Quando si dice “Guarda un po’ i casi della vita!”. Pensavo a questo mentre , durante i notiziari televisivi di ieri ascoltavo una intervista rilasciata da un compito Pietro Puccio ,attuale Assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Capaci. Puccio é stato nominato dai Sindaci e rappresentanti di 11 Comuni,tra cui il nostro,Alcamo ed altri soprattutto della zona costiera, quale Presidente del GAL del Golfo di Castellammare cioè un Consorzio, appunto, tra 11 Comuni .Questo Consorzio avrebbe ottenuto dall’Unione europea un finanziamento di 20 milioni di euro e per questo ,dice Puccio,”mi attiverò per lo sviluppo del nostro territorio”. 20 milioni di euro sarebbero l’equivalente di 40 miliardi delle vecchie lire. Una somma che ha un particolare significato di cui in seguito dirò . Puccio oltre che Sindaco dal 1994 al 1996 del suo Comune , appunto Capaci, era stato già Consigliere comunale del PCI nel periodo in cui anche io lo ero a Partinico .Nel 1996 ,dopo l’arresto di Musotto ,viene eletto Presidente della Provincia regionale di Palermo.Questo incarico si concluse nel 1998 perché ,ripresentatosi alle successive elezioni , fu battuto proprio dallo stesso Musotto che ,risolti i suoi problemi giudiziari ,si era ripresentato rivincendo le elezioni . L’on. Musotto seppur proveniente da una importante famiglia di tradizioni socialiste -il nonno Francesco , infatti, fu deputato in quella importante stagione che lo vide, insieme ai comunisti ,difendere Danilo Dolci e i compagni di Partinico arrestati per lo sciopero della trazzera vecchia- dopo la fine del craxismo scelse come tantissimi altri socialisti di andare con Forza Italia .Dal PCI Pietro Puccio passò al PCI-PDS,poi al PDS, ai DS e infine al PD. La stessa trafila di tanti altri ex comunisti del tipo di Cracolici , Costantino Garraffa e il nostro Tonino Russo ,tanto per citarne alcuni Dunque mentre nel 1984 Puccio era Consigliere del PCI a Capaci e tutta la costa da Isola a Carini veniva massacrata , anche sotto i suoi occhi, dall’abusivismo selvaggio che costruiva ville e villette fin dentro il mare io , consigliere comunale a Partinico del PCI , con il democristiano Nino Amato nell’estate del 1984 davo vita insieme ad alcuni compagni coinvolgendo migliaia di cittadini ad una memorabile battaglia contro la distilleria Bertolino a difesa della’aria, del mare, dell’acqua .La distilleria fu costretta a chiudere anche se con un artificio delle solite "menti finissime" della DC di Partinico ,ne consenti’ all'epoca la immediata riapertura. Da quella battaglia nasce il Comitato per il disinquinamento e riequilibrio dell’area del Partinicese che raggiunge , nel 1986, uno straordinario obiettivo: per la prima volta nella storia del nostro territorio si consorziano 11 Comuni (la prima coincidenza con l’attuale Consorzio presieduto da Puccio ) insieme alla Provincia regionale di Palermo . Il Consorzio per il disinquinamento del partinicese ,di cui diventavo componente del Consiglio di Amministrazione insieme a Mimmo Briganò, Totuccio Macaluso, Salvatore Polizzi attuale sindaco di Giardinello, Ino Cardinale che fu Sindaco di Terrasini ,l’ing. Gioacchino Nania di S,Giuseppe Jato e Pino Pirreca attuale funzionario del Comune di Borgetto, ricevette dalla Regione siciliana un finanziamento di 40 miliardi ( la seconda coincidenza col consorzio presieduto da Puccio ) per realizzare un progetto che aveva lo scopo di dare vita ad un sistema di impianti capaci di disinquinare tutta l’area che va dalla Città del mare a Balestrate .Un’opera assai importante che se realizzata avrebbe cambiato la vita dell’intero nostro comprensorio consentendo ,cosi’ ,prima il risanamento e poi davvero “lo sviluppo del nostro territorio” nel senso della sua salvaguardia e valorizzazione , dell’incremento della fauna marina e dunque uno sviluppo della pesca cosi’ come del turismo collegato all’utilizzo del mare e delle sue risorse . Ma quel progetto finanziato dall’Assessorato Territorio ed Ambiente e già concesso ,per la sua realizzazione, con il ricorso ad una gara a livello nazionale ad una società ,la Termomeccanica (una società a partecipazione statale) FU AFFOSSATO DALLA GIUNTA PUCCIO perché, si disse, attorno a quei miliardi vi era l’interesse della mafia(sic!). Ovviamente gli interessi della mafia indiscutibilmente c'erano . Ma era come scoprire l'acqua calda nel senso che non c'era o c’è un solo “lavoro” cui la mafia,ieri come oggi, non intendesse o intenderà mettere le mani. E, dunque, la Giunta Puccio (e poi quella successiva di Musotto) piuttosto che coinvolgere il Consorzio e costruire un fronte comune con una strategia capace di mettere in sicurezza i progetti ,i lavori e dunque anche le relative sostanziose risorse dalle grinfie della mafia ,lo bloccò ( la stessa sorte e per le stesse motivazioni ebbe il progetto che avrebbe dovuto realizzare la Corleone-Mare cioè un’arteria che avrebbe messo in collegamento l’entroterra con la costa in poco tempo ) inviò “le carte” alla magistratura che , come era abbastanza ovvio, congelava tutto !Intanto il Consorzio che era stato nel 1995 commissariarto veniva ,con una procedura assai discutibile ,sciolto anche per la stupidità , superficiliatà , pressapochismo , velenose pseudo ragioni di tipo ambientalistiche delle nuove amministrazioni dei Comuni consorziati ed elette nel 1994. Amministrazioni, quasi tutte rigorosamente di centro sinistra! . Cosi' le risorse impegnate ritornarono alla Regione vanificando il lavoro ed i sacrifici di anni .
Il risultato ,oggi, è sotto gli occhi di tutti noi: il mare inquinato ,allora come ora, la costa distrutta, la fauna marina sostanzialmente scomparsa, il fiume Nocella che continua a vomitare quotidianamente tonnellate di materiale inquinante,inquinate le acqua, l'aria, il mare .La Corleone–Mare , ovviamente, è rimasta un sogno per le popolazioni dell’entroterra che rimangono assai distanti ,isolate e senza un rapido approccio con la zona costiera senza contare i pesanti costi per la Provincia di Palermo che in questi anni ha dovuto operare con interventi tampone e certamente non risolutivi per migliorare quella arteria che resta sempre un vero pericolo per coloro che la utilizzano .Cosi’ come andò in fumo il progetto già pronto per il finanziamento che avrebbe dovuto realizzare un impianto di depurazione congiunto tra i due Comuni a monte e cioè S.Cipirello e S. Giuseppe Jato che,ovviamente , continuano a scaricare allora come ora liquami non depurati dentro l’invaso Poma tramite il fiume . Per non parlare del progetto di una discarica NUOVA comprensoriale in fase di avanzato studio ,della gestione UNITARIA degli impianti di depurazione per abbattere i costi ed avere una maggior funzionalità degli stessi ,di un progetto per il recupero dal depuratore e riuso di almeno 10 milioni di mc. di acqua da immettere annualmente nella rete che distribuisce l'acqu dell'invaso Poma.che stava sopratutto a cuore di Mimmo Briganò e del sottoscritto .Quella scaigurata , cervellotica, ingiustificata iniziativa raggiungeva davvero un rusltato disastroso per tutto il nostro territorio che ora si vorrebbe "sviluppare"!
Ascoltavo,ieri, Puccio nominato Presidente di questo nuovo Consorzio,il GAL di Catellammare del Golfo, che parlava di sviluppo e pensavo : e se per caso anche noi stabilissimo che ogni progetto , quando sarà finanziato con quegli ipotetici 20 milioni di euro che il Consorzio dovrebbe ricevere ,lo impugnassimo in fase di esecutività dei lavori ,inviandolo alla magistratura, in quanto preoccupati degli eventuali appetiti della mafia- quella in parte debellata e quella che si ricostituirà - non farebbe la stessa fine che hanno fatto i progetti del Consorzio del Partinicese?Ovviamente noi non lo faremo perché politicamente educati ad avere SEMPRE un altissivo livello di responsabilità
Alla fine di quella bellissima anche se lacerante esperienza di amministratore di quel Consorzio ,scrissi anche con una certa giustificata rabbia ,un pamphlet dal titolo" Dalla lotta agli inquinatori al Consorzio per il disinquinamento e riequilibrio dell'area del partinicese", il cui contenuto non è stato mai smentito da alcuno . Se qulcuno avesse voglia di saperne di più di quell’esperienza lo può chiedere in prestito alla nostra biblioteca intitolata al compagno Salvatore Barra. Chi avrà voglia di leggerlo avrà modo di capire e meditare cosa significhi demagogia, pressappochismo politico, insulsa antimafiosità.Se non l’ha fatto prima , ne consiglio la lettura anche al nuovo Presidente di questo secondo , in ordine di tempo, Consorzio per lo “sviluppo del nostro territorio” che di quell'esperienza fu certamente anche lui negativo protagonista.
Toti Costanzo
2 commenti:
volevo pubblicare su questo articolo e ho sbagliato pagina
Caro Antonino ho voluto commentare brevemente la tua bellissima "favola" per cui horisposto anch'io sull'altro post. Toti
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