martedì 24 febbraio 2009

POLICENTRO DAUNIA: RICOMINCIA LA "STORIA"

Sono anni ormai che l'ing. Lino Iemi mantiene una costante frequentazione con la nostra città. L'ingegnere, é noto a tutti, rappresenta la Policentro Daunia cioé una società che a Partinico con una incredibile quanto spregiudicata operazione sostenuta da un "pezzo pesante" di Forza Italia, che nel 2000 conquistò il governo della città, si accaparrò sostazialmente quasi tutta l'area disponibile in contrada Margi del Piano Regolatore e destinata ad attività produttive. Una storia che Partinico conosce molto bene, che il nostro Partito ha reso con l'impida chiarezza - sia dentro che fuori il Consiglio comunale - all'opinione pubblica soprattutto per gli intrecci intercorsi tra affaristi e politici spregiudicati sia di centro destra che del vecchio centro sinistra e che le cronache di questi sette anni hanno ben reso evidente. Oggi l'ingegnere Iemi ritorna a Partinico per l'ennesima volta e per l'ennesima volta incontra una Giunta e un Consiglio comunale guardandosi bene, però, questa volta dal frequentare private abitazioni che misero in evidenza non solo la complessità e l'appetibilità degli interessi che ruotavano e ruotano attorno a questo che come Partito, e da subito, definimmo un "affaire" ma, soprattutto, come i vecchi vizi di una certa vecchia quanto decrepita "politica" mistificatoria erano ancora duri a morire. Iemi incontra tutti e tutti rimangono contenti. Qualcuno, addirittura, estasiato. Il Sindaco, forse, pensa ad un radioso futuro politico avendo di già assoporato il peso del potere economico quando entra anche in maniera discreta nell'agone, lo stesso alcuni suoi giovani e scalpitanti collaboratori smaniosi di "bruciare le tappe", altri restano davvero convinti che trattasi di "irripetibile occasione", qualche altro ancora come i cani bastonati resta a guardare probabilmente mordendosi le labbra e sperimentando, de visu, quanto i nostri avi solevano dire: chi troppo vuole....
La Policentro si farà? E cosa costruirà. Il centro commerciale? O cosa? E se costruirà il Centro commerciale fondato, presupponiamo, sul commercio degli alimentari cioé l'unico settore che "tiene" nelle vendite essendo tutti gli altri in grave crisi (pare che stia per chiudere "Migliore" mentre la GEA ha fortemente ridimensionato l'attività) allora sarebbe interessante capire quale vanataggio l'ingegnere e i suoi sostenitori economici avrebbero nel costruire un grande centro commerciale quando Partinico dispone già di alcune decine di migliaia di metri quadrati di strutture per la vendita in questo settore? Chi reggerebbe, il Centro della Policentro o i nostri imprenditori locali che tra Partinico e Borgetto hanno investito una fortuna in questo settore? Se poi c'é ancora qualche allocco, tipo qualche Consigliere provinciale in carica, che crede nella favola della costruzione degli impianti sportivi, dei cinema e degli alberghi allora appare evidente che il progetto della Policentro sarà come l'araba fenice "dove sia nessun lo dice, cosa sia nessun lo sà".
Attendiamo gli eventi mentre una domanda al Sindaco Lo Biundo la vogliamo porre: é a conoscenza, signor Sindaco, che il nostro Partito ha presentato, nella precedente consiliatura, quando Ella era anche Presidente del Consiglio comunale un' ampia, articolata documentazione(che se vuole Le faremo avere in copia) nella quale denunciavamo, sulla vicenda Policentro, procedure ILLEGITTIME e per la quale documentazione l'ex Segretario Generale dott. Lucio Guarino chiese agli "uffici competenti" di rispondere al nostro Partito? Ed é a Sua conoscenza che quella risposta il nostro Partito non l'ebbe mai? Forse la vorrebbe dare Lei prima di proseguire con le procedure, i tavoli tecnici, le conferenze di servizio, gli sportelli unici e quant'altro?

Toti Costanzo

4 commenti:

Anonimo ha detto...

apolicentrico dice:
il silenzio eloquente dell'ondivago Salvo Vitale sulla questione Policentro è segno che la Policentro si farà.E buttiamo alle ortiche tutti gli editoriali di telejato sul no alla Policentro.Si dice che alla fine la coerenza paga.Ma io credo invece che sia l'incoerenza che paga.Scusi lo sfogo carissimo Costanzo

Anonimo ha detto...

Ieri mancava solo il tappeto rosso e la banda musicale di Partinico.
Siamo un paese senza dignità noi, sempre pronti a venderci al padrone di turno.

Anonimo ha detto...

Si,é vero. Ai cosidetti poteri forti sono tanti che s'inchinano. E sono poteri sopratutto "economici" nel senso che hanno a che fare con la potenza dei soldi. Gli esempi a Partinico si potrebbero sprecare: Policentro,distilleria,imprese che gestivano l'energia ( vedi quella che ha costruito il metanodotto) e prima ancora quelle che avevano nelle loro mani i miliardi della Regione e dello Stato per realizzare strade, scuole, abitazioni e altro ancora.Né si puo tacere della Sicil Conad. E proprio questa mattina al Palazzo dei Carmelitani, davanti la platea dei 14 dipendenti licenziati e delle loro famiglie in preoccupazione tangibile a solidarizzare eravamo proprio in pochi. Mancava ,cosa politicamente molto grave ,la rappresentanza dell'Amministrazione comunale. Neppure uno straccio di Assessore ovviamente interessati più a Lino Iemi quanto piuttosto "ai figli di nessuno".Dobbiamo , caro Partinicese indignato e caro apolicentrico ,riappropriarci della nostra dignità umiliata e calpestata.
Toti Costanzo

Anonimo ha detto...

Dall'articolo si capisce benissimo che chi scrive non ha idea di cosa sia un centro commerciale. Prima di osteggiare qualcosa, bisognerebbe informarsi e conoscere. Altrimenti si può parlare solo di partito preso.