Il Convegno di Sabato 24 del “Comitato per la salvaguardia della Cantina Borbonica e dei beni culturali ed ambientali” che vede insieme alcune personalità della politica, della cultura,della produzione ,della scuola, ha avuto almeno due importanti significati su cui vorrei discutere . Il primo : avere creato le condizioni per un confronto sulle proposte che riguardano ,nello specifico, il migliore uso e ruolo possibile che la Cantina deve avere nei processi di sviluppo economico e culturale della nostra città e del suo territorio che ha visto anche gli interventi di alcuni consiglieri comunali ( di maggioranza e di opposizione) presenti alla discussione .Il secondo: “costringere a ragionare” ( la presenza dell’Assessore Parrino alla iniziativa durante la quale ha potuto in maniera diffusa esplicitare il “pensiero” dell’attuale governo della città in un confronto con le relazioni pieni di contenuto ) l’Amministrazione comunale che si manifesta ogni giorno di più caratterizzata da forti limiti culturali e con una visione, almeno fino ad oggi, restrittiva del senso della democrazia, e dunque della partecipazione, che esalta una inconcepibile e miope autosufficienza ,una chiusura, un impedimento al dialogo con gli “altri” che pur esistono loro malgrado, sono abbastanza diffusi nella società partinicese .E sono Associazioni, Partiti, singole personalità ed anche elettori che hanno una loro storia, una loro cultura, degli interessi collettivi diffusi e non sono disposti a rintanarsi “per leccarsi le ferite” ,lasciando all’arbitrio di un governo locale che reputa l’autoreferenzialità una qualità piuttosto che un grave limite. Intendiamoci ,questa “malattia” coinvolge non solo il Governo locale e tanti dei suoi sostenitori ma anche pezzi notevoli dell’opposizione alcuni dei quali reputano che la “Politica” sia quella che nasce e muore dentro le mura del Palazzo e niente al di fuori di esso. Mai la nostra città ebbe a vivere una fase cosi’ decadente! Neppure durante la stagione del Sindaco Giordano- che, tuttavia, si caratterizzò non solo per alcune azioni politicamente ed amministrativamente disdicevoli ma anche per la ripavimentazione di Via Principe Amedeo e Francesco Crispi, per avere dato il via alla ristrutturazione della Cantina già di proprietà del Comune - la città visse una stagione politicamente cosi’ opaca, sciatta, inespressiva come quella che stiamo vivendo .Tuttavia del passato questa Amministrazione comunale ha mutuato non solo la capacità di sprecare il denaro pubblico (quello che c’è) ma una concezione di clientela terra-terra-, dell’incapacità a gestire proficuamente le notevoli risorse umane che pur esistono dentro il Comune, l’abbandono di tutti i beni pubblici( ne potremmo fare una infinita elencazione ) ,il mantenimento nella gestione della cosa pubblica di una serie di inetti ed incapaci che ,ogni giorno di più, aggiungono un tassello nella disamministrazione e nel disastro dei servizi pubblici. Ci esimiamo dall’indicare le questioni della difesa della città dal punto di vista igienico-sanitario ,dal disfacimento dei servizi pubblici essenziali( acqua e rifiuti) , dalla tutela e difesa del territorio , dai bisogni della scuola.Il Sindaco e la sua maggioranza ,fino ad oggi, si sono limitati a gestire “il quotidiano” cioè quello che potrebbero amministrare tre-quattro efficienti capi Settori senza bisogno di una guida politico-amministrativa.
Serve, dunque, una ripresa dell’azione politica nella nostra città. Serve il risveglio di tante coscienze civili e democratiche. Serve che la città che pensa e che produce si rimetta in cammino .Serve che quanti oggi ,a diverso titolo,hanno ricevuto un mandato si convincano che la corda della politica non si può tirare a lungo. Serve che le organizzazioni sindacali (almeno quelle storiche) finiscano anche loro di considerarsi piccoli carrozzoni clientilari ed elettorali mobilitandosi solo quando scoppia “il caso” ( la vertenza per qualche categoria di lavoratori) per ritornare il giorno dopo nell’oblio.Serve, cioè, che LA POLITICA ritorni a Partinico ad essere la protagonista della vita democratica della nostra città e del suo ampio ed interessante territorio.
Toti Costanzo
4 commenti:
Se con la frase "..............il mantenimento nella gestione della cosa pubblica una serie di inetti ed incapaci che ,ogni giorno di più, aggiungono un tassello nella disamministrazione e nel disastro dei servizi pubblici........" Toti si intende riferire ad alcuni dei Capi Settore, ritengo che -primo fra tutti - non potrebbe non includervi il direttore generale!
E' proprio così?
No ,caro Simone ,con quella frase mi riferivo solo ad alcuni ASSESSORI chiamati dal Lo Biundo non per sperimentata capacità ma per equilibri nati all'atto della "costruzione" della sua candidatura a Sindaco.Per quel che riguarda i capo-settori (o lo stesso Direttore Generale cui fai riferimento) sono dell'avviso, avendo fatto l'Amministratore ,che i funzionari, cosi' come i singoli dipendenti lavorano ed operano con accortezza e impegno non solo per autoconsiderazione e autostima ma in quanto guidati anche da accorti amministratori che non hanno la necessità ,per miserevoli scopi clientilari ,di consentire negligenze, disimpegno, disinteresse .
Toti Costanzo
Purtroppo, caro Toti, non essendo guidati da accorti amministratori, i funzionari del nostro Comune lavorano ed operano con accortezza e impegno solo per autoconsiderazione e autostima .
In questo momento mi viene alla mente l'ex Comandante dei Vigili Urbani che - è notizia di ieri appresa da TeleJato - ha finalmente concluso le sue disavventure giudiziarie capitategli durante il periodo di permanenza ( sei anni, sei mesi e sei giorni ) nel nostro Comune in occasione ed a causa del suo servizio pubblico, nel quale ha profuso tutto il suo impegno e dimostrato tutto il suo valore.
Lo stesso è stato assolto "perchè il fatto non sussiste" dall'accusa di abuso d'ufficio (mobbing) -fattagli su istigazione e in combutta con amministratori e qualche funzionario- dalla dipendente Giuseppa Di Marco che è stata forse premiata per questo, venendo prima, promossa Dirigente del Settore della Polizia Municipale ( al posto del rimosso Comandante )da Peppone e poi,dopo la reintegra del vero Comandante, trasferita e nominata da Sal Le Blond addirittura Responsabile del Settore Ragioneria Generale!
Il nostro Comune - con i suoi amministratori e funzionari - penso che non debba aver lasciato un buon ricordo al dott. Giacomo Grillo, che ormai è un sereno pensionato, al quale mi sia consentito di inviare i sensi della nostra solidarietà - a nome di tutti i cittadini benpensanti - e, adesso, le felicitazioni per il riconoscimento - con sentenza - della sua integrità e correttezza professionale, oggetto di miserevole calunnia da parte di ben individuabili apparati politici e burocratici che......evangelicamente vanno perdonati perchè non sanno quello che fanno!
Non ho mai avuto, personalmente ,alcun dubbio sulla correttezza e serietà professionale del dott. Giacomo Grillo. Come Partito l'abbiamo sempre difeso convinti che si trattava di persona altamente qualificata e ligio ai suoi doveri di responsabile di un Settore, la
Polizia Municipale,cui é affidata la gestione di una serie di delicati e difficile servizi in una città difficile come la nostra . Il dott. Grillo non fu mai funzionario yes man come altri, purtroppo, all'interno del nostro Comune. Ed é stata proprio la sua giusta intransigenza accompagnata, però, da una profonda umanità e disponibilitè al dialogo con tutti i cittadini , che lo resero inviso a tutta una serie di don abbondio, saltimbanchi della politica e quaquaraquà che circolavano ed ancora circolano , impunemente, non solo nel nostro Comune ma anche in altri viciniori. Sono personalmente contento- e non avevo alcun dubbio sulla corretteza del dott. Grillo sulla vicenda Di Marco - che anche i tribunali gli hanno giustamente sempre dato ragione per cui ,insieme al mio Partito, gli porgo le più sentite felicitazioni.
Toti Costanzo
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