"Scarpe rotte eppur bisogna andar !"Dice cosi’ una vecchia, bellissima canzone
partigiana, “Fischia il vento” ,che ha accompagnato e formato
la vita di milioni di uomini e donne del nostro Paese. Dunque ,quando infuria
la bufera dobbiamo partire a difendere la nostra vita e la dignità di tanti
cittadini che non tollerano soprusi, violenze, ingiustizie. Non tollerano
,soprattutto, che i vecchi e nuovi ricchi sempre con accanto vecchi e nuovi
trombettieri,attacché,truppe d’accompagnamento
,possano continuare a voler fare quel che vogliono, soprattutto quando questo
va a discapito, quantomeno, della salute dei cittadini . Ovviamente ci
riferiamo alla nuova vicenda Bertolino, alle ultime dichiarazioni non solo del
Sindaco ma anche del Presidente della 3a Commissione consiliare di Partinico
che reputano conveniente l’operazione Convenzione perché , in tal modo a loro dire, si crebbero 2/300 posti di
lavoro . Ora chi pensa che basta far luccicare davanti gli occhi qualche
vetrino colorato che nella nostra fattispecie “sarebbero”, appunto, i posti di
lavoro da crearsi a Sant’Anna e Bosco (il condizionale é d'obbligo visto che nessuno -tranne pochi intimi - ad oggi conosce la "potenza" operativa della eventuale nuova industria) )perché c’è la crisi, perché
la disoccupazione costringerebbe tutti a chinarsi ai vecchi e nuovi potenti ,sbaglia
profondamente e non fa ragionamenti
che hanno quale priorità gli interesi dei cittadini TUTTI, la difesa della
salute e soprattutto la salvaguardia del territorio che non appartiene né al
singolo cittadino, né agli industriali e non certamente al Sindaco o altri
rappresentanti delle Istituzioni che sono stati eletti non perché "padroni" ma in quanto servitori della collettività . SIA CHIARO : lo sviluppo deve essere compatibile con la vita equilibrata dell’ambiente .La crisi ,il lavoro ,lo sviluppo sono sicuramente obiettivi che perseguono i Comunisti,
compresi quelli di Partinico e, però, si
GOVERNANO CON LA LEGALITA ’ .Non certo quella fumosa, fittizia, di
facciata, di parata ,propagandistica in quanto anche questa
rappresenta una forma di luccichio buono per gli allocchi o alibi per i
marpioni che la legalità l’esercitano a fisarmonica, a loro personale vantaggio
e soprattutto a giorni alterni come quando la crisi energetica costringe la
circolazione a targhe diverse Dunque. a detta di qualcuno, saremmo “quattro
gatti” “ o sempre “ i soliti noti”
e ,però ,fino a quando ci saremo , ci
spiace per voi, con noi DOVETE SEMPRE FARE I CONTI . Cosi’ fu proprio di
questi giorni in quella memorabile , caldissima estate del 1984 quando all’interno del locale Pam-Pam della
Ciammarita iniziammo con Nino Amato, Enzo Tamburello ,Alberto Lo Iacono , Gino
Scasso ,Gaspare Orlando che per il Comitato diede la sua vita ,Marco La Fata, Vincenzo Fedele e tanti altri , quel lungo, interminabile percorso di una
giusta lotta contro la prepotenza ,l’affarismo , la malapolitica ed anche la
mafia . Eravamo quattro gatti, alcuni comunisti , alcuni democristiani, alcuni
ambientalisti e gente “qualunque” .Eravamo quattro gatti ma col tempo
diventammo una marea .E chi ne volesse
sapere di più di quella lunga
estate può andare sul nostro sito www.prcpartinico cliccando su Documenti e
poi su DOSSIER per leggere “QUEL MARE ROSSO SHOCHING” cioè la
cronaca documentata ,e non certamente inventata,di una estate di lotte e
d’impegno civile di un pezzo assolutamente minoritario della città. Una lotta
contro una industriale CHE, cari amici che oggi governate la città, HA SEMPRE FATTO I SUOI AFFARI, CON QUASI TUTTE
LE AMMINISTRAZIONI DI PARTINICO .Perché al consigliere Giuliano , al Sindaco Lo
Biundo ,all’Assessore D’Amico e ad altri che pensano e dicono come loro siano
stati capaci la dove altri non lo furono e non lo vollero – se lo dicono in
perfetta buon fede- dobbiamo dire con estrema chiarezza e crudezza : se
OGGI LA BERTOLINO VUOLE
ANDARE VIA DA VIALE DEI PLATANI- E NOI SIAMO PERCHE' SE NE VADA SUBITO- , IMPONENDO,
PERO’ LE SUE CONDIZIONI ,NON E’ PERCHE’ HA TROVATO LA DISPONIBILITA ’ DI
UN’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A DIALOGARE ( pensa tu che sciocchezza
stratosferica tenuto conto che la
Bertolino con tante altre Amministrazioni comunali non solo dialogava ma andava persino oltre )
ma perché LA VERITA ’
E’ ca ‘ a
minna finiu, siccau e latti unni runa cchiu’ .E la mammella altro non è
stata se non la MILIARDARIA DISTILLAZIONE
che ha fatto la fortuna dell’industriale, dei sofisticatori piccoli e grandi,della mafia oltre che pezzi
non pochi dello Stato che a Partinico si ficiru ‘i bagni con il loro silenzio quando non si è trattato
di protezione palese, sfacciata, propagandata, manifesta E anche in quell’anno
1984 ( non c’è nulla di nuovo sotto il sole) il Consiglio comunale all'epoca a
maggioranza DC-PSI-PRI votava L’AUTORIZZAZIONE PERCHE’ IL SINDACO RIAPRISSE GLI
SCARICHI DELLA DISTILLERIA CHE ERANO STATI CHIUSI IN QUANTO I PRELIEVI
EFFETTUATI DAVANO ALTISSIMI PARAMETRI D’INQUINAMENTO .E LA
GIUSTIFICAZIONE ? PERCHE’ CHIUDERE LA DISTILLERIA
SIGNIFICAVA IL LICENZIAMENTO DEGLI OPERAI (sic!) . Il gruppo consiliare del PCI votava
compatto NO in Consiglio anche se all'interno del Partito avveniva una grave frattura tra
gli “ambientalisti” e gli “operaisti” .La distilleria, ovviamente, riapri’ e
noi continuammo la nostra dura, difficile lotta . Dunque noi non ci facciamo
attrarre dal luccichio della promessa del lavoro per i disoccupati e non ci
facciamo assimilare alla logica perversa che per avere il lavoro
bisogna PER FORZA inchinarsi, prostrasi ,cedere,se non addirittura prostituirsi e
inghiottire la qualsiasi . Il lavoro è necessario ,lo sviluppo altrettanto,
l’impresa deve esistere e lavorare MA NEL RISPETTO ASSOLUTO DELLE LEGGI. ALLORA
COME ORA .Né più né meno. E per contrastare lo strapotere e l’arroganza ,in
quella estate del 1984 costruimmo il COMITATO PER IL SINQUINAMENTO E
L’EQUILIBRIO DELL'AREA DEL PARTINICESE . Oggi abbiamo dato vita al CONSIGLIO INTERCOMUNALE PER I PROBLEMI
DELL’AMBIENTE perché si sappia che allora come ora quei quattro gatti non hanno
ceduto né intendono cedere di un solo millimetro sui problemi della
salvaguardia della vita e dell’ambiente .
Quando abbiamo letto
per la prima volta la
Convenzione firmata dal Sindaco e dall’industriale(( la firma
su tutti i documenti , da condividere o discutibili, porta sempre quella del
Segretario Generale che al SUO Sindaco ,ovviamente per
rispetto, non la fa mai mancare !) abbiamo scritto con preoccupazione che, forse, si sarebbe
riproposta una NUOVA QUESTIONE BERTOLINO
PER I PROSSIMI DECENNI. Noi, se cosi ‘ é , non ne gioiremo di certo perché conosciamo quanto lunga e difficile sia
la strada da percorrere da parte di chi , come noi, possiede soltanto la giustezza delle proprie
ragioni . Si ricomincia? Lo vedremo presto . Intanto i quattro gatti quando
ancora il fumo della distilleria soffocava e infettava l’aria -MA NON CONOSCEVANO
L’ESISTENZA DEL RAPPORTO CONVENZIONALE TRA L’AMMINISTRAZIONE E L’INDUSTRIALE
–davano vita,come dicevamo- all CONSIGLIO
INTERCOMUNALE nel quale convivono tante “anime”
culturalmente e politicamente diverse ( esattamente come nel 1984 perché la
difesa dell’ambiente è “proprietà” di tutte le persone per bene )ma tutte con
le stesse ,identiche motivazioni :DI VOLERE CONOSCERE PER GIUDICARE, CONOSCERE
PER EVENTUALMENTE IMPEDIRE, CONOSCERE PER EVENTUALMENTE CONDIVIDERE .MA VOGLIONO CONOSCERE QUI’ ED ORA . E il Consiglio intercomunale
,va ricordato, si é costituito il giorno 10 del mese di Dicembre 2011 con
una pubblica e provocatoria manifestazione davanti il Municipio di Partinico –
mi piace ricordarlo con orgoglio – e con la preziosa collaborazione dei Giovani
Comunisti (che non disdegnano la partecipazione ai Convegni e alle pubbliche iniziative perché in qui luoghi si
apprende e si cresce) cioè una nuova
generazione di militanti della sinistra partinicese la cui efficacia
organizzativa non ha eguali nel panorama della vita dei gruppi politici
giovanili della città . Dunque si costituiva il Consiglio CHE DAL SINDACO
E’ STATO INVITATO UNA SOLA VOLTA E POI ,INSPIEGABILMENTE ,MAI PIU ’ ( dal Presidente della
3a Commissione consiliare NON E STATO INVITATO MAI seppure i Regolamenti e le Leggi alle
Commissioni consiliari affidano compiti
DI STUDIO E CONSULTAZIONE SUI PROBLEMI ovviamente non soltanto per i Consiglieri comunali ) e si convocava proprio davanti il
Municipio in quanto quello eletto che avrebbe dovuto discutere di problemi
collegati alla distilleria ,non veniva convocato dal suo Presidente per ragioni
che non furono mai spiegate alla città .
Altri avrebbero
desistito NOI CERTAMENTE NO. La vita politica della città non è appannaggio del
Sindaco, del Presidente del Consiglio comunale o dei Presidenti delle
commissioni consiliari e neppure nostra ma di una intera
città che ha il diritto-dovere di essere informata, invitata alla
partecipazione,consultata perché le decisioni definitive diventino patrimonio
di TUTTI
Toti Costanzo,
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