martedì 5 aprile 2016

L'ASSESSORE GIANLIVIO E LE SCUSE DOVUTE ALLA SUA AMMINISTRAZIONE

PREMESSA :QUESTO POST E' STATO SCRITTO DA CIRCA UN MESE.PROBLEMI TECNICI NE HANNO RITARDATO LA PUBBLICAZIONE .

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Devo ammettere che quando Gianlivio  Provenzano scrisse,tempo fa su face book ,che “qualcuno deve chiedere scusa” non compresi ,immediatamente, cosa intendesse  dire. Soprattutto non compresi  le ragioni per cui “qualcuno” (chi?)dovesse chiedere scusa all’amministrazione comunale.Il fatto mi sembrò abbastanza paradossale considerato che se c’è qualcuno che deve chiedere non solo scusa ma perdono e pietà ai cittadini di Partinico,e non solo per le condizioni in cui lasciano le scuole,questa è l’amministrazione di cui Gianlivio è parte.Compresi,pero’,che le scuse venivano richieste in relazione alla recente vicenda della riorganizzazione delle scuole cittadine,cioè alla costituzione dei cinque Istituti comprensivi.Compresi, anche,che c’erano dei docenti e dei  sindacalisti della scuola che avevano aspramente criticato quel che era accaduto con la riorganizzazione di quelle locali perché cio', per ragioni diverse,avrebbe danneggiato insegnanti  e personale ATA col rischio,dunque,che nel tempo si sarebbero persi posti di lavoro.Una materia scivolosa,assai complessa,che lascerà ancora parecchi strascichi.Confesso che della questione ben poco conoscevo per cui assunsi qualche informazione.Mi fu detto che l’assessore regionale alla PI,Marziano del PD,si era prodigato perché Partinico avesse un assetto organizzativo delle scuole cosi’ come volevano gli amministratori locali (ed anche quelli di Borgetto),il quale aveva proceduto con accorpamenti di scuole dislocate territorialmente in maniera tale da consentire,appunto,la formazione dei cinque istituti che per avere esistenza giuridica hanno necessità di mettere insieme,in ciascuno di queste ,almeno 600 alunni.Mi dissero che il “Capitano Polizzi”,la scuola che fu del prof. Vito Scaglione,non sarebbe stata piu’ aggregata  a quella di Borgetto ma che questa avrebbe accorpato non solo la  materna di "via Vicenza" ma anche la “Rodari” nei pressi della stazione dei Carabinieri.Ovviamente scuole della nostra città con quel che ne consegue .In caso contrario Borgetto non avrebbe potuto mantenere la sua autonomia.Mi spiegarono,tra l’altro,che Marziano era un ex PCI( ma questo lo sapevo già),che faceva cordata con Cracolici (questo non lo sapevo) e che siccome a Partinico( e anche a Borgetto?) Cracolici è diventato una specie di ras alla vecchia maniera democristiana  ….Tutto si teneva.
Anche per ragioni affettive,mi interessò conoscere,piu’ specificatamente,la situazione attuale del plesso scolastico Casa del Fanciullo fino a ieri aggregato alla scuola "Cassarà" .La Casa del Fanciullo,edificata per scopi umanitari dal mai dimenticato dalle persone perbene di Partinico ,Frà Giuseppe (l'Avvocato Giuseppe Di Maggio a cui l'Istituto andrebbe intitolato)),fu una delle succursali dell’Archimede,scuola di cui fui per anni vice preside.Con l’ausilio di Pino Lombardo, sindaco a mettà degli anni '70,nell’edificio centrale di viale della Regione(nato quale Avviamento Professionale) realizzammo non solo la sopraelevazione ma soprattutto la palestra nell’ex atrio dando vita ad una struttura scolastica di altissimo livello anche culturale.Dunque,negli anni ’70 e per il ruolo che ricoprivo nella scuola,per la mia formazione politica e culturale(ero anche consigliere comunale comunista),sperimentammo insieme ad altri eccellenti colleghi (Nonuccio Lombardo,Italo Di Cicca,Felice Salvia,Vicia Balducci,Rosetta Lo Baido,Nino Marino,don Antonio Ofria ed altri )come la Casa del Fanciullo,una scuola della periferia della città immersa dentro un territorio di grande emarginazione sociale,culturale ed economica come il quartiere cosidetto “Passannanti",potesse  diventare  una straordinaria occasione di riscatto per centinaia di ragazzi.In quel quartiere,come comunisti avevamo condotto,col sostegno di tutte le donne,una originale lotta con lo scopo ,raggiunto,d'avere l’acqua nelle abitazioni.Nella nostra idea “politica” di scuola aperta al territorio la ritenevamo il solo luogo capace di accogliere,includere,aggregare,formare le nuove generazioni.La scuola,dunque,come centro sociale aperto al quartiere,ospitale,strutturata,accogliente,elargitrice di servizi sopratutto culturali, e se non in contrapposizione sicuramente in parallelo con il ruolo della Parrocchia del quartiere.Dunque dovevamo ristrutturare innanzitutto l’edificio,renderlo accogliente e funzionale con aule e spazi.E cosi’ fu : le aule del piano terra furono ristrutturate e dotate di arredi adeguati,migliorati e l’impianto di riscaldamento ed i servizi igienici,il giardino interno piantumato con l’aggiunta di pini(eliminati di recente per ignote ragioni),l’ex refettorio trasformato in un teatro con palcoscenico e "quinte" alla cui realizzazione lavorarono gli stessi alunni,gli  insegnanti e il personale ausiliario e che,all’occasione,da sala teatro si trasformava in aula musicale ospitando corsi  affidati anche a musicisti esterni e soprattutto organizzando i concerti per il pubblico.Nel pomeriggio l’attività continuava con il tempo pieno mentre veniva risistemato il campo di calcio il campo di pallavolo-pallacanestro e la villa comunale curata e con la costante presenza di personale ,nella bella stagione,diventava il cordone ombelicale con l'esterno immediato,la naturale struttura educativa dentro cui avevano svolgimento lezioni funzionali alla conoscenza dei suoi monumenti e del prezioso patrimonio arboreo.Quella Villa, vanto della città. oggi vive in stato di colpevole degrado ed abbandono.La scuola,dunque,diventava un vero centro culturale e sociale ,un motore che coinvolgeva con le sue iniziative (teatro, musica,sport )non solo i genitori degli alunni ma l’intero quartiere.La  Casa del Fanciullo fini’,cosi’,d'essere considerata una scuola di periferia e per alunni emarginati ma un luogo di forte attrazione culturale che di li’ a poco vedeva le famiglie del luogo,quelle piu’ benestanti,iscrivere li’ i loro figli e non piu’ alla  "Privitera" o alla stessa sede centrale "Archimede".Con la successiva costruzione di altre aule al piano superiore,la Casa del Fanciullo diventava UNA IMPORTANTE PRESIDIO CULTURALE .E cosi’ fu per qualche decennio fino ad arrivare al declino di oggi che un’operazione poco chiara, ma sicuramente interessata, la vuole quale sede di un Istituto Comprensivo.Infatti con la marzianata recente alla Casa del Fanciullo é stata aggregata alla "Fogazzaro"(una scuola la cui costruzione si deve alla battaglia che negli anni ’80 conducemmo in consiglio comunale come gruppo comunista) per un totale di poco piu’ di 700 alunni.Ma la Casa del Fanciullo nelle condizioni strutturali in cui attualmente versa,con arredi fatiscenti,riscaldamenti mal funzionanti,insieme ad altri negativi elementi complementari,è destinata a vedere ridotta la sua popolazione scolastica in maniera irreversibile per la fuga di alunni in altre scuole.Tra qualche anno QUELLA SCUOLA RIDURRA’ LA SUA POPOLAZIONE con l’abbassamento della soglia di sicurezza per la sopravvivenza  (600 alunni minimo)e col rischio della estinzione dell’Istituto Comprensivo che concluderà il suo ciclo vitale tra il disinteresse di un’amministrazione che della scuola non ha e non ha mai avuto alcuna cura  salvo nel caso in cui si  sia trattato di gestire progetti e progettini finanziati dal MIUR o da altre Istituzioni.
Ultima annotazione:hanno distrutto TUTTI  gli Archivi.Incomincio’Giordano con quello storico  finito in maniera vergognosa nello scantinato dell’edificio costruito all’interno del “Laghetto”,quello urbanistico “sparpagliato” in uno dei  locali dell’ex biblioteca di via Ten. La Fata,per continuare con Lo Biundo che ha aggiunto di suo il trasferimento di quello che raccoglieva ordinatamente tutte le delibere delle Giunte e dei Consigli comunali di Partinico per  anni allocato nel piano superiore della scuola “Cassarà” ed ora ”sdivacato” in una delle salette attigue alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli ( un gioiello di chiesa del XV secolo).“Forse” ,ancora ordinato esiste quello dei LLPP curato da uno scrupoloso Matteo Monti.Dico forse perché i locali che lo ospitavano sono stati assegnati ad un’associazione che si occupa di protezione civile.Un ulteriore “delitto”,quello della distruzione degli archivi ,che abbiamo messo nel conto proprio  per non dimenticare .

Toti Costanzo  

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Toti mi dispiace intanto il ritardo su cui stai intervendo nella faccenda..da te mi aspetto piu tempestività..su faccende come quella della scuola e della nostra popolazione scolastica tanto ritardo da parte tua mi sembra poco tollerabile…mi piace leggere i tuoi post su Sala Rossa…complimenti per il grande lavoro fatto in passato alla Casa del Fanciullo…davvero interessante, positivo, giusto e necessario…quanto alla faccenda odierna: credo che il dimensionamento fatto quest’anno, con non poche difficoltà, sia davvero un atto importante…5 istituti comprensivi creati ascoltando tutti gli attori del caso, dirigenti, sindacati, forza politiche,2 amministrazioni comunali, criterio di territorialità perfettamente rispettato, una verticalizzazione scolastica possibile che, permettimi di dire, verrà quasi naturale ad ogni famiglia per ogni singolo alunno… il quesito che poni sull’istituto Casa del Fanciullo è perfettamente fondato… le condizioni strutturali di quella scuola oggi devono essere migliorate per garantirgli la possibilità di potenziarsi numericamente, è vero…. Sono d’accordo….hai ragione… Tale quesito è gia alla nostra attenzione… credo che grazie ai fondi destinati all’edilizia scolastica messi a disposizione del governo nazionale qualche cosa potremmo fare in tal senso…. Ora ti chiedo però…non credi che comunque al netto della “faccenda” Casa del Fanciullo, il dimensionamento oggi sia un fatto positivo per la nostra comunità e per la nostra popolazione scolastica? Non credi che al tuo post, magari in fondo, e anche se vuoi, con un carattere minuscolo avresti potuto scrivere qualcosa tipo…..” un piccolo risultato positivo… che necessita di alcuni aggiustamenti possibili”….. credo che sarebbe stato tutto piu completo e forse anche giusto….Ps1 Cracolici non è un “ras” nel nostro territorio…è solo un rappresentate istituzionale che si confronta con questo territorio, che ne ha a cuore le sorti, cosi come me, e con cui riesco,a volte, a risolvere qualche problema nell’interesse della nostra collettività…. Ps2 in ultimo ma non per ultimo, permettimi di dire che oltre ai risultati su Partinico, tale dimensionamento ha garantito anche piu stabilità oltre che la presidenza del nuovo istituto comprensivo al Comune di Borgetto.. credo anche questo sia un fatto assolutamente positivo per quella comunità….Ps3 ho chiesto le scuse a coloro che all'indomani del primo decreto di dimensionamento in cui Partinico non c'era, immediatamente si sono precipitato a dire che noi non ci preoccupavamo delle nostre scuole, della nostra popolazione scolastica, che non avevamo fatto nulla e che le nostre scuole avrebbero finito per essere smembrate per colpa della nostra poca attenzione alla faccenda del dimensionamento..... Un caro abbraccio…. Gianlivio