domenica 8 luglio 2012

"I QUATTRO GATTI " DICONO A LO BIUNDO ,D'AMICO E GIULIANO.....




"Scarpe rotte eppur bisogna andar !"Dice  cosi’ una vecchia, bellissima canzone partigiana, “Fischia il vento” ,che ha accompagnato e formato la vita di milioni di uomini e donne del nostro Paese. Dunque ,quando infuria la bufera dobbiamo partire a difendere la nostra vita e la dignità di tanti cittadini che non tollerano soprusi, violenze, ingiustizie. Non tollerano ,soprattutto, che i vecchi e nuovi ricchi sempre con accanto vecchi e nuovi trombettieri,attacché,truppe  d’accompagnamento ,possano continuare a voler fare quel che vogliono, soprattutto quando questo va a discapito, quantomeno, della salute dei cittadini . Ovviamente ci riferiamo alla nuova vicenda Bertolino, alle ultime dichiarazioni non solo del Sindaco ma anche del Presidente della 3a Commissione consiliare di Partinico che reputano conveniente l’operazione Convenzione perché , in tal modo  a loro dire, si crebbero 2/300 posti di lavoro . Ora chi pensa che basta far luccicare davanti gli occhi qualche vetrino colorato che nella nostra fattispecie “sarebbero”, appunto, i posti di lavoro da crearsi a Sant’Anna e Bosco (il condizionale é d'obbligo visto che nessuno -tranne pochi intimi - ad oggi conosce la "potenza" operativa della eventuale nuova industria) )perché c’è la crisi, perché la disoccupazione costringerebbe  tutti a chinarsi ai vecchi e nuovi potenti ,sbaglia profondamente  e non fa ragionamenti che hanno quale priorità gli interesi dei cittadini TUTTI, la difesa della salute e soprattutto la salvaguardia del territorio che non appartiene né al singolo cittadino, né agli industriali e non certamente al Sindaco o altri rappresentanti delle Istituzioni che sono stati eletti non perché "padroni" ma in quanto servitori della collettività . SIA CHIARO : lo sviluppo deve essere compatibile con la vita equilibrata dell’ambiente .La crisi ,il lavoro ,lo sviluppo sono  sicuramente obiettivi che perseguono i Comunisti, compresi quelli di Partinico e, però,  si GOVERNANO CON LA LEGALITA’ .Non certo quella fumosa,  fittizia, di facciata, di parata ,propagandistica in quanto anche questa  rappresenta una forma di luccichio buono per gli allocchi o alibi per i marpioni che la legalità l’esercitano a fisarmonica, a loro personale vantaggio e soprattutto a giorni alterni come quando la crisi energetica costringe la circolazione a targhe diverse   Dunque. a detta di qualcuno, saremmo   “quattro gatti” “ o sempre “ i soliti noti” e ,però ,fino a quando ci saremo  , ci spiace per voi, con noi DOVETE SEMPRE FARE I CONTI . Cosi’ fu proprio di questi giorni in quella memorabile , caldissima estate del 1984  quando all’interno del locale Pam-Pam della Ciammarita iniziammo con Nino Amato, Enzo Tamburello ,Alberto Lo Iacono , Gino Scasso ,Gaspare Orlando che per il Comitato diede la sua vita ,Marco La Fata, Vincenzo Fedele  e tanti altri  , quel lungo, interminabile percorso di una giusta lotta contro la prepotenza ,l’affarismo , la malapolitica ed anche la mafia . Eravamo quattro gatti, alcuni comunisti , alcuni democristiani, alcuni ambientalisti e gente “qualunque” .Eravamo quattro gatti ma col tempo diventammo una marea .E chi  ne volesse sapere di più  di quella lunga estate  può andare sul nostro sito www.prcpartinico cliccando su Documenti e poi su DOSSIER   per leggere “QUEL MARE ROSSO SHOCHING” cioè la cronaca documentata ,e non certamente inventata,di una estate di lotte e d’impegno civile di un pezzo assolutamente minoritario della città. Una lotta contro una industriale CHE, cari amici che oggi governate la città,  HA SEMPRE FATTO I SUOI AFFARI, CON QUASI TUTTE LE AMMINISTRAZIONI DI PARTINICO .Perché al consigliere Giuliano , al Sindaco Lo Biundo ,all’Assessore D’Amico e ad altri che pensano e dicono come loro siano stati capaci la dove altri non lo furono e non lo vollero –  se lo dicono in perfetta buon fede- dobbiamo dire con estrema chiarezza e crudezza  : se  OGGI LA BERTOLINO VUOLE ANDARE VIA DA VIALE DEI PLATANI- E NOI SIAMO PERCHE' SE NE VADA SUBITO- , IMPONENDO, PERO’ LE SUE CONDIZIONI ,NON E’ PERCHE’ HA TROVATO LA DISPONIBILITA’ DI UN’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A DIALOGARE ( pensa tu che sciocchezza stratosferica tenuto conto che la Bertolino con tante altre Amministrazioni comunali  non solo dialogava ma andava persino oltre ) ma perché LA VERITA’ E’   ca  ‘ a minna finiu, siccau e latti unni runa cchiu’ .E la mammella altro non è stata  se non la MILIARDARIA DISTILLAZIONE che ha fatto la fortuna dell’industriale, dei sofisticatori  piccoli e grandi,della mafia oltre che pezzi non pochi dello Stato  che a Partinico si ficiru ‘i bagni  con il loro silenzio quando non si è trattato di protezione palese, sfacciata, propagandata, manifesta E anche in quell’anno 1984 ( non c’è nulla di nuovo sotto il sole) il Consiglio comunale all'epoca a maggioranza DC-PSI-PRI votava L’AUTORIZZAZIONE PERCHE’ IL SINDACO RIAPRISSE GLI SCARICHI DELLA DISTILLERIA CHE ERANO STATI CHIUSI IN QUANTO I PRELIEVI EFFETTUATI DAVANO ALTISSIMI PARAMETRI D’INQUINAMENTO .E LA GIUSTIFICAZIONE ? PERCHE’ CHIUDERE LA DISTILLERIA SIGNIFICAVA IL LICENZIAMENTO DEGLI OPERAI (sic!) . Il gruppo consiliare del PCI votava compatto NO in Consiglio anche se all'interno del Partito avveniva una grave frattura tra gli “ambientalisti” e gli “operaisti” .La distilleria, ovviamente, riapri’ e noi continuammo la nostra dura, difficile lotta . Dunque noi non ci facciamo attrarre dal luccichio della promessa del lavoro per i disoccupati e non ci facciamo assimilare  alla  logica perversa che per avere il lavoro bisogna PER FORZA  inchinarsi, prostrasi ,cedere,se non addirittura prostituirsi  e inghiottire la qualsiasi . Il lavoro è necessario ,lo sviluppo altrettanto, l’impresa deve esistere e lavorare MA NEL RISPETTO ASSOLUTO DELLE LEGGI. ALLORA COME ORA .Né più né meno. E per contrastare lo strapotere e l’arroganza ,in quella estate del 1984 costruimmo il COMITATO PER IL SINQUINAMENTO E L’EQUILIBRIO DELL'AREA DEL PARTINICESE . Oggi abbiamo dato vita al CONSIGLIO INTERCOMUNALE PER I PROBLEMI DELL’AMBIENTE perché si sappia che allora come ora quei quattro gatti non hanno ceduto né intendono cedere di un solo millimetro sui problemi della salvaguardia della vita e dell’ambiente .
Quando abbiamo letto per la prima volta la Convenzione firmata dal Sindaco e dall’industriale(( la firma su tutti i documenti , da condividere o discutibili, porta sempre quella del  Segretario Generale  che al SUO  Sindaco ,ovviamente per rispetto, non la fa mai mancare !) abbiamo scritto con preoccupazione che, forse, si sarebbe riproposta una NUOVA QUESTIONE BERTOLINO PER I PROSSIMI DECENNI. Noi, se cosi ‘ é , non ne  gioiremo di certo  perché conosciamo quanto lunga e difficile sia la strada da percorrere da parte di chi , come noi,  possiede soltanto la giustezza delle proprie ragioni . Si ricomincia? Lo vedremo presto . Intanto i quattro gatti quando ancora il fumo della distilleria soffocava e infettava l’aria -MA NON CONOSCEVANO L’ESISTENZA DEL RAPPORTO CONVENZIONALE TRA L’AMMINISTRAZIONE E L’INDUSTRIALE –davano vita,come dicevamo- all  CONSIGLIO INTERCOMUNALE nel quale convivono tante “anime” culturalmente e politicamente diverse ( esattamente come nel 1984 perché la difesa dell’ambiente è “proprietà” di tutte le persone per bene )ma tutte con le stesse ,identiche motivazioni :DI VOLERE CONOSCERE PER GIUDICARE, CONOSCERE PER EVENTUALMENTE IMPEDIRE, CONOSCERE PER EVENTUALMENTE CONDIVIDERE .MA VOGLIONO CONOSCERE QUI’ ED ORA  . E il Consiglio intercomunale ,va ricordato,  si é costituito il giorno 10 del mese di Dicembre 2011 con una pubblica e provocatoria manifestazione davanti il Municipio di Partinico – mi piace ricordarlo con orgoglio – e con la preziosa collaborazione dei Giovani Comunisti (che non disdegnano la partecipazione ai  Convegni e alle  pubbliche iniziative perché in qui luoghi si apprende e si cresce) cioè  una nuova generazione di militanti della sinistra partinicese la cui efficacia organizzativa non ha eguali nel panorama della vita dei gruppi politici giovanili della città . Dunque si costituiva il Consiglio CHE DAL SINDACO E’ STATO INVITATO UNA SOLA VOLTA E POI ,INSPIEGABILMENTE ,MAI PIU’ ( dal Presidente della 3a Commissione consiliare  NON E STATO  INVITATO MAI seppure i Regolamenti e le Leggi alle Commissioni consiliari  affidano compiti DI STUDIO E CONSULTAZIONE SUI PROBLEMI ovviamente non soltanto per i Consiglieri comunali ) e si convocava proprio davanti il Municipio in quanto quello eletto che avrebbe dovuto discutere di problemi collegati alla distilleria ,non veniva convocato dal suo Presidente per ragioni che non furono mai spiegate alla città .
Altri avrebbero desistito NOI CERTAMENTE NO. La vita politica della città non è appannaggio del Sindaco, del Presidente del Consiglio comunale o dei Presidenti delle commissioni consiliari  e neppure nostra ma di una intera città che ha il diritto-dovere di essere informata, invitata alla partecipazione,consultata perché le decisioni definitive diventino patrimonio di TUTTI
Toti Costanzo,

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