venerdì 27 febbraio 2009

FANTASIOSO MA NON TROPPO. OVVERO: CI SQUAGGHIAU COMU DDA COSA DA ZZA’ BITTIDDA

TEATRO COMUNALE

ATTO I°:

la scena ha luogo presso uno dei tanti caffè di via Libertà qualche giorno prima che avessero svolgimento le elezioni anticipate per il rinnovo del Parlamento regionale siciliano.

TOTO’: ‘u viristi che ‘u pollu s’accattau a tutti? Dice che vuole essere il primo degli eletti in Sicilia e il distacco da me deve essere enorme, incolmabile, eloquente. Va dicendo che mi deve distruggere e per questo è disposto a tutto. Va anche dicendo che anche “nto me paisi” arriverà prima di me. Pare che abbia trovato un gruppo di picciutteddi che gli organizzeranno ‘u bancareddu.

CICCIO: non ti preoccupare, Totò, ca nuavutri avemo ‘a cciappula pù surci. Puoi stare tranquillo che ‘u primu sarai tu e andrai a fare l’Assessore. Piuttosto dimmi, con l’altra tua candidatura come siamo combinati?
TOTO’: male, semu cumminati male. Quel farabutto, che nemmeno voglio chiamare per nome, LI ha costretti a piazzarmi nella lista ma in una posizione per cui è impossibile essere eletto mancu su sceccu vola e quindi rischio di restare fuori da tutto. Ma tu lo capisci che significa per me? Significa la fine, della mia vita, di tutto quello che ho costruito. Mi squagghianu tutti cosi ‘nte manu, c’appizzu ‘u sceccu cu tutti i carrubbi. Certo, soddisfazioni ne ho avute. Ho fatto quello che ho sempre voluto: il consigliere e l’Assessore comunale, il consigliere e l’Assessore provinciale, il consigliere e l’assessore regionale. Ma dimmi: cu chiddi ci parrasti? Chi ti rissiru? S’impegnano, si collegano, cercano?
CICCIO: si, ci parrai ma i cosi un sunnu cchiu’ chiddi di prima. Ora si scantanu, c’è troppa sorveglianza, sono tutti sotto controllo. Appena unu si movi è futtutu. Comunque non ti preoccupare che stiamo ‘ncrucchittannu con altri e quindi non dovremmo avere preoccupazioni.
ATTO II°:
E’ da poco concluso lo scrutinio e si hanno tutti i risultati degli eletti all’ARS. Il caffè è sempre quello di via Libertà .
TOTO’: a Scì, tu ricia eu. Mi futteru, mi strafutteri. Ddu lazzaruni mammazzau, mi finiu, la mia vita è distrutta. Ma tu lo capisci che non sono stato eletto? Puru o me paisi arrivau primu e mi hanno riferito che dopo che ha incontrato e ringraziato gli elettori ci rissi ad alcuni mei paisani: u viristivu come cci finiu all’onorevole? Mu pappiai, mu manciai, u finivi. A casa sinnavi a gghiri, a casa a cavuci nto culu!
CICCIO: e dda come finiu? Acchianasti?
TOTO’: ma quali acchianari. Puru dda arrivau prima di mia.
CICCIO: e allora fu eletto a tutti ru bbanni?
TOTO’: a tutti ru banni e va dicendo che non si dimetterà e che farà un giorno a Palermo e uno a Roma ‘a facci mia. Lazzarone, lazzarone che non è altro. Mi hanno detto che dopo la sua elezione o paisi ci fu na festa granni picchi ‘u picciutteddu ca avia organizzato ‘u bacancareddu elettorale acchianau puru comu Sinnacu. Mi hanno riferito che hanno fatto una gran festa: abbracci, baci, hip, hip, crastu arrustutu, sasizza e sucu di maghhiolu. E mi dissiru ca iddu prendeva il bicchiere di vino e alzandolo al cielo gridava: beviamo ragazzi beviamo alla salute dell’onorevole trombato. Onorevoleeeee…attaccati ‘o trammi. E tutti a gridare: Totò, hippi hippi,o muru!
CICCIO: ma eu sacciu ca non può ricoprire tutti e due i ruoli. O stà mpalermu o a Roma. Non è ca si pò futtiri tutti cosi iddu, manciari a ddu muccuna. Nà cosa lavi ‘a lassari.
ATTO III°:
L’incontro ha luogo alla taverna da ‘ngrasciata
TOTO’ : a Scì oggi presentai ‘u ricursu. L’Avvocatu mi retti nà bella notizia. Mi rissi che deve scegliere: o va a Roma o sta a Palermo. E’ sicuru. Minchia ca s’angagghiu a na banna, cci ha fari viriri i surci virdi. Iddu cu ‘mmia avi a cummattiri.
CICCIO : voi viriri ca si dimetti da Roma? Ca ti costringe a prendere l’aereo che tu non hai mai voluto prendere. Puru sta supicchiaria tavi a fari. Disonorato che non è altro.’U signuri cciavi a pinzari pì iddu!
ATTO IV°:
questa volta l’incontro ha svolgimento presso la panelleria du zzù Caliddu a Porta Carbone
CICCIO : Totò, come va? Che si dice a Roma?
TOTO’: ma come deve andare. Va male. Nel gruppo siamo tre gatti e Berlusconi nemmeno ci calcola .Un cuntamu ‘u restu di nenti. Si pari a mia minni vaiu. Ci ho pensato. E si nninni emu cu Raffaeli ca è nto guvernu? Chinni rici? Non ti pari bbona a pinsata?
CICCIO: Certo che è bbona. Nni facemu una corrente e ci prepariamo per il gran salto. Alla faccia di ddu fumiraru che spadroneggia, distribuisce soldi a destra e a manca, sponsorizza festi e fistini. A Partinico, addirittura ddu foddi da televisioni, pì sfuttilu, ‘u chiama santu. C’è uno ri picciotti ca cci telefona tre volte al giorno e quannu parra di iddu ci veni ‘u trimulizzu. Il Sindaco, poi, non fa altro che dire: l’Assessore fece questo, l’Assessore fece quello, disse questo, disse quello, oggi va qua, domani va là. Ma si mi riesce?
TOTO’: chi voi diri? Che cosa ti deve riuscire? Dimmi tutto e non mi nascondere niente.
A QUESTO PUNTO CICCIO PARLA ALL’ORECCHIO DI TOTO’:
TOTO’: ma chi mi rici? Non ci posso credere. Ma la fonte è sicura? Te l’hanno dato per certo?
CICCIO: sicuru comu ‘u suli. Totò ‘ncucciau, ncucciau comu ‘u surci. Iddu un si sintia spertu, un si vappariava, un facia scumazza? Totò, domani compra il giornale e per la gioia ti verranno le lacrime agli occhi. Chiamami, chiamami e poi mi dirai se non sono un mago.
IL GIORNO DOPO LA STAMPA RIPORTAVA LA NOTIZIA: ”VOTO DI SCAMBIO IN SICILIA. COINVOLTO UN ASSESSORE DELLA REGIONE”
ATTO V° (ED ANCHE ULTIMO)
LA SCENA HA LUOGO DENTRO LA STANZA DEL SINDACO
U sintistivu? L’accattastivu u giurnali? Picciò, morti semu. Nni finiu a schifiu, squagghiau comu a cosa da’ zzà Bittidda.
Bart boccheggiava disteso sul divano posto all’ingresso e diceva: “ditemi che non è vero, ditemi che sto sognando”; Jhonny sudava freddo e chiamava a intermittenza: “mammaaa!”; Kate con gli occhi sbarrati ebbe bisogno di Benina; a Vito finalmente gli si imbiancarono i capelli; Nardo, che era entrato da poco ed aveva ancora in mano un prototipo di scopa per la raccolta differenziata da far vedere al Sindaco, sembrava un pugile che ha appena ricevuto un huppercut; Antonella girava attorno al tavolo e ogni tanto abbozzava un “terzo tempo”; Sal con la testa tra le mani guardava fisso a terra e con un filo di voce invocava San Crispino con parole non certo riguardose.
E Tanino? Tanino, sornione, se la rideva sotto i baffi.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Se non ho capito male Totò dovrebbe essere il sen. Salvatore Cintola, il santo dovrebbe essere l'on. Antonello Antinoro, "Bart" Bartolo Parrino, "Jhonny" Giovanni Pantaleo, Kate Caterina Panzavecchia, Vito dovrebbe essere l'assessore D'Amico, Nardo l'assessore D'Orio, Antonella Lo Porto, Sal il Sindaco Lo Biundo e Tanino Gaetano La Corte.
Ma Ciccio chi è?

Anonimo ha detto...

“ditemi che non è velo, ditemi che sto sognando” queste sono velamente le palole pronunciate dall’assessole Pallino pelchè calo Plofessole Costanzo le ho sentite con le mie olecchie da cinese mentle stavo pel entrale nella stanza della signolina Santolo pel plotoccallale un documento.L’assessole Baltolo Pallino lipeteva in continuazione che con l’assessole Antinolo c’ela solamente un accoldo elettolale glidando a squalciagola che lui ela semple amico di Leoluca Ollando come se volesse falsi sentile da chi non ela presente e io l’ho capito pelchè si abbassava a 90 gladi velso l’intelluttore della luce dove quasi semple sono piazzate le miclospie delle folze dell’oldine.Dopo un paio di minuti cominciò a sudale freddo e compose nel cellulale un numelo di telefono battendo nelvosamente i piedi sul pavimento ed implecando pelchè “l’utente da lui chiamato ela illaggiungibile”.Plecipitosamente si avvicinò nella sclivania della Santolo chiedendo alla Benina di lintlacciare anche attlavelso l’intelpol il dottol Giuseppe Calagna,psichiatla del quinto piano dell’ospedale della città.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo ,Ciccio altri non é se non il pirandelliano uno, nessuno,centomila di cui la nostra città ne é piena come "un'ovu".
Caro Chen crediamo che tu ti riferisca ad un'amiicizia politica che l'Assessole Pallino ( ma non solo lui) coltivava una volta quando ,alla ricerca dell'elmo di Mabrino ,stava sulle "trattette" (traduzione: seguiva le tracce)di quel personaggio fantasmagorico che risponde al nome di Leoluca Orlando ,che all'inizio degli anni '90 ,fece "innamorare" politicamente una schiera immemorabile di ex giovani e giovanissimi democristiani di Partinico che , giustamente, non ne potevano più di pizzi e pizzetti locali .Leoluca fu il "giustiziere della notte" nel senso che trafisse a sangue il suo avversario cancellandolo definitivamente e non solo dalla politica nazionale .Tu non pensi che davanti alle attuali,palesi "disgrazie" dell'on. Antinoro dietro la cui porta ,fino a ieri, i vigili urbani dovevano dirigere il traffico "pa fudda" ,saranno in tanti a passare "armi e bagagli" altrove? Noi pensiamo di si visto il livello di qualunquismo cui é precipitata la "politica" partinicese."Oggi qui', domani là "come cantava in maniera eccellente la sempreverde Patty.
Infine per quel che riguarda il citato dott. Giuseppe Calagna, eccellente professionista ed uomo di profonda cultura , presumiamo che in questi giorni di "sofferenza" per tanti nostri compaesani (indagati, trombati,domiciliati, pedinati, scoperti, denunciati, iscritti e cosi' via) avrà molto ma molto da fare sul piano professionale e, presumiamo, che le visite al quinto piano cresceranno in maniera esponenziale.
Saluti maoisti
Sala Rossa

Anonimo ha detto...

Calissima ledazione di Sala Lossa dovete scusalmi pelchè ho tlalasciato un dettaglio folse impoltante e il motivo è che nella mia umile dimola è allivato nella notte un til di melce complata e con tutta la mia famiglia abbiamo scalicato camicie,pantaloni ecc.
Quando Benina Santolo ela alla licelca del Dottole Calagna , l'assessole Pallino si è messo a glidare le seguenti palole:"voglio Pilo,voglio Pilo.voglio Pilo...Benina chiama subito Flanco Pilo e dii che lo vuole l'assessore Pallino...sbrigati".La Santolo compose il numero di Pilo e si plesentò come la segletalia dell'assessole.Neanche passalono trenta secondi e la Benina si stlinse le spalle rivolgendo lo sgualdo velso Pallino che nelvosamente uscì sbattendo la polta dicendo a voce alta :"neppure Pilo mi vuole più"

Anonimo ha detto...

Gentile ledazione di Sala Lossa sto sclivendo queste poche lighe pelchè l'altlo giolno nel mio umile negozio ho sentito due signole che pallottavano a voce bassa di due avvisi di galancia emessi nei conflonti di due politici di Paltinico.Le mie olecchie quasi bioniche mi hanno pelmesso di capile che uno è un politico glande e glosso che oltle ad essele stato consigliele comunale è stato pule assessole nella giunta Gioldano e l'altlo è pule glande perchè plende un sacco di voti e(non so se lo è ancola)è stato plesidente di una commissione consiliale.Poi ho sentito che pallavano di Soldi e allola sono intelvenuto facendo una difesa d'ufficio dei due poveletti: "Signole - ho detto - voi non sapete quello che dite - quei due signoli politici hanno amato semple i Soldi a un punto tale che hanno semple speso la lolo vita,tlasciando pule la famiglia,pel i Soldi e per aiutalli meglio sono entlati mani e piedi nell'Istituto per Soldi.Pallare male di chi ama e cula i soldi è un peccato moltale."Fatto sta che ho pelduto due clienti,cala ledazione. ma sono felice di avele fatto il mio dovele.Io non leggo i giolnali e se possibile vollei sapele qualcosa di più su quest'algomento.Glazie

Anonimo ha detto...

Una risposta seria a Chen il cinese per una vicenda seria che lui con arguzia tutta orientale ha sollevato. Chen ,pensiamo, fa riferimento agli avvisi di garanzia recapitati al Consigliere comunale Gioisa e all'ex Assessore Vito Inghilleri .Noi pensiamo che un avviso di garanzia non sia un "giudizio di colpa" ma rappresenta lo strumento attaverso il quale ogni cittadino é avvisato che su di lui vi sono indagini della Magistratura che ipotizza un reato a carico . Dunque ,fino a quando la Magistratura non avrà elementi precisi e definitivi di giudizio, riteniamo che ciascun cittadino sia da considerare sempre non colpevole . Tuttavia la vicenda si presta ad una più seria considerazione e cioé : come alcuni strumenti della solidarietà a sostegno dei soggetti"diversi" e finanziati con soldi pubblici, molto spesso, si trasformano in carrozzoni elettorali.Le vicende spesso legate alle cosidette Cooperative sociali ne sono una conferma. E' a tutti noto,infatti, come questi incarichi di responsabilità negli Enti, molto spesso, vengono assegnati non solo o non tanto per capacità quanto per appartenenza politica. E' a tutti noto , ad esempio, come un ex deputato regionale cui hanno fatto riferimento a Partinico diversi Consiglieri comunali ed Assessori, pare che disponensse di quell'Istituto come di "cosa sua".Ma cosi' non é anche per tanti altri Enti di solidarietà ? E' non é a conoscenza di tutti che quando questi Istituti organizzavano i corsi per formare gli insegnati di sostegno l'ammissione era sempre , diciamo cosi', subordinata? E per quel che riguarda, ad esempio, la Fiera del Mediterraneo posta in fallimento per la dissennata gestione di alcuni ex deputati non più rieletti alle elezioni regionali non é anche stato cosi' ? E non si apprende, oggi, che costoro piuttosto che essere emarginati siano stati "collocati" all'interno di altri Enti che, molto probabilmente, faranno la fine della Fiera?. Mio caro Chen, siamo sicuri che nella tua patria ,e cioé nella Cina comunista del grande Mao a cui tu pensiamo ti rivolga con grande nostalgia , a costoro presi con le mani nel sacco non solo avrebbero tagliato " i argi" ,ma le mani per evitare che nel prosieguo della loro vita potessero continuare ad ingozzarsi e riempire le tasche dei beni collettivi.Ovviamente noi non siamo per queste drastiche soluzioni ma una "ferrovia" di calci in culo a costoro nessuno glielo l'avrebbe levata
Sempre saluti maoisti .
Sala Rossa