino Bongiorno – alla Tortorella – peppe motisi (volutamente scritto in minuscolo) – Gibilaro e i Chimenti da sempre avversari politici, appartenenti a quella schiera di soggetti che hanno avuto, e hanno in prima persona, la responsabilità di non avere fatto crescere questo paese in senso economico, sociale e culturale. Tutto questo è come un macigno sulle loro spalle, se poi ci aggiungiamo la componente dei Provenzano, dei Ferrara e altri possiamo capire subito con chi abbiamo a che fare.
Ho la precisa impressione di vivere in un mondo senza orizzonti, in un mondo rappresentato da una linea retta, dove è impossibile guardare oltre la quale, mentre il cittadino di Recanati immaginava di vedere oltre la siepe, in questa città non si riesce a vedere dal Carmine al Largo modica. Con i dirigenti del PD non potrà esserci una condivisione, semmai solo una compassione.

Toti ha detto...

Caro Antonino non posso che condividere cosi' come debbo ringraziarti per avere ricordato tanti antichi compagni, lavoratori comunisti che hanno vissuto con gli ideale di un Partito, il PCI, che fu esempio irripetibile di strumento di civiltà, di emancipazione, di difesa della democrazia. A quel Partito fatto di quegli uomini io devo tutto cosi' come , sono certo anche tu.Toti