martedì 24 marzo 2015

NOI,SENZA SE E SENZA MA ,SOLIDARIZZIAMO CON DON DIEGO

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Esiste una linea di confine tra Verde pubblico ed Agricoltura? Oppure la materia si potrebbe configurare come un unicum che saldando i due settori comunali avrebbe quale risultato non certo di dare vita ad una specie di Otro,il cane a due teste fratello di Cerbero che di teste ne aveva addirittura tre ma,finalmente e per ragioni che diremo,gratificare l’Assessore don Diego al punto da rendere luminoso il suo volto divenuto sempre piu’ sofferente non per questioni di salute,grazie a Dio,ma per oggettive difficoltà “politiche” che l’assessore ogni giorno riscontra nel suo tortuoso cammino amministrativo.Noi abbiamo sempre pensato che tra i due settori non esista confine tant’è che nel passato venivano,in genere,unificati,omologati e gestiti da uno stesso soggetto. Infatti ci si domanda quale differenza si possa trovare tra il piantumare un ulivo (oggi di competenza di Gioacchino Albiolo)oppure  un eucaliptus all’interno di uno spazio pubblico di competenza di don Diego?E se poi la piantumazione riguarda una lattuga nostrana,quelle belle che si producevano una volta a Partinico nella zona  a valle del nostro Cimitero e nei giardini lungo la via dei Mulini?Certo,a quell’epoca,l'irrigazione degli orti era cosa da far accapponare la pelle in quanto gli ortolani suolevano usare le acque provenienti dalle fogne cittadine.Gli orti di via Mulini,ad esempio,si approvvigionavano con le acque che provenivano dal  lato est della città attraverso” ‘u cunnuttu” in parte ancora esistente ma non piu' funzionante,e quelli sotto il Cimitero,lato ovest,chiamato “pantanu tronu”.Ma entrambi i luoghi producevano oltre che finocchi e broccoli eccellenti quelle lattughe nostrane sode e compatte al punto da farle sempre piu’ somigliare ad un enorme“uovo” .Tant’è che le massaie,recandosi da  un “frutta e verdura”, suolevano chiedere al titolare: mi rassi ‘na lattuca cu l’ovu!Dunque,a chi affidare la competenza? A Gioacchino oppure a Diego?Noi pensiamo,modestamente,che i due settori unificati vadano affidati a Diego se non altro per ripagarlo della sottrazione violenta dei servizi a rete,e non certo a Gioacchino il cui ruolo all’interno di questa Giunta diventa ogni giorno di piu' evanescente.Un po’ come quello dell’avvocato Robertino e della giovanissima Giusy.E a proposito di finocchi,lattughe e broccoli lanciamo una proposta:visto che la nostra produzione ha “una storia”  nel senso che la coltivazione affonda le sue radici nei secoli e nell'uso di un'antica tecnica che produce un'alta qualità,perché non pensare ad un prodotto protetto e da commercializzare su larga scala?  
Ci ponevano questi complicati quanto tragici interrogativi ieri,mentre scorrevano le immagini gioiose di ragazzini di una scuola media locale,la "Ninni Cassarà",affettuosamente accerchiati da dirigenti,insegnanti,bidelli,presidenti di coste piu’ o meno gaie che allegramente saltellavano tra un vattali ed un altro lungo i quali era già cresciuta una lunga sfilza di insalate.E che con la gioiosa cerimonia di ieri il luogo si adornava anche di bellissimi ulivi accolti in ampie buche scavate con amore anche dalle solidali mani dello stesso assessore.Quale assessore aveva presenziato e scavato,Gioacchino o Diego?Abbiamo rivisto in azione e con tanto piacere Diego che non si vedeva da tempo e che in questo modo ha recuperato una giusta dose di visibilità seppur in parte persa per strada e per incomprensibili ragioni.Infatti ,all’assessore,il Rifugato gli affidò la delega ai servizi a rete(sopratutto acqua e rifiuti) ma che,inspiegabilmente (oppure si spiega bene!)col passar dei mesi si è visto esautorato d’emblée  dal piu’ giovane ed effervescente Jhonny,figlio di Tommy che in sua vece è presente a tutte le iniziative,soprattutto quelle in trasferta a Palermo per acqua ( ma anche  a Cinisi per i rifiuti)e che di recente fu immortalato in posa tra l’avvocato Palazzolo,sindaco cinisaro,che ha fatto scoprire ad altri amministratori dell’ATO PA1,pur essi in posa,come siano loro i titolati nel dare le linee di azione per la buona gestione del servizio dei rifiuti e non certo i ciclici Commissari collocati dal Presidente Trombetta che per aumentare la sua clientela elettorale li nomina quotidianamente,e in ogni dove,a tinchité.Ci voleva un moderato di FI come l’avvocato Palazzolo per far comprendere ad alcuni “neo rivoluzionari” da caffè,amministratori del nulla(come il nostrano)che sulle questioni dei servizi essenziali a decidere dovrebbero essere i sindaci.L’avvocato sindaco di Cinisi di centro destra aveva,non appena insediato,recuperato con un atto d’imperio anche il servizio idrico comunale mentre il Nostro di centro sinistra( piu' di centro in verità)lo trasferiva,ancora una volta,ad “altri” lavandosene le mani come il Ponzio con Gesu'.I sindaci,dunque,sono protagonisti e non certo i loro surrogati come sostanzialmente sono i Commissari regionali.Quando si dice avere ALTO il senso del proprio ruolo a sostegno degli interessi delle comunità locali!
Dunque ritornando a don Diego si rileva come seppur esautorato dal ruolo di titolare dei servizi a rete,è stato  costretto(è notizia dell’altro giorno)ad inseguire dei topi che sempre piu’ numerosi assaltano le scuole,emergono dalle fogne e scompaiono spesso dentro le abitazioni.E’ proprio di questi giorni la notizia che è stato suo compito intervenire nella scuola“Ten.La Fata”anche per eliminare i rifiuti che la circondavano,compito svolto egregiamente con ampia soddisfazione dei lavoratori della scuola,le famiglie,i bidelli ed anche i ragazzini.Ma noi che non sopportiamo le mezze verità o l'ipocrisia diciamo: ma perché a Palermo o a Cinisi va Jhonny e ad inseguire e catturare topi,oltre a eliminare i rifiuti che invadono strade,piazze e scuole deve andarci Diego?Anche perché gira voce che a Dicembre  prossimo Diego sarebbe,come si suole dire,“posato” dal suo datore che,noi conoscendo bene il Rifugiato,non dubitiamo che sarà cosi'.Noi,che politicamente siamo quasi sempre stati dei "perdenti"come don Diego,approfittiamo per manifestargli ampia,illimitata,sincera solidarietà. 
Toti Costanzo 

























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