GIORNO 1 FEBBRAIO U.S. IL SINDACO DI PARTINICO HA CONVOCATO nel suo ufficio ALCUNI GRUPPI LOCALI PER FARE NASCERE IN CITTA' "LE RONDE NOTTURNE " .UN PO' QUELLO CHE VOLEVA FARE AL NORD LA LEGA CON IL SOSTEGNO DI GRUPPI FASCISTOIDI . AL NORD TUTTO FINI' NEL RIDICOLO ACCOMPAGNATO DAI LAZZI DEI CITTADINI .LO SCOPO DELLE RONDE LOCALI ? A LORO DIRE PER TUTELARE LA SICUREZZA DEI CITTADINI . NESSUN COMMENTO DA PARTE NOSTRA MA OSPITIAMO UNA NOTA RIGOROSAMENTE ANONIMA ,ANCHE SE FIRMATA E A NOI PERVENUTA .LA RENDIAMO PUBBLICA
Ma la vigilanza ,una volta dentro
i citati personaggi ,fu rafforzata. Si
attendeva oltre che Salcrocetta, una
importantissima personalità calata
direttamente dal nord che , primo fra tutti in Italia, aveva avviato la
sperimentazione oggetto dell’incontro . Si bisbigliava il nome dell’onorevole
polentone ,celodurista ,ex fascista di Ordine Nuovo di cui si conosceva
soltanto il nome di battesimo ,Mario, che insieme a tal Max Bastoni aveva dato
vita nel 1998 ai “Volontari Verdi” e
che già nel 1993 era stato condannato a pagare una multa di 750.000 lire (circa
€ 387) per violenza privata su un minore
in relazione ad un episodio risalente al 1991 quando aveva trattenuto per un
braccio un venditore ambulante marocchino di 12 ANNI per consegnarlo ai Carabinieri.. E i volontari
,a detta del Mario, nascevano col proposito di esercitare le ronde notturne e
ripulire quelle contrade dalla presenza di extracomunitari, zingari,
questuanti, ladruncoli notturni , scippatori più o meno motorizzati . Tutti
soggetti malavitosi che ,insieme a tanto altro , giustificano la presenza nel
territorio delle Forze dell’ordine che nella nostra città ,che manca soltanto
dell’Esercito ,sono tutte ben rappresentate .Persino i Vigili del Fuoco sono in loco. Ma sono anche di stanza gli Urbani anche se don
Totò coltiva pure altri interessi localmente condivisi. E gli uni e gli altri si assommano a Carabinieri,
Polizia di Stato, Guardia di Finanzia senza dimenticare la benemerita Sicilpol
che ,proprio di notte, svolge un egregio quanto indispensabile controllo . Al
terzo prolungato fischio che annunciava l’arrivo dell’ospite d’onore,arriva lui
,Mario.
Sallumia che indossava una
mimetica attraversata dalla fascia tricolore simbolo distintivo di come
ormai nel Paese ,perfino Naccaro la può indossare ,faceva da battistrada
inchinandosi di continuo con atto che manifestava un allenamento spropositato
alla riverenza .Una specie di mandarino cinese quando costoro andavano incontro
all’Imperatore. L’applauso commosse Mario ,seppur più avvezzo alle
manganellate,agli scontri violenti, alle parole di fuoco, alle contumelie
,persino alle plateali volgarità., che ai civili ragionamenti . E Mario fu
all’altezza della situazione non deludendo ma infiammando parte dell’uditorio .”Amici, compagni e camerati- disse- oggi mi fate l’onore di portare a voi il verbo della mia
lunga esperienza di manganellatore e creatore delle ronde notturne . E anche se
devo dire a voi la verità e cioè che queste nel nostro sviluppato e civile nord
sono sostanzialmente state un vero fallimento ,fin da subito abortendo e prese a fischi e pernacchie,
tuttavia sono convinto che nelle vostre misere ed incivili contrade, queste potranno attecchire
. E a chi vi rimprovera che in un sistema democratico sono le Forze dell’ordine
che devono assicurare la tranquillità ai cittadini, dovete rispondere come abbiamo
sempre risposto noi e cioè: Viva il Duce e abbasso la democrazia”.
TotòPark&Affini per l’emozione ebbe un momentaneo mancamento. L’anfitrione
tirò fuori dal frigo uno stocco di
salsiccia che fece le veci di quelle miracolose bottigliette con i sali
che si usano per la rianimazione . Lui si riprese ,alzò lo sguardo al cielo e con
un filo di voce,disse : “Sasizza?’U primu
caddozzu stà pi' 'mmia ”. Jak l’osservatore per un attimo ritornò
indietro nel tempo rivedendosi nelle
vesti di giovane avanguardista al servizio di Giorgio.Commosso ,gridò: “ A noi!” e scattando in piedi ,alzò
in braccio al cielo e mano a palma larga
immediatamente imitato da JhonPio
delle Balate che riscopri’, per un solo momento, le sue origini ma lasciando ,per ovvi motivi, letteralmente di stucco Fiorinfiorello
e il fedele Vince ,Vituzzu, Mimmuzzu e Peppe il barbaro che partecipavano,ovviamente, con
altri intendimenti . Salcrocralumia invece
batteva le mani come i bambini davanti
ad un nuovo giocattolo . Per lui destra,
sinistra, centro, monarchici, repubblicani ,socialisti e comunisti ,tutto fa
brodo. Ma solo nei giorni dispari perché nei pari ,di volta in volta ,é con Ciccio , Totò 1,Totò2 , Antonello 1, Saverio, Antonello2, Peppe, ed ora anche Saro .Tu dici perché lo fà? Ma per dare sostanza e concretezza , risuscitandolo ed aggiornandolo, a quel famoso detto di un ex sindaco di Partinico che diceva cosi' : :"Unni c'é mannara c'é ricotta" .
Salcontutti si inginocchiò davanti a Mario e alzando lo sguardo al cielo gridò con tutto il fiato che gli restava :”Avanti
miei prodi. .Da domani sguinzagliamoci occupando di notte le nostre postazioni. Tu blocca l’accesso a malavarnera .Tu piazzati a trasuta di portarcamu,
tu a san palino , tu ‘o pignu e voi due ‘o stratuni ri baddi . Mentre tu, ricordati ,che sei piazzato ‘o munumentu. “
Cosi’ disse .E mentre ancora una
volta abbracciava le ginocchia di Mario non
si accorse che buona parte dei presenti aveva imboccato già l’uscio
lasciandolo sostanzialmente solo come popò. Gli rimasero vicini soltanto TotoPark&Affini, Jak
l’osservatore e il fido JhonPiodelle Balate, mentre l’anfitrione vista 'a carta mala pigghiata rimetteva in salvo la
salsiccia riponendola al sicuro in frigo . Ma si senti in dovere, per non tradire il rituale sacro dell’ospitalità di porgere a Mario un
carratuni pieno di sucu di maggholu di gianquarara dentro il
quale Mario s’inabbissò .Alla nostra salute.
ANONIMO MUNCIULIBBRISI
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