giovedì 12 aprile 2012

L'ADDETTO STAMPA DEL SINDACO E LA FANTASIOSA, GENIALE RAPPRESENTAZIONE DEL NULLA




Devo confermare quel che ho sempre pensato: il giovane che da qualche tempo ricopre il ruolo di   addetto stampa dell’Amministrazione Lo Biundo dispone ,oltre che di indubbie qualità professionali ,anche di una notevole fantasia. Il giornalista, in linea generale  - a meno che non ci si riferisca a quelli che si possono definire  “anomali”  – è un professionista che cerca la notizia ,individua i soggetti che la possano rappresentare, raccontandola, e si limita a questo senza aggiungere altro. Sarà poi il lettore ,il telespettatore o l’ascoltatore nel caso di notizie radiofoniche , che elaboreranno quel che hanno visto ed ascoltato costruendo la cosiddetta “ opinione personale”.   Gli “anomali” sono ,invece, coloro che oltre  a dare alla notizia cosi’ come essa é, la rielaborano ,aggiungono anche le loro considerazioni perché questa  possa diventare elemento di convincimento . Fino ad ieri ero convinto che esistessero soltanto queste due categorie di giornalisti. Oggi devo ammettere che ne esiste anche  una terza ( una specie di terza via del giornalismo) che poi  non è nuova , almeno per me ,nel senso d'averla ora riscoperta dopo la utilizzazione che ne feci per ragioni di   lotta politica  ” negli anni giovanili . E lo dico con assoluta serietà ,io che di questa tipo anomalo di giornalismo ne ho fatto uso fin da quando pubblicavamo con il maestro Nino Cinquemani ed altri amici e compagni , i primi numeri del ciclostilato “Impegno” ( si era in pieno '68 e dentro il Centro di cultura popolare UNLA ) e poi tutti i successivi numeri di una pubblicazione , anch’essa ciclostilata e dal sottoscritto curata , patrimonio della sezione  del Partito Comunista di Partinico e durata alcuni anni . Ovviamente si trattava di pubblicazioni di forte contrasto , quando non addirittura di aspra contrapposizione e di denuncia , nei confronti del “governo locale” che era soprattutto governo dei democristiani . Epiche le contrapposizioni con qualche  giovane dicci'i dell’epoca che fin dall’ora manifestava, purtroppo,  arroganza e supponenza che significava , assai spesso, il tentativo di mortificare se non addirittura di volere annullare o peggio umiliare , il ruolo dei  comunisti  che per loro erano soltanto “il male assoluto” . Un esercizio proposto e riproposto nel tempo e arrivato fino ai giorni nostri. Altri tempi, altro mondo, altra cultura, altra politica, altra storia.. Dunque come strumento di lotta politica si ricorreva ad un giornalismo “per modo di dire” e cioè costruendo dei fantasiosi dialoghi tra personaggi noti della politica democristiana, ma costruiti rappresentando scenari ed argomenti assai vicini alla realtà MA CHE REALTA' NON ERANO . Se dovevamo, ad esempio, parlare delle mani della locale DC sulla sanità , sui lavori pubblici ,sulla scuola si costruiva, si inventava artatamente uno scenario dentro il quale questi avversari dialogavano rappresentando, però,  non quel che era realmente accaduto quanto quello che poteva accadere , per farlo diventare assolutamente credibile . Il pezzo – che poi era una specie di rubrica- aveva sempre lo stesso titolo “Fantasioso ma non troppo” come a dire che di quel fatto non se ne faceva  una  reale rappresentazione ma che , tuttavia, poteva anche essere un fatto assai vicino alla realtà . Una forma, se vogliamo, di contorsionismo letterario che aveva la sua efficacia e spesso raggiungeva lo scopo nel senso di fare diventare realtà ,la fantasia. Oggi quella formula, questa terza via  giornalistica viene -presumo in maniera assolutamente inconsapevole in caso contrario ne sarei particolarmente felice ed orgoglioso – ma per altre finalità , ripresa dal giovane addetto stampa di Lo Biundo. Per cui quasi ogni giorno in un comunicato inviato alle emittenti -che poi comunicato non é ma la rappresentazione di alcuni soggetti dialoganti - Lo Biundo necessariamente ne diventa  il protagonista che discute , a turno, con un assessore , un collaboratore, un funzionario, un ospite a vario titolo  . In tal modo viene costruito e riportato , appunto,  un quasi inesistente dialogo frutto della fervida fantasia dell'addetto che, per ragioni comprensibili , è costretto a rappresentare ciò che ,quasi quasi, non esiste con lo scopo di dare vita non solo a personaggi ma anche a fatti che devono convincere ed infervorare gli ascoltatori seppur frutto di assoluta, o quasi,  fantasia .Voglio fare un esempio concreto al fine di intenderci . Questione delocalizzazione distilleria- ma la formula può essere adattata ad altre questioni come ad esempio il “costone roccioso” di Collina Cesarò, la revisione del PRG, i beni confiscati o lo  spurgo di fogne presso gli alloggi IACP- e  cosi’ via . Un classico comunicato stampa sintetizzerebbe cosi' :”Oggi …il Sindaco ha incontrato l'assessore ics ,il responsabile dell’ufficio ipsilon... e si è deciso ,dopo ampia discussione, di raggiungere questo specifico obiettivo….” E con la descrizione dell’obiettivo il comunicato trova la sua conclusione .  Invece- ed è qui’ l’efficacia e se permettete anche la genealità del riscoperto  “Fantasioso ma non troppo” strappato alla polvere del tempo - il comunicato diventa un pezzo letterario , la rappresentazione scenica di un luogo fantastico ,con la partecipazione dialogante di  personaggi esistenti ma per quell'occasione inventati almeno per le cose che avrebbero detto ,MA CHE NON DISSERO PERCHE' , dunque FITTIZI ed  appunto INVENTATI  . Scrive l'addetto nei suoi lunghi comunicati :”Dice il Sindaco…risponde l’Assessore D’Amico…. aggiunge il capo servizio…interviene il segretario per dire ... conclude il primo cittadino asserendo che ….”E alla fine vengono descritti ed elencati o rappresentati  i proponimenti o le decisioni. Cosi la città si dovrebbe convincere ,attraverso questo fantasioso dialogare ,che Lo Biundo va rieletto e con lui  un gruppo di amministratori che  discute, approfondisce, si appassiona,  opera e che è talmente trasparente da riportare quasi quotidianamente e in  maniera rigorosa quel che si è detto, quel che si è fatto, quel che si vuole fare. MA,PURTROPPO, SI TRATTA SOLTANTO DI  FINZIONE ,DI NULLA.Al mio giovane e, sono certo ,  involontario riscopritore dei miei tanti "Fantasiosi ma non troppo "tanto lontani quanto attuali , le mie più vive congratulazioni.
Toti Costanzo 

2 commenti:

Vito Fiorino ha detto...

Anche se non condivido il riferimento "al nulla", sono onorato per l'accostamento del mio lavoro al glorioso giornalismo politico della Prima Repubblica, periodo in cui, grazie al primato della politica incarnato dalla tua generazione, sono state costruite dal basso le fondamenta dello Stato democratico, dell'etica del lavoro e delle idee. Nel territorio di Partinico, fin dagli anni Sessanta il tuo attivismo politico e giornalistico ha ispirato i primi esperimenti di informazione ed approfondimento su carta stampata. In quel periodo di grandi idee e di grandi uomini la "Politica" spesso era anche "Informazione". Per questo ritengo questo blasone non ancora meritato. Grazie Toti. Con stima,Vito Fiorino.

Toti ha detto...

Ringrazio Vito per la stima che , come lui sà é ricambiata. Correggo: invece del "nulla" posso dire con riferimento all'attività politico-amministrativa di Lo Biundo che si tratta , quantomeno, di "assolutamente poco?"?Toti