giovedì 26 febbraio 2009

UN SINDACO NON PUO' NON ESSERE PRESENTE!

Ieri a Partinico hanno avuto luogo due iniziative di un certo rilievo.
La prima: una conferenza stampa della CGIL tenuta dal Segretario generale della Camera del Lavoro di Palermo a sostegno della lotta di 14 dipendenti della SicilConad di Partinico che non sono stati più riassunti perché - questa é la motivazione addotta dai lavoratori - hanno avuto l'ardire di scegliere un sindacato e con questo cercare, per quanto sia possibile, di tutelare i loro diritti. Chi é stato presente alla Conferenza si é reso conto di quali, CONCRETAMENTE, siano gli effetti della legge 30 meglio conosciuta come legge Biagi, che tanta parte del centro sinistra continua a difendere che ha sostanzialmente affidato agli umori e soprattutto agli interessi di padroni e padroncini la vita dei lavoratori, i loro diritti, la loro stessa dignità. E la SicilConad di Partinico rappresenta, per quanto dichiarato in Conferenza, un vero e proprio laboratorio in cui sono state sperimentate e si continuano a sperimentare le politiche più odiose nei confronti dei lavoratori, quelli assunti in maniera clientilare e su sollecitazione di "politici" locali e quelli, la minoranza, per ragioni tutte professionali. Sarebbe ora che la CGIL, soprattutto e finalmente quella di Partinico, ponesse una forte attenzione a quanto in quell'azienda accade così come in tante altre di cui poco si parla, così come sarebbe opportuno che la Presidenza della Lega delle Coopertaive, cui aderisce la SicilConad, avesse chiaro quel che abbiamo ormai chiaro tutti noi e si prodigasse per riportare dentro l'azienda i 14 lavoratori che hanno perso il lavoro non certo per incapacità e meno che mai per difficoltà aziendali ma per altre ragioni sottolineate dal Sindacato e dai lavoratori.
Dispiace dire che a quella Conferenza, sebbene invitato, non abbia partecipato né il Sindaco né altro suo Assessore delegato come se quella questione non riguardasse un pezzo importante della comunità partinicese loro amministrano.
La seconda iniziativa, annunciata già da alcuni giorni, ha avuto luogo ieri sera presso l'auditorium della scuola "Carlo Alberto Dalla Chiesa". Era stata annunciata la sicura presenza dell'Assessore regionale all'agricoltura (il quale, assente, ha inviato la sua portavoce e cioé una gentile signora che s'intendeva di agricoltura come il sottoscritto di fusione nucleare) si doveva discutere di questioni riguardanti la situazione dell'invaso Poma. Alla luce del risultato di ieri dico con un certo rammarico personale che si é voluta perdere un'occasione importante e cioé di consentire, paradossalmente e proprio per l'assenza del rappresentante del Governo regionale, un'ampia discussione anche per la notevole presenza oltre che di agricoltori, di consiglieri comunali, rappresentanti delle forze politiche, lavoratori del Consorzio e l'intero Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Consorzio irriguo Jato. Questo importante confronto si é voluto, incredibilmente, impedire (addirittura non si é voluta dare la parola a Pino Lombardo che della Coop. irrigua é Presidente), soprattutto da parte dell'organizzatore e cioé del Consigliere provinciale del PdL Vincenzo Di Trapani il quale, al contrario e secondo un vecchio copione in uso nella Prima repubblica, ha ritenuto di dare la parola "per un saluto" all'Assessore alle attività produttive del Comune di Partinico, Vito D'Amico, che s'intende di agricoltura come, sempre il sottoscritto, s'intende di vulcanologia, e non a quanti erano seriamente interessati alla questione. Le ragioni sono apparse abbastanza chiare: non una iniziativa per un confronto ampio ed una forte e chiara ed anche aspra discussione sulle sorti della nostra acqua e della nostra agricoltura, ma una semplice, modestissima, puerile iniziativa propaganistica che si é risolta in un vero e proprio "flop" nel senso del risultato politico.
Ovviamente anche in questa occasione l'assenza del Sindaco non solo fu stigmatizzata ma aspramente criticata.
I due avvenimenti ci spingono, come Comunisti, a dire con forza e chiarezza alle due organizzazioni dei lavoratori che si dovrebbero richiamare, forse ancora ad oggi, ai valori della "sinistra" e cioé la CGIL e la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA): voi avete l'obbligo morale di riprendere nella mani le fila di un'azione politica perché la vostra palese, ingiustificata, quotidiana assenza sul piano dell'azione politico-sindacale é la ragione che contribuisce a far precipitare in una crisi gravissima le Istituzioni, deteriora quotidianamente il tessuto democratico, fa precipitare le classi lavoratrici in una voragione sempre più profonda che alimenta l'individualismo, il populismo e soprattutto il qualunquismo. Ciascuno di noi dovrà, al momento opportuno, dare conto e ragione del suo ruolo, di quello che é stato e di quello che avrebbe dovuto essere.

Toti Costanzo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Avviddanato dice:
Professù...ma vossia c'é o ci fa?veru è ca u sinnacu nun ci va e sapi picchì? picchì nun ci nni futti nenti a chiddu.Si vota tra quattr'anni sia po comuni,pa provincia,pa regioni e pi nazionali puru (mi l'avia scurdatu).Mica era comu na vota ca ogni annu iamu a vutari cu lu santuzzu nzacchetta dopo aviri fattu tanti cafè a li zuini di li politici ca vinianu a truvarici e ni promittiamo puru la pinsioni pe picciriddi ca ancora avianu a nasciri.Professù chi ci ni futti a chiddu di quattro 'mpiati da Conad o di chiddi di l'acqua da Diga chi sicuramente votano pi avutri.Si veni però u ncigneri di Milanu(comu lu chiama Vituzzu Giuliano,pezzu rossu e culu e cammisa cu u provvedituri di Palermu)veru è ca voti nun cci ni sunnu però ci sunnu tanti avutri cosi belli e si lei viri cu attenzioni li facci di li politici quannu c'è iddu(lu novu patruni di lu paisi)parino tanti attareddi chi aspettanu la trippa cu la lingua di fora(l'acquolina in bocca) e sunnu tutti cuntenti.Professù...sacciu chi avi nanticchia di nfruenza però di na cosa sugnu sicuru:sacciu ca fino a quannu a vossia ci funziona a lingua(pi parrari) e u iritu(pi scriviri)vossia è sempri arditu.

Anonimo ha detto...

Ringrazio l'amico "avviddanato" e dico che non a caso il detto dice: cuntadinu ciriveddu finu! E il nostro caro amico di intelligenza, arguzia, acume e quant'altro ne ha proprio da vendere. Lo ringrazio per i lusinghieri giudizi che esprime nei miei confronti e le belle parole che usa nei miei riguardi non tralasciando di preoccuparsi perfino della mia salute. Lo ringrazio ancora e gli sono sinceramente grato. Certo, anch'io sarei tentato di giudicare in maniera molto severa l'attuale Sindaco non solo per le sue colpevoli assenze nei momenti in cui la presenza delle istituzioni diventa necessaria ed anche obbligatoria ma, soprattutto, per le "politiche" che ogni giorno costruisce nei confronti dei poveracci di questa nostra città che devono fare i conti con una crisi economica divenuta insopportabile. Che dire, poi, della bella figurazione usata per definire i "politici" che, quannu c'é iddu (lu novu patruni di lu paisi), parinu tanti attareddi che aspettanu 'a trippa cu la lingua di fora!. Geniale ed efficace e la dice lunga sulla quantità e qualità di risorse umane di cui dispone la nostra città. Ed é per questo che non ci dobbiamo arrendere mai.

Toti Costanzo